Ma di che ti stupisci i titoli dei giornali sono tutti uguali: "allarme criminalità" "allarme fisco" "allarme conti pubblici" "allarme aviaria" "allarme puzzo di piedi" "allarme diarrea".
Certo con meno immigrati meno Indulti e meno prescrizioni brevi i grafici andrebbero rivisti al ribasso.
pare che il Paese europèeo più violento sia la Finlandia (a causa della piaga dell'alcolismo) e quello meno violento sia proprio l'Italia: in 10 anni gli omicidi sono calati del 44%.
OMICIDI
Dal 1995 ad oggi gli omicidi in Europa
(Eu 15) sono sensibilmente
diminuiti, anche se non in modo
uniforme (Fig. 1). Si è passati, infatti,
da 1,7 omicidi ogni 100.000
abitanti (1995) a 1,2 omicidi ogni
100.000 abitanti (2005). Quello
che si registra è, quindi, un calo
generale del reato, dovuto probabilmente
ad una maggiore stabilità
politica ed economica dei paesi
europei nell’ultimo decennio. Il
decennio precedente è stato caratterizzato
dalla caduta del muro
di Berlino (1989), che ha prodotto
grossi sconvolgimenti sociali e significativi
cambiamenti per le opportunità
criminali, mettendo in
contatto due parti del continente
che differivano enormemente per
condizioni economiche e politiche
[Alvazzi del Frate, Shaw, Van Dijk,
2005]. A tutt’oggi esiste una differenza
dei tassi omicidiari tra Europa
occidentale ed Europa orientale,
sebbene il trend in diminuzione
sia comune. Secondo alcuni autori[
Killias, Van Kesteren, 2001], questa
diminuzione – che si registra
anche per l’Europa orientale – è
dipesa da due fattori: la riduzione
delle armi in circolazione9 e la
qualità dei servizi di welfare offerti
dagli stati.
Con un tasso medio di 1,6 omici-
di ogni 100.000 abitanti, i paesi
dell’Europa del nord rappresentano
la macroarea più a rischio. È in
particolare la Finlandia a registrare
la condizione peggiore. I picchi
negli anni più recenti si attestano
sui 3,0 omicidi ogni 100.000 abitanti
nel 2001 e 2,8 omicidi ogni
100.000 abitanti nel 2004. Questi
dati si spiegano soprattutto con
l’alto consumo di bevande alcoliche
che è associato agli elevati livelli
di criminalità violenta [Aromaa
e Heiskanen, 2000].
La seconda macroarea per tasso
di omicidi è l’Europa occidentale.
Nonostante il tasso sia in calo rispetto
al 1995 (1,9 omicidi nel
1995 contro 1,2 nel 2005), bisogna
sottolineare che fino al 1998
il numero di omicidi risultava superiore
alla media europea pari a
1,4 omicidi ogni 100.000 abitanti.
I paesi che più pesavano e pesano
tuttora in questa macroarea
sono il Belgio, con tassi annuali
che si attestano intorno ai 2,0
omicidi ogni 100.000 abitanti, e
la Francia, che nell’ultimo decennio
non è mai scesa al di sotto
di 1,6 omicidi ogni 100.000 abitanti.
La macroarea europea che presenta
i tassi minori di omicidio è
l’Europa del sud. I paesi che più
ne hanno influenzato e influenzano
l’andamento sono la Grecia e
l’Italia. Tra i quindici paesi europei
analizzati il nostro Paese è quello
che ha registrato i più alti livelli di
riduzione degli omicidi dal 1995
al 2005 (-44,3% ).
http://transcrime.cs.unitn.it/tc/fso...pitolo_1-1.pdf
Purtoppo la tv non sa che capperi trasmettere dalla mattina alla sera....
"Notiziari" e "approfondimenti" sono infarciti dello stesso episodio raccontato decine di volte.
Gli omicidi sono calati SOLO PER EFFETTO DELLA DIMINUZIONE DEI REATI DI MAFIA ma sono aumentati scippi e altri reati violenti, grazie all'ingresso di torme di rom, romeni, albanesi, e delinquenti dall'est europeo.
E poi con gente come Dini, Amato, Ciampi, Prodi, Draghi, Padoa-schioppa ecc... vogliamo negare che ci sia un allarme criminalità????
Un detenuto su 3 in Italia è un immigrato; uno stupro su tre in Italia è commesso da immigrati dell'est europeo. Più del 75% degli scippi sono commessi da immigrati. Ecc...ecc...ecc...