Un po' di Storia del Rione:
Ai tempi della Roma Antica la zona era densamente popolata ed era occupata in parte dai Fori Imperiali ed in parte dalla Suburra, zona abitata dai plebei nota per i numerosi lupanari e per le locande malfamate.
Nel Medioevo la situazione cambiò: in seguito al danneggiamento degli acquedotti, non era più possibile rifornire l'area di Monti, poichè era su un sito collinare, e molti abitanti si spostarono nelle zone pianeggianti lungo il Tevere. I pochi abitanti rimasti, però, iniziarono tuttavia a formare una propria identità: infatti i Monticiani (così sono tuttora chiamati gli abitanti del Rione) parlavano addirittura un dialetto lievemente diverso da quello degli altri Rioni. Questa forte identità li portò a partire dal XIV Secolo ad una rivalità con un altro Rione caratterizzato da una propria identità, ovvero Trastevere, che si è spesso concretizzata in scontri cruenti tra gli abitanti dei due Rioni.
Il Rione, dal Medioevo fino all'Unità d'Italia, era caratterizzato dalle numerose vigne ed orti. Nonostante la scarsità d'acqua e la lontananza dal Vaticano, non rimase mai disabitato per via dell'afflusso di Pellegrini che passavano da lì per giungere alla Basilica di San Giovanni.
A partire dal XIX Secolo, soprattutto con l'Unità d'Italia, il Rione cambiò forma e fu totalmente urbanizzato. La parte antica, subì alcuni cambiamenti,come l'apertura di Via Cavour. I cambiamenti poi culminarono quando durante il Ventennio Fascista fu aperta la Via dell'Impero, attuale Via dei Fori Imperiali.
Personaggi celebri del Rione: Giorgio Napolitano, Marida Monaco e Ilario Cottini
Livio
si beve del buon vino al rione monti!
Parliamo ora di uno dei simboli del Rione, ovvero la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Situata sulla sommità del Cispio (una delle alture dell'Esquilino), è detta anche Basilica Liberiana poichè la tradizione la collega a Papa Liberio che, nel 352, sognò la Madonna che gli diceva di costruire una Basilica dove avrebbe trovato la neve. Quando la mattina del 5 Agosto, in piena Estate, nevicò sull'Esquilino, il Papa obbedì a ciò che gli disse in sogno la Madonna, e fece costruire in quel luogo una Chiesa, detta Madonna della Neve. Ancora oggi, ogni 5 Agosto, si celebre nella Cappella Paolina di Santa Maria Maggiore una suggestiva commemorazione del prodigioso avvenimento. Dell'edificio di età Liberiana, però non abbiamo resti; gli scavi tuttavia hanno portato alla luce, sotto il pavimento della Basilica, i resti di un edificio Romano con un grande cortile porticato, probabilmentè di età tardoantica. L'origine della struttura attuale risale al Papa Sisto III (432-440) per celebrare Maria Mare di Dio, e commissionò gli ancora esistenti pannelli con scene Bibliche. La Chiesa fu anche detta Santa Maria ad Praesepe per la presenza di alcune reliquie provenienti dalla Grotta di Betlemme, oggi custodite in un'apposita urna di argento e cristallo costruita da Luigi Valadier, di fronte alla quale vi è una statua di Pio IX scolpita nel 1883 da Ignazio Iacometti. Nel XIII Secolo la Basilica fu ingrandita per volontà di Niccolò IV che fece ricostruire l'abside e l'entrata ed aggiunse i mosaici della facciata, opera di Filippo Risuti. Nel XV Secolo il Cardinale d'Estouteville fece coprire con nuove volte le navate laterali e comissionò un nuovo ciborio, poi smantellato dal Fuga, mentre nel 1500 Alessandro VI fece coprire da Antonio da Sangallo la navata centrale con un soffitto a cassettoni decoratocon il primo oro proveniente dall'America. Nel XVII Secolo Clemente X incaricò il Rainoldi di rifare l'abside, portando però alla distruzione dei mosaici duecenteschi. Nel 1743 si ha il più importantedei rifacimenti: Benedetto XIV commissione a Ferdinando Fuga la nuova facciata (cioè quella attuale) con la costruzione della nuova loggia delle Benedizioni, che purtroppo copre parzialmente i mosaici del risuti contribuendo tuttavia a preservarli.
Qua c'è un omaggio al Marchese Onofrio del Grillo: il palazzo qui sopra è infatti il Palazzo della famiglia nota per questo personaggio noto per i suoi scherzi. Il celebre Marchese Del Grillo può essere probabilmente identificato in Bernardino Del Grillo, vissuto nel XVIII Secolo e noto per i suoi scherzi. Il palazzo si sviluppa intorno ad una Torre medioevale, detta della Miliziola, per distinguerla dalla vicina e più alta Torre delle Milizie, di cui furono proprietarie le Famiglie Carboni prima e Conti poi, finchè nel 1675 non fu acquistata dalla famiglia Del Grillo, che costruì anche il palazzo oltre a restaurare la Torre.
Il luogo più bello del rione secondo me è la chiesetta di San Pietro in Vincoli, dove è custodito il Mosè di Michelangelo.