Volevo sapere, come sono i rapporti tra questi due stati? O meglio, la prima non aveva rivendicato l'intero territorio moldavo?
Volevo sapere, come sono i rapporti tra questi due stati? O meglio, la prima non aveva rivendicato l'intero territorio moldavo?
Se la Moldavia si auto-annette alla Romania ha solo da guadagnare.In tal caso abbandonerebbe per sempre la questione "Transnistria".
I Moldavi della zona di Chisinau,zona ovest del paese non sono altro che romeni,che parlano il romeno,come quelli di Galati e Bucarest.
Diverso per i discendenti russi di Tiraspol.
In che senso abbandonerebbe "la questione"? Di certo in Romania le minoranze sono salvaguardate meglio di come fanno ultimamente i Russi.
La transnistria è solo un problema per la Moldavia;tralaltro occupata da un generale,ex membro dell'Armata Rossa.
Non è una questione di minoranze,ma di un esercito para-militare,servo di Mosca,che ha occupato il lembo di terra sul Dniestr,con tanto di capo di stato(non riconosciuto da nessuno).Un questione bollente che è meglio scaricarsi cancellando lo stato Moldavo dalle carte geografiche.
C'è un accordo secondo cui in caso di unione Moldavia - Romania, che nessuno dei due ha fretta di attuare, la Gaguzia (regione abitata da una minoranza di origine turca) otterrebe l'indipendenza.
Personalmente non sono d'accordo con Magna Europa, nel senso che secondo me è meglio cercare di risolvere in qualche modo la questione Transdniestria piuttosto che gettare la spugna e ritrovarsi con un satellite russo infilato fra UE, Moldavia e Ucraina, e un altro staterello pseudosovrano che probabilmente si andrebbe a gettare anche lui nelle braccia di mamma Russia, dato che a quanto pare lì si parlano russo e ucraino.
Si,ART,ma al momento non ci sono vie d'uscita alla questione transnistria.Oltre che intervenire militarmente(possibilità che non può essere presa in considerazione),non ci sono altre vie da percorrere;nemmeno quella del negoziato con un uomo del calibro di Smirnov.E comunque sia allo stato attuale rimane sempre e comunque un satellite russo infilato fra UE,Moldavia e Ucraina.
Allora è meglio temporeggiare finchè si può, tanto peggio di così non può andare.
Non c'è nessuna fretta impellente di unire Romania e Moldavia: se aspettano a unirsi (il che fra l'altro non farebbe bene alla Romania, dato lo stato pietoso in cui è ridotta la Moldavia) non crepa nessuno.
Esatto i moldavi sono rumeni.
La Romania è uno stato che ha cambiato molto i suoi confini lo scorso secolo,
è stata ingrandita a nord ovest a scapito dell'Ungheria (ridotta a piccolo stato) e dopo l ultima guerra mondiale l'Unione Sovietica s'è presa la Moldavia visto che la Romania era sua nemica nell'ultima guerra.
La Romania è già disastrata non penso abbia interesse a sobbarcarsi la Moldavia.
Se ne parla poco della questione moldava, questo status quo durerà a lungo.
In Moldavia si parla una variante del romeno, qualche linguista locale la definisce un suo dialetto, altri l'hanno definita una lingua sorella. Ma, con il consolidarsi il rapporto della Romania con L'Europa i dubbi e le divergenze sono scomparsi la lingua romena ha cominciato ad essere insegnata nelle scuole moldave.
In Moldova esistono forti minoranze russe ed ukraine anche nella capitale Chishinau, nelle citta' di Cagul, Beltsy ed altre minori. (del resto anche a Tiraspol ci sono forti minoranze moldave, ukraine).
La Moldavia russa e' sempre stata piu' benestante e meglio organizzata della Romania, questo fino al crollo dell'Unione Sovietica, dove e' iniziato un decadimento improvviso ed impressionante.
Al Governo moldavo credo interessi solo agganciarsi, tramite la Romania, alla "ricca" Europa per risollevarsi dalla sua pesante situazione economica.
Infatti, appena la Romania ha dato, negli anni '90, la possibilita' ai moldavi di ottenere facilmente la cittadinanza romena (ed il passaporto) un terzo, forse piu', della popolazione moldava lo ha ottenuto e la gran parte si e' trasferita in Romania per poi passare nella "mitica" Unione Europea dove circolano liberamente senza difficolta' dopo i chiarimenti a proposito del Ministero degli Interni italiano che sancisce tale "diritto" acquisito.