Di tanto in tanto qualcuno riporta alla ribalta l'argomento flat tax: ultimamente è toccato a Capezzone, col suo nuovo network www.decidere.net
Vediamo più in dettaglio di cosa stiamo parlando:
si tratta di un sistema di tassazione nel quale ad ogni contribuente,che si tratti di una persona fisica o di un'azienda,viene applicata una sola aliquota d'imposta,indipendentemente dal suo livello di reddito e dalla fonte di quest'ultimo.
La proposta si basa su 4 principi:
- reddito tassato una sola volta(il risparmio è quindi esentato dalle imposte)
- aliquota d'imposta bassa(19% - 20%)e uguale per tutti i tipi di reddito
- contribuenti più poveri esentati completamente dal pagamento delle imposte
- procedure di adempimento dell'obbligo tributario estremamente semplificate,con l'espulsione del codice fiscale dall'economia.
Un sistema insomma che in Italia è difficile anche solo da proporre,tanto è forte il pregiudizio ostile a far pagare meno i "ricchi" per permettere all'economia di crescere di piu'...ma una forte riduzione fiscale amplierebbe enormemente la base imponibile,realizzando nei fatti proprio quella progressività dell'imposta che i fautori della tassazione ritengono il fondamento del sistema fiscale.L'esperienza degli Stati Uniti nel Ventesimo secolo dimostra che,ogni volta che le tasse sono state drasticamente ridotte,sono stati proprio i contribuenti più facoltosi che hanno finito col pagare il maggiore ammontare complessivo di tasse .Oltre ad essere equo,questo sistema fiscale è pensato poi al solo scopo di ottenere un gettito,e non per la manipolazione sociale di individui e aziende.Vengono favoriti gli investimenti, in quanto si consente una detrazione totale per il primo anno di qualsiasi investimento,è una tassa semplice da amministrare e non punisce il successo rafforzando la libertà economica individuale. Aumentano gli incentivi individuali al lavoro,all'investimento e all'assunzione del rischio d'impresa,e vengono eliminate le pressioni politiche da parte dei gruppi d'interesse.
Gli esempi da seguire sarebbero molti,a portata di mano: basti pensare ai nuovi entranti da Est nell'UE,che realizzano spettacolari boom proprio grazie ad energiche correzioni al ribasso delle imposte,o all'Irlanda, o ancora all'Austria,che sta mandando in crisi il tradizionale buon vicinato con la Germania proprio per effetto dell'energico abbattimento delle sue aliquote.L'Estonia, abbassando l'aliquota massima sul reddito delle persone fisiche al 26%,in 8 anni è passata dalla stasi a crescere del 5,2% annuo; e altri 10 paesi l'hanno seguita su questa strada: Georgia (12%), Grecia (25%), Hong Kong (16%), Lettonia (25%), Lituania (33%), Romania (16%), Russia (13%), Serbia (14%), Slovacchia (19%), Ucraina (13%) e proprio in questi giorni la Bulgaria.
La speranza è che, prima o poi, riesca a sbarcare anche in Italia.