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  1. #1
    Fiamma dell'Occidente
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    Post Letture Liberali: link e bibliografia Liberale, Liberista e Libertaria

    LETTURE LIBERALI
    ***

    Bibliografia liberale, liberista e libertaria di tutto quel che attiene o conviene del Liberalismo
    Sezioni
    Teoria Politica

    Teoria Economica

    Letteratura e Narrativa

    Commentario Politico Attuale

    ***



    Perchè questo 3d?


    Salute a voi. Questo è un 3d di approfondimento, qui ognuno potrà postare i libri e i link (ad istituzioni politiche e culturali liberali) che più reputa interessanti. Ho ritenuto di fondare questo archivio onde semplificare la vita ai liberali e portare più gente possibile sul forum Liberalismo. Tutti possono contribuire.

    *** Attenzione *** Come fare per aggiungere un libro?

    [spoiler="Istruzioni"]basterà aggiungere una risposta al 3d e un moderatore -previo controllo sommario di meritevolezza- aggiungerà il link/libro all'elencosemplicemente emendando il primo post e cancellerà per mantenere agile il 3d il post di proposta a meno che esso non sia anche post di commento. Il post di proposta quando non sufficientemente meritevole dello spazio -limitato- di un post in rilievo sarà egualmente cancellato per l'agilità del 3d ma ovviamente sarà anche spostato fuori dal 3d in rilievo in un nuovo 3d autonomo. Il giudizio è sempre discrezionale e mai definitivo.

    Procedura

    Istituzioni culturali e politiche vanno esposte nel post di proposta con: nome*, link*, commento

    Libri, articoli, saggi vanno esposti -senza riportare il contenuto- nel post di proposta con: autore*, titolo*, link**, casa editrice, prezzo, commento

    Nell'elenco qui riportato saranno inclusi nome autore/istituzione, titolo, link. Mentre i commenti, prezzo e casa editrice saranno inclusi in un tag SPOILER nell'elenco. Il commento deve essere veritiero, sensato, espresso in buon italiano, non avverso all'oggetto e non essere eccessivamente lungo. Se sarà così allora verrà riportato, altrimenti chi vorrà potrà commentare lui in vece del postatore sempre a discrezione dei mod.

    * obbligatori, facoltativi per i soli libri
    ** si intendono i LINK DIRETTI A UN ARTICOLO/SAGGIO, qualsiasi articolo senza link non sarà qui riferito nè sarà accettato un link generico, dovendo il link dell'articolo portare direttamente ad esso. L'articolo dovrà inoltre essere interessante, non magari semplicemente autorevole ma in concreto vuoto. Per gli articoli non disponibili in rete il link non è necessario.[/spoiler][spoiler="Criteri di valutazione"]Contenuti a cui si riferisce questo 3d

    1. Istituzioni culturali e politiche (con sezione culturale o programma) chiaramente liberali
    2. Libri di ispirazione chiaramente liberale
    3. Articoli e saggi disponibili in rete o su rivista specializzata chiaramente liberali

    Per chiaramente liberali si intendono contenuti che presentino nelle loro valutazioni verso gli individui: liberalismo in materie non economiche, liberalismo in materia economica (c.d.liberismo), governo limitato, separazione fra Stato e Chiesa, autodeterminazione, antistatalismo, stato minimo, minarchia, anarchia capitalista, eventi di rilievo per la libertà nel mondo dunque tutto quello che sia teoria (giusnaturalista/utilitarista) o pratica (realizzazioni/proposte) del metodo liberale (saran poi date opportune sotto divisioni degli argomenti man mano che crescerà) e che non presenti elementi ibridazione preponderanti tali da annullarne il carattere liberale.

    Esemplificazione ulteriore

    Il socialismo non è un argomento liberale a meno che non faccia parte di posizioni ibride di tipo liberal-socialista a chiara preminenza liberale, così come la democrazia (o la dittatura!) non è un argomento di per sè liberale a meno che non sia democrazia liberale. Un libro infarcito di dirigismo economico puo' essere a favore della libertà di espressione, non per questo sarà "liberale". Allo stesso modo un libro pieno di fascismo e idee razziali che incidentalmente abbia un capitolo sulla libertà di opinione e dica cose liberali non per questo sarà "liberale". Allo stesso modo un libro semplicemente anticlericale che non sostenga tesi liberali (come la separazione e indipendenza dell'uno dall'altra di Stato e Chiesa) e si limiti a elogiare il divieto del velo o del crocifisso in pubblico non per questo sarà "liberale". Questo 3d è in breve un approfondimento del liberalismo, non della confusione. Ci si affida al buon cuore di chi proporrà argomenti![/spoiler]
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  2. #2
    Fiamma dell'Occidente
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    Salve questo esperimento è il 3d di approfondimento, qui ognuno potrà postare i libri e i link (ad istituzioni politiche e culturali liberali) che più reputa interessanti*, basterà aggiungere una risposta al 3d e un moderatore -previo controllo sommario di meritevolezza- aggiungerà il link/libro all'elenco semplicemente emendando il primo post e cancellerà per mantenere agile il 3d il post di proposta a meno che esso non sia anche post di commento. Il post di proposta quando non sufficientemente meritevole dello spazio -limitato- di un post in rilievo sarà egualmente cancellato per l'agilità del 3d ma ovviamente sarà anche spostato fuori dal 3d in rilievo in un nuovo 3d autonomo. Il giudizio è sempre discrezionale e mai definitivo.

    Contenuti a cui si riferisce questo 3d

    1. Istituzioni culturali e politiche (con sezione culturale o programma) chiaramente liberali
    2. Libri di ispirazione chiaramente liberale
    3. Articoli e saggi disponibili in rete o su rivista specializzata chiaramente liberali

    Per chiaramente liberali si intendono contenuti che presentino nelle loro valutazioni verso gli individui: liberalismo in materie non economiche, liberalismo in materia economica (c.d.liberismo), governo limitato, separazione fra Stato e Chiesa, autodeterminazione, antistatalismo, stato minimo, minarchia, anarchia capitalista, eventi di rilievo per la libertà nel mondo dunque tutto quello che sia teoria (giusnaturalista/utilitarista) o pratica (realizzazioni/proposte) del metodo liberale (saran poi date opportune sotto divisioni degli argomenti man mano che crescerà) e che non presenti elementi ibridazione preponderanti tali da annullarne il carattere liberale.
    [SPOILER="Esemplificazione ulteriore"]
    Il socialismo non è un argomento liberale a meno che non faccia parte di posizioni ibride di tipo liberal-socialista a chiara preminenza liberale, così come la democrazia (o la dittatura!) non è un argomento di per sè liberale a meno che non sia democrazia liberale. Un libro infarcito di dirigismo economico puo' essere a favore della libertà di espressione, non per questo sarà "liberale". Allo stesso modo un libro pieno di fascismo e idee razziali che incidentalmente abbia un capitolo sulla libertà di opinione e dica cose liberali non per questo sarà "liberale". Allo stesso modo un libro semplicemente anticlericale che non sostenga tesi liberali (come la separazione e indipendenza dell'uno dall'altra di Stato e Chiesa) e si limiti a elogiare il divieto del velo o del crocifisso in pubblico non per questo sarà "liberale". [/SPOILER]Questo 3d è in breve un approfondimento del liberalismo, non della confusione. Ci si affida al buon cuore di chi proporrà argomenti! Un ringraziamento va ad Aguas che ha coniato il titolo e raccolto alcune cose in un 3d e a tutti coloro qui e altrove -penso al forum CDL e al forum Libertari- hanno raccolto argomenti liberali, i loro 3d saranno miniere che nel tempo useremo.

    Procedura

    Istituzioni culturali e politiche: esposte nel post di proposta con: nome*, link*, commento
    Libri, articoli, saggi: esposti -senza riportare il contenuto- nel post di proposta con: autore*, titolo*, link**, casa editrice, prezzo, commento

    Nell'elenco qui riportato saranno inclusi nome autore/istituzione, titolo, link. Mentre i commenti, prezzo e casa editrice saranno inclusi in un tag SPOILER [spoiler=titolo spoiler ][/spoiler ] nell'elenco. Il commento deve essere veritiero, sensato, espresso in buon italiano, non avverso all'oggetto e non essere eccessivamente lungo. Se sarà così allora verrà riportato, altrimenti chi vorrà potrà commentare lui in vece del postatore sempre a discrezione dei mod.

    * obbligatori, facoltativi per i soli libri ** si intendono i LINK DIRETTI A UN ARTICOLO/SAGGIO, qualsiasi articolo senza link non sarà qui riferito nè sarà accettato un link generico, dovendo il link dell'articolo portare direttamente ad esso. L'articolo dovrà inoltre essere interessante, non magari semplicemente autorevole ma in concreto vuoto. Per gli articoli non disponibili in rete il link non è necessario.
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  3. #3
    Vedo la mano invisibile
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    Ronnie volevo proporti per rendere più agevole la lettura del post bibliografico di dividerlo in sezioni, si potrebbe suddividere in teoria politica, teoria economica, letteratura e narrativa e commentario politico attuale.

    Inoltre volevo aggiungere il commento per "antifona" di ayn rand:
    La vicenda si svolge in una società dove, in nome dell'uguaglianza, all'individuo è stato sottratto ogni spazio di libertà.
    Il processo di collettivizzazione ha realizzato non solo l'esproprio dei beni privati, ma anche quello della persona stessa. Il nome, il pensiero, i sentimenti di ognuno sono proprietà collettiva, appartengono ai "nostri fratelli". La presa di coscienza del valore della diversità e dell'"egoismo" da parte dei protagonisti consentirà di abbattere questa mostruosa società di uguali.
    Nel panorama della letteratura distopica, Anthem (uscito a Londra nel 1938), aldilà del chiaro significato filosofico e politico, rappresenta un piccolo capolavoro di scrittura per il suo scarno, pacato e denso lirismo.

  4. #4
    Misesiano
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    Intanto voglio ringraziare il sen. on. prof. Ronnie perchè solo adesso mi sono accorto che su Human Action c'è un mio vecchio commentino...
    Mi hai riportato alla memoria le mie prime letture austriache e te ne sono grato.
    Poi volevo consigliarti di mettere "liberalismo quotidiano" di Antonio Martino che ho appena finito di curare con il Prof. Cubeddu (c'è anche una recensione di capezzone, ma se qualcuno volesse cimentarsi sarei ancora più contento).


    saluti liberali

    Carlo

    p.s.
    1. cubeddu "le istituzioni e la libertà"
    2. cubeddu "the philosophy of the austrian school of economics"
    3. cubeddu "politica e certezza"
    4. dejasay "against politics"
    5. Hayek "the sensory order"
    6. Hayek " Conoscenza, mercato e pianificazione"
    7. Hayek " Prezzi e produzioni"
    8. Buchanan "Stato, mercato e libertà"
    9. Menger "Sulla metodologia delle scienze sociali"
    10. Menger "Principi di economia politica"
    11. Barrotta "Soggettivismo, tempo ed istituzioni"
    12. Ebenstein "Hayek's Journey"
    13. Caldwell "Hayek's challenge"
    14. Kirzner "Concorrenza ed imprenditorialità"
    15. Huerta de soto "money, banking and economic cycles"
    16. Coase "impresa, mercato e diritto"
    17. Mises "Socialismo"

    Appena ho un po di tempo ti posto altri titoli

  5. #5
    Fiamma dell'Occidente
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    ahahaha bum troppa grazia eccellentissimo (tu sì) sen on prof don cav pres lup man etc.

    Alla grande, appena ho un po' di tempo aggiungo tutto alla bibliografia

    va da sè che chiunque volesse commentare le opere può farlo
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  6. #6
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    Articoli e saggi liberali di interesse ed approfondimento

    1. Piero Ostellino "A.A.A. liberali cercansi" Biblioteca della libertà
    XXXVIII, n.172, Novembre - Dicembre 2003
    http://www.centroeinaudi.it/web/dina...?nAbstract=266[spoiler="commento"]
    In questo articolo, l’autore risponde ai numerosi interventi a commento delle tesi da lui espresse riguardo al «tasso» di liberalismo presente attualmente nella società italiana, e alle ragioni per le quali esso risulta assai basso (vedi «Biblioteca della libertà» n. 170-171). Ostellino rileva in primo luogo come il tenore di molti degli interventi confermi la sua opinione che in Italia il liberalismo finisca con lo stemperarsi in un generico democraticismo, influenzato probabilmente dal timore di non essere sufficientemente politically correct. Ciò risulterebbe evidente, per esempio, dalla discussione sulla riduzione delle tasse proposta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in cui nessuno, né a destra né a sinistra, ha avuto il coraggio di affermare che il vero problema era la corrispettiva indispensabile riduzione della spesa pubblica. La difesa a oltranza del welfare anche da parte dei liberali confligge, ad avviso dell’autore, con i principi classici del liberalismo stesso. Ostellino conferma poi la sua accusa alla Costituzione italiana di potenziale illiberalismo, in quanto Costituzione che tende a fissare non solo le procedure per le scelte pubbliche ma anche, in parte almeno, l’esito stesso di tali scelte. Infine, esamina il rapporto fra Stato e Chiesa quale dovrebbe essere e quale concretamente è venuto a configurarsi in Italia e in Europa – e, per confronto, negli Stati Uniti di Bush – prendendo ad esempio alcuni dibattiti recenti in materia di bioetica nonché la vicenda della mancata nomina di Rocco Buttiglione a commissario europeo.[/spoiler]
    2. L’assurda lotta per neutralizzare la fortuna
    di Anthony de Jasay; the Freeman http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=5059[spoiler="commento"]
    Anthony de Jasay è probabilmente il maggiore filosofo politico vivente che lavori nell’ambito della cornice teorica del liberalismo classico. Nato in Ungheria, ha proseguito gli studi in Australia ed Inghilterra, ad Oxford, dove ha acquisito la propria formazione economica prima di entrare nel mondo dell’impresa. Dagli anni Ottanta, ha cominciato a scrivere di filosofi a politica, consegnandoci lavori come The State (1985), un trattato politico devastante sulla natura dello Stato; Social Contract, Free Ride (1989), acuta indagine sulla natura dei beni pubblici; Choice, Contract and Consent (1991), una nuova e suggestiva formulazione della teoria liberale; Against Politics (1997), incisiva raccolta di saggi “contro la politica”; e Justice and Its Surroundings (2002), nel quale affronta alcune delle questioni-chiave dei paradigmi delle teorie della giustizia.[/spoiler]
    3. Anarchia come anti-utopismo
    di Luigi Corvaglia
    http://www.politicaonline.net/forum/...ad.php?t=91360


    4. Quando Cristo benedice la libertà di mercato
    di Carlo Lottieri http://www.karamazov.it/liberta_mercato.htm


    5. Il Manifesto di Oxford (1947)
    http://www.politicaonline.net/forum/...11&postcount=1
    [spoiler="Commento di Osterreicher"]
    Sul Legno Storto da alcune settimane stiamo pubblicando ogni settimana alcuni articoli e saggi sul mondo liberale. In questa serie non poteva mancare il Manifesto di Oxford del 1947. Rileggendelo si può notare quanto questo sia attuale. In particolare inviterei a dare uno sguardo al passaggio sulla guerra e la necessità di abolirla....[/spoiler]
    6. L'analisi Di Classe Secondo Marx...e La Scuola Austriaca
    di Hans-Hermann Hoppe
    http://www.politicaonline.net/forum/...26&postcount=1
    [spoiler="Commento di Hans-Hermann Hoppe"]Ecco cosa intendo fare in questo articolo: prima di tutto, presentare le tesi che costituiscono il nocciolo duro della teoria marxista della storia. Affermo che sono tutte giuste, essenzialmente. Poi dimostrerò come, nel marxismo, queste conclusioni corrette sono dedotte da un punto di partenza sbagliato. Infine dimostrerò come la scuola austriaca, nella tradizione di von Mises e Rothbard, può dare una spiegazione corretta, sebbene categoricamente diversa, della loro validità.[/spoiler]
    7. Non si può essere uomini politici e persone oneste
    di Guglielmo Piombini
    http://web.venet.net/libridelponte/d...colo.asp?ID=57


    8.
    Liberali, e quindi anarchici
    di Carlo Lottieri
    http://www.liberidiscegliere.org/2.html
    [spoiler="Commento di Ronnie"]Bellissimo , Carlo Lottieri ha centrato in pieno il punto e questo articolo costituisce una pagina sintetica e perfetta che merita una citazione nelle "letture Liberali" tra gli articoli "importanti", per la sua semplicità riassuntiva e non per un contenuto innovativo il quale è forse proprio e solo che qualcuno finalmente riassuma e parli del Rinascimento Liberale che in questi anni crediamo finalmente di vedere.[/spoiler]
    9. La petizione dei fabbricanti di candele
    di Frédèric Bastiat
    http://www.politicaonline.net/forum/...81&postcount=1

    10. Pierre Lemieux - Qualche parola a sostegno dell'evasione fiscale
    http://www.pierrelemieux.org/arttax-it.html

    11. Teodoro Katte Klitsche de la Grange - La Società dei diritti e il dilagare dei divieti
    http://www.politicaonline.net/forum/...26&postcount=1
    [spoiler="Commento di Ronnie"]Quanto rileva il barone de la Grange qui è molto acuto, in una prospettiva giuridica non giusnaturale nè tecnicamente affine a certi modelli di liberalismo pur comunque notazioni interessantissime emergono dall'interazione tra la scuola istituzionalistica del diritto e la realtà italiana, dipingendo un quadro che da liberali moderati non si può non condividere ed anche da liberali estremi fa pur sempre riflettere.[/spoiler]12. Vices are not Crimes, a vindication of moral Liberty - Lysander Spooner
    http://www.lysanderspooner.org/VicesAreNotCrimes.htm
    [spoiler=commento di Ronnie]Questo saggio ha fatto la storia, non c'è commento migliore della semplice notazione che la celeberrima frase di spooner campeggiava fino ad alcuni mesi fa nella grafica personalizzata di questo forum (poi sostituita per motivi tecnici durante l'aggiornamento). Da leggere assolutamente.[/spoiler]
    13. A ognuno il suo, a tutti lo stesso - Anthony de Jasay
    http://brunoleoni.servingfreedom.net/OP/49_DeJasay.pdf
    [spoiler=commento di il bombarolo]L’Istituto Bruno Leoni è lieto di rendere disponibile in italiano un nuovo lavoro di Anthony de Jasay: “A ognuno il suo, a tutti lo stesso”, quarantanovesimo “Occasional Paper” dell’IBL, liberamente disponibile on line (PDF).

    De Jasay è uno dei maggiori pensatori politici contemporanei. Da anni, utilizza strumenti analitici sofisticati per sostenere una critica raffinata delle moderne teorie incardinate sul concetto di “giustizia sociale”. Studioso che si situa nella tradizione di David Hume, De Jasay difende norme spontaneamente emerse all’interno della società contro il diritto “legislato” e la distribuzione “politica” delle risorse. In questo contributo, De Jasay riesamina le teorie della giustizia sociale, concludendo che lo stesso concetto di giustizia (basato sui principi di certezza del diritto ed equo trattamento) non può essere declinato nelle categorie della “giustizia sociale” - formula di giustificazione ampia, per “coprire” la necessità di garantire diverse strategie redistributive, a seconda del periodo storico e della pressione della politica democratica.

    “Questo importante contributo di Anthony de Jasay”, spiega Carlo Lottieri, direttore Teoria politica dell’IBL, “deve ricordarci quanto è importante il dibattito sulle teorie della giustizia. Come dimostra de Jasay, si tratta di una discussione teorica solo apparentemente remota rispetto ai temi più presenti nella discussione pubblica quotidiana”.

    “A ognuno il suo, a tutti lo stesso” di Anthony de Jasay, quarantanovesimo ’Occasional Paper’ dell’Istituto Bruno Leoni, è liberamente disponibile qui (PDF). Di Anthony de Jasay, l’Istituto Bruno Leoni sta pubblicando il volume “Scelta, contratto e consenso” ed ha già pubblicato “L’antitrust e la sua imposizione privata. Un punto di vista liberale” (PDF) e “I principi della giustizia sociale” (PDF).

    http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=5903[/spoiler]
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    Istituzioni politiche di area Liberale

    1.Partito Liberale Italiano
    http://www.partitoliberale.it/

    2. Liberali per l'Italia
    http://www.liberaliperlitalia.it/

    3. Forza Italia
    http://www.forza-italia.it/

    4. Decidere.net
    http://www.decidere.net/

    5. Riformatori Liberali
    www.riformatoriliberali.it

    6.Neolib
    www.neolib.it

    7. Liberaldemocratici (Dini)
    www.liberaldem.it

    8.Movimento Libertario
    www.libertari.org
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    Proposte:

    Bertrand De Jouvenel: Del Potere (SugarCo) 14,20€
    http://www.internetbookshop.it/code/...re-storia.html

    José Ortega y Gasset: La ribellione delle masse (SE) 20,00€
    http://www.internetbookshop.it/code/...lle-masse.html

    James Buchanan: I limiti della libertà (Rusconi) 20,14€;
    http://www.internetbookshop.it/code/...a-liberta.html

  9. #9
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    grazie vogel, ti sono molto grato per queste segnalazioni
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    Proposta:
    L'immoralità no global
    di Enrico Colombatto (economista austriaco) pubblicato da rubbettino editore.
    E-book
    Recensione di Alberto mingardi:
    [spoiler="recensione"]
    La globalizzazione offre a ogni individuo le più ampie libertà di scelta
    L'immoralità no global di Enrico Colombatto è il primo libro che in Italia entri davvero nel dibattito sulla globalizzazione, fornendo un punto di vista originale e serenamente fuori dal coro -com'è evidente sin dal titolo, provocatorio e essenziale.
    Leggendolo, soprattutto, ci si accorge di quanto certe questioni, a dir poco essenziali, siano state sfiorate appena nel rimpallo d'opinioni che ci angustia perlomeno da che il "popolo di Seattle" ha mosso i primi passi.
    Per esempio, l'economista torinese sottolinea come sia necessario distinguere fra "libero scambio" e 'globalizzazione" , ch'è come dire tra un principio e la sua incarnazione storica.
    La globalizzazione è caratterizzata dalla "possibilità di frammentazione della produzione, che contempla la suddivisione del processo produttivo fra diversi operatori attivi in Paesi distinti.
    Il fatto che non si scambino più soltanto " prodotti", ma persino le più minuscole "parti" di prodotti, solidifica legami fra economie e società diverse che neppure la mannaia della politica può spezzare.
    Tuttavia, se la difesa della globalizzazione di Colombatto riesce persuasiva, è perché ha saputo fornirne una giustificazione dichiaratamente morale, per nulla utilitaristica.
    Egli non sente il bisogno di accatastare numeri, di buttar giù grafici o tabelle: vuole raccontare la moralità del libero scambio, non la sua maggiore efficienza rispetto a qualsiasi sistema alternativo. “Da un punto di vista liberista”, spiega, “la globalizzazione commerciale è giustificata” non perché ponga le premesse per una “crescita più rapida dell'economia” ma in quanto essa contribuisce a “offrire a ogni individuo le più ampie libertà di scelta”. Simmetricamente, “le ragioni no global contro l'incondizionata apertura ai flussi internazionali di beni e servizi sono quasi sempre radicate nell'ignoranza o nel tentativo di difendere gruppi di interesse, rendite di posizione”.
    Per comprendere questo radicale rovesciamento della prospettiva fatta propria dai più, va preso atto che Colombatto non confonde la globalizzazione con le ambizioni di imbastirrne un “governo ", e anzi coglie la contraddittorietà dell'una cosa rispetto all'altra.
    Il sogno di uno Stato che abbracci ogni latitudine fa a pugni col libero movimento di capitali e beni. “Chi favorisce la globalizzazione... sostiene che non esiste un ordinamento delle dignità individuali che consenta ad alcuni di imporre le proprie scelte ad altri". E' il riconoscimento di una sfera di libertà intangibili il portato più significativo dello sfarinamento delle frontiere.
    Quanti vorrebbero derubarci di nuovo di queste libertà, riconquistarci allo Stato, dice Colombatto, mettono a rischio ogni speranza di una società più libera e, quindi, più giusta.
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