CELEBRATI IN UN DUOMO GREMITO I FUNERALI DI DAVIDE, JUNIOR E ADENILSON. IL PAPA' DI DAVIDE, RIVOLTO ALLE AUTORITA': "FATE DIVENTARE QUESTO UN MONDO VIVIBILE IN UNA SOCIETA' INVASA DALLE BELVE". DON GIUSEPPE SOLDI: "SIA FATTA LUCE SU QUESTA IMMANE TRAGEDIA ED ACCERTATE LE RESPONSABILITA'". INTANTO L'AUTOMOBILISTA ALBANESE UBRIACO CHE SI E' SCHIANTATO CONTRO L'AUTO DEI RAGAZZI MORTI E' USCITO DALL'OSPEDALE. E' LIBERO
Cremona - 04 luglio - “La nostra società è invasa dalle belve e dagli animali feroci. Autorità presenti, fate in modo di far diventare questo un mondo vivibile, tranquillo”. E’ l’accorato e lo straziante appello lanciato oggi dall’altare del Duomo dal papà di Davide Chiodelli, 21 anni, uno dei ragazzi uccisi nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi nell’incidente di Castelvetro Piacentino insieme a Adenilson Grisi, 24 anni, Junior Eyafe, 17 anni e Adam Fassali, 20 anni. “Durante il giorno ci sono i poliziotti che danno le multe, che non serve a niente, ma alla sera sulle strade non c’è nessun controllo. E poi c’è chi si alza dal letto dell’ospedale e rimane impunito”. L’intervento del papà di Davide, il volto contrito dalle lacrime, dal dolore e dalla disperazione, ha strappato un lungo applauso da parte di tutti coloro, ed erano veramente in molti, presenti questa mattina alle 10 in un Duomo gremito per assistere ai funerali di Chiodelli, Grisi e Eyafe (per Adam l’ultimo saluto è avvenuto in Marocco con il rito musulmano). Partecipi anche gli amministratori locali, come il sindaco Corada, il presidente della Provincia Torchio, il vice sindaco Baldani e il sindaco di Castelvetro Piacentino. Il rito, al quale hanno presenziato dieci sacerdoti, tra cui don Giuseppe Perotti, parroco di San Gerolamo, don Giuseppe Perri, parroco di Persico Dosimo, don Andrea Bastoni, vicario di San Bernardo e don Paolo Arienti, vicario di Cristo Re, è stato officiato da don Giuseppe Soldi, parroco di Sant’Abbondio, che prima dell’omelia ha letto una lettera del vescovo di Cremona, Monsignor Dante Lafranconi, indirizzata ai familiari delle vittime. “In simili circostanze l’unica vera consolazione è la parola di Gesù. Chi crede in me, anche se muore vivrà. Anche la morte di Gesù ha causato tanto dolore e pianti, tutti però hanno trovato consolazione nella speranza della vita eterna e della resurrezione, che”, dice il vescovo, “è il destino di tutti gli uomini. Lo smarrimento e l’istintiva rabbia non spengano la fede”. Don Giuseppe Soldi, ricordando anche Adam Fassali, ha chiesto che sia fatta luce su questa immensa tragedia, che siano accertate le responsabilità e fatta giustizia. “Occorre più responsabilità sulle strade, il rispetto della propria vita e di quella altrui. Anche il gesto dei genitori di donare gli organi”, ha proseguito don Giuseppe, “è un segnale molto positivo per tutti noi, un incentivo a fare del bene. Questi ragazzi sono morti insieme e insieme tornano nella casa del Signore che è giudice. Cristo non è un fantasma, Gesù è qui e a lui ci affidiamo. Che Davide, Adenilson e Junior ci aiutino a vedere il Signore con gli occhi della fede”. Al termine della celebrazione un ultimo saluto da parte degli amici, degli insegnanti, dei compagni di scuola dei quattro ragazzi scomparsi, quattro giovani altruisti, studiosi, sportivi a cui tutti volevano bene.Intanto in queste ore si è saputo che Ashim Tola, il 34enne albanese residente a Piacenza, denunciato per guida in stato di ebbrezza e omicidio colposo plurimo, ha lasciato il Maggiore di Cremona. C’era lui alla guida dell’Audi A4, insieme ad altri due connazionali, uno di questi pure ubriaco, andata a schiantarsi contro la Seat Leon sulla quale viaggiavano i quattro ragazzi morti sul colpo. Gli altri due albanesi dell’Audi sono invece ancora ricoverati nel nosocomio cremonese.
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http://www.cremona24ore.it/nera.htm