[SILVIA]AL SONDAGGIO POSSONO VOTARE SOLO VENETI[/SILVIA]
Nel 2011 nasce in veneto il Partio Nasionalista Veneto, partito socialdemocratico in economia che però punta a rendere indipendente il Veneto, come "stato dell'UE". Intende seguire il modello dello Scottish National Party.
Alle prime elezioni comunali a cui partecipa, nel 2012, elegge 1 consigliere comunale a verona, un paio a belluno e in totale una ventina in tutta la Regione.
Nel 2015, alle Elezioni Regionali, il PNV ottiene il 7.8% mentre il suo candidato Governatore ottiene l'8.1%. Elegge, quindi, 4 consiglieri regionali.
Nel 2016 ci sono le eleizoni politiche alle quali invita i propri elettori a non partecipare o a lasciare scheda bianca. In Veneto cala di molto l'affluenza.
Nel 2020 alle nuovo regionali il PNV ottiene un insperato successo dopo alcuni arretramenti neelle elezioni amministraive 2017-2019: 13.4% per la lista, 13.2% per il presidente.
Nel 2022 il PNV vince per la prima volta in alcuni comuni importanti, ossia Chioggia, Asolo, Montebelluna.
Nel 2023 arriva un sorprendente risultato: a Padova il PNV ottiene il 28.1% al primo turno e va al ballottaggio con il candidato di FDL(Fed.d.Libertà), Lega ed UDC che ottiene il 37.6%. Il centrosinistra, diviso nel 15.4% di PD e nel 13.8% di PSI e SU. Sorprendentemente il PD sostiene il candidato della destra (mentre PSI e SU sostengono il PNV). Sconfitta 46-54 è cmq un primo passo anche per un'intesa con SU e PSI.
Nel 2024 ci sono le comunali a Venezia dove il PNV si candida con un nuovo alleato, Sinistra Indipendentista Veneta, nata da una grossa scissione di SU, e che coniuga ambientalismo, difesa dei diritti dei lavoratori, integrazione degli immigrati con un forte impegno per la difesa del territorio e dell'identità veneta. SIV ha come responsabile organizzazione un immigrato di seconda generazione del Senegal, fortemente legato al veneto e laureato con una tesi su Ezzelino da Romano.
Il dato è imbarazzante per destra e sinistra. A Venezia PNV e SIV ottengono il 44.2% dei voti (rafforzati anche da una seire di arresti nell'ambito della precedente giutna di PD-UDC e dalla debolezza del candidato di Fdl-Lega).
Al ballottaggio l'avversario è l'ex vicesindaco democristiano, travolto 71 a 29.
Nello stesso anno il PNV vince in solitaria a Montecchio Maggiore e Castelfranco Veneto e assieme alla SIV ad Arzignano.
Nello stesso anno alle Provinciali di Padova il PNV ottiene il 21.5% e per il secondo turno invita a non votare: astensionismo record.
Nel 2025 le Regionali sono il banco di prova. PNV candida un 38enne alla presidenza della Regione e si allea con la SIV e con una lista socialista fuoriuscita dal PSI, il Partito Socialista Veneto.
Il dato x il cnadidato presidente è sopra ogni previsione: 30.6%. Le liste ottengono i seguenti dati:
Coalizione "Veneto Democratico" 18.4
Partito Democratico 14.4
Partito Socialista Italiano 3.9
Sinistra Unita 2.2
TOTALE: 20.5
Coalizione "Per il Veneto" 47.0
Federazione delle Libertà 29.2
Udc 10.1
Lega Nord 7.0
TOTALE: 46.3
Coalizione "Veneto Indipendente ed Europeo" 30.6
Partio Nasionalista Veneto 22.8
Sinistra Indipendentista Veneta 3.6
Partio de£i Socialisti Veneti 3.1
TOTALE: 29.5
ALTRI PRES. 4.0
ALTRI 3.7
Il dato fa preoccupare lo stesso governo nazionale del PD-PSI-SU che vogliono concordare con il PNV un forte federalismo x la regione (piu avanzato di quello approvato con lo Statuto veneto del 2018) e allearsi x le politiche dell'anno successivo.
Il PNV xo' sceglie ancora la via indipendentista e senza compromessi.
Nel 2026 le elezioni politiche vedono il PNV, la SIV e il PDSV non presenti alle elezioni, che vedono un grandissimo successo della destra in italia e un'affluenza bassissima in tutto il veneto (pari al 53.3, mentre in italia era del 77.6). Il sistema elettorale e istituzionale italiano(con la riformra LolloKikko), rinnovato da un accordo tra i principali partiti ne l2017, aveva stabilizzato i governi, garantito maggioranze parlamentari e lo stesso sistema partitico era divenuto stabile con 3 partiti di centrosinistra e 3 di centrodestrra capaci di entrare in parlamento.
Nel 2026, però, il PNV ottiene un convincente 26.5% alle comunali di Rovigo.
Nel 2027-2029 il PNV vince alle comunali di Vicenza, Padova, Verona, Belluno, Chioggia, Venezia(confermata al primo turno con il 62.2%).
Nel 2029 il PNV partecipa alle Europee (nel 2014, 2019 e 2024 aveva preferito non partecipare in quanto sosteneva una riforma dell'UE x la quale nelle elezioni europee ci fossero partiti europei). Vi partecipa alleandosi con il Movimento Indipendentista Friulano, il Movimento Autonomista Trentino e la Union fur Sudtirol. La proposta è un progetto per l'indipendneza di questi 4 stati: trentino, alto adige, veneto, friuli.
Il successo della lista è pauroso, con un 35.3% in Veneto, un 13.9% in Friuli, un 3.6% in Trentino e un 56.6% in Alto Adige (dove l'SVP crolla al 29.3). Il dato politico preoccupa e in regione veneto CDX e CSX italiani si accordano x una nuova legge elettorale (in realtà la cosa sarebbe 1 po' anticostituzionale) con un voto diviso tra consiglio e presidente. Il consiglio al 100% proporzionale con metodo d'hondt e il preisdente eletto in un'altra scheda.
Nel 2030 le Regionali portano però i veneti a reagire. Il PNV-SIV-PDSV presenta liste uniche in tutte le province e ottiene i seguenti dati:
Belluno 44.2
Padova 42.1
Rovigo 39.6
Treviso 41.5
Venezia 44.7
Verona 39.2
Vicenza 45.1
UDC-PD-FDL-SU-PSI si erano coalizzate x le presidenziali ma erano divise x le elezioni del consiglio. La lega corre da sola. Il consiglio risulta cosi' a netta maggioranza venetista mentre il presidente eletto, a turno unico, è della FDL ( 51.4 contro il 42.1 del candidato del PNV).
Per la costituzione italiana, però, le dimissioni del Presidente significano nuove elezioni. Il primo consiglio regionale manda subito a casa il Presidente e si va a nuove elezioni.
Queste elezioni registrano un grande successo del PNV che ottiene il 48.7 e il cui candidato presidente ottiene il 49.1 risultando eletto subito.
Il nuovo consiglio venetista propone un referendum x l'indipendenza, il quale è svolto il 19 ottobre 2032. Il successo dei SI all'indipendenza è di 59.3 a 40.7 con un'affluenza dell'88%.
I veneti hanno chiesto l'indipendenza. Lo stato italiano è restio, in un primo momento, a lasciare il veneto. E' impaurito dall'effetto balcanizzazione, già accaduto in GB con l'indipendenza di Scozia, Irlanda del Nord e Wales nel giro di 8 anni e stava accadendo in Spagna.
E' l'Europa, di fatto, ad incentivare il dato. Il Parlamento Europeo riconosce il veneto come propria nazione, superando l'Italia. La crisi diplomatica si risolve con il riconoscimento anche da parte dell'ONU del nuovo stato.
E' il 9 Dicembre 2032: il veneto è indipendente.
A marzo 2033 si svolgono le prime elezioni dello stato indipendente. I partiti presenti sono:
Partio Nasionalista Veneto- Partio de£i Socialisti Veneti: è il partito dell'indipendenza, un partito socialdemocratico. E' ambientalista, laico e per sistemi di governance partecipata. E' per l'uscita dalla NATO ed è fortemente europeista. I socialisti si presentano insieme al PNV.
Sinistra Veneta: è la sinistra indipendentista, piu spostata a sinistra del PNV dal punto di vista sociale e del mercato del lavoro. E' laica e un po' euroscettica.
Lega de£e fameje venete: è la Lega Nord, è xenofoba, nazionalista veneta, conservatrice, cattolica.
Partio Republican-Democristiani par el Veneto: è la fusione tra la parte di FDL e UDC che ha accettato l'indipendenza e si adatta alla nuova situazione (alcuni erano genuinamente indipendentisti) e la parte destra del PNV, indipendentista ma non di sinistra. Nella prassi è neoliberista, cattolica, vicina alle necessità del ceto medio veneto.
Partito per la Difesa del Popolo Italiano in Veneto (PDPIV): un partito di centrodestra che mira a difendere gli interessi di quella che definisce una minoranza etnica, essenzialmente degli italiani in veneto. Dato il carattere non biologico dell'indipendenza veneta non si capisce che cazzo vogliono. Molti ex FDL di area nazionalista italiana vi fanno parte.
Partito Democratico Veneto-Partio Democratico Veneto: è il partito democratico. Centrista che guarda a sinistra, laico ma anche cattolico, non era indipendentista ma ora gli va bene lo status quo, europeista ma anche italiano ma anche veneto. E' il partito democratico
Movimento per la Riunificazione: movimento italianista per la riunificazione del veneto all'italia.
Sinistra Nazionale: è la sinistra comunista filo italiana
si vota x la costituente, con metodo proporzionale d'hondt, ke eleggera un presidente ad interim