Originariamente Scritto da
Myrddin-Merlino
Contro il fascismo islamico di Hamas
In Palestina si consuma in queste ore un terribile scontro fratricida tra palestinesi.
Le milizia islamiche di Hamas, movimento islamico fascista di relativamente recente formazione eterodiretto (dall'Iran) sta infliggendo a Gaza, dove ha un forte radicamento, gravi perdite alla polizia di Fatah, il movimento politico che da sempre incarna gli ideali della liberazione della Palestina dall'occupazione israeliana, e che fa propria la parola d'ordine due popoli per due stati.
Io ho vissuto tre mesi in Palestina, a Betlemme, nel 2001 e ricordo una società dove Fatah aveva quasi il 70% dei voti, la più laica di tutte le società del mondo arabo, dove le aspirazioni nazionali erano incarnate da Arafat e dal giovane leader Marwan Barghouti, che hio conosciuto personalmente, e pure abbracciato.
Decapitata la testa politica di Fatah con la morte di Arafat e il rapimento e la proditoria incarcerazione del leader più popolare, dopo Arafat, Marwan Barghouti, da parte dell'esercito israeliano, dentro Fatah si sono scatenate le divisioni e le lotte di fazione, si è persa l'aspirazione unitaria (cosa che dovrebbe insegnare molto anche alla sinistra italiana, pur in una situazione assai meno drammatica), aprendo così la strada a Hamas. Io ricordo che nel 2001 questo movimento allora minoritario godeva di una certa stima per le molte iniziative sociali che lo caratterizzavano, però i compagni palestinesi mi dicevano che agli inizi era stato grandemente agevolato da Israelel, che vedeva in esso il modo per scardinare l'egemonia di Fatah, indebolendo così la causa palestinese, cosa che infine è avvenuta.
Recentemente la fascistizzazione di Hamas, braccio armato dela politca estera iraniana, è proceduta a tappe forzate, di pari passo con l'intento di forzare l'islamizzazione della laica società palestinese, procede ora il tentativo di eliminare fisicamente il partito laico e non confessionale di Arafat, Fatah.
Tutte le forze democratiche e di sinistra, nonchè antifasciste, devono esprimere piena solidarietà a Fatah, e alla sua dirigenza, unica speranza per un'esito politico della questione palestinese.