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    Predefinito Lunedì delle Rogazioni - Lunedì della V Settimana dopo Pasqua

    Da dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 201-208

    LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI

    Le Rogazioni e il Tempo Pasquale.


    Oggi comincia una serie di tre giorni consacrati alla penitenza. Questa coincidenza inaspettata sembra, a prima vista, una specie di anomalia nel Tempo pasquale; tuttavia, quando vi si riflette, si giunge a riconoscere che l'istituzione ha un nesso intimo con i giorni in cui siamo. È vero che il Salvatore, prima della Passione, diceva che non si può far digiunare gli amici dello sposo mentre lo sposo è con loro (Lc 5,34); ma queste ultime ore che precedono la sua dipartita per il cielo, non hanno forse qualcosa di melanconico? e, ieri stesso, non ci sentivamo portati naturalmente a pensare alla tristezza, rassegnata e contenuta, che opprime il cuore della divina Madre e quello dei discepoli, alla vigilia di perdere colui la cui presenza era per essi la pregustazione delle gioie celesti?

    Origine delle Rogazioni.

    Dobbiamo ora render conto del come, ed in quale occasione, il Ciclo liturgico si è completato, in quest'epoca, con l'introduzione dei tre giorni, durante i quali la santa Chiesa, ancora raggiante degli splendori della Risurrezione, sembra volere improvvisamente retrocedere fino al lutto quaresimale. Lo Spirito Santo, che la dirige in qualunque cosa, ha voluto che, poco dopo la metà del quinto secolo, una semplice Chiesa delle Gallie desse principio a questo rito che si estese poi rapidamente a tutta la cattolicità, dalla quale fu ricevuto come un complemento della liturgia pasquale.

    La Chiesa di Vienna, una delle più illustri e delle più antiche della Gallia meridionale, circa l'anno 470, aveva come Vescovo san Mamerto. Calamità di ogni genere erano venute a portare la desolazione in questa provincia, di recente conquistata dai Burgundi. Terremoti, incendi, fenomeni paurosi agitavano le popolazioni, come fossero stati segni della collera divina. Il santo Vescovo che desiderava risollevare il morale del suo popolo e portarlo a Dio, la cui giustizia aveva bisogno di essere placata, prescrisse tre giorni di espiazione, durante i quali i fedeli dovevano darsi ad opere di penitenza e andare in processione al canto dei salmi. Per mettere in pratica questa pia risoluzione, furono scelti i tre giorni che precedono l'Ascensione. Senza prevederlo, il santo Vescovo di Vienna gettava così le basi di una istituzione che tutta la Chiesa avrebbe poi adottato [1].

    Cominciarono i Galli, come era giusto. Sant'Alcino Avit, che successe quasi immediatamente a san Mamerto nella sede di Vienna, attesta che la pratica delle Rogazioni era già consolidata in quella Chiesa [2]. San Cesario d'Arles, al principio del sesto secolo, ne parla come di un uso già esteso altrove, designando almeno con queste parole tutta quella porzione di Galli che allora si trovavano sotto il giogo dei Visigoti [3].

    Leggendo i canoni del primo concilio di Orléans tenuto nel 511 e che raccoglieva tutte le province che riconoscevano l'autorità di Clodoveo, si nota chiaramente che essi affermano come l'intera Gallia non tardò ad adottarlo. I regolamenti del concilio, a proposito delle Rogazioni, danno una chiara idea dell'importanza che si annetteva a questa istituzione. Non solamente è prescritta l'astinenza dalle carni durante quei tre giorni, ma il digiuno è di precetto. Vi si ordina ugualmente di dispensare dal lavoro le persone di servizio, affinché possano prendere parte alle lunghe funzioni che si terranno in quei tre giorni (can. 27). Nel 567, il concilio di Tours sanzionava pure l'obbligo del digiuno durante le Rogazioni (can. 17); e in quanto all'obbligo dell'astensione dal lavoro durante quei tre giorni, si trova anche riconosciuto nei Capitolari di Carlo Magno e di Carlo il Calvo.

    La processione delle Rogazioni.

    Il rito principale nelle Chiese dei Galli durante questi tre giorni consistette, fin dall'origine, in quelle marce solenni, accompagnate da supplichevoli cantici, che furono chiamate Processioni, perché esse sfilano da un luogo all'altro. San Cesario d'Arles ci dice che quelle che avevano luogo per le Rogazioni, duravano sei ore intere, di modo che quando il clero si sentiva troppo stanco per la lunghezza dei canti, le donne cantavano a loro volta per lasciare ai ministri della Chiesa il tempo di respirare [4]. Questo dettaglio, che troviamo negli usi delle Chiese dei Galli in quell'epoca primitiva, può aiutarci a pesare l'indiscrezione di quelli che, nei tempi moderni, hanno insistito per l'abolizione di alcune processioni che occupavano una parte notevole della giornata, pensando che una manifestazione così lunga dovesse essere per se stessa considerata come un abuso.

    La partenza della Processione delle Rogazioni era preceduta dall'imposizione delle ceneri sulla testa di quelli che vi avrebbero preso parte, ossia dell'intero popolo, perché tutti vi partecipavano. Aveva poi luogo l'aspersione dell'acqua benedetta; dopo di che, il corteo si metteva in cammino. La Processione era formata dal clero e dal popolo di parecchie Chiese secondarie che procedevano sotto la croce di una Chiesa principale, il clero della quale presiedeva la funzione. Tutti, sacerdoti e laici, camminavano a piedi nudi. Si cantavano le Litanie, i Salmi, le Antifone, e ci si recava a qualche Basilica, designata per la Stazione, dove si celebrava il santo Sacrificio. Durante la strada si visitavano le Chiese che s'incontravano per via, cantandovi un'Antifona, per lodare il mistero, od il santo, sotto il cui titolo erano state consacrate.

    Grandi esempi.

    Tali erano alle origini, e tali sono stati per un pezzo, i riti osservati durante le Rogazioni. Il monaco di San Gallo che ci ha lasciato memorie così preziose su Carlo Magno, ci dice che il grande imperatore in quei giorni si toglieva i calzari come l'ultimo dei fedeli e camminava a piedi nudi seguendo la croce, dal suo palazzo fino alla Chiesa della Stazione [5]. Nel XIII secolo santa Elisabetta di Ungheria dava pure il medesimo esempio; era ben felice, durante le Rogazioni, di confondersi con le povere donne del popolo, camminando anch'essa a piedi nudi, ricoperta di una rozza veste di lana. San Carlo Borromeo, che rinnovò nella Chiesa di Milano tanti usi dell'antichità, non trascurò certo quello delle Rogazioni. Mediante la sue cure ed i suoi esempi, rianimò nel popolo l'antico zelo per una pratica così santa, esigendo dai suoi diocesani il digiuno durante tre giorni, digiuno che egli stesso osservava a pane ed acqua. La Processione, alla quale tutto il clero della città era tenuto ad assistere e che cominciava con l'imposizione delle ceneri, partiva dal Duomo, allo spuntar del giorno, e non vi rientrava che alle tre o alle quattro del pomeriggio, avendo visitato: il lunedì tredici chiese; nove il martedì; e undici il mercoledì. In una di esse l'Arcivescovo celebrava il santo Sacrificio e indirizzava la parola al suo popolo [6]. Se si paragona lo zelo dei nostri padri per la santificazione di queste tre giornate, con la noncuranza che oggi, specialmente nelle città, accompagna la celebrazione delle Rogazioni, non potremo fare a meno di riconoscere anche qui uno dei segni dell'indebolimento del senso cristiano nella società moderna. Eppure, quanto importanti sono i fini che si propone la santa Chiesa in queste Processioni, alle quali dovrebbero prendere parte tutti i fedeli che hanno la possibilità di farlo e che, invece di consacrare quel tempo al servizio di Dio per mezzo delle opere di vera pietà cattolica, lo passano in devozioni private, che non potranno attirare su di essi le stesse grazie, né portare alla comunità cristiana i medesimi aiuti di edificazione!

    Le Rogazioni nella Chiesa d'Occidente.

    Le Rogazioni dalla Gallia si estesero rapidamente in tutta la Chiesa d'Occidente. Nel VII secolo erano già stabilite nella Spagna, e non tardarono poi ad introdursi in Inghilterra e, più tardi, nelle nuove Chiese della Germania, man mano che esse venivano fondate. La stessa Roma l'adottò, nell'801, sotto il Pontificato di san Leone III. Fu poco tempo dopo che le Chiese dei Galli, avendo rinunciato alla Liturgia Gallicana per prendere quella di Roma, ammisero nei loro usi la Processione di san Marco. Ma si ebbe questa differenza: che a Roma si conservò alla Processione del 25 aprile il nome di Litania maggiore, e si chiamarono Litanie minori quelle delle Rogazioni; mentre in Francia, queste ultime furono designate con l'appellativo di Litanie maggiori, riservando il nome di minori per la Litania di san Marco.

    Ma la Chiesa romana, senza disapprovare la devozione di quelle dei Galli, che avevano creduto bene dover introdurre nel Tempo Pasquale tre giorni di osservanza quaresimale, non adottò tale rigore. Le ripugnava di rattristare col digiuno la lieta quarantena che Gesù risorto aveva accordato anche ai suoi discepoli; si limitò dunque a prescrivere solo l'astinenza dalle carni durante questi tre giorni, pratica che fu mantenuta nel corso dei secoli, fino al momento in cui, per l'indebolimento generale dei costumi cristiani della nostra epoca, fu costretta a modificare l'antica disciplina su questo punto. La Chiesa di Milano che, come abbiamo visto, conserva, con tanta severità, l'istituzione delle Rogazioni, l'ha trasportata al lunedì, martedì e mercoledì che seguono la domenica nell'Ottava dell'Ascensione, ossia dopo i quaranta giorni consacrati a celebrare la Risurrezione.

    Bisogna, dunque, per restare in questo vero equilibrio da cui la Chiesa romana mai si distacca, valutare le Rogazioni come una santa istituzione che viene a temperare le nostre gioie pasquali, ma non ad annullarle.

    Il colore viola, adoperato per la Processione e per la Messa della Stazione, non ha più lo scopo d'indicarci ancora la dipartita dello Sposo (Ct 8); ma ci avverte che la separazione è vicina; e l'astinenza, che un tempo era imposta in questi tre giorni, pur non essendo accompagnata dal digiuno, era già una manifestazione anticipata del dolore della Chiesa, conscia che la presenza del Redentore le sarebbe stata presto rapita.

    Oggi il diritto ecclesiastico non menziona più il lunedì, martedì e mercoledì delle Rogazioni tra quei giorni in cui la legge dell'astinenza obbliga ancora i fedeli [7]. È ben triste che l'indebolimento del sentimento cristiano nelle generazioni del tempo nostro, e le domande di dispense sempre più numerose, abbiano reso necessario quest'abbandono dell'antica disciplina. È un'espiazione di meno, un'intercessione di meno, un soccorso di meno, in un secolo già così povero dei mezzi per i quali la vita cristiana si conserva, diviene indulgente il cielo, si ottengono grazie di salvezza. Possano i veri fedeli concludere che l'assistenza alle Processioni di questi tre giorni è divenuta più opportuna che mai, e che è urgente, unendosi alla preghiera liturgica, di compensare in questo modo, l'abolizione di una legge salutare che datava da così lungo tempo, e che, nelle sue esigenze pesava tanto leggermente sulla nostra mollezza! Possa una sì venerata istituzione, sanzionata dalle leggi della Chiesa e dalla pratica di tanti secoli, restare sempre in vigore in quella Francia che, col suo esempio, ha imposto a tutto il mondo cattolico la solennità delle Rogazioni! Secondo l'attuale disciplina della Chiesa, le Processioni per le Rogazioni, la cui intenzione è d'implorare la misericordia di Dio offeso per i peccati degli uomini, ed ottenere la protezione celeste sui beni della terra, sono accompagnate dal canto delle Litanie dei Santi, e completate da una messa speciale che si celebra sia nella Chiesa della Stazione, sia nella Chiesa stessa da dove la Processione è partita, a meno che non debba fermarsi in qualche altro Santuario.

    Le Litanie dei Santi.

    Non si stimeranno mai troppo le Litanie dei Santi per il potere e l'efficacia che hanno. La Chiesa vi ha sempre ricorso in tutte le grandi occasioni, come ad un mezzo atto a rendersi propizio l'aiuto di Dio, rivolgendosi a tutta la corte celeste.

    Se non potessimo prendere parte alle Processioni delle Rogazioni, che si recitino, almeno, queste Litanie in unione con la Chiesa: si avrà parte nei benefici di una istituzione così santa, e si contribuirà ad ottenere le grazie che la cristianità, in questi tre giorni, sollecita da tutti i luoghi; avremo anche compiuto atto di vero cattolico.

    Inseriamo qui la Messa delle Rogazioni, ch'è uguale per i tre giorni.

    Tutto vi parla della necessità e del potere della preghiera. La Chiesa riveste il colore quaresimale che ne esprime le intenzioni espiatrici, ma tutto in lei emana la fiducia e la speranza di essere esaudita; si sente che ella si appoggia sull'amore del suo Sposo risorto.

    MESSA DELLE ROGAZIONI

    EPISTOLA (Gc 5,16-20). - Carissimi: Confessate l'uno all'altro i vostri peccati, e pregate l'uno per l'altro per essere salvati, perché molto può l'assidua preghiera del giusto. Elia era un uomo soggetto alle miserie come noi, eppure, avendo pregato ardentemente, perché non piovesse sopra la terra, non piovve per tre anni e sei mesi. Poi di nuovo pregò; e il cielo donò la pioggia e la terra diede il suo frutto. Fratelli miei, se alcuno di voi si allontana dalla verità, e uno lo converte, sappia che chi richiama un peccatore dal suo errore, salverà l'anima di lui e cancellerà una moltitudine di peccati.

    Il fine delle Rogazioni.

    È ancora dall'Apostolo san Giacomo il Minore che la santa Chiesa prende oggi l'Epistola; e non sapremmo abbastanza ammirare quanto vengano a proposito le parole dell'ispirato scrittore. Uno dei fini dell'istituzione delle Rogazioni è di ottenere dalla bontà di Dio la temperatura favorevole ai frutti della terra, e san Giacomo ci mostra, con l'esempio di Elia, che la preghiera può rendere il cielo sereno, o farne discendere una pioggia fecondatrice. Imitiamo la fede del Profeta, e raccomandiamo al Signore i raccolti, che hanno ancora tanto bisogno della sua bontà per arrivare a maturazione e per sfuggire ai flagelli che potrebbero riversarsi su di essi. Altro scopo delle Rogazioni è di ottenere la remissione dei peccati. Se noi preghiamo con fervore per i nostri fratelli traviati, otterremo in loro favore particolare misericordia. Noi forse non conosceremo mai, in questo mondo, coloro che la nostra preghiera, unita a quella della santa Chiesa, avrà salvato sulla via del peccato; ma l'Apostolo c'insegna che la nostra carità riceverà la più preziosa delle ricompense, ossia l'effusione della misericordia di Dio su noi stessi.

    VANGELO (Lc 11,5-13). - In quel tempo: disse Gesù ai suoi discepoli: se uno di voi ha un amico, e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché un amico mio è arrivato di viaggio in casa mia e non ho che porgli davanti, e quello di dentro, rispondendo, dica: non mi dar noia: l'uscio è già chiuso, ed i miei figlioli sono con me a letto: e non posso levarmi a darteli; ma se l'altro seguiterà a picchiare, vi assicuro, che, anche se non si levasse a darglieli perché è suo amico, tuttavia, almeno per togliersi l'importunità di lui, si leverà a dargliene quante ne ha bisogno.

    Ed io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto. Infatti colui che chiede riceve; colui che cerca trova, e a colui che picchia sarà aperto. E se alcuno tra di voi domanda al Padre un pane gli darà forse un sasso? e se un pesce, gli darà invece un serpente? e se chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi, dunque, pur essendo cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figlioli, quanto più il vostro Padre del cielo darà sicuramente lo Spirito buono a tutti coloro che glielo domandano.

    Potenza della preghiera.

    Vi è niente di più espressivo nei Vangeli, per esprimere l'infinita potenza della preghiera, che queste parole del Salvatore. La santa Chiesa, facendocele leggere oggi, ci mostra senza dubbio a sufficienza l'importanza delle Rogazioni, poiché in questi giorni ella ci rivela la virtù dell'intercessione, che trionfa anche del rifiuto stesso di Dio. La scelta della lettura delle sacre scritture nella Liturgia, è un insegnamento permanente e sempre dato a proposito. Abbiamo dovuto riconoscerlo fin qui. In questi tre giorni, in cui si tratta di placare il cielo già offeso, niente era più necessario che di far ben capire ai cristiani il potere che esercita su Dio stesso l'insistenza nella preghiera. Le Litanie che sono state cantate nel corso della Processione ci offrono un modello di questa santa ostinazione nella domanda. Non abbiamo cessato di ripetere: "Signore! abbi pietà; liberaci Signore! te ne supplichiamo, esaudiscici!". In questo momento si prepara la mediazione dell'Agnello pasquale offerto sull'altare; e tra pochi istanti unirà la sua intercessione, sempre efficace, ai nostri deboli voti. Muniti di un tale pegno, noi potremo ritirarci sicuri di non aver pregato invano. Prendiamo dunque anche la risoluzione di non tenerci più lontani dalla Chiesa nelle sue cerimonie, e di preferire sempre la preghiera fatta insieme a lei, a qualunque altra che noi potremmo offrire a Dio in particolare; e ciò in tutti i giorni in cui ella vorrà invitarci a prender parte ai doveri impetrativi che, nel nostro interesse, rende al suo celeste Sposo.

    ----------------------------------------------------------------------
    NOTE

    [1] Bisogna tuttavia riconoscere che Mamerto non fu il creatore di questa solennità; egli non fece che precisarne lo svolgimento liturgico e fissarne la data. Effettivamente, noi vediamo che queste processioni avevano luogo anche a Milano, non durante i tre giorni che precedono l'Ascensione, ma nella settimana seguente; e in Spagna, il concilio di Girona, tenuto nel 517, ordinava processioni nel giovedì, venerdì e sabato dopo la Pentecoste. D'altronde, Sidone Apollinare, contemporaneo di Mamerto, dice che queste processioni esistevano già prima di Mamerto, ma che egli dette loro una solennità più grande (Rev. Ben., t. XXXIV. p. 17).

    [2] Omelia sulle Rogazioni.

    [3] Discorso CLXXII, tra i discorsi di sant'Agostino.

    [4] Discorso CLXXIV. Herbertus Turritanus, Miracul., l. I, c.xxi.

    [5] De Rebus bellicis Caroli Magni, c. xvi.

    [6] Giussano, Vita di san Carlo Borromeo.

    [7] CIC, can. 1252.

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    Predefinito Benedizione dei campi un'epoca lontana ...


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    Predefinito Dal Benedizionale romano

    35 - BENEDIZIONE AI CAMPI, AI PRATI E AI PASCOLI

    Premesse


    1084. Con questo rito i fedeli esprimono la loro riconoscenza per i benefici ricevuti a Dio che ha creato con ineffabile amore l'universo e ne ha affidato la cura all'uomo perché, attraverso il lavoro assiduo, possa assicurare ai fratelli il necessario per la vita.

    1085. Questo rito si può usare nei momenti più significativi della vita della comunità rurale; così il lavoro dell'uomo viene santificato dalla preghiera e la benedizione del Signore accompagna l'alternarsi delle stagioni e le attività ad esse corrispondenti.

    1086. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i gesti e le formule per esso predisposti.

    1087. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

    Rito della benedizione

    INIZIO

    1088. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

    Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

    R. Amen.

    SALUTO

    1089. Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza Sacra Scrittura:

    Dio, mirabile in tutte le sue opere,
    sia con voi.

    R. E con il tuo spirito.

    o in un altro modo adatto.
    __________________________________________________ ___

    1090. Se invece il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:

    Benediciamo unanimi il Signore nostro Dio,
    per la rugiada del cielo
    e la fertilità della terra.

    R. Amen.
    __________________________________________________ ___

    MONIZIONE INTRODUTTIVA

    1091. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

    Il Signore ha creato la terra e ha affidato all'uomo le sue risorse, perché con il lavoro delle sue mani e con il suo ingegno ne tragga alimento per sé e per i propri figli.
    Rendiamo grazie per l'abbondanza di questi doni e impariamo, secondo il monito evangelico, a cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia: tutto il resto ci sarà dato in aggiunta.

    LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

    1092. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti della Sacra Scrittura:

    Gn 1,1.11-12.29-31
    Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona.

    Ascoltate la parola di Dio dal libro della Genesi

    In principio Dio creò il cielo e la terra. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producano seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.
    E Dio disse: «Ecco, io vi dò ogni erba che produce seme e che é su tutta la terra, e ogni albero in cui è il frutto che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io dò in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona.

    1093. Oppure:

    Dt 32, 10c-14
    Il Signore fece salire il suo popolo sulle alture della terra e lo nutrì con i prodotti della campagna.

    Ascoltate la parola di Dio dal libro del Deuteronomio

    Il Signore educò il suo popolo, ne ebbe cura, lo allevò, lo custodì come la pupilla del suo occhio. Come un'aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali. Il Signore lo guidò da solo, non c'era con lui alcun dio straniero. Lo fece salire sulle alture della terra e lo nutrì con i prodotti della campagna, gli fece succhiare miele dalla rupe e olio dai ciottoli della roccia; crema di mucca e latte di pecora insieme con grasso di agnelli, arieti di Basan e capri, fior di farina di frumento e sangue di uva, che bevesi spumeggiante.

    1094. Oppure (per esteso vedi a p. 863 ss.):

    Mt 6, 25-34
    Osservate i gigli del campo.

    * Mt 13, 1-9
    Il seminatore uscì a seminare.

    Mc 4, 26-29
    L'uomo getta il seme: come cresce non lo sa.

    * Gv 12,24-26
    se il chicco di grano muore produce molto frutto.

    * PER UN VIGNETO

    Dt 8, 7-11
    Dio promette al suo popolo una terra ricca di vigne.

    Ct 2, 11-15
    Le viti fiorite spandono fragranza.

    Is 5, 1-7
    La vigna del Signore.

    Os 10,1-3.7-8.12
    Rigogliosa vite era Israele.

    Mc 12,1-9
    Il padrone darà la vigna ad altri.

    Gv 15, 1-8
    Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.

    * PER UN FRUTTETO

    Is 41,16c-20
    Pianterò cedri nel deserto.

    Ger 17,7-8
    Chi confida nel Signore produce frutti.

    Ap 22, 1-5
    L'albero di vita produce frutto ogni mese.

    Lc 13, 6-9
    Il fico sterile non ha più diritto di occupare il suolo.

    RESPONSORIO

    1095. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un responsoriale (per esteso vedi a p. 1003 ss.) o eseguire un canto adatto.

    Sal 64 (65), 10a-d 10 e l2 13-14
    R. Tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza.

    Sal 103 (104), 1-2a 14-15 24 27-28
    R. La terra è piena delle tue creature, Signore.

    Sal 106 (107), 35-36 37-38 41-42
    R. Celebrate il Signore, perché è buono.

    * PER UN VIGNETO

    Sal 79 (80), 9.12 13-14 15-16
    R. La vigna del Signore è il suo popolo.

    BREVE ESORTAZIONE

    1096. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettera biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

    Breve silenzio.

    PREGHIERA DEI FEDELI

    1097. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

    Dio Creatore e Padre abbraccia con la sua provvidenza tutti i suoi figli, li nutre e con la sua benedizione dà fecondità ai campi, perché producano frutti e l'uomo ne tragga alimento. Rivolgiamoci a lui con filiale fiducia.

    R. Benedici il nostro lavoro.

    Divino Seminatore,
    tu che ci hai scelto come tuo campo,
    fa' che siamo sempre fedeli al tuo amore,
    aderendo in tutto alla tua volontà. R.

    Padrone dell'evangelica vigna,
    che ci hai inseriti come tralci in Cristo vera vite,
    fa' che rimanendo uniti a lui,
    portiamo molto frutto. R.

    Creatore dell'universo,
    che visiti la terra con la tua benedizione
    e al tuo passaggio stilla l'abbondanza,
    fa' che i nostri campi producano
    il nutrimento necessario a tutte le famiglie. R.

    Signore delle messi,
    che moltiplichi il chicco di frumento
    da cui proviene il cibo quotidiano e il pane eucaristico,
    dona il sole e la pioggia
    per l'abbondanza del raccolto. R.

    Dio del cielo,
    che nutri gli uccelli dell'aria
    e vesti i gigli del campo,
    illumina la nostra fatica quotidiana,
    perché nella prospettiva del tuo regno
    edifichiamo la giustizia e la solidarietà fraterna. R.
    __________________________________________________ ___

    1098. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il ministro dice:

    Preghiamo.

    Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
    __________________________________________________ ___

    * Segue la preghiera del Signore:
    Padre nostro.

    PREGHIERA DI BENEDIZIONE

    1099. Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione:

    Padre buono,
    che hai affidato all'uomo la terra
    da coltivare e custodire:
    allontana dai nostri campi
    il flagello delle tempeste
    e ogni altra sciagura,
    perché producano frutti copiosi e una mèsse abbondante.

    A te lode e gloria nei secoli.

    Per Cristo nostro Signore.

    R. Amen.

    1100. Oppure:

    O Dio, Creatore e Padre,
    tu alle origini del mondo
    hai stabilito che la terra
    produca germogli e frutti di ogni genere,
    il seme per i campi e il pane per la mensa;

    fa' che le nostre campagne,
    allietate da un abbondante raccolto,
    frutto della nostra fatica
    e dono della tua benedizione,
    possano contribuire al benessere comune.

    A te onore e gloria nei secoli.

    Per Cristo nostro Signore.

    R. Amen.

    1101. Quindi il ministro, se lo ritiene opportuno, asperge con l'acqua benedetta i presenti e il luogo (o verso il luogo) * dicendo queste parole o altre simili:

    Ravviva in noi, o Padre,
    nel segno di questa santa aspersione
    il ricordo delle nostre origini
    nell'acqua e dallo Spirito
    nell'attesa dei cieli nuovi e della terra nuova.

    CONCLUSIONE

    1102. Quindi il ministro, se sacerdote o diacono, conclude il rito dicendo:

    Dio, fonte di ogni bene,
    vi assista e vi protegga
    con la sua santa X benedizione
    e renda fecondo il vostro lavoro.

    R. Amen.
    __________________________________________________ ___

    1103. Se il ministro è un laico, invoca su tutti i presenti la benedizione di Dio e facendosi il segno di croce dice:

    Dio, fonte di ogni bene,
    ci assista e ci protegga
    con la sua santa benedizione
    e renda fecondo il nostro lavoro.

    R. Amen.
    __________________________________________________ ___

    1104. Un canto corale può chiudere la celebrazione.

  5. #5
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    Predefinito

    Rogation Days

    Days of prayer, and formerly also of fasting, instituted by the Church to appease God's anger at man's transgressions, to ask protection in calamities, and to obtain a good and bountiful harvest, known in England as "Gang Days" and "Cross Week", and in Germany as Bittage, Bittwoche, Kreuzwoche. The Rogation Days were highly esteemed in England and King Alfred's laws considered a theft committed on these days equal to one committed on Sunday or a higher Church Holy Day. Their celebration continued even to the thirteenth year of Elizabeth, 1571, when one of the ministers of the Established Church inveighed against the Rogation processions, or Gang Days, of Cross Week. The ceremonial may be found in the Council of Clovesho (Thorpe, Ancient Laws, I, 64; Hefele, Conciliengeschichte, III, 564).

    The Rogation Days are the 25th of April, called Major, and the three days before the feast of the Ascension, called Minor. The Major Rogation, which has no connexion with the feast of St. Mark (fixed for this date much later) seems to be of very early date and to have been introduced to counteract the ancient Robigalia, on which the heathens held processions and supplications to their gods. St. Gregory the Great (d. 604) regulated the already existing custom. The Minor Rogations were introduced by St. Mamertus, Bishop of Vienne, and were afterwards ordered by the Fifth Council of Orléans, which was held in 511, and then approved by Leo III (795-816). This is asserted by St. Gregory of Tours in "Hist. Franc.", II, 34, by St. Avitus of Vienne in his "Hom. de Rogat." (P.L., LVIII, 563), by Ado of Vienne (P. L., CXXIII, 102), and by the Roman Martyrology. Sassi, in "Archiepiscopi Mediolanenses", ascribes their introduction at an earlier date to St. Lazarus. This is also held by the Bollandist Henschen in "Acta SS.", II, Feb., 522. The liturgical celebration now consists in the procession and the Rogation Mass. For 25 April the Roman Missal gives the rubric: "If the feast of St. Mark is transferred, the procession is not transferred. In the rare case of 25 April being Easter Sunday [1886, 1943], the procession is held not on Sunday but on the Tuesday following".

    The order to be observed in the procession of the Major and Minor Rogation is given in the Roman Ritual, title X, ch. iv. After the antiphon "Exurge Domine", the Litany of the Saints is chanted and each verse and response is said twice. After the verse "Sancta Maria" the procession begins to move. If necessary, the litany may be repeated, or some of the Penitential or Gradual Psalms added. For the Minor Rogations the "Ceremoniale Episcoporum", book II, ch. xxxii, notes: "Eadem serventur sed aliquid remissius". If the procession is held, the Rogation Mass is obligatory, and no notice is taken of whatever feast may occur, unless only one Mass is said, for then a commemoration is made of the feast. An exception is made in favour of the patron or titular of the church, of whom the Mass is said with a commemoration of the Rogation. The colour used in the procession and Mass is violet. The Roman Breviary gives the instruction: "All persons bound to recite the Office, and who are not present at the procession, are bound to recite the Litany, nor can it be anticipated".

    Bibliography

    ROCK, The Church of Our Fathers, III (London, 1904), 181; DUCHESNE, Chr. Worship (tr. London, 1904), 288; BINTERIM, Denkwurdigkeiten; AMBERGER, Pastoraltheologie, II, 834; VAN DER STEPPEN, Sacra Liturgia, IV, 405; NILLES, Kalendarium Manuale (Innsbruck, 1897).

    Fonte: The Catholic Encyclopedia, vol. XIII, New York, 1912

  6. #6
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    Predefinito Dai Capitoli sull’Incarnazione di san Massimo il Confessore

    II Centuria, 94‑95, in Filocalia, Torino, 1983, Vol. II, 162‑163

    Finché uno passa con fortezza attraverso i divini combattimenti dell'ascesi, in virtù dei precetti evangelici trattiene presso di sé il Verbo venuto nel mondo da parte del Padre. Ma una volta che si è liberato dalle lotte contro le passioni proprie della via ascetica, e si è rivelato vincitore delle passioni e dei demoni, raggiunge la contemplazione. Allora, permette al Verbo di lasciare di nuovo il mondo e di andare al Padre.

    Per questo il Signore dice ai discepoli: Voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre. Probabilmente, Cristo chiama "mondo" la faticosa attività delle virtù ascetiche e "Padre" quello stato dell'intelletto che trascende il mondo ed è libero da ogni percezione materiale. In questo stato il Verbo di Dio è in noi e fa cessare la battaglia contro le passioni e i demoni.

    Chi mediante l'ascesi è riuscito a mettere a morte le membra che sono sulla terra e a vincere con la parola dei comandamenti il mondo delle passioni che aveva in sé, non avrà ormai più alcuna afflizione; ha già lasciato il mondo e dimora in Cristo che ha vinto il mondo delle passioni ed è elargitore di ogni pace.

  7. #7
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    Lightbulb Re: Lunedì delle Rogazioni - Lunedì della V Settimana dopo Pasqua

    7 MAGGIO 2018: Settimo giorno di Maggio Mese Mariano, Quarto giorno della novena di preparazione al 13 Maggio, Solennità della Beata Vergine Maria di Fatima, DA RECITARSI DAL 4 AL 12 MAGGIO; LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI, SANTO STANISLAO, VESCOVO E MARTIRE…



    «LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Lunedì delle Rogazioni
    http://www.unavoce-ve.it/pg-rogazioni-lun.htm

    «7 MAGGIO: SANTO STANISLAO, VESCOVO E MARTIRE»
    "Guéranger, L'anno liturgico - 7 maggio. San Stanislao, Vescovo e Martire"
    Guéranger, L'anno liturgico - 7 maggio. San Stanislao, Vescovo e Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-7mag.htm



    "Maggio mese di Maria: 7° giorno - Il Purgatorio."
    Maggio mese di Maria: 7° giorno - Il Purgatorio
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...aria-7-giorno/
    IL PURGATORIO.”



    https://www.radiospada.org/wp-conten...-di-Fatima.pdf
    "13 Maggio Beata Vergine Maria di Fatima.
    Novena di preparazione DA RECITARSI DAL 4 AL 12 MAGGIO.
    Ogni giorno si termina con un’Ave Maria e l’invocazione Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi.”





    Lezioni di Catechismo, Omelie e Sante Messe celebrata da Don Floriano Abrahamowicz:


    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php






    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    “LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI, 7 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.”

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a7&oe=5B9D742B





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...70&oe=5B85769B





    “LUNEDÌ, MARTEDÌ E MERCOLEDÌ DELLE ROGAZIONI.

    Le Litanie Minori sono attribuite a san Mamerto († 475), vescovo di Vienne, che le istituì a seguito di disastrose calamità naturali che afflissero il Delfinato. Questo uso gallico fu introdotto a Roma da Papa san Leone III (795-816) e quindi diffuso in tutta la Cristianità.”
    Tradidi quod et accepi: LE ROGAZIONI
    http://tradidiaccepi.blogspot.it/201...zioni.html?m=1

    “LE ROGAZIONI.
    Le Rogazioni - dette anche Litanie - sono giorni di preghiera pubblica per ottenere la fecondità della campagna, la tranquillità delle case, e la santità delle persone, insomma la benedizione di Dio in tutte quante le cose. Ricorrono due volte l’anno: il 25 aprile con nome di Litanie Maggiori e nei tre giorni precedenti l’Ascensione del Signore col nome di Litanie Minori. Durante la processione si cantano le Litanie dei Santi in cui si manifesta la carità della Comunione dei Santi che unisce la Chiesa trionfante, la Chiesa militante e la Chiesa purgante.
    Le Litanie Maggiori sono originarie della Chiesa di Roma e sono più antiche: Papa Liberio (352-366) volle istituirle per soppiantare la festività pagana, fortemente radicata nel popolo, dei Robigalia e degli Ambarvalia. Il sapiente Pontefice volle mantenere la processione e il suo antico itinerario, ma al sacrificio idolatra, sostituì una solenne stazione in san Pietro «insegnando che non è il favore di Robigo, ma la vita devota, l’umile preghiera, e l’intercessione dei Santi, sovrattuto del Pastor ovium san Pietro, quelle che disarmano la giustizia di Dio irritata dai nostri peccati» (Schuster, Liber Sacramentorum, vol. IV, p. 113). Furono incrementate e diffuse da Papa san Gregorio Magno (590-604).”



    "La grande Rogazione 1958
    https://www.youtube.com/watch?v=Jw_7dLF7NAQ
    "Il giro del mondo sull'Altopiano" filmato storico sulla Grande Rogazione

    Commento Emilio Cecchi
    Voce Giorgio Albertazzi."

    “Litanie dei Santi Rogazioni
    https://www.youtube.com/watch?v=06rSVj_L1GU
    La liturgia cattolica propone la recita delle Litanie dei Santi in particolari circostanze, fra cui la processione delle Rogazioni, svolte come atto penitenziale e propiziatorio dei raccolti. Le Litanie dei Santi si articolano in due parti: - nella prima parte si invoca la preghiera di una nutrita schiera di santi (Ora pro nobis); - nella seconda parte si chiede la protezione divina contro i pericoli e le insidie (Libera nos Domine) e l'intervento di Dio (Te rogamus audi nos) nella vita materiale e spirituale dell'uomo come singolo e nelle sue varie forme comunitarie.

    Il video propone alcune immagini delle Rogazioni del passato e, a colori, quelle svolte sull'Altopiano di Asiago, celebri e suggestive. La visione è accompagnata dal canto della 2^ parte delle Litanie dei Santi, interpetate dal Coro del St. Thomas Aquinas Seminary di Winnona (Minnesota).”





    San Stanislao - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-stanislao/
    «7 maggio, San Stanislao, Vescovo e Martire (1030-1079), patrono della Polonia.

    Stanislao nacque nei pressi di Cracovia, nel 1030. La sua giovinezza trascorse nell’innocenza ed in una grande pietà. Dopo aver fatto i suoi studi a Gnesen ed a Parigi, distribuì ai poveri la fortuna che i suoi genitori gli avevano lasciato, morendo. Ordinato Sacerdote, la sua influenza fu considerevole, grazie alla santità della vita ed alla forza dei suoi insegnamenti. Nonostante la sua riluttanza, dovette accettare di divenire vescovo di Cracovia nel 1072. Si distinse allora per lo spendere di tutte le virtù pastorali e per la carità verso i poveri. La franchezza nel rimproverare a Boleslao i suoi disordini e la sua crudeltà gli attirarono l’odio di quel principe, che osò assassinarlo ai piedi dell’altare, 1’8 maggio del 1079.
    O Dio, che ci vedi da ogni parte oppressi dai nostri mali, fa, te ne preghiamo, d’essere protetti dalla gloriosa intercessione del beato Giovanni Apostolo ed Evangelista. Per nostro Signore.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-231x300.jpg








    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    7 mai : Saint Stanislas, Évêque de Cracovie, Martyr (1030-1078) :: Ligue Saint Amédée
    “7 Mai : Saint Stanislas, Évêque de Cracovie, Martyr (1030-1078).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._Stanislas.jpg









    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare santo Stanislào, Vescovo di Cracovia e Martire, il quale nel seguente giorno conseguì la corona del martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima, per i meriti di questo santo Vescovo e Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santo Stanislào possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.»

    “Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi, quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum. Ricordiamo e contempliamo nel mese mariano i dolori della Vergine Maria sotto la Santa Croce e durante la Passione di Nostro Signore.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a6&oe=5B5C8B93





    “O Maria, Voi che siete la tesoriera delle grazie, Voi soccorretemi. Dichiaratemi per vostro servo qual io voglio essere; e pregate Gesù per me. Prima i meriti di Gesu-Cristo, e poi le vostre preghiere mi hanno da salvare.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c4&oe=5B93EC4D








    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/



    Le bufale nucleari dei signori della guerra - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 44/18 del 7maggio 2018, San Stanislao.”
    Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale







    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “7 MAGGIO 2018: SANTO STANISLAO, VESCOVO E MARTIRE.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...42&oe=5B950CB2





    “7 maggio 2018: LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a8&oe=5B592D51





    “7 maggio 2018: Ottava di santa Caterina da Siena, vergine e patrona.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...20&oe=5B920C29





    “[VITA EST MILITIA] Simone IV di Montfort, duca di Narbona
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...ca-di-narbona/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, nel lunedì delle Rogazioni (Ottava di Santa Caterina da Siena), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...ng?w=671&ssl=1





    “Il 7 maggio 1342 Papa Clemente VI Roger viene esaltato al Sommo Pontificato.”


    “Cor Jesu sacratissimum, miserere nobis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...89&oe=5B5019AB






    https://www.radiospada.org/2013/05/i...santo-rosario/







    Guéranger, L'anno liturgico - 7 maggio. San Stanislao, Vescovo e Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-7mag.htm
    «7 MAGGIO: SANTO STANISLAO, VESCOVO E MARTIRE.

    L'XI secolo, secolo di lotte per il sacerdozio contro la barbarie, fa salire oggi un nuovo martire a Gesù risuscitato. È Stanislao, che la Polonia pone nei primi ranghi dei suoi difensori. Lo immolò all'altare un principe cristiano, a cui egli rimproverava i vizi; il sangue del Pontefice si mescolò a quello del Redentore in un medesimo Sacrificio. Quale forza invincibile in questi agnelli che ha mandato in mezzo ai lupi (Mt 10,16)! D'un tratto il leone si rivela in essi, come si dimostrò nel divin Risorto. Non vi è un secolo che non abbia avuto i suoi martiri, gli uni per la fede, gli altri per l'unità della Chiesa; altri ancora per la sua libertà, per la giustizia, per la carità, per la conservazione della santità nei costumi, come santo Stanislao. Il XIX secolo pure ha veduto i suoi martiri: essi furono numerosi nell'estremo Oriente; il XX sarà forse chiamato a vederne in Europa? Dio lo sa. Il penultimo secolo, al suo inizio, non sembrava affatto destinato a fornire la messe abbondante che produsse il vasto campo della Francia cattolica. Qualunque cosa avvenga, siamo pur certi che lo Spirito di forza non mancherà agli atleti della verità. Il martirio è uno dei caratteri della Chiesa, e non le è mancato in nessuna epoca. Gli Apostoli, che in questo momento circondano Gesù risorto, hanno, uno dopo l'altro, bevuto il calice appresso a lui; e noi ammiravamo ieri come il discepolo prediletto entrò anch'egli nella via preparata a tutti.
    VITA. - Stanislao nacque nei pressi di Cracovia, nel 1030. La sua giovinezza trascorse nell'innocenza ed in una grande pietà. Dopo aver fatto i suoi studi a Gnesen ed a Parigi, distribuì ai poveri la fortuna che i suoi genitori gli avevano lasciato, morendo. Ordinato Sacerdote, la sua influenza fu considerevole, grazie alla santità della vita ed alla forza dei suoi insegnamenti. Nonostante la sua riluttanza, dovette accettare di divenire vescovo di Cracovia nel 1072. Si distinse allora per lo spendere di tutte le virtù pastorali e per la carità verso i poveri. La franchezza nel rimproverare a Boleslao i suoi disordini e la sua crudeltà gli attirarono l'odio di quel principe, che osò assassinarlo ai piedi dell'altare, 1'8 maggio del 1253.
    Forza cristiana.
    Tu fosti potente in opere ed in parole, Stanislao! Dio, come ricompensa, ti dette la corona dei suoi martiri. Dal seno della gloria dove gioisci, domanda al Signore il dono della forza che brillò in te e di cui noi abbiamo tanto bisogno per vincere gli ostacoli che intralciano il nostro cammino. Il nostro condottiero risuscitato non vuole al suo seguito che valorosi soldati. Il regno in cui sta per entrare, lo conquistò d'assalto, e ci avverte che, se pretendiamo di seguirvelo, dobbiamo disporci a farci violenza. Fortificaci, soldato del Dio vivente; sia che dobbiamo sostenere la lotta per la fede o l'unità della Chiesa, sia che la battaglia debba svolgersi contro i nemici invisibili della nostra salvezza. Pastore buono, che non hai né indietreggiato né tremato di fronte al lupo, ottienici dei pastori simili a te. Sostieni la santa Chiesa, che è esposta ai nemici su tutta la terra. Converti i suoi persecutori, come convertisti Boleslao, che ti assassinò, ma che ritrovò la salvezza nel tuo sangue. Ricordati della tua amata Polonia, che ti onora con un culto così fervoroso. Non è ora che riprenda il suo posto tra le nazioni? Nelle sue prove, essa ha conservato il vincolo sacro della fede e dell'unità cattolica, è stata paziente e fedele; supplica Gesù di avere pietà di essa, di ricompensare la sua pazienza e la sua fedeltà. Che si degni di farle prendere parte alla sua risurrezione; quel giorno sarà di gioia per tutte le Chiese che esistono sotto il cielo, poiché essa è loro sorella; e, se rivivrà, canteremo ovunque al Signore un cantico nuovo.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 619-620.»


    Guéranger, L'anno liturgico - Lunedì delle Rogazioni
    http://www.unavoce-ve.it/pg-rogazioni-lun.htm






    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  8. #8
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    Lightbulb Re: Lunedì delle Rogazioni - Lunedì della V Settimana dopo Pasqua

    27 MAGGIO 2019: ventisettesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Lunedì delle Rogazioni - Lunedì della V Settimana dopo Pasqua; SAN BEDA IL VENERABILE, confessore e dottore, San Giovanni I, Papa e martire…



    «San Beda il Venerabile, confessore e dottore, 27 maggio.
    San Giovanni I, papa e martire, lo stesso giorno.»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm


    «LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI.»
    "Guéranger, L'anno liturgico - Lunedì delle Rogazioni."
    http://www.unavoce-ve.it/pg-rogazioni-lun.htm





    Maggio mese di Maria: 27° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-27-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 27° giorno. L’UMILTÀ.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010."





    “27 maggio (25 maggio) - S. Beda il Venerabile.”
    https://forum.termometropolitico.it/...enerabile.html

    “28 maggio (27 maggio) - S. Agostino di Canterbury, vescovo e apostolo degli inglesi.”
    https://forum.termometropolitico.it/...i-inglesi.html





    San Beda il Venerabile - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-beda-venerabile/
    «27 maggio, San Beda il Venerabile, Confessore e Dottore della Chiesa (673 ca – 26 maggio 735), monaco britannico.

    O Signore, che illustri la tua Chiesa coll’erudizione del tuo beato confessore e dottore Beda, concedi propizio ai tuoi servi d’essere sempre illuminati dalla sua sapienza e aiutati dai suoi meriti. Per il Signor nostro.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...is-237x300.jpg






    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=Xo3vvej3nT8
    V domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=gMHZKktvVXE
    IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=BnTn5tCbAgw
    IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UnnMVHLXOr4
    III Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=FrXb3TtbouM
    II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
    II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
    Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».






    "CATECHISMO MAGGIORE – Della processione che si fa nel giorno di S. Marco e nei tre giorni delle Rogazioni minori."
    https://www.agerecontra.it/2019/05/c...azioni-minori/
    https://www.agerecontra.it/tag/catechismo-di-s-pio-x/




    Le Rogazioni e la Grande Rogazione - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/l...nde-rogazione/
    «Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza.
    Le Rogazioni e la Grande Rogazione.
    In occasione delle Rogazioni (il lunedì, il martedì e il mercoledì prima dell’Ascensione) segnaliamo l’insegnamento del Catechismo Maggiore di San Pio X su questa antica pratica. Segnaliamo inoltre un commovente video sulla Grande Rogazione dell’Altipiano di Asiago, nata negli anni ’30 del XVII secolo: https://youtu.be/Jw_7dLF7NAQ.»
    http://www.centrostudifederici.org/w...resdefault.jpg








    lumen publicum
    http://lumenpublicum.blogspot.com/
    “lumen publicum.
    «[...] la quale verità non puoi dire tua o mia o di ciascun uomo, mentre appartiene a tutti coloro che scorgono i veri immutabili come in meravigliosi modi che attengono a un lume pubblico e segreto, il quale è a disposizione di tutti e si offre comunemente [...]»
    (S. Agostino, "Il libero arbitrio", II, 12, 33).”







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-cdt1-1.xx.fbcdn.net...6b&oe=5D8ECB36






    https://sardiniatridentina.blogspot.com/

    “L'ANGOLO PATRISTICO
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 7 sul cap. 11 di Luca.

    In un altro luogo è fatto precetto di pregare ad ogni momento, non solo di giorno, ma anche di notte. Vedi, infatti, come costui che andò a trovare un suo amico a mezzanotte per domandargli tre pani, e persisté nel domandarli, non fu deluso nell'oggetto della sua domanda. Che significano questi tre pani, se non l'alimento dei celesti misteri? Che se amerai il Signore Dio tuo, potrai meritare i suoi doni non solo per te, ma anche per gli altri. Chi è più nostro amico di colui che diede il suo corpo per noi?
    A questo amico Davide chiese a mezzanotte questi pani, e li ebbe. Perché li chiedeva quando diceva: «A mezzanotte mi alzavo per lodarti» (Ps. 118:62). Perciò egli meritò questi pani che ha presentato a noi perché ne mangiassimo. Li chiedeva ancora quando diceva: «Ogni notte bagno di lacrime il mio letto» (Ps. 6:7). Egli non temeva di rompere il sonno di colui che sapeva che veglia sempre. Ricordandoci quindi di queste parole delle Scritture, imploriamo il perdono dei nostri peccati perseverando giorno e notte nella preghiera.
    Perché se un uomo così santo come Davide, così occupato negli affari del regno, celebrava la lode del Signore sette volte al giorno, ed era sempre assiduo ai sacrifizi del mattino e della sera; che dobbiamo fare noi, che tanto più dobbiamo pregare in quanto che più frequentemente manchiamo per la debolezza della carne e dello spirito, affinché, stanchi per la via ed estremamente affaticati per il nostro cammino in questo mondo e per le asprezze di questa vita, non ci venga a mancare quel pane rifocillante che corrobora il cuore dell'uomo? Né soltanto a mezzanotte il Signore c'insegna di vegliare, ma quasi ad ogni momento. Infatti egli viene la sera, alla seconda, e alla terza vigilia: e ha l'abitudine di bussare. «Beati perciò quei servi, che il Signore, quando giungerà, troverà vigilanti» (Luc. 12.37).”


    https://tradidiaccepi.blogspot.com/
    Tradidi quod et accepi: LE ROGAZIONI
    «LUNEDÌ, MARTEDÌ E MERCOLEDÌ DELLE ROGAZIONI.

    Lunedì: Stazione a Santa Maria Maggiore.
    Martedì: Stazione a San Giovanni in Laterano.
    Mercoledì: Stazione a San Pietro.
    Semidoppio - Feria maggiore non privilegiata.
    Paramenti violacei.
    Dopo le calamità pubbliche che si abbatterono nel V sec. sulla diocesi di Vienne, nel Delfinato, San Mamerto stabilì una processione solenne di penitenza nei tre giorni che precedevano la festa dell'Ascensione. Il concilio di Orleans (511) propagò questo uso per tutta la Francia. Nell'816, Leone III l'adottò per Roma e ben presto l'uso fu esteso a tutta la Chiesa. Le Litanie dei Santi, i Salmi e le Orazioni, che si cantano, sono preghiere di supplica, donde il nome di Rogazioni. Il loro scopo è di allontanare i flagelli della giustizia di Dio e di attirare le benedizioni della sua misericordia sui frutti della terra. In segno di penitenza si adoperano i paramenti violacei e non si accende il Cero Pasquale. Le Litanie dei Santi sono un'ammirabile preghiera: contengono brevi invocazioni e giaculatorie dialogate. Seguiamo l'esempio della Chiesa e mettiamolo in pratica.
    Tutta la Messa sta a dimostrare l'efficacia della preghiera del giusto, quando essa è umile, fiduciosa e perseverante. Con la preghiera Elia chiuse ed aprì il cielo (Epistola). Nostro Signore ci mostra con due parabole che Dio, che è buono, dà il suo Paraclito a chi glielo domanda (Vangelo, Alleluia). Nelle afflizioni mettiamo la nostra fiducia in Dio, ed Egli ci esaudirà come ha esaudito Gesù Cristo e lo ha esaltato (Introito, Offertorio).»
    https://3.bp.blogspot.com/-07TL1s0wi...03169024_n.jpg










    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
    Papa San Pio X sulle Processioni e sulle Rogazioni ---->
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...rogazioni.html
    Estratto dall'Enciclopedia Cattolica sulle Rogazioni ---->
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...rogazioni.html »

    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc"

    "[VIDEO] Complotto contro la Chiesa e la società civile - La Massoneria e l'Alta Vendita Suprema
    https://www.youtube.com/watch?v=7nzZpaUVT7c
    da La Civiltà Cattolica, 1875, Vol. VII della Serie Nona, Anno Vigesimosesto
    Video a cura di Carlo Di Pietro."
    “[VIDEO] Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
    https://m.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere.html
    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/





    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/







    http://www.radiospada.org
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/

    «27 maggio 2019: LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI. Le Rogazioni e il Tempo Pasquale.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ea&oe=5D564DF2


    «27 maggio 2019: San Beda il Venerabile. Monkton in Jarrow (Inghilterra) 672-673 - Jarrow, 25 maggio 735.

    Fu seguace di San Benedetto Biscop e di S. Ceolfrido, dedicandosi solo alla preghiera, allo studio e all'insegnamento del monastero di Jarrow. Fu anche amanuense e il Codex Amiatinus, uno dei più preziosi e antichi codici della Volgata, conservato nella biblioteca Laurenziana di Firenze, sarebbe stato eseguito sotto la sua guida. Della sua vasta produzione letteraria restano opere esegetiche, ascetiche, scientifiche e storiche. Tra queste c'è L'Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum, un monumento letterario universalmente riconosciuto da cui emerge la Romanità (universalità) della Chiesa. Studioso di tempra eccezionale e gran lavoratore, ha lasciato nei suoi scritti l'impronta del suo spirito umile sincero, del suo discernimento sicuro e della sua saggezza.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0d&oe=5D523F2E





    «27 maggio 2019: San Giovanni I, Papa e martire.
    Giovanni I, papa, santo, martire, della Tuscia, 13 agosto 523 - 18 maggio 526. Morì a Ravenna e dopo quattro anni fu traslato a Roma e sepolto, il 27 maggio, nel pavimento della basilica di S. Pietro in Vaticano.

    M.R.: 18 maggio - A Ravenna il natale di san Giovanni primo, Papa e Martire, che dall’Ariano Re d’Italia Teodorico fu colà chiamato con inganno, e dove, a lungo torturato nel carcere per la fede ortodossa, finì di vivere. La sua festa si celebra il ventisette di questo mese, giorno nel quale il suo sacro corpo, trasportato a Roma, fu sepolto nella Basilica di san Pietro, Principe degli Apostoli.
    27 maggio - San Giovanni primo, Papa e Martire, il cui giorno natalizio si commemora il diciotto di questo mese, ma la sua festa si celebra specialmente in questo giorno, per la traslazione del suo corpo.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ]»



    “Il 27 maggio 1525 viene decapitato a Mühlhausen (Turingia) l'eretico Thomas Müntzer. Il prete apostata si era messo a capo dei contadini rivoltosi, predicando una forma di protocomunismo. Contro costoro si era scagliato con ferocia l'eresiarca Martin Lutero, che invitò i principi a scannarli tutti.”
    “Il 27 maggio 1564 passa a peggior vita l'eresiarca Giovanni Calvino.”





    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    http://www.cmri.org/ital-index.html






    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/



    https://moimunanblog.com/
    https://moimunanblog.com/2019/05/27/...esia-confesor/
    «SAN BEDA EL VENERABLE, DOCTOR DE LA IGLESIA. CONFESOR. BY MOIMUNAN ON 27 MAYO, 2019.»
    https://moimunanblog.files.wordpress...76cfeed8a.jpeg
    https://moimunanblog.files.wordpress...483.jpeg?w=639
    https://moimunanblog.files.wordpress...05/image79.jpg
    https://i0.wp.com/i43.servimg.com/u/...9/saint_10.jpg
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    https://moimunanblog.files.wordpress...05/image77.jpg
    https://moimunanblog.files.wordpress...05/image78.jpg






































    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/

    http://www.traditionalcatholicpriest.com/







    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    "Sede Vacante -"
    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes

    27 mai : Saint Bède le Vénérable, Confesseur et Docteur (673-735) :: Ligue Saint Amédée
    «27 mai : Saint Bède le Vénérable, Confesseur et Docteur (673-735.»
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...saint_bede.jpg







    SAN BEDA IL VENERABILE PREGA PER NOI!!!
    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!

    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

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