La Santa Sede contesta una didascalia del museo dell'Olocausto Shoah: Vaticano non sarà a giorno ricordo
Il nunzio apostolico a Gerusalemme non parteciperà al «Giorno della Rimembranza» in segno di protesta su un giudizio su Pio XII
GERUSALEMME (ISRAELE) - Attrito diplomatico tra Israele e Vaticano. Il nunzio apostolico a Gerusalemme, monsignor Antonio Franco, non parteciperà alle cerimonie del «Giorno della Rimembranza» per i martiri e gli eroi dell’Olocausto, che si terranno presso lo Yad Vashem il 15 aprile, in segno di protesta per la presenza di un foto di Pio XII nel museo, con la didascalia che riferisce del comportamento "ambiguo" del Pontefice di fronte allo sterminio degli ebrei. Lo riporta l’edizione online del quotidiano Yediot Ahronoth (Ynet).
FOTOGRAFIA - La fotografia di Pio XII con la didascalia contestata dal Vaticano è stata esposta nel museo dell’Olocausto di Gerusalemme nel 2005. All’inizio del 2006 il precedente nunzio aveva richiesto una modifica della didascalia, e i responsabili dello Yad Vashem avevano risposto prontamente che sarebbero stati disposti ad esaminare la condotta di Pio XII durante l’Olocausto se il Vaticano avesse messo a disposizione dei ricercatori del museo i suoi archivi. Ciò non è avvenuto e la didascalia non è stata cambiata.
PROBABILE ASSENZA - Alle cerimonie per la Giornata del ricordo partecipano tutti gli ambasciatori accreditati presso lo Stato di Israele. "Se il nunzio apostolico non sarà presente la sua assenza spiccherà", ha commentato un funzionario del ministero degli Esteri israeliano. Funzionari coinvolti nella vicenda hanno detto allo Ynet: "Questa è una questione molto sensibile, che deve essere esaminata a fondo. Per noi è importante che tutti i rappresentanti diplomatici siano presenti alla cerimonia. Inoltre, Israele desidera avere buone relazioni con il Vaticano". Tuttavia, hanno proseguito i funzionari, "la storia non si può cambiare, e certe personalità non riuscirono ad aiutare gli ebrei durante l’Olocausto, questa è la realtà. Ci sono nazioni che hanno assunto le proprie responsabilità durante l’Olocausto, e altre che non l’hanno fatto. Il Vaticano non ha partecipato attivamente allo sterminio degli ebrei, ma rimangono degli interrogativi sulla condotta del Papa".
RISPOSTA UFFICIALE - Intanto lo Yad Vashem, in una risposta ufficiale, ha fatto sapere di essere "scioccato e deluso dal fatto che il rappresentante del Vaticano in Israele abbia scelto di non rispettare la memoria dell’Olocausto, e di non partecipare alla cerimonia ufficiale con cui lo Stato di Israele e il popolo ebraico ricordano le vittime. Ciò contraddice la dichiarazione del Papa espressa durante la visita allo Yad Vashem, sull’importanza di ricordare l’Olocausto e le sue vittime".
12 aprile 2007