Factio Optimatum

[Andrea I Nemesi (POL)]

Factio Optimatum Ad Conservandam Rem Publicam

Oggi, due giorni prima delle idi di Aprile dell'anno 2760 ab Urbe Condita (11/04/2007), viene fondata in Roma la Factio Optimatum Ad Conservandam Rem Publicam: la fazione che vuole riunire tutti gli esponenti delle Gens Patrizie dell'Urbe, allo scopo di porre un limite alle esagerate richieste che alcuni agitatori mettono in bocca alla Plebe. Il delicato equilibrio instaurato dai nostri illustri antenati viene messo in pericolo da questi depravati che non hanno altro scopo che seppellire i propri misfatti sotto le rovine della Città e rovinare la Res Publica la cui esistenza i nostri gloriosi avi hanno così faticosamente protetto, anche a costo della vita.
Questa fazione si propone di riunire tutti i cittadini Ottimi, che seguono gli antichi costumi e a cui sta a cuore la salvezza dello Stato, e che non permetteranno che un piccolo gruppo di plebei porti alla rovina le migliori Famiglie di Roma, insieme al Popolo stesso.
Spero che tutti i Patrizi accolgano questa chiamata, e si riuniscano sotto le nostre insegne per difendere Roma dai suoi nemici interni ed esterni.
Vale! Ad Maiora!

Quintus Fabricius Britannicus, A. f., Domo Tarvisio, Homo Nobilis Gentis Fabriciae

[Giò]

Lucius Cornelius Ioannes Sulla aderisce con entusiasmo, specificando di far parte dell'ala ultra-tradizionalista e "legionaria"

La Res Publica è minacciata dalla presenza di troppi volgari e rozzi "populares" socialisti, alla Factio Optimatum occorre un'ala armata pronta alla difesa dello Stato.

Ordo, Auctoritas et Dignitatum Ordo!

(Ordine, Autorità e Gerarchia!)

[Andrea I Nemesi (POL)]

Ave, Lucius! Spero che tu sia solo il primo di una lunga serie di adesioni!

[Commissario Basettoni]

ovviamente sono anch'io tra gli ottimati...
Nobis!
"nigra subucula induti vos novi rerum ordinis auctores!"

[Amedeo-CT (POL)]

Presente!

Odi Profanum Vulgus et Arceo!

[Andrea I Nemesi (POL)]

Benvenuti! Attenderemo altre adesioni, e infine decideremo le nostre candidature per il Consolato.

[LIBERAMENTE]

Factio Optimatum Ad Conservandam Rem Publicam

Oggi, due giorni prima delle idi di Aprile dell'anno 2760 ab Urbe Condita (11/04/2007), viene fondata in Roma la Factio Optimatum Ad Conservandam Rem Publicam: la fazione che vuole riunire tutti gli esponenti delle Gens Patrizie dell'Urbe, allo scopo di porre un limite alle esagerate richieste che alcuni agitatori mettono in bocca alla Plebe. Il delicato equilibrio instaurato dai nostri illustri antenati viene messo in pericolo da questi depravati che non hanno altro scopo che seppellire i propri misfatti sotto le rovine della Città e rovinare la Res Publica la cui esistenza i nostri gloriosi avi hanno così faticosamente protetto, anche a costo della vita.
Questa fazione si propone di riunire tutti i cittadini Ottimi, che seguono gli antichi costumi e a cui sta a cuore la salvezza dello Stato, e che non permetteranno che un piccolo gruppo di plebei porti alla rovina le migliori Famiglie di Roma, insieme al Popolo stesso.
Spero che tutti i Patrizi accolgano questa chiamata, e si riuniscano sotto le nostre insegne per difendere Roma dai suoi nemici interni ed esterni.
Vale! Ad Maiora!

Quintus Fabricius Britannicus, A. f., Domo Tarvisio, Homo Nobilis Gentis Fabriciae

Spero che la mia appartenenza jure sanguinis alla GENS IULIA non precluda la possibilità di servire il Senato tra i Migliori, tra gli Optimates , che per generosità degli Dei Patri costituiscono la mia naturale famiglia politica.
Lunga vita al Senato, a morte i populares servi della plebe.

[Giò]

Ave Maximus Iulius Libertarius, benvenuto nella fazione degli aristocratici di Roma

(Per una volta ti troverai al fianco dei fascisti )

[Giò]

In attesa di altre adesioni, che ne dite di fare una "bozza programmatica"?
Qualcuno ha delle proposte?
Io direi in primis l'opposizione alla concessione del diritto di veto ai tribuni della plebe, depositari della più becera demagogia popolare socialisteggiante facile agli umori degli strati più bassi della plebaglia, magari convinta tramite un sistema clientelare che non deve condizionare fortemente la gloriosa Res Publica romana e tantomeno le sue decisioni.

[Commissario Basettoni]

non ricordo con precisione chi avesse la cittadinanza romana in questo periodo ma propongo di restringere il campo ai soli latini in ogni caso, e di adottare una linea particolarmente dura nei confronti dei barbari e dei plebei. e non concedere troppi privilegi materiali ai cittadini in genere, ed in particolare all'aristocrazia, cosicché non si rammollisca. porre come fondamentale uno stile di vita spartano, e il rispetto del mos maiorum sempre e comunque. in seguito marceremo su Roma