Partiamo col primo sondaggio del Progetto Nuovo Medioevo! Per gli antefatti, vi rimando a questa discussione:
http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=325086
Ma ora passiamo ai particolari...
Il Giappone assistette, nel primo quarto del XXI secolo, ad una rimilitarizzazione e trasformazione dell'Esercito di Autodifesa; allo sviluppo delle armi nucleari; ad una politica estera più attiva nell'Asia Orientale; al risorgere di movimenti nazionalisti collegati ad alte sfere dell'esercito e del Partito Liberaldemocratico, di stampo conservatore, che governa per tutto questo periodo. Soprattutto, si trova ad affrontare la feroce concorrenza della Cina, in questo periodo la massima superpotenza mondiale: l'economia superdinamica e l'enorme sviluppo militare di quest'ultima porta l'Impero isolano prima ad uno stato di cronica paura dei "Barbari d'Occidente" e infine ad una nuova Costituzione che prevede la leva di massa in caso di emergenza nazionale e che crea un sistema statale più centralizzato e meno democratico. Queste riforme si dimostreranno utili con l'invasione cinese della Corea (2020) e lo scoppio della guerra sino-giapponese (2021-2027).
Il conflitto con la Cina fu durissimo; le forze militari nipponiche riuscirono a contrastare gli attacchi nemici solo con l'aiuto massiccio di civili in armi e con enormi sacrifici umani; più volte la Cina tentò l'invasione, ma condizioni metereologiche o nuovi scenari strategici rimandarono sempre i tentativi, che non si concretizzarono prima dell'aprile 2026. A questa data, i giapponesi si erano ormai convinti che l'Imperatore Hisahito, successo allo zio Akihito nel 2021 a soli 15 anni, fosse circondato da un'aura divina: quando infine un'armata cinese forte di 170.000 uomini invase l'isola meridionale di Kyushu, fu gridando "Hisahito!" che i nipponici arginarono l'espansione cinese e infine ricacciarono i nemici nel Continente un anno dopo. Questa sconfitta contribuì a causare la Guerra Civile Cinese, ancora irrisolta nel 2060.
La grande vittoria di Kyushu avrebbe dovuto essere il preludio ad una serie di conquiste in territorio nemico: ma l'Impero dovette affrontare pure una guerra contro la Russia, che durò dal 2030 al 2040, motivata dalla decisa volontà di quest'ultima di impedire ogni espansione estera nell'ex-Repubblica Popolare Cinese, vista da Mosca come propria area di interesse. Anche questo conflitto causò enormi devastazioni: l'isola settentrionale di Hokkaido fu pure, per qualche anno, occupata dai russi, nonostante l'endemica guerriglia e le infrastrutture semidistrutte. Il Trattato di Vladivostok del 2040 infine segnò il termine di uno dei periodi più sanguinosi della storia del Giappone, ma segnò anche l'inizio del lento digradare nel Nuovo Medioevo.
La popolazione, già dimezzatasi, scese; la tecnologia non riusciva a sussistere in più di metà del Paese a causa delle distruzioni belliche; molte città vennero abbandonate; il potere venne conteso tra esercito, Casa Imperiale, élites politiche, potenti gruppi finanziari superstiti; le elezioni divennero sempre più rare, fino quasi a scomparire in determinate aree della Nazione. E' un periodo di semi-guerra civile e depressione: gli antichi valori e le vecchie gerarchie tornarono ad instaurarsi, dalle macerie delle metropoli sorse una nuova casta guerriera. Il periodo della Depressione nazionale durò fino al 2060, quando l'Imperatore Hisahito, messosi personalmente a capo delle armate imperiali dopo un esilio forzato nelle Isole Sakhalin, prese nuovamente il potere. Ma il Giappone era diviso e il futuro della Nazione sarebbe dipeso dalla forza delle singole fazioni...