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  1. #1
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    Eris sos anneos, hoe s'ispera, cras s'albeschida et pustis sa pelea pro abbarrare in sa lughe
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    Predefinito Italiani e banditi sardi

    Oggi su Rai 3 è stata trasmesso un servizio di circa due ore sulla storia del banditismo in Sardegna.
    La carrellata è stata inaugurata dalle gesta del bandito Graziano Mesina per finire con il suicidio del giudice Lombardini in relazione al suo coinvolgimento nel sequestro Melis.
    A parte i luoghi comuni, e le omissioni sommate alle mezze verità, il servizio mi è sembrato il solito pappocchio giornalistico, che calava in una realtà, pur criminosa come quella sarda, fatti e vicende prive di contestualizzazione, creando un clima di mistero su tutto il servizio cosi come gradisce la solita platea formata dall’italiano medio ossessionato dall’esistenza di segreti e complotti ad ogni angolo.
    Una parte del servizio trattava il fenomeno delle formazioni sovversive del passato, di ispirazione comunista ( Barbagia rossa) e indipendentista ( Movimento armato sardo), il quale veniva bollato dal solito giornalista “opinionista” sardo intervistato, pressappoco così: “ i movimenti eversivi in Sardegna avevano assunto una connotazione di tipo folkloristico”, salvo aggiungere che come risultato di quella esperienza ci furono attentati seguiti da alcuni morti tra le forze dell’ordine, tra terroristi pentiti e cittadini comuni.
    Quello che sconcerta di più, è tuttavia, il modo in cui è stato ignorato l’indipendentismo legale che agisce nell’ambito costituzionale e, che mira agli stessi obiettivi ma con metodi democratici. Evidentemente oltre che sede dorata per i vip e veline, si vuole che la Sardegna non sia degna di ospitare la versione corretta dei fenomeni deviati, così come fa comodo al pubblico RAI - cannone –pagante, la cui formazione culturale è cadenzata dai milioni di euro distribuiti immoralmente a gogò, di fronte a disoccupati estereffatti e pensionati a 500 euro al mese allibiti, senza dimenticare l’ostentazione di culi e tette tra isole esotiche sperdute, e amplessi sessuali rubati da telecamere nascoste a una decina di giovani cretini.
    Secondo l’intento dell’autore, questi sarebbero coloro che dovrebbero guardare e giudicarci dopo avere visto il servizio: gli italiani; il popolo notoriamente più ignorante d’Europa. Quello che legge meno libri e quotidiani, e con il più basso livello scolastico. Geneticamente tendente alla corruzione che ne fa tra i popoli più ostili al rispetto delle regole civili più elementari: dalla pubblica amministrazione fino ai rapporti politici, per non parlare del senso civico quasi assente.
    Non si cita mai che la Sardegna è un esempio quasi unico nel mondo del volontariato; tra i primi nella donazione di organi; tra i primi nella solidarietà verso il terzo mondo; che i sardi sono tra quelli che leggono di più; che i nostri laureati sono tra i più preparati perché non c’è l’abitudine di comprare le lauree; che da noi i casi di macro corruzione nella pubblica amministrazione sono quasi assenti; che abbiamo una cultura antichissima che non ha eguali nel mondo, é che merita di essere studiata e considerata e non sacrificata agli interessi accademici italici ;che abbiamo la più imponente concentrazione di monumenti risalenti all'età del bronzo dopo l'Egitto; che tolleriamo ancora che ci sia nella nostra terra il 65% del demanio militare italiano, oltre che la presenza della NATO e gli americani; e in fine, che malgrado la nostra condizione di popolo perennemente gravato da una crisi economica , dovuta anche agli effetti della colonizzazione, dimostriamo ancora di essere cosi civili nel non prendere gli italiani a calci in culo e buttarli a mare.

    Malgrado niente di tutto questo ci venga riconosciuto, loro fanno un servizio televisivo di due ore sul banditismo!

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da sergiogabrcossu Visualizza Messaggio
    Oggi su Rai 3 è stata trasmesso un servizio di circa due ore sulla storia del banditismo in Sardegna.
    La carrellata è stata inaugurata dalle gesta del bandito Graziano Mesina per finire con il suicidio del giudice Lombardini in relazione al suo coinvolgimento nel sequestro Melis.
    A parte i luoghi comuni, e le omissioni sommate alle mezze verità, il servizio mi è sembrato il solito pappocchio giornalistico, che calava in una realtà, pur criminosa come quella sarda, fatti e vicende prive di contestualizzazione, creando un clima di mistero su tutto il servizio cosi come gradisce la solita platea formata dall’italiano medio ossessionato dall’esistenza di segreti e complotti ad ogni angolo.
    Una parte del servizio trattava il fenomeno delle formazioni sovversive del passato, di ispirazione comunista ( Barbagia rossa) e indipendentista ( Movimento armato sardo), il quale veniva bollato dal solito giornalista “opinionista” sardo intervistato, pressappoco così: “ i movimenti eversivi in Sardegna avevano assunto una connotazione di tipo folkloristico”, salvo aggiungere che come risultato di quella esperienza ci furono attentati seguiti da alcuni morti tra le forze dell’ordine, tra terroristi pentiti e cittadini comuni.
    Quello che sconcerta di più, è tuttavia, il modo in cui è stato ignorato l’indipendentismo legale che agisce nell’ambito costituzionale e, che mira agli stessi obiettivi ma con metodi democratici. Evidentemente oltre che sede dorata per i vip e veline, si vuole che la Sardegna non sia degna di ospitare la versione corretta dei fenomeni deviati, così come fa comodo al pubblico RAI - cannone –pagante, la cui formazione culturale è cadenzata dai milioni di euro distribuiti immoralmente a gogò, di fronte a disoccupati estereffatti e pensionati a 500 euro al mese allibiti, senza dimenticare l’ostentazione di culi e tette tra isole esotiche sperdute, e amplessi sessuali rubati da telecamere nascoste a una decina di giovani cretini.
    Secondo l’intento dell’autore, questi sarebbero coloro che dovrebbero guardare e giudicarci dopo avere visto il servizio: gli italiani; il popolo notoriamente più ignorante d’Europa. Quello che legge meno libri e quotidiani, e con il più basso livello scolastico. Geneticamente tendente alla corruzione che ne fa tra i popoli più ostili al rispetto delle regole civili più elementari: dalla pubblica amministrazione fino ai rapporti politici, per non parlare del senso civico quasi assente.
    Non si cita mai che la Sardegna è un esempio quasi unico nel mondo del volontariato; tra i primi nella donazione di organi; tra i primi nella solidarietà verso il terzo mondo; che i sardi sono tra quelli che leggono di più; che i nostri laureati sono tra i più preparati perché non c’è l’abitudine di comprare le lauree; che da noi i casi di macro corruzione nella pubblica amministrazione sono quasi assenti; che abbiamo una cultura antichissima che non ha eguali nel mondo, é che merita di essere studiata e considerata e non sacrificata agli interessi accademici italici ;che abbiamo la più imponente concentrazione di monumenti risalenti all'età del bronzo dopo l'Egitto; che tolleriamo ancora che ci sia nella nostra terra il 65% del demanio militare italiano, oltre che la presenza della NATO e gli americani; e in fine, che malgrado la nostra condizione di popolo perennemente gravato da una crisi economica , dovuta anche agli effetti della colonizzazione, dimostriamo ancora di essere cosi civili nel non prendere gli italiani a calci in culo e buttarli a mare.

    Malgrado niente di tutto questo ci venga riconosciuto, loro fanno un servizio televisivo di due ore sul banditismo!
    bellissimo commento, grazie, mi piacerebbe che venisse postato anche in altri forum

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Bidus Visualizza Messaggio
    bellissimo commento, grazie, mi piacerebbe che venisse postato anche in altri forum
    Puoi farlo tu. Hai il mio permesso.

  4. #4
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    Il folklorismo menzionato nel programma da parte di un certo indipendentismo passato è purtroppo ancora vivo e vegeto nell'ambito pacifico in cui i nostri movimenti democratici lo espongono.
    Si torna sempre lì.
    Abbiamo e stiamo regalando a Roma da anni un argomento con cui aiutarla a distruggere oltremodo la nostra credibilità.
    Mentre tutti da queste parti se ne fregano.
    Così delle volte ci si chiede se in Sardegna abbiamo movimenti politici interessati a limare ogni possibile assist a Roma, oppure abbiamo solo piccoli club privati intellettuali a numero chiuso.
    Questo tema torna sempre a galla, uno dei danni maggiori che l'indipendentismo crea nella società del 2007 a suo stesso danno.
    Non si fanno Congressi al riguardo nei movimenti, ed il coordinatore Cumpostu di SNI, così come Sale oggi ad IRS, 2 degli artefici principali di questa METODICA politica negli ultimi anni, fanno finta di non vedere nonostante la loro esperienza e le loro capacità.
    Ci stiamo scavando la fossa da soli senza accorgercene, sotto il compiaciuto sorriso di Roma.
    La piantino tutti i dirigenti di atteggiarsi ad "esperti" e riconoscano che oltre a tanti elementi positivi sono state compiute anche parecchie sciocchezze.

    Il ruolo dell'intransigenza nel 2007 in IRS ed in SNI ci costa la distruzione totale di immagine della causa ai Sardi.
    Ma ricordiamoci che per tenere viva una Nazione serve il Popolo del suo territorio, non certo piccoli clubs isolati dal Popolo stesso il cui solo appoggio che ha, questa politica lo trova in formazioni politiche estere ideologicamente affini.
    Si può essere intransigenti con pragmatismo e maggiore serietà.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da sergiogabrcossu Visualizza Messaggio
    Oggi su Rai 3 è stata trasmesso un servizio di circa due ore sulla storia del banditismo in Sardegna.
    La carrellata è stata inaugurata dalle gesta del bandito Graziano Mesina per finire con il suicidio del giudice Lombardini in relazione al suo coinvolgimento nel sequestro Melis.
    A parte i luoghi comuni, e le omissioni sommate alle mezze verità, il servizio mi è sembrato il solito pappocchio giornalistico, che calava in una realtà, pur criminosa come quella sarda, fatti e vicende prive di contestualizzazione, creando un clima di mistero su tutto il servizio cosi come gradisce la solita platea formata dall’italiano medio ossessionato dall’esistenza di segreti e complotti ad ogni angolo.
    Una parte del servizio trattava il fenomeno delle formazioni sovversive del passato, di ispirazione comunista ( Barbagia rossa) e indipendentista ( Movimento armato sardo), il quale veniva bollato dal solito giornalista “opinionista” sardo intervistato, pressappoco così: “ i movimenti eversivi in Sardegna avevano assunto una connotazione di tipo folkloristico”, salvo aggiungere che come risultato di quella esperienza ci furono attentati seguiti da alcuni morti tra le forze dell’ordine, tra terroristi pentiti e cittadini comuni.
    Quello che sconcerta di più, è tuttavia, il modo in cui è stato ignorato l’indipendentismo legale che agisce nell’ambito costituzionale e, che mira agli stessi obiettivi ma con metodi democratici. Evidentemente oltre che sede dorata per i vip e veline, si vuole che la Sardegna non sia degna di ospitare la versione corretta dei fenomeni deviati, così come fa comodo al pubblico RAI - cannone –pagante, la cui formazione culturale è cadenzata dai milioni di euro distribuiti immoralmente a gogò, di fronte a disoccupati estereffatti e pensionati a 500 euro al mese allibiti, senza dimenticare l’ostentazione di culi e tette tra isole esotiche sperdute, e amplessi sessuali rubati da telecamere nascoste a una decina di giovani cretini.
    Secondo l’intento dell’autore, questi sarebbero coloro che dovrebbero guardare e giudicarci dopo avere visto il servizio: gli italiani; il popolo notoriamente più ignorante d’Europa. Quello che legge meno libri e quotidiani, e con il più basso livello scolastico. Geneticamente tendente alla corruzione che ne fa tra i popoli più ostili al rispetto delle regole civili più elementari: dalla pubblica amministrazione fino ai rapporti politici, per non parlare del senso civico quasi assente.
    Non si cita mai che la Sardegna è un esempio quasi unico nel mondo del volontariato; tra i primi nella donazione di organi; tra i primi nella solidarietà verso il terzo mondo; che i sardi sono tra quelli che leggono di più; che i nostri laureati sono tra i più preparati perché non c’è l’abitudine di comprare le lauree; che da noi i casi di macro corruzione nella pubblica amministrazione sono quasi assenti; che abbiamo una cultura antichissima che non ha eguali nel mondo, é che merita di essere studiata e considerata e non sacrificata agli interessi accademici italici ;che abbiamo la più imponente concentrazione di monumenti risalenti all'età del bronzo dopo l'Egitto; che tolleriamo ancora che ci sia nella nostra terra il 65% del demanio militare italiano, oltre che la presenza della NATO e gli americani; e in fine, che malgrado la nostra condizione di popolo perennemente gravato da una crisi economica , dovuta anche agli effetti della colonizzazione, dimostriamo ancora di essere cosi civili nel non prendere gli italiani a calci in culo e buttarli a mare.

    Malgrado niente di tutto questo ci venga riconosciuto, loro fanno un servizio televisivo di due ore sul banditismo!
    concordo,purtroppo non ho visto la trasmissione ma immagino come sia andata...bell'intervento comunque.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da sergiogabrcossu Visualizza Messaggio
    Oggi su Rai 3 è stata trasmesso un servizio di circa due ore sulla storia del banditismo in Sardegna.
    La carrellata è stata inaugurata dalle gesta del bandito Graziano Mesina per finire con il suicidio del giudice Lombardini in relazione al suo coinvolgimento nel sequestro Melis.
    A parte i luoghi comuni, e le omissioni sommate alle mezze verità, il servizio mi è sembrato il solito pappocchio giornalistico, che calava in una realtà, pur criminosa come quella sarda, fatti e vicende prive di contestualizzazione, creando un clima di mistero su tutto il servizio cosi come gradisce la solita platea formata dall’italiano medio ossessionato dall’esistenza di segreti e complotti ad ogni angolo.
    Una parte del servizio trattava il fenomeno delle formazioni sovversive del passato, di ispirazione comunista ( Barbagia rossa) e indipendentista ( Movimento armato sardo), il quale veniva bollato dal solito giornalista “opinionista” sardo intervistato, pressappoco così: “ i movimenti eversivi in Sardegna avevano assunto una connotazione di tipo folkloristico”, salvo aggiungere che come risultato di quella esperienza ci furono attentati seguiti da alcuni morti tra le forze dell’ordine, tra terroristi pentiti e cittadini comuni.
    Quello che sconcerta di più, è tuttavia, il modo in cui è stato ignorato l’indipendentismo legale che agisce nell’ambito costituzionale e, che mira agli stessi obiettivi ma con metodi democratici. Evidentemente oltre che sede dorata per i vip e veline, si vuole che la Sardegna non sia degna di ospitare la versione corretta dei fenomeni deviati, così come fa comodo al pubblico RAI - cannone –pagante, la cui formazione culturale è cadenzata dai milioni di euro distribuiti immoralmente a gogò, di fronte a disoccupati estereffatti e pensionati a 500 euro al mese allibiti, senza dimenticare l’ostentazione di culi e tette tra isole esotiche sperdute, e amplessi sessuali rubati da telecamere nascoste a una decina di giovani cretini.
    Secondo l’intento dell’autore, questi sarebbero coloro che dovrebbero guardare e giudicarci dopo avere visto il servizio: gli italiani; il popolo notoriamente più ignorante d’Europa. Quello che legge meno libri e quotidiani, e con il più basso livello scolastico. Geneticamente tendente alla corruzione che ne fa tra i popoli più ostili al rispetto delle regole civili più elementari: dalla pubblica amministrazione fino ai rapporti politici, per non parlare del senso civico quasi assente.
    Non si cita mai che la Sardegna è un esempio quasi unico nel mondo del volontariato; tra i primi nella donazione di organi; tra i primi nella solidarietà verso il terzo mondo; che i sardi sono tra quelli che leggono di più; che i nostri laureati sono tra i più preparati perché non c’è l’abitudine di comprare le lauree; che da noi i casi di macro corruzione nella pubblica amministrazione sono quasi assenti; che abbiamo una cultura antichissima che non ha eguali nel mondo, é che merita di essere studiata e considerata e non sacrificata agli interessi accademici italici ;che abbiamo la più imponente concentrazione di monumenti risalenti all'età del bronzo dopo l'Egitto; che tolleriamo ancora che ci sia nella nostra terra il 65% del demanio militare italiano, oltre che la presenza della NATO e gli americani; e in fine, che malgrado la nostra condizione di popolo perennemente gravato da una crisi economica , dovuta anche agli effetti della colonizzazione, dimostriamo ancora di essere cosi civili nel non prendere gli italiani a calci in culo e buttarli a mare.

    Malgrado niente di tutto questo ci venga riconosciuto, loro fanno un servizio televisivo di due ore sul banditismo!
    Complimenti vivissimi. Un commento davvero sensato.
    Lo condivido pienamente e ti dirò che fa un gran piacere leggere interventi belli come questo.

  7. #7
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    Predefinito Provocazione

    Sergio se veniamo delegittimati insultati e disprezzati abbiamo una sola arma da utilizzare delegittimare chi ci delegittima.

    I Sardi sono banditi?

    Benissimo noi sputaniamo gli italiani dicendo in giro per il mondo che sono un popolo di mafiosi, anzi diamo che lo Stato Italiano Stesso (di cui la RAI è diretta emanazione) è una Organizzazione criminale a delinquere di stampo terroristica, anzi diciamo al mondo che Mafia Italia e Stato Italiano sono la stessa identica cosa.

    Inculchiamo nella gente l'odio anti italiano, lavoriamo perchè la gente percepisca lo Stato Italiano come una organizzazione malavitosa e illegale.

    E diremo queste cose finchè il servizio pubblico non chiederà scusa al Popolo Sardo per le ripetute e scellerate offese che rivolge con i soldi del canone pubblico (quindi anche con i soldi estorti mafiosamente con il canone RAI agli stessi sardi).

    La risposta al Nazionalismo Fascista e razzista italiano è solo data da un Nazionalismo Sardo che faccia sentiregli italiani stranieri in Sardegna, che isoli le istituzioni italiane e tutto ciò che è italiano in Sardegna rendendole agli occhi dei sardi, ostili, odiose, nemiche, aliene (il lavoro è in discesa perchè l'opinione pubblica sarda è già instradata in quwesto senso)

    Rispondiamo all'odio razzista antisardo con l'odio razista antitaliano (almeno finchè non otterremo rispetto incondizionato).

    In Sardigna Nosu 'e Bia! SOLO NOI IN SARDEGNA

  8. #8
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    All'estero nelle TV pubbliche siamo trattati con più rispetto!

    Guarda la rubrica che ci dedica la radio televisione svizzera (con la collaborazione della RAI!!!)

    E dire che la Rai all'estero da un'immagine di se tollerante, l'opposto di quella che offre di se in Italia e cioè il solito carrozzone di fascisti mafiosi e razzisti.

    http://www.rtsi.ch/trasm/fuorilaling...=1340&idc=5974

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Davide Nurra Visualizza Messaggio
    All'estero nelle TV pubbliche siamo trattati con più rispetto!

    Guarda la rubrica che ci dedica la radio televisione svizzera (con la collaborazione della RAI!!!)

    E dire che la Rai all'estero da un'immagine di se tollerante, l'opposto di quella che offre di se in Italia e cioè il solito carrozzone di fascisti mafiosi e razzisti.

    http://www.rtsi.ch/trasm/fuorilaling...=1340&idc=5974

    figurati se la "romanissima" rai potrebbe mai mandare in onda Tziu Frantziscu Masala che dice (in limba) che gli italiani sono solo gli ultimi dominatori della sardegna....fantascienza!!
    comunque la televisione svizzera è grandiosa...

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da sergiogabrcossu Visualizza Messaggio
    Oggi su Rai 3 è stata trasmesso un servizio di circa due ore sulla storia del banditismo in Sardegna.
    La carrellata è stata inaugurata dalle gesta del bandito Graziano Mesina per finire con il suicidio del giudice Lombardini in relazione al suo coinvolgimento nel sequestro Melis.
    A parte i luoghi comuni, e le omissioni sommate alle mezze verità, il servizio mi è sembrato il solito pappocchio giornalistico, che calava in una realtà, pur criminosa come quella sarda, fatti e vicende prive di contestualizzazione, creando un clima di mistero su tutto il servizio cosi come gradisce la solita platea formata dall’italiano medio ossessionato dall’esistenza di segreti e complotti ad ogni angolo.
    Una parte del servizio trattava il fenomeno delle formazioni sovversive del passato, di ispirazione comunista ( Barbagia rossa) e indipendentista ( Movimento armato sardo), il quale veniva bollato dal solito giornalista “opinionista” sardo intervistato, pressappoco così: “ i movimenti eversivi in Sardegna avevano assunto una connotazione di tipo folkloristico”, salvo aggiungere che come risultato di quella esperienza ci furono attentati seguiti da alcuni morti tra le forze dell’ordine, tra terroristi pentiti e cittadini comuni.
    Quello che sconcerta di più, è tuttavia, il modo in cui è stato ignorato l’indipendentismo legale che agisce nell’ambito costituzionale e, che mira agli stessi obiettivi ma con metodi democratici. Evidentemente oltre che sede dorata per i vip e veline, si vuole che la Sardegna non sia degna di ospitare la versione corretta dei fenomeni deviati, così come fa comodo al pubblico RAI - cannone –pagante, la cui formazione culturale è cadenzata dai milioni di euro distribuiti immoralmente a gogò, di fronte a disoccupati estereffatti e pensionati a 500 euro al mese allibiti, senza dimenticare l’ostentazione di culi e tette tra isole esotiche sperdute, e amplessi sessuali rubati da telecamere nascoste a una decina di giovani cretini.
    Secondo l’intento dell’autore, questi sarebbero coloro che dovrebbero guardare e giudicarci dopo avere visto il servizio: gli italiani; il popolo notoriamente più ignorante d’Europa. Quello che legge meno libri e quotidiani, e con il più basso livello scolastico. Geneticamente tendente alla corruzione che ne fa tra i popoli più ostili al rispetto delle regole civili più elementari: dalla pubblica amministrazione fino ai rapporti politici, per non parlare del senso civico quasi assente.
    Non si cita mai che la Sardegna è un esempio quasi unico nel mondo del volontariato; tra i primi nella donazione di organi; tra i primi nella solidarietà verso il terzo mondo; che i sardi sono tra quelli che leggono di più; che i nostri laureati sono tra i più preparati perché non c’è l’abitudine di comprare le lauree; che da noi i casi di macro corruzione nella pubblica amministrazione sono quasi assenti; che abbiamo una cultura antichissima che non ha eguali nel mondo, é che merita di essere studiata e considerata e non sacrificata agli interessi accademici italici ;che abbiamo la più imponente concentrazione di monumenti risalenti all'età del bronzo dopo l'Egitto; che tolleriamo ancora che ci sia nella nostra terra il 65% del demanio militare italiano, oltre che la presenza della NATO e gli americani; e in fine, che malgrado la nostra condizione di popolo perennemente gravato da una crisi economica , dovuta anche agli effetti della colonizzazione, dimostriamo ancora di essere cosi civili nel non prendere gli italiani a calci in culo e buttarli a mare.

    Malgrado niente di tutto questo ci venga riconosciuto, loro fanno un servizio televisivo di due ore sul banditismo!
    Quoto! Est ora ki nois Indipendentistas comintzamos a fagher cultura, informazione e cinema Sardu a su nessi po onore de sa veridade!

    TV itagliana alga de muntunartzu!

 

 
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