Originariamente Scritto da
sergiogabrcossu
Oggi su Rai 3 è stata trasmesso un servizio di circa due ore sulla storia del banditismo in Sardegna.
La carrellata è stata inaugurata dalle gesta del bandito Graziano Mesina per finire con il suicidio del giudice Lombardini in relazione al suo coinvolgimento nel sequestro Melis.
A parte i luoghi comuni, e le omissioni sommate alle mezze verità, il servizio mi è sembrato il solito pappocchio giornalistico, che calava in una realtà, pur criminosa come quella sarda, fatti e vicende prive di contestualizzazione, creando un clima di mistero su tutto il servizio cosi come gradisce la solita platea formata dall’italiano medio ossessionato dall’esistenza di segreti e complotti ad ogni angolo.
Una parte del servizio trattava il fenomeno delle formazioni sovversive del passato, di ispirazione comunista ( Barbagia rossa) e indipendentista ( Movimento armato sardo), il quale veniva bollato dal solito giornalista “opinionista” sardo intervistato, pressappoco così: “ i movimenti eversivi in Sardegna avevano assunto una connotazione di tipo folkloristico”, salvo aggiungere che come risultato di quella esperienza ci furono attentati seguiti da alcuni morti tra le forze dell’ordine, tra terroristi pentiti e cittadini comuni.
Quello che sconcerta di più, è tuttavia, il modo in cui è stato ignorato l’indipendentismo legale che agisce nell’ambito costituzionale e, che mira agli stessi obiettivi ma con metodi democratici. Evidentemente oltre che sede dorata per i vip e veline, si vuole che la Sardegna non sia degna di ospitare la versione corretta dei fenomeni deviati, così come fa comodo al pubblico RAI - cannone –pagante, la cui formazione culturale è cadenzata dai milioni di euro distribuiti immoralmente a gogò, di fronte a disoccupati estereffatti e pensionati a 500 euro al mese allibiti, senza dimenticare l’ostentazione di culi e tette tra isole esotiche sperdute, e amplessi sessuali rubati da telecamere nascoste a una decina di giovani cretini.
Secondo l’intento dell’autore, questi sarebbero coloro che dovrebbero guardare e giudicarci dopo avere visto il servizio: gli italiani; il popolo notoriamente più ignorante d’Europa. Quello che legge meno libri e quotidiani, e con il più basso livello scolastico. Geneticamente tendente alla corruzione che ne fa tra i popoli più ostili al rispetto delle regole civili più elementari: dalla pubblica amministrazione fino ai rapporti politici, per non parlare del senso civico quasi assente.
Non si cita mai che la Sardegna è un esempio quasi unico nel mondo del volontariato; tra i primi nella donazione di organi; tra i primi nella solidarietà verso il terzo mondo; che i sardi sono tra quelli che leggono di più; che i nostri laureati sono tra i più preparati perché non c’è l’abitudine di comprare le lauree; che da noi i casi di macro corruzione nella pubblica amministrazione sono quasi assenti; che abbiamo una cultura antichissima che non ha eguali nel mondo, é che merita di essere studiata e considerata e non sacrificata agli interessi accademici italici ;che abbiamo la più imponente concentrazione di monumenti risalenti all'età del bronzo dopo l'Egitto; che tolleriamo ancora che ci sia nella nostra terra il 65% del demanio militare italiano, oltre che la presenza della NATO e gli americani; e in fine, che malgrado la nostra condizione di popolo perennemente gravato da una crisi economica , dovuta anche agli effetti della colonizzazione, dimostriamo ancora di essere cosi civili nel non prendere gli italiani a calci in culo e buttarli a mare.
Malgrado niente di tutto questo ci venga riconosciuto, loro fanno un servizio televisivo di due ore sul banditismo!