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  1. #1
    Senzapadrone
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    Predefinito Ma il Papa non dovrebbe parlare anche di pace?

    Mi sbaglio, o da quando c'è questo nuovo papa, è calato un silenzio totale del Vaticano sulle guerre?

    Mi ricordo che, ai tempi di Wojtila, quello della lotta per la pace era uno degli argomenti più ricorrenti.

    Per quale motivo la Chiesa ha distolto l'attenzione da un tema così grave, e si concentra solo su dogmi e divieti?

  2. #2
    Sugar free
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    Evidentemente le priorità sono altre...

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Ezechiele Visualizza Messaggio
    Mi sbaglio, o da quando c'è questo nuovo papa, è calato un silenzio totale del Vaticano sulle guerre?

    Mi ricordo che, ai tempi di Wojtila, quello della lotta per la pace era uno degli argomenti più ricorrenti.

    Per quale motivo la Chiesa ha distolto l'attenzione da un tema così grave, e si concentra solo su dogmi e divieti?
    Perché è molto più importante bacchettare e negare i funerali religiosi a chi vuole porre fine alla propria vita ritenendola non più degna di essere vissuta perché fa "pubblicità alla morte" rispetto che bacchettare chi procura morte per "esportare la democrazia". Che interesse vuoi che abbia una guerra rispetto alla difesa di un embrione formato in laboratorio per fare ricerche mediche sulle cellule staminali o per rendere possibile la gravidanza di persone che altrimenti non potrebbero avere figli? Quale interesse rispetto alla difesa della famiglia minacciata dalla concessione di diritti a quei "deviati" omosessuali? Quale interesse rispetto alla lotta per imporre alla donna "incubatrice" di portare a termine una gravidanza indesiderata?
    La guerra, soprattutto se fatta contro dei pericolosi musulmani, non è poi così male rispetto a questi problemi!

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Ezechiele Visualizza Messaggio
    Mi sbaglio, o da quando c'è questo nuovo papa, è calato un silenzio totale del Vaticano sulle guerre?

    Mi ricordo che, ai tempi di Wojtila, quello della lotta per la pace era uno degli argomenti più ricorrenti.

    Per quale motivo la Chiesa ha distolto l'attenzione da un tema così grave, e si concentra solo su dogmi e divieti?
    bella domanda. io ho una mia idea.
    ma non rispondo perchè rischierei di essere bannato.

  5. #5
    Ha da venì Baffone
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    Citazione Originariamente Scritto da compagna Visualizza Messaggio
    Evidentemente le priorità sono altre...

    Ma certo ... che domande ...

    i valori della famiglia.


    Vi ho mai parlato dei valori della famiglia ?

  6. #6
    Pascendi
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    Citazione Originariamente Scritto da Ezechiele Visualizza Messaggio
    Mi sbaglio, o da quando c'è questo nuovo papa, è calato un silenzio totale del Vaticano sulle guerre?

    Mi ricordo che, ai tempi di Wojtila, quello della lotta per la pace era uno degli argomenti più ricorrenti.

    Per quale motivo la Chiesa ha distolto l'attenzione da un tema così grave, e si concentra solo su dogmi e divieti?
    Il Messaggio tema di quest’anno ha come tema “La persona umana, centro della pace”. “Sono profondamente convinto – ha detto il papa - che ‘rispettando la persona si promuove la pace, e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale’ (Messaggio, n. 1). È un impegno questo che compete in modo peculiare al cristiano, chiamato "ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti" (Messaggio, n. 16). Proprio perché creato ad immagine e somiglianza di Dio (cfr Gn 1,27), ogni individuo umano, senza distinzione di razza, cultura e religione, è rivestito della medesima dignità di persona. Per questo va rispettato, né alcuna ragione può mai giustificare che si disponga di lui a piacimento, quasi fosse un oggetto. Di fronte alle minacce alla pace, purtroppo sempre presenti, dinanzi alle situazioni di ingiustizia e di violenza, che continuano a persistere in diverse regioni della terra, davanti al permanere di conflitti armati, spesso dimenticati dalla vasta opinione pubblica, e al pericolo del terrorismo che turba la serenità dei popoli, diventa più che mai necessario operare insieme per la pace”.

    ...forse sono le vostre orecchie che sentono a senso unico.

  7. #7
    Sugar free
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    Citazione Originariamente Scritto da Piotr Visualizza Messaggio
    i valori della famiglia.



    Vi ho mai parlato dei valori della famiglia ?
    Guardarsi sempre alle spalle! Gli attentatori alla famiglia tradizionale possono essere ovunque!

  8. #8
    Ha da venì Baffone
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    Citazione Originariamente Scritto da Ianuario Visualizza Messaggio
    Il Messaggio tema di quest’anno ha come tema “La persona umana, centro della pace”. “Sono profondamente convinto – ha detto il papa - che ‘rispettando la persona si promuove la pace, e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale’ (Messaggio, n. 1). È un impegno questo che compete in modo peculiare al cristiano, chiamato "ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti" (Messaggio, n. 16). Proprio perché creato ad immagine e somiglianza di Dio (cfr Gn 1,27), ogni individuo umano, senza distinzione di razza, cultura e religione, è rivestito della medesima dignità di persona. Per questo va rispettato, né alcuna ragione può mai giustificare che si disponga di lui a piacimento, quasi fosse un oggetto. Di fronte alle minacce alla pace, purtroppo sempre presenti, dinanzi alle situazioni di ingiustizia e di violenza, che continuano a persistere in diverse regioni della terra, davanti al permanere di conflitti armati, spesso dimenticati dalla vasta opinione pubblica, e al pericolo del terrorismo che turba la serenità dei popoli, diventa più che mai necessario operare insieme per la pace”.

    ...forse sono le vostre orecchie che sentono a senso unico.
    Ma no ma no ... operiamo per la pace, operiamo ed operiamo ancora,
    accanimento terapeutico su quella pace che non ne vuole sapere di
    resuscitare ... maledetta ... deve essere comunista !

  9. #9
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    IL "PENSIERO FORTE" DI BENEDETTO XVI 13/12/06

    Nel messaggio annuale per la Giornata mondiale della pace, Benedetto XVI spazia a 360° fra argomenti come pace, guerra, terrorismo, uguaglianza, ecologia, diritti umani, e ancora persona, aborto, eutanasia, visione dell’uomo e concezione di Dio


    Mimmo De Cillis
    Mercoledi' 13 Dicembre 2006

    Papa Ratzinger è un fiume in piena. Nel messaggio annuale per la Giornata mondiale della pace, che la chiesa celebra il 1° gennaio, Benedetto XVI spazia a 360° fra argomenti come pace, guerra, terrorismo, uguaglianza, ecologia, diritti umani, e ancora persona, aborto, eutanasia, visione dell’uomo e concezione di Dio. Negli ultimi tempi, il papa ha proposto discorsi densi, che toccano temi di attualità e finiscono per catalizzare l’attenzione dei mass media. Ratzinger non ha timore di intervenire su temi che stanno monopolizzando l’attenzione dei governi e dell’opinione pubblica. Il messaggio per la Giornata mondiale della pace rappresenta la magna charta per l’impegno della Santa sede, e della chiesa tutta, sulle questioni della pace e della giustizia.
    E’ un documento che offre le linee direttrici per un anno intero. In quello per il 2007, presentato ieri, Ratzinger ribadisce che pace e giustizia hanno l’origine primaria in una sana visione della persona (“un pensiero forte”); nel tenere ferma la sua centralità e il suo valore assoluto, fondato su una dignità di matrice trascendente, cioè sull’immagine del creatore. Per questo il messaggio titolato “Persona umana, cuore della pace”, tocca temi come il diritto alla vita, l’aborto e l’eutanasia, questioni che, a prima vista, sembrerebbero avere poco a che vedere con la pace.
    La pace, scandisce Ratzinger, è “dono e compito”, cioè dipende un po’ da Dio, un po’ dall’uomo. Dio l’ha scritta nella natura attraverso una “grammatica trascendente”, cioè un insieme di regole che, se rispettate, portano il genere umano all’armonia; oppure, se violate, al caos e alla prevaricazione. Questa grammatica è la “legge naturale”, la teoria dei “diritti naturali”, cavallo di battaglia su cui gioca l’intero impianto filosofico-antropologico cristiano, e in particolar modo quello proposto dal Ratzinger filosofo e teologo. Una legge, a detta del papa, “iscritta nelle coscienze” (dunque per riconoscerla non bisogna essere necessariamente credenti), che nel contempo “rispecchia il progetto sapiente di Dio”. Questo insieme di norme, riconoscibili con la pura razionalità, non devono dunque apparire una coartazione, ammonisce il papa, rivolgendosi, in qualche modo, anche i non cristiani: è questo infatti il “terreno fecondo” su cui impostare un dialogo fra cristiani, fedeli di altre religioni e non credenti.
    Il primo diritto, argomenta Ratzinger, è quello alla vita, “un dono di cui il soggetto non ha la completa disponibilità”. La pace presuppone, infatti, il riconoscimento di valori e realtà “non disponibili”, cioè su cui l’uomo stesso non ha completo potere. Ecco l’aggancio con “lo scempio che si fa nella nostra società: accanto alle vittime dei conflitti armati, del terrorismo e di svariate forme di violenza, ci sono le morti silenziose provocate dalla fame, dall'aborto, dalla sperimentazione sugli embrioni e dall'eutanasia”. Il pontefice sembra strabuzzare gli occhi quando si chiede: “Come non vedere in tutto questo un attentato alla pace? L'aborto e la sperimentazione sugli embrioni costituiscono la diretta negazione dell'atteggiamento di accoglienza verso l'altro, indispensabile per instaurare durevoli rapporti di pace”.
    Il discorso si sofferma poi sulla necessaria uguaglianza fra persone (e sulle disuguaglianze come sorgenti di conflitto), sull’ecologia, che non è solo “della natura”, ma anche “umana” e “sociale”, nel senso che se l’umanità violenta la creazione si autodistrugge. Anche questa violenza è frutto di una “idea disumana di sviluppo” e quindi il circolo si chiude: Ratzinger torna a indicare una corretta visione dell’uomo e anche una giusta concezione di Dio, che esclude ogni possibile ricorso alla violenza.
    Ma la pace non “è messa in questione solo dal conflitto tra le ideologie”, bensì anche “dall'indifferenza per ciò che costituisce la vera natura dell’uomo”. Una concezione “debole” della persona, sottolinea Ratzinger, indebolisce tutto l’impianto dei diritti umani, rende cioè più facile esporre l’uomo all’arbitrio della violenza e della sopraffazione. Anche i diritti umani, dunque – che pongono alcuni valori assoluti, come la dignità inalienabile di individuo – dovrebbero avere un fondamento assoluto (“nella natura stessa dell'uomo”) e non relativo (il pericolo del relativismo è sempre dietro l’angolo).
    Dai diritti umani al “diritto umanitario internazionale”, il passo è breve: qui Ratzinger indica l’urgenza di applicarlo sempre, in tutti i contesti belligeranti (ricordando il Libano), e cita il pericolo di una nuova corsa al nucleare, foriera di una catastrofe, parlando di “ombre minacciose che continuano ad addensarsi all'orizzonte dell'umanità”, chiedendo l’immediato smantellamento degli ordigni. Un messaggio a tutto tondo, insomma, dall’embrione alla guerra nucleare. Papa Ratzinger non lascia passar nulla.


    Diciamo che il nuovo Papa ama mettere nello stesso calderone cose diverse, affiancando la ricerca sugli embrioni agli stermini, però mi è capitato di leggere questa cosa:

    La Chiesa Cattolica non ha mai sottoscritto la CARTA UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO: un documento creato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 10 Dicembre del 1948. I trenta articoli di cui si compone, sanciscono i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona. Una Carta che promuove e garantisce il rispetto, la dignità e la libertà di ogni essere umano, con lo sforzo di far conoscere tali diritti attraverso l’educazione e l’insegnamento. Ciò, per portare altresì alla buona convivenza alla pace e alla fratellanza tra i popoli.


    Molti insegnamenti che diffonde la Chiesa Cattolica sono contrari alla
    CARTA UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO …

    Sapreste dirmi se è vero?

  10. #10
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    se non ci fossero più guerre,andrebbero in rovina numerosi megamigliardari,e questo non va bene!..con le armi c'è chi ci vive,non dimenticatelo,tante famiglie da sfamare!

 

 
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