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Ragioniamo!
Gentile Esmor, ho chiamato Fassino che si è subito dichiarato entusiasta.
E, per rompere subito con la tradizione stalinista del centralismo democratico e con la geriatrica usanza dei congressi e della "democrazia" rappresentativa, ha deciso di sentire uno per uno il parere dei 450mila iscritti prima di darLe risposta. Sfortunatamente, ci siamo immediatamente trovati di fronte a un dilemma.
Calcolatrice alla mano, ci siamo resi conto che il limite da Lei indicato (10 giorni) ci lascerebbe 1,92 secondi per ciascun iscritto. Visto che siamo inesperti di democrazia diretta, ci chiediamo se sia un tempo sufficiente per un dibattito sinceramente democratico, oppure se sia meglio chiederLe una proroga a 1560 giorni, un tempo che permetterebbe 5 minuti di libera e democratica espressione a ciascun iscritto. Volendo lasciare inverce 1 minuto per ciascun punto, il tempo si estenderebbe a circa 6000 giorni, circa 17 anni. Ci chiediamo nel frattempo se sia il caso di considerare valido o meno il parere delle persone che saranno decedute nel corso delle consultazioni, e in questo caso se non si debbano interpellare le persone a partire dalle più anziane.
Il sistema si è ulteriormente inceppato perchè, avendomi al telefono, Fassino ha scelto me per cominciare. Io ho colto l'occasione per dirgli che deve dimettersi visto che io, il popolo senza cariche, mi sono rotto le balle di lui. Ci è rimasto male, poverino, e a deciso di fare un giro di 450.000 telefonate per decidere se restare o no.