Sudafrica: primo esproprio a bianchi Governo entro 2014 restituira' a neri 30% terre confiscate
(ANSA) - KIMBERLEY (SUDAFRICA), 10 MAR - Il governo sudafricano ha oggi preso possesso della prima fattoria espropriata per essere restituita ai contadini neri. Erano stati cacciati dalle loro terre durante il regime dell'apartheid, in un Paese in cui l'80% dei terreni agricoli sono in mano a bianchi. Il programma di restituzione e' uno degli aspetti della riforma fondiaria varata dopo le prime elezioni multirazziali del 1994. Il governo vuole ridare ai neri entro il 2014 il 30% delle terre confiscate dopo il 1913.
Sudafrica, bianchi discriminati Lo afferma l'ex presidente De Klerk al Sunday Telegraph
(ANSA)- ROMA, 11 MAR - I sudafricani bianchi si sentono "cittadini di 2/a classe" rispetto ai neri soprattutto nel campo delle politiche occupazionali. E' il parere dell'ex presidente sudafricano, e ultimo leader bianco, Frederik de Klerk intervistato dal Sunday Telegraph. Secondo De Klerk questo tipo di discriminazione 'al contrario', nata da reali problemi di apartheid, comporta una perdita di personale qualificato in molti settori. Anche per questo in 10 anni 840mila bianchi hanno deciso di emigrare.
Come da tempo era nell'aria, dopo anni di violenze ai danni dei farmers boeri il governo sudafricano segue l'esempio dello Zimbabwe ed avvia una serie di espropri ai danni delle proprietà. Dietro il pretesto della "restituzione delle terre", che non obbedisce a nessun criterio di giustizia sociale e di sviluppo economico ed anzi sicuramente non mancherà di causare ripercussioni estremamente negative in economia come già è avvenuto nell'ex Rhodesia, vi è la chiara volontà di distruggere la comunità bianca del Sudafrica. Anche l'ex presidente De Klerk, che si piegò alle pressioni internazionali e smantellò il sistema dell'apartheid, ammette ora la situazione che vige in Sud Africa, dove sono state emanate leggi chiaramente discriminatorie nei confronti dei bianchi che rappresentano una delle cause che hanno costretto centinaia di migliaia di persone a migrare. Ecco dunque che la società multirazziale mostra nel suo paese simbolo, la "Rainbow Nation" dell'uguaglianza nella diversità, il suo vero volto fatto di violenze, di soprusi, di odio etnico antieuropeo.