«Cancellato dalla carta geografica»: la diceria del secolo
Quello che ha veramente detto Mahmoud Ahmadinejad
Arash Norouzi
«Noi dobbiamo dire la verità a proposito dell’Iran. Si tratta della principale forza destabilizzante e negativa in Medio Oriente. Pensate a cosa vogliamo promuovere in Medio Oriente: noi vogliamo vedere gli Israeliani e i Palestinesi trovare la pace, e una soluzione con due Stati. Vogliamo vedere un Libano libero e indipendente. Vogliamo un Iraq liberato dal terrorismo. Cosa incoraggia l’Iran? L’Iran incoraggia la destabilizzazione di Stati, la destabilizzazione della pace e la risoluzione di tutti i problemi a colpi di fucile».
M. Nicholas Burns, Sotto-Segretario di Stato degli Stati Uniti, Bruxelles, 3 dicembre 2006
__________________________________________________ __________________
Nel mondo si è diffuso una pericolosa diceria, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche. A dar credito alla leggenda, il Presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha minacciato di distruggere Israele, o, per riprendere l’erronea citazione: «Israele deve essere cancellato dalla carta geografica» [1]. Contrariamente ad una certezza assai diffusa, una simile dichiarazione non è mai stata fatta [da Ahmadinejad, NDT], ed è questo che verrà dimostrato in questo articolo.
IL CONTESTO
Martedì 25 ottobre 2005, nella sala delle conferenze del Ministero dell’Interno a Teheran, Mahmoud Ahmadinejad - il Presidente iraniano da poco eletto [2] – pronunciò un discorso in occasione di una conferenza intitolata “Il mondo senza il sionismo”. Dai resoconti fatti, risulta che migliaia di persone vi parteciparono. Grandi manifesti tutt’intorno, che riportavano in tutta evidenza il seguente titolo in inglese – «The World Without Zionism», destinati evidentemente ai media internazionali. Sui manifesti figurava, al disotto di questa scritta, un’illustrazione che uno sguardo superficiale poteva considerare indovinata e che mostrava una clessidra che conteneva la parte superiore del globo terrestre. Due globi più piccoli che raffiguravano gli Stati Uniti ed Israele [le loro bandiere, più precisamente NdT] venivano rappresentati sul punto di cadere attraverso l’orifizio mediano della clessidra, e che terminavano la caduta spezzandosi.
Prima di parlare della formula tristemente celebre in quanto tale, è importante notare che la «citazione» in questione era anch’essa una citazione – vale a dire le parole del defunto Ayatollah Khomeiny, padre della Rivoluzione Islamica [3]. Sebbene Ahmadinejad avesse citato Khomeiny per affermare la sua posizione rispetto al sionismo, le parole scelte appartengono a Khomeiny e non a Ahmadinejad. E così, Ahmadinejad si è visto principalmente citare (o biasimare) per una citazione che non solo non è farina del suo sacco, ma che veicola inoltre un punto di vista già espresso [da altri dirigenti iraniani, NdT] molto prima del suo arrivo alla ribalta.
LA VERA CITAZIONE
Che cosa ha detto realmente Ahmadinejad? Cominciamo col citare le sue parole precise in persiano [4]: «Imam ghoft een rezhim-e ishghalgar-e qods bayad az safheh-ye ruzgar mahv shavad».
Questa espressione sarà incomprensibile per la maggior parte delle persone, ma una parola tuttavia dovrebbe far drizzare le orecchie: «rezhim-e». Si tratta della parola «regime», pronunciata come la parola inglese [«regime», NdT] con un suono supplementare – «eh» – alla fine. Ahmadinejad non si riferiva né al paese-Israele né al territorio-Israele, ma al regime israeliano [5]. Si tratta di una distinzione cruciale, dal momento che è impossibile cancellare un regime dalla carta geografica [6]. Ahmadinejad non fa riferimento ad Israele con il suo nome; al suo posto utilizza la perifrasi «rezhim-e ishghalgar-e qods» (cioè letteralmente «regime che occupa Gerusalemme»).
E questo solleva un altro problema: cosa voleva esattamente vedere cancellato dalla carta geografica? La risposta è: assolutamente niente. Poiché non ha mai utilizzato la parola carta geografica. In nessuna parte della sua frase originale in persiano, né del resto in tutto il suo discorso completo, compare la parola persiana «nagsheh» che significa «carta geografica». E nemmeno la formula occidentale «cancellare». Eppure, siamo spinti a credere che il Presidente dell’Iran ha minacciato di «cancellare Israele dalla carta geografica», benché non abbia mai pronunciato la parola «carta geografica» e nemmeno «Israele».
LE PROVE DELLA DEFORMAZIONE
Ecco ora la citazione nella sua interezza, direttamente tradotta in inglese:
«The Imam said this regime occupying Jerusalem must vanish from the page of time»
[e cioè in italiano e altrettanto direttamente: «L’Imam diceva che il regime che occupa Gerusalemme deve sparire dalla pagina del tempo», NdT]
Traduzione parola per parola:
Imam (Khomeini) ghoft (said) een (this) rezhim-e (regime) ishghalgar-e (occupying) qods (Jerusalem) bayad (must) az safheh-ye ruzgar (from page of time) mahv shavad (vanish).
[Stessa cosa in italiano:
Imam (Khomeini) ghoft (diceva) een (questo = il) rezhim-e (regime) ishghalgar-e (occupante = che occupa) qods (Gerusalemme) bayad (deve) az safheh-ye ruzgar (dalla pagina del tempo) mahv shavad (sparire). NdT] [7]
La trascrizione completa in persiano del discorso di Ahmadinejad è presente sul sito del Presidente:
www.president.ir/farsi/ahmadinejad/speeches/1384/aban-84/840804sahyonizm.htm
Note del traduttore
[1] La citazione inglese sulla quale si basa l'autore dell'articolo è: «Israel must be wiped off the map», che ha lo stesso significato della traduzione francese.
[2] Ahmadinejad è stato eletto al secondo turno il 24 giugno 2005. E' in carica dal 3 agosto 2005.
[3] Le maiuscole sono dell'autore.
[4] Il parsi, o persiano, è la lingua parlata in Iran. Si scrive con l'alfabeto arabo, ma è una lingua del tutto distinta dalla lingua araba. Si tratta ovviamente di una trascrizione in alfabeto latino ad uso del lettore occidentale. La fonetica adottata è in particolare ad uso del lettore anglofono. Ho scelto di non adattarlo alla fonetica francese, non conoscendo il persiano.
[5] «regime israeliano» senza qualificativo è ovviamente sinonimo di «regime politico israeliano».
[6] Per la semplice e buona ragione che un «regime politico» è una nozione vuota di ogni materialità geografica.
[7] Non so se la doppia attribuzione della preposizione «da» (in «scomparire da») nelle espressioni «az safheh-ye ruzgar» e «mahv shavad» è dovuta ad un’imprecisione dell’autore o invece ad un’ambiguità della lingua persiana.
Tradotto da Giancarlo Paciello e Manno Mauro
da: http://www.informationguerrilla.org/...del_secolo.htm