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  1. #1
    Solve et Coagula
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    Predefinito Fisica quantistica, paradigma olografico e dottrine d'Oriente

    Nel 20° secolo alcuni studi scientifici, in particolare di fisica quantistica sono giunti a formulare ipotesi che andrebbero a confermare ciò che da millenni dicono le filosofie e le religioni d'oriente in merito all'Unicità e l'organicità del Tutto, ma anche sull'illusione del concetto di realtà che noi percepiamo...
    parlo del paradigma olografico, della non località delle particelle sub-atomiche, degli studi sul vuoto sub-quantistico, teoria dei sistemi ecc.

    In particolare sono rimasto molto colpito dalla "teoria olografica" (il Tutto è Uno, io sono la parte del Tutto, ma il Tutto sta nella parte) che deve la sua formulazione in termini scientifici alla scoperta di Alain Aspect sulle particelle sub-atomiche e la loro comunicazione "non locale".

    Vorrei sapere la vostra opinione in merito, non so se in questo forum l'argomento è stato già trattato, in tal caso mi scuso.... comunque intanto posto questo interessante articolo sul paradigma olografico.

    Teoria Olografica

    Nel 1982 un'équipe di ricerca dell'Università di Parigi, diretta dal fisico Alain Aspect, condusse forse il più importante esperimento del 20º secolo. Aspect ed il suo team scoprirono che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l'altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di pochi metri o di miliardi di chilometri. Questo come se ogni singola particella sappia esattamente cosa stiano facendo tutte le altre.
    Un fenomeno che può essere spiegato solo in due modi: o la teoria di Einstein - che esclude la possibilità di comunicazioni più veloci della luce - è da considerarsi errata, oppure le particelle subatomiche sono connesse non-localmente.

    Chi è David Bohm

    La maggior parte dei fisici nega la possibilità di fenomeni che oltrepassino la velocità della luce, ma l'esperimento di Aspect rivoluziona il postulato, provando che il legame tra le particelle subatomiche è effettivamente di tipo non-locale. David Bohm, celebre fisico dell'Università di Londra recentemente scomparso, sosteneva che le scoperte di Aspect implicassero la non-esistenza della realtà oggettiva. Vale a dire che, nonostante la sua apparente solidità, l'Universo è in realtà un fantasma, un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato.
    Gli Ologrammi – Il tutto nella parte
    Per capire la sbalorditiva affermazione di Bohm cerchiamo di capire qualcosa sulla natura degli ologrammi. Un ologramma è una fotografia tridimensionale prodotta con l'aiuto di un laser: l'oggetto da fotografare viene prima immerso nella luce di un raggio laser, poi un secondo raggio laser viene fatto rimbalzare sulla luce riflessa del primo e lo schema risultante dalla zona di interferenza dove i due raggi si incontrano viene impresso sulla pellicola fotografica. Quando la pellicola viene sviluppata risulta visibile solo un intrico di linee chiare e scure ma, illuminata da un altro raggio laser, ecco apparire il soggetto originale. La tridimensionalità non è l'unica caratteristica interessante degli ologrammi: se l'ologramma di una rosa viene tagliato a metà e poi illuminato da un laser, si scopre che ciascuna metà contiene ancora l'intera immagine della rosa. Anche continuando a dividere le due metà, vedremo che ogni minuscolo frammento di pellicola conterrà sempre una versione più piccola, ma intatta, della stessa immagine. Diversamente dalle normali fotografie, ogni parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro.
    Per Bohm il motivo per cui le particelle subatomiche restano in contatto indipendentemente dalla distanza che le separa risiede nel fatto che la loro separazione è un'illusione. Egli era infatti convinto che, ad un livello di realtà più profondo, tali particelle non sono entità individuali, ma estensioni di uno stesso "organismo" fondamentale. Bohm semplificava con un esempio: immaginate un acquario contenente un pesce. Immaginate che l'acquario non sia visibile direttamente, ma solo attraverso due telecamere, una posizionata frontalmente e l'altra lateralmente rispetto all'acquario.
    Guardando i due monitor televisivi possiamo pensare che i pesci siano due entità separate, la differente posizione delle telecamere ci darà infatti due immagini lievemente diverse. Ma, continuando ad osservare i due pesci, alla fine ci accorgeremo che vi è un certo legame tra loro: quando uno si gira, anche l'altro si girerà; quando uno guarda di fronte a sé, l'altro guarderà lateralmente. Essendo all'oscuro dello scopo reale dell'esperimento, potremmo credere che i due pesci comunichino tra loro, istantaneamente e misteriosamente. Secondo Bohm il comportamento delle particelle subatomiche indica che esiste un livello di realtà del quale non siamo consapevoli, una dimensione che oltrepassa la nostra. Se le particelle subatomiche ci appaiono separate è perché siamo capaci di vedere solo una porzione della loro realtà, esse non sono "parti" separate bensì sfaccettature di un'unità più profonda e basilare, che risulta infine altrettanto olografica ed indivisibile quanto la nostra rosa. E poiché ogni cosa nella realtà fisica è costituita da queste "immagini", ne consegue che l'Universo stesso è una proiezione, un ologramma.

    Il magazzino cosmico


    Oltre alla sua natura illusoria, questo universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti: se la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, ad un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto. Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non è altro che una immensa rete ininterrotta.
    In un universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero più dei principi fondamentali. Concetti come la località vengono infranti in un universo dove nulla è veramente separato dal resto, sicché anche il tempo e lo spazio tridimensionale (come le immagini del pesce sui monitor TV) dovrebbero venire interpretati come semplici proiezioni di un sistema più complesso. Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente. Disponendo degli strumenti appropriati un giorno potremmo spingerci entro quel livello della realtà e cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato. Cos'altro possa contenere il super-ologramma resta una domanda senza risposta. In via ipotetica, ammettendo che esso esista, dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia, che sia stata e che sarà, nonché ogni possibile configurazione di materia ed energia: dai fiocchi di neve alle stelle, dalle balene ai raggi gamma. Dovremmo immaginarlo come una sorta di magazzino cosmico di Tutto-ciò-che-Esiste. Bohm si era addirittura spinto a supporre che il livello super-olografico della realtà potrebbe non essere altro che un semplice stadio intermedio oltre il quale si celerebbe un'infinità di ulteriori sviluppi. Poiché il termine ologramma si riferisce di solito ad una immagine statica che non coincide con la natura dinamica e perennemente attiva del nostro universo, Bohm preferiva descrivere l'Universo col termine "olomovimento". Affermare che ogni singola parte di una pellicola olografica contiene tutte le informazioni in possesso della pellicola integra significa semplicemente dire che l'informazione è distribuita non-localmente. Se è vero che l'Universo è organizzato secondo principi olografici, si suppone che anch'esso abbia delle proprietà non-locali e quindi ogni particella esistente contiene in se stessa l'immagine intera. Dato il presupposto, tutte le manifestazioni della vita provengono da un'unica fonte di causalità che include ogni atomo dell'Universo. Dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è allo stesso tempo parte infinitesimale e totalità di "tutto".



    Una precisazione

    L'affermazione secondo la quale ogni frammento dell'ologramma conterrebbe tutta l'informazione, non è esatta: si verifica sempre una certa perdita di informazione, tanto maggiore quanto più è piccolo il frammento. Questo però non invalida affatto l'ipotesi dell'Universo olografico, ma anzi, restringe le reciproche influenze delle cose - da una precedente inconcepibile infinitezza ad ambiti più circoscritti - rendendo tutta la teoria ancor più credibile.
    normali fotografie, ogni parte di un ologramma contiene tutte le informazioni possedute dall'ologramma integro.

  2. #2
    Vittima del kali yuga
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    beh, come dici tu, questi scienziati, non hanno scoperto nulla di nuovo (non c'è nulla di nuovo sotto il sole[qoelet]), per esempio ne parlava Sankara circa 1300 anni fa, ma ancora prima, le upanishad antiche, alcune presenti nei Veda, e quindi SENZA TEMPO STORICO, ma comunque databili all'occidentale, a circa migliaia di anni fa (i testi scritti )... ma si sa, ovviamente esiste il progresso per cui o si fa finta che tali testi non esistano, oppure si può far finta che non eisstano tali esperimenti, o ancora si può dire che gli esperimenti sono veri, mentre quanto detto migliaia di anni fa erano semplici intuizioni: fino a quando si continueranno a credere alle favole (positivismo, progresso, evoluzionismo etc)...
    certo, qualche scienziato di spirito aperto ci sarà ma la maggioranza credo proprio sia arroccata sulle posizioni alla margherita hack

  3. #3
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    beh, l'importante è che esistano anche in ambito scientifico personaggi che non restano legati ad una visione superficiale e materialistica.....ho intenzione di acquistare e leggere quanto prima "Il Tao della Fisica", di Fritjof Capra (Adelphi)....Capra ad esempio è un fisico che in quest opera elenca tutta una serie di "affinità" tra le antiche, millenarie dottrine orientali e ciò che emerso dalla fisica moderna...e quindi l'universo visto come un unico campo astratto di intelligenza universale che da origine ad ogni forma...andando oltre lo statico concetto di "materia" come qualcosa di totalmente opposto allo "spirito".

    l'attuale fisica nucleare e subnucleare, se da una parte ha fatto enormi danni, credo che dall'altra possa anche servire (speriamo) a dare un contributo per aprire le coscienze.

  4. #4
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    Mah, queste affermazioni mi lasciano parecchio perplesso, innanzitutto, dire che particelle subatomiche interagiscono tra loro a distanza mi sembra piuttosto difficile da dimostrare anche a causa delle enormi difficoltà pratiche.
    C'è anche da considerare che la fisica che vale per il mondo subatomico, non può essere estesa al nostro mondo.
    Inoltre queste affermazioni andrebbero contro la tendenza attuale della fisica, che è verso un'unificazione di tutte le teorie valide nei vari ambiti, il che è parecchio contraddittorio. Oggi le ultime teorie sulla realtà ultima dell'universo vanno in tutt'altra direzione, ma comunque si tratta di teorie puramente matematiche che non hanno avuto ancora nessuna dimostrazione.

  5. #5
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    Aspect dimostrò la sua teoria con l'esperimento della diseguaglianza di Bell....

    Il risultato dell'interazione di coppie di fotoni correlati con rivelatori lontani a, b, c, d (e con l'accorgimento dell'inserimento di un Cristallo Birifrangente), fluttuava in modo apparentemente casuale, ma quando venivano messi insieme i gruppi di misure, essi manifestavano un "accordo" in linea con le previsioni della meccanica quantistica.

    Schema semplificato dell'apparecchiatura usata da Alain Aspect e collaboratori per la verifica della "diseguaglianza di Bell"


    N.B. Se lungo la traiettoria di un fotone polarizzato a 45° viene posto un Cristallo Birifrangente il fotone ha la PROBABILITA' uguale ad 1/2 di continuare per la sua strada oppure deviare.
    In pratica nell'esperimento illustrato in figura l'inserimento o meno del Cristallo Birifrangente se comporta notevoli conseguenze per il Realismo Locale, non comporta alcuna conseguenza per la meccanica quantistica.
    L'inserimento del Cristallo Birifrangente infatti, se va ad alterare il rapporto (5 a 4) tra risposte Concordi e Discordi secondo il realismo locale, per la meccanica quantistica - dato che per essa i "destini" delle particelle dei Settori A e B sono sempre costantemente legati - l'inserimento (o meno) del Cristallo Birifrangente non produce variazioni.
    Sostanzialmente Aspect con la sua apparecchiatura verifica, nella pratica, il "legame" che unisce indissolubilmente, e "in tempo reale", i fotoni delle coppie correlate ... Allorquando infatti, il fotone del Settore A devia in seguito all'attraversamento del Cristallo Birifrangente verso il rivelatore c, ISTANTANEAMENTE anche il fotone del Settore B "devia" verso il rivelatore in d!

    La natura in certe sue manifestazioni è realmente NON LOCALISTICA
    Per le sue dirompenti conseguenze, il non-localismo rappresenta (a giudizio unanime di fisici ed epistemologi) una delle tappe più sconvolgenti e per certi versi imbarazzanti nell'intera storia della scienza

  6. #6
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    mah, per aprire le coscienze serve l'ascesi interiore, ovviamente stimolata da insegnamenti dati da chi tale cammino l'ha percorso. Cosa che, ovviamente, non può applicarsi a un teoria scientifica, proprio perchè la scienza, volendo analizzare quindi ridurre tutto alla dualità soggetto-oggetto e volendo specializzarsi sempre più, non potrà arrivare se non sempre nell'ambito puramente discorsivo.
    Per l'ascesi interiore, servono mente sintetica al posto della mente analitica e superamento del dualismo, al posto del dualismo: siamo all'opposto della mentalità scientifica moderna. Dico moderna, perchè quello su detto è un atteggiamento chwe non sarebbe stato condiviso da studiosi antichi. Per esempio, un Leonardo da Vinci che cercava di conoscere varie discipline invece che ricercare la conoscenza settoriale, è ben lontano da approcci modernisti.
    Oltretutto, colui che ricerca la trascendenza la ricerca per fare dei 2, l'uno. Cioè come dicevo sopra, intende eliminare il dualismo fra soggetto e oggetto, per diventare l'oggetto stesso. Un simile atteggiamento ovviamente non sarebbe mai accettato dagli scienziati, per i quali un'esperienza deve:

    1)essere riproducibile da tutti in qualunque momento purchè se ne rispettino le condizioni

    2)essere indipendente dal soggetto

    3)essere osservabile almeno dal punto di vista teorico (es tramite la matematica)

    il che è l'esatto opposto della conoscenza interiore.

    Dato che
    1)l'esperienza varia da persona a persona e da tempo a tempo e da luogo a luogo

    2)il soggetto influenza l'esperienza stessa, perchè E', l'esperienza.

    3)non è osservabile tramite strumenti o altro ma solo da chi ha già copmpiuto tlae cammino: non is può realizzarla o conoscerla senzap prima cambiare dentro. ma a quel punto non ci sarà più un soggetto individuato.

    perciò as me certe scoperte non entusiasmono più come prima...
    tanto che cambia? al massimo possono darwe una patacca al dalai lama quando va a una riunione di questi scienziati

  7. #7
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    beh...io per "coscienza" la intendevo "con la c minuscola"....

    insomma potrebbe essere per qualcuno un primo spunto per fermarsi a riflettere....e magari accettare nuovi modi di concepire la realtà delle cose, e sentire il bisogno poi, di andare "oltre"

    una prima "scintilla" per puo' scattare anche dalla lettura di un trattato di fisica quantistica, come per qualcuno dalla lettura di un racconto zen...

    insomma esiste anche chi ha bisogno di stimoli intellettivi di questo tipo....

  8. #8
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    Facendo una piccola ricerca su wikipedia in versione inglese ho trovato un'esposizione abbastanza dettagliata delle teorie localistiche e di quelle non-localistiche.
    Da quel che ho capito il problema non è in realtà per niente semplice, poiche gli effetti non localistci sono molto influenzati dal fatto di misurare una certa proprietà, il che influenza la decisamente modificandola (per il principio di Heisemberg), tant'è che mi pare di aver capito che gli effetti non-localistici possono rientrare in una teoria localistica se si postulano delle variabili nascoste (non misurate).
    Il problema fondamentale poi è che tutto ciò si rifersice principalmente alla materia vista come onda, non come particella e riguarda essenzialmente le formulazioni matematiche correlate.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Cinegiro Visualizza Messaggio
    beh...io per "coscienza" la intendevo "con la c minuscola"....

    insomma potrebbe essere per qualcuno un primo spunto per fermarsi a riflettere....e magari accettare nuovi modi di concepire la realtà delle cose, e sentire il bisogno poi, di andare "oltre"

    una prima "scintilla" per puo' scattare anche dalla lettura di un trattato di fisica quantistica, come per qualcuno dalla lettura di un racconto zen...

    insomma esiste anche chi ha bisogno di stimoli intellettivi di questo tipo....

    ah beh, se la metti così, sono d'accordo: una scintilla, un imput certo, anche a me lo diedero, cosa importante perchè avevo una formazione scientifica.
    Certo, poi si presenta un bivio:
    1)rimani a quel livello, quindi ti muoverai nella palude modello new age, teosofica, etc
    2)fai il salto di qualità e prendi tutto ciò come un incentivo ad approfondire con mezzi differenti


    si, può essere utile, ma racchiude anche insidie. Con me ha funzionato per una combinazione di motivi (fra cui un impulso irrefrenabile a cercare 'qualcosa' che non sapevo neppure definire), con altri non so...

    c'è anche da dire che prima la scienza era Sacra, perchè derivava da principi metafisici, per cui, chi conosceva già il livello metafisico (ovviamente conosceva per 'identità' con tale aspetto, termini comunque impropri), poteva, tramite queste scienze sacre, agire al meglio per indicare la via agli altri, e chi invece era in 'basso' poteva oltre ad avere scienze esatte che NON danneggiavano la visione e l'ordinamento Etico (nel senso vero del termine, equivalente a Dharma) e tramite esse poteva pure capitre i principi superiori, oltre a quelli inferiori e, se era prnto, poteva portarsi più facilmente verso stati ultra-umani. Era una scienza sintetica, e subordinata a qualcosa di superiore
    Ora invece c'è una scienza profana, che disconosce qualunque cosa sia superiore all'uomo, che crea teorie distruttive (il progresso, per esempio), e che opera CONTRO tale ambito Etico e anche contro quello puramente spirituale.
    capisci? è una scienza molto più 'potente', nmolto più utile (nel siginificato basso del termine), ma è una scienza che conosce, senza sapere cosa conosce, e senza essere sopratutto in grado di rompere il guscio dell'individualità, anzi contribuisce a crearne di sempre più resistenti.

    Può essere utile a dare una spinta all'inizio, quando ti vengono tutte le obiezioni al mondo, quando l'indottrin amento della società di ha reso è il caso di dirlo, un sub-umano. Può in pratica essere utile per aiutare la persona a liberarsi dalle croste create dalla mentalità scintifica (nel senso dogmatico, fanatico e superbo che assume il termine a fronte di certe idee degli sicenziati)

    può essere utile per alcuni, ma temo che per molti sarebbe una fonte di legame con la scienza, del tipo: "ah, visto, la scienza ora sta capendo, quindi non ha senso cercare altrove", oppure appunto di impaludarsi in quella brodaglia che unisce scientismo, ufo, pace universale, spiritualità a comando e su ordinazione, teorie consolatorie e sincretismi vari, modello celebraziioni mondiali del capodanno

  10. #10
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    Qui' si va da un estremo all'altro. Per i Positivisti esiste solo la materia e nient'altro, mentre per Bohm non esiste la realta' oggettiva e quindi la materia. Per i primi un mondo solo materiale, mentre secondo questa teoria bizzarra, non esiste nemmeno il cervello, essendo anch'esso materia. Diciamo che con ogni probabilita', la realta' sta nel mezzo, un connubio tra le due cose. Anche Giuliana Conforto ha trattato il tema della quantistica. Le sue teorie secondo me sono di gran lunga piu' convincenti rispetto a quelle di Bohm. Per maggiori approfondimenti andate su www.stazioneceleste.it

 

 
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