19 gennaio 2007
Ucciso a Istanbul il giornalista armeno Hrant Dink, difensore dei diritti del suo popolo
Il giornalista armeno Hrant Dink, noto alle cronache per due processi per offesa all'identità turca, è stato ucciso oggi a Istanbul nel corso di un attacco armato davanti alla sede della rivista Agos di cui era direttore e proprietario, da un giovane dell'apparente età di 18-19 anni. La polizia sta attivamente ricercando l'assassino. Lo riferiscono i mass media turchi.
Dink era sotto processo a causa dell'articolo 301 del codice penale per aver parlato del genocidio armeno del 1915. Il processo era stato aggiornato al prossimo 18 aprile.
Il giornalista turco di origine armena era stato minacciato dai gruppi nazionalisti che lo avevano additato come un traditore della patria. Secondo la prima ricostruzione dei testimoni il direttore di Agos, giornale turco-armeno, è stato assassinato con tre colpi di pistola mentre entrava nella redazione del giornale. L'omicidio, che non è stato ancora rivendicato, potrebbe essere stato compiuto, sempre secondo le prime ipotesi, da un giovane estremista. L'assassinio riporta in primo piano la questione del contestato articolo 310 del codice penale che secondo l'Unione europea limita la libertà d'espressione. Accusato di offesa all'identità turca per per aver parlato del genocidio armeno rischiava quattro anni di carcere. L'accusa era in mano all'avvocato Kemal Kerencsiz, lo stesso che aveva trascinato in tribunale il premio Nobel Orhan Pamuk e la scrittrice Elif Shafak.
Sono estremamente favorevole a un futuro ingresso della Turchia nella UE, ma nel paese mussulmano amico degli USA e membro della NATO, tante cose ancora non quadrano, trope cose ancora vengono permesse e trope oscurate. Devono lavorare ancora tanto per convincere i cittadini europei. Di certo devono fare coscienza di quello che hanno combinato in passato e che ancora oggi rinnegano....