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  1. #1
    Sardista po s'Indipendentzia
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    Arrow PSd'Az: Comunicati Stampa.

    Partidu Sardu - Partito Sardo d'Azione
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    COMUNICATO STAMPA DEL 9 GENNAIO 2007

    SULL’ASSE PRIORITARIO DI SVILUPPO:
    SCALO AEROPORTUALE DI ORISTANO “FENOSU”


    La crescita della Provincia di Oristano, non può certamente prescindere da un programma strategico che inquadri il settore trasporti come “ asse prioritario di sviluppo “.

    In questo contesto , ben si pone l’annosa questione dello scalo aeroportuale di Oristano “Fenosu” che finalmente sembra aver ottenuto il meritato riconoscimento di struttura aeroportuale seppure ancora con delle limitazioni che non lo inquadrano nel più ampio panorama dell’Aviazione Commerciale;

    E’ una storia infinita quella dell’aeroporto di Oristano, che ha percorso un grande balzo in avanti nel periodo che va da settembre 2003 a Luglio 2005 ( quando gli è stata riconosciuta dall’ENAC la categoria 1B , ottenendo quindi la classificazione), grazie soprattutto all’impulso dato dal “Comitato Spontaneo per l’Aeroporto di Oristano, promosso allora da alcuni Amministratori del circondario, e da pochi Liberi Professionisti di Oristano, e coordinato da Mauro GRUSSU.
    Il Comitato, superando ogni barriera politica, spesso fonte di incomprensioni tra le varie formazioni succedutesi nel tempo alla guida della Società di Gestione, ha raccolto la coesione del territorio, attraverso i Sindaci, che si sono dimostrati la vera forza del Comitato stesso e ancor più del territorio, ottenendo in questo modo un grande e vero risultato, ovvero la dimostrazione che lo scalo aeroportuale rappresenta una necessità ,un veicolo per lo sviluppo, nonché per una crescita consistente di ogni attività Economica Sociale e Culturale.
    Il momento clou dell’attività del Comitato si è toccato nella giornata del 13 Marzo 2005, in occasione della quale, presente la stampa locale e le TV, i Sindaci in una manifestazione pacifica svoltasi proprio all’interno dello scalo di Fenosu, hanno voluto significare con la presenza in fascia tricolore, la richiesta accorata del territorio, affinché il sogno potesse realmente diventare realtà, confermando agli attori della politica Locale, Regionale e Nazionale il vero intendimento dei Cittadini.
    Nella stessa occasione, che ha portato “velocemente” alla classificazione dello scalo, da parte delle autorità, i Sindaci come ampiamente riportato dalla stampa hanno ribadito a chiare lettere l’importanza e gli effetti che potrebbero sortire dall’apertura della Società di Gestione verso le stesse Amministrazioni Comunali, che quotandosi potrebbero acquisire in parti da definire, quote della S.p.A. rafforzando così in maniera determinante il ruolo Istituzionale della Struttura, primi fra tutti il Sindaco di Cabras e l’allora primo cittadino di Bosa, ma in una sorta di avvicendamento corale tutti i presenti hanno di seguito espresso la loro disponibilità.
    Il ruolo del Comitato ha favorito certamente un dialogo, prova ne sia la massiccia adesione, culminata con 70 delibere di sostegno, alla quale hanno contribuito alcuni Comuni extra provinciali come San Gavino Monreale, Macomer, Guspini ed anche Laconi e Bosa allora ancora sotto la provincia di Nuoro, ma lo stesso Comune di Alghero ha prodotto un documento in cui si appoggiava l’attività di sensibilizzazione del Comitato, deliberando democraticamente la propria adesione per la realizzazione dello Scalo di Fenosu.
    In quest’ottica sarebbe interessante riprendere quel dialogo iniziato nel Marzo 2005, facendo si che realmente i Comuni possano assumere un ruolo di vero motore di sviluppo anche nel sistema trasporti e forse anche riflettere sulla possibilità di assegnare un ruolo di promozione del territorio al Comitato che si è battuto a fianco degli Amministratori, confrontandosi con i più Alti gradi Istituzionali, come non ha mancato di sottolineare l’allora Direttore Regionale dell’ENAC ( oggi neo direttore Tecnico della SOGEAOR ) che in una intervista televisiva ha ribadito l’impegno e l’impulso che il Comitato ha costituito nella fase precedente alla classificazione.
    Sarebbe veramente importante non disperdere il grande capitale dei Comuni, che potrebbero rappresentare il vero fiore all’occhiello di un territorio che vuole emergere senza sottostare a decisioni prese in altre sedi e che finora hanno spiazzato ogni nostro desiderio e ogni nostra necessità di crescere e riqualificarci.
    Cabras, 09 Gennaio 2007.

    Il Segretario Nazionale
    del Partito Sardo d’Azione

    Dott. Efisio Trincas

  2. #2
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    Partidu Sardu - Partito Sardo d'Azione
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    COMUNICATO STAMPA DEL 10/01/2007
    SULLE PROBLEMATICHE INERENTI LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE.


    La gestione delle risorse idriche in Sardegna è disciplinata dalla L.R. 29/97, una norma che a distanza di 10 anni dalla sua approvazione, necessità di una verifica sull’impatto nei territori.
    Nell’isola emerge un malcontento generale connesso alle problematiche sorte con la gestione unica delle risorse idriche, in particolare con l’aumento del costo delle utenze.
    Altro elemento da riconsiderare è la previsione contenuta nell’art. 3 della legge regionale, che, in applicazione dell’art. 8, comma 1, della L.36/1994, prevede per l’intero territorio regionale un unico ambito ottimale. L’ambito unico non sembra rispondere al meglio alle esigenze dei singoli territori in quanto nell’isola esistono diverse peculiarità locali, le cui gestioni necessiterebbero di valutazioni differenziate.
    Considerato che il successivo art. 4 della stessa legge regionale prevede la possibilità di modificare il numero degli ambiti territoriali ottimali, e visto che questa è una richiesta che avanza a gran voce da parte delle amministrazioni territoriali, si è del parere che occorra avviare il confronto con i Sindaci, i Presidenti delle Province, il Consiglio delle Autonomie Locali ed i rappresentanti di categoria, per meglio pervenire ad una modifica della norma che introduca più ambiti, attraverso la suddivisione dell'ambito unico in subambiti provinciali, attuando, nel contempo, uno snellimento dell’apparato burocratico.
    In merito all’adesione al sistema di gestione di Abbanoa, i Comuni, nell’ambito della propria autonomia costituzionale, devono poter scegliere autonomamente l’adesione e meno.
    Altro elemento che poco si concilia con la rappresentanza della collettività è il fatto che all’interno del Comitato esecutivo, di cui all’art. 11 della stessa legge regionale, siano presenti amministratori decaduti per effetto delle ultime elezioni.
    Tutto ciò renderebbe meno oneroso il costo del servizio che attualmente viene riversato interamente a carico degli utenti.


    Il Segretario Nazionale

    Dott.Efisio Trincas

  3. #3
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    Predefinito Comunicato Stampa Del 16 Gennaio 2007

    Partidu Sardu - Partito Sardo d'Azione
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    Su atto intimidatorio a Sottosegretari.


    La Segreteria Nazionale ha espresso a nome dell’intero Partito Sardo d’Azione la piena e totale solidarietà ai Sottosegretari alla Difesa Emidio Casula e all’Economia Antonangelo Casula, per il vile gesto intimidatorio subito che non fa parte della nostra consolidata tradizione democratica e autonomistica sempre tesa al rispetto delle persone e delle idee di qualsiasi parte politica.
    Il popolo sardo, siamo certi, si unirà in questa unanime condanna per respingere qualsiasi forma di introdurre metodi violenti nel confronto democratico.

    Il Segretario Nazionale
    Efisio Trincas
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  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Su Componidori Visualizza Messaggio
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    COMUNICATO STAMPA DEL 9 GENNAIO 2007

    SULL’ASSE PRIORITARIO DI SVILUPPO:
    SCALO AEROPORTUALE DI ORISTANO “FENOSU”


    La crescita della Provincia di Oristano, non può certamente prescindere da un programma strategico che inquadri il settore trasporti come “ asse prioritario di sviluppo “.

    In questo contesto , ben si pone l’annosa questione dello scalo aeroportuale di Oristano “Fenosu” che finalmente sembra aver ottenuto il meritato riconoscimento di struttura aeroportuale seppure ancora con delle limitazioni che non lo inquadrano nel più ampio panorama dell’Aviazione Commerciale;

    E’ una storia infinita quella dell’aeroporto di Oristano, che ha percorso un grande balzo in avanti nel periodo che va da settembre 2003 a Luglio 2005 ( quando gli è stata riconosciuta dall’ENAC la categoria 1B , ottenendo quindi la classificazione), grazie soprattutto all’impulso dato dal “Comitato Spontaneo per l’Aeroporto di Oristano, promosso allora da alcuni Amministratori del circondario, e da pochi Liberi Professionisti di Oristano, e coordinato da Mauro GRUSSU.
    Il Comitato, superando ogni barriera politica, spesso fonte di incomprensioni tra le varie formazioni succedutesi nel tempo alla guida della Società di Gestione, ha raccolto la coesione del territorio, attraverso i Sindaci, che si sono dimostrati la vera forza del Comitato stesso e ancor più del territorio, ottenendo in questo modo un grande e vero risultato, ovvero la dimostrazione che lo scalo aeroportuale rappresenta una necessità ,un veicolo per lo sviluppo, nonché per una crescita consistente di ogni attività Economica Sociale e Culturale.
    Il momento clou dell’attività del Comitato si è toccato nella giornata del 13 Marzo 2005, in occasione della quale, presente la stampa locale e le TV, i Sindaci in una manifestazione pacifica svoltasi proprio all’interno dello scalo di Fenosu, hanno voluto significare con la presenza in fascia tricolore, la richiesta accorata del territorio, affinché il sogno potesse realmente diventare realtà, confermando agli attori della politica Locale, Regionale e Nazionale il vero intendimento dei Cittadini.
    Nella stessa occasione, che ha portato “velocemente” alla classificazione dello scalo, da parte delle autorità, i Sindaci come ampiamente riportato dalla stampa hanno ribadito a chiare lettere l’importanza e gli effetti che potrebbero sortire dall’apertura della Società di Gestione verso le stesse Amministrazioni Comunali, che quotandosi potrebbero acquisire in parti da definire, quote della S.p.A. rafforzando così in maniera determinante il ruolo Istituzionale della Struttura, primi fra tutti il Sindaco di Cabras e l’allora primo cittadino di Bosa, ma in una sorta di avvicendamento corale tutti i presenti hanno di seguito espresso la loro disponibilità.
    Il ruolo del Comitato ha favorito certamente un dialogo, prova ne sia la massiccia adesione, culminata con 70 delibere di sostegno, alla quale hanno contribuito alcuni Comuni extra provinciali come San Gavino Monreale, Macomer, Guspini ed anche Laconi e Bosa allora ancora sotto la provincia di Nuoro, ma lo stesso Comune di Alghero ha prodotto un documento in cui si appoggiava l’attività di sensibilizzazione del Comitato, deliberando democraticamente la propria adesione per la realizzazione dello Scalo di Fenosu.
    In quest’ottica sarebbe interessante riprendere quel dialogo iniziato nel Marzo 2005, facendo si che realmente i Comuni possano assumere un ruolo di vero motore di sviluppo anche nel sistema trasporti e forse anche riflettere sulla possibilità di assegnare un ruolo di promozione del territorio al Comitato che si è battuto a fianco degli Amministratori, confrontandosi con i più Alti gradi Istituzionali, come non ha mancato di sottolineare l’allora Direttore Regionale dell’ENAC ( oggi neo direttore Tecnico della SOGEAOR ) che in una intervista televisiva ha ribadito l’impegno e l’impulso che il Comitato ha costituito nella fase precedente alla classificazione.
    Sarebbe veramente importante non disperdere il grande capitale dei Comuni, che potrebbero rappresentare il vero fiore all’occhiello di un territorio che vuole emergere senza sottostare a decisioni prese in altre sedi e che finora hanno spiazzato ogni nostro desiderio e ogni nostra necessità di crescere e riqualificarci.
    Cabras, 09 Gennaio 2007.

    Il Segretario Nazionale
    del Partito Sardo d’Azione

    Dott. Efisio Trincas

    Questo è l'Efisio Trincas che mi piace! (non quello dei comunicati anti pacs)

    Non posso che sottoscrivere l'operato del comitato e dei tanti amministratori e cittadini che si stanno impegnando per la rinascita economica della Sardegna Centro Occidentale.

  5. #5
    Sardista po s'Indipendentzia
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    Predefinito Letterina aperta del Segretario nazionale.

    Partidu Sardu - Partito Sardo d'Azione
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    Signor Presidente della Nazione Sarda

    Signor Presidente della Repubblica Italiana

    LORO SEDI


    Oggetto: Caso Tuvixeddu – Aboliamo le Sovrintendenze - La nazione Sarda deve essere sovrana.


    Onorevoli Presidenti,
    sto seguendo in questi giorni il caso Tuvixeddu, dove c’è stato da parte della Regione Autonoma della Sardegna il blocco dei cantieri e mi sono chiesto dove erano le sovrintendenze quando l’impresa ha avuto l’autorizzazione?
    È giusto che noi sardi ci troviamo per colpa della loro sovranità ad essere privati della nostra storia e identità?
    È giusto aver illuso tanti disoccupati sardi che la distruzione di un sito archeologico avrebbe portato occupazione?
    È giusto aver demonizzato un serio imprenditore sardo che ha investito risorse e aveva tutte le autorizzazioni?
    “A tutto ciò deve rispondere lo Stato Italiano che ha nelle Sovrintendenze i padroni locali della nostra storia e della nostra identità. Riappropriamoci della nostra identità, aboliamo le Sovrintendenze”.
    La nazione Sarda deve essere sovrana in tutto.
    Distinti saluti

    Cagliari 18 gennaio 2007

    Il Segretario Nazionale
    Efisio Trincas
    (Efisiu Trincas)

  6. #6
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    Il momento clou dell’attività del Comitato si è toccato nella giornata del 13 Marzo 2005, in occasione della quale, presente la stampa locale e le TV, i Sindaci in una manifestazione pacifica svoltasi proprio all’interno dello scalo di Fenosu, hanno voluto significare con la presenza in fascia tricolore, la richiesta accorata del territorio, affinché il sogno potesse realmente diventare realtà, confermando agli attori della politica Locale, Regionale e Nazionale il vero intendimento dei Cittadini.
    ...sono commosso...


    p.s. per "Nazionale" di che cazzo di Nazione parla?

  7. #7
    Sardista po s'Indipendentzia
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    Partidu Sardu - Partito Sardo d'Azione
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    Al Signor Presidente della Repubblica Italiana
    Giorgio Napolitano

    All’On. Bernat JOAN I MARI
    Deputato al Parlamento Europeo
    ESQUERRA REPUBLICANA DE CATALUNYA Verdi /
    Alleanza Libera Europea

    Al Signor Presidente della Nazione Sarda
    Renato Soru


    LORO SEDI

    Agli Organi di Stampa


    Oggetto: Richiesta all’On. Bernat Joan i Mari di rappresentanza degli interessi della Sardegna nel Parlamento europeo.(Essendo la Sardegna privo di un Europarlamentare Sardo).
    1° Problema specifico: Le difficoltà delle lagune sarde e dell’equilibrio faunistico ed ambientale –


    Il sottoscritto Efisio Trincas, Segretario Nazionale del Partito Sardo d’Azione chiede all’On. Bernat Joan i Mari, Eurodeputato di A.L.E. di rappresentare, nei limiti del possibile, gli interessi politici e socio economici della Sardegna nell’ambito del Parlamento Europeo, cogliendo la disponibilità dichiarata nel Convegno per una Euroregione Sardegna Paesi Catalani, tenutosi a Sassari il 4 aprile 2005.

    Coglie l’occasione per sottoporre alla Sua attenzione le problematiche delle lagune sarde e della economia delle cittadine che dalle lagune traggono sostegno in termini di lavoro e benessere. Nello spirito previsto dagli accordi di Lisbona e Goteborg sullo sviluppo sostenibile, si chiede un interessamento rivolto a superare in un equilibrio faunistico ambientale, le gravi difficoltà create dalla presenza massiccia dei cormorani. Si allega una relazione illustrativa che potrà essere discussa nella prima occasione di incontro.

    Cagliari, 31 gennaio 2007

    Efisiu Trincas

  8. #8
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    Predefinito Lettera al ministro Mastella

    Il Sardegna, 06 febbraio 2007


    Lettera al ministro Mastella

    Carcere, la sicurezza a rischio


    Efisio Trincas

    Ministro Mastella, le scrivo per chiedere un suo intervento e per farle presente la grave carenza di personale sanitario e paramedico all’interno del carcere circondariale di Piazza Mannu a Oristano.
    Mentre prima era assicurata la presenza in carcere del personale sanitario nell’arco di ventiquattro ore, cosa che consentiva pronti interventi a carattere d’urgenza e garantiva una migliore serenità interna sia per i detenuti che per gli agenti, ora, in seguito al taglio del 50% dei fondi destinati alla sanità penitenziaria, l’assistenza all’interno del carcere è assicurata soltanto dall' 1 alle ore 7,30 del mattino e dalle 14 alle 16. Tutto questo verosimilmente comporterà diversi problemi.
    Un aumento del numero dei suicidi a causa della mancanza di sicurezza e conforto che dava la presenza di personale sanitario in Istituto 24 ore su 24 e della conseguente difficoltà di assistenza e di interventi tempestivi soprattutto nei confronti dei disturbati mentali.
    Un aumento del numero di ricoveri ospedalieri perché è comprensibile che un medico esterno che interviene in una struttura particolare come è il carcere e con persone particolari come sono i detenuti, avrà comprensibili difficoltà di valutazione e pertanto spesso sarà costretto a ricorrere al ricovero ospedaliero.
    Un aumento delle patologie da carcere ove spesso proprio l’intervento adeguato e tempestivo del personale sanitario riesce ad evitare conseguenze più gravi e a stemperare situazioni di disagio esistenziale.
    Un maggiore impegno personale di Polizia Penitenziaria non solo per i prevedibili piantonamenti, ma anche per l’aumentato numero di traduzioni per visite esterne.
    Come ultimo, ma non sicuramente ultimo aspetto, c’è da segnalare il taglio del 50% delle mercedi (fondi disponibili per inserimenti lavorativi interni) che comporterà una riduzione dell’attività trattamentale, ma soprattutto il minor impiego di personale detenuto non consentirà il mantenimento di condizioni di convivenza igienicamente tutelate .

    *Segretario nazionale Psd'Az

  9. #9
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    Predefinito L’UNIONE SARDA, 16 febbraio 2007

    Cabras. Trincas: tuteliamo il dialetto come fanno in altri parti d’Italia

    «Insegnate il sardo a scuola»

    La lettera del primo cittadino a Regione e Ue


    «Il sardo deve essere insegnato nelle scuole dell’Isola come l’italiano o l’inglese». Lo rivendica il sindaco di Cabras Efisio Trincas che combatte da tempo la sua battaglia per la diffusione e la salvaguardia della “limba”.
    Stavolta ha preso carta e penna e, nel suo ruolo di segretario nazionale del Partito sardo d’azione, ha scritto una lettera al «presidente della Nazione Sarda», Renato Soru, al presidente della Repubblica da quello dell’Unione Europea.

    A loro Trincas chiede di adoperarsi «affinché si concluda il lungo e travagliato cammino del riconoscimento della lingua sarda come lingua ufficiale delle Sardegna». In questo senso il segretario del Psd’Az ritiene positivo «che la lingua sarda faccia ingresso ufficiale tra le minoranze linguistiche da tutelare anche nelle televisioni, nelle trasmissioni radio-tv (Rai) della Sardegna». «D’altronde -sostiene Trincas – la stessa cosa avviene anche nella Provincia di Bolzano (in lingua ladina e tedesca), a Trieste, Gorizia e Udine (Sloveno), nella Val d’Aosta (Francese) per non dire nelle istituzioni giudiziarie».

    Tutti segnali positivi «ma non basta – scrive Trincas - perché ritengo, come tutto il popolo sardo, che la lingua sarda debba essere insegnata nelle scuole alla pari della lingua italiana e della lingua inglese. Allora sì che ci riapproprieremo della nostra identità, della nostra storia e della nostra Nazione». Efisio Trincas non è nuovo ad iniziative anche clamorose.
    Per la diffusione e la tutela della “limba” si è sempre impegnato particolarmente, promuovendo numerose iniziative di carattere culturale ma anche divulgativo.
    Tant’è che il contenuto del sito del Comune è proposto anche in “sadru” come del resto quello dell’Area marina protetta. In ogni caso il sindaco di Cabras ha sempre cercato lo spunto per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla valenza della lingua sarda. Clamoroso e provocatorio era stato il suo atteggiamento in tribunale, un anno fa, quando chiese ed ottenne dal giudice di poter rispondere in limba alle sue domande. Del mese scorso è il rinvio dell’udienza, per la stessa causa, davanti alla corte d’appello di Cagliari, dopo che Trincas aveva respinto al mittente la citazione compilata in italiano.

    GIANFRANCO ATZORI

  10. #10
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    Predefinito Offesa Di Pietro.

    Partidu Sardu - Partito Sardo d'Azione
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    Ill. mo Signor Presidente della Nazione Sarda
    Ill. mo Signor Presidente della Repubblica Italiana
    Ill. mo Signor Presidente dell’Unione Europea

    LORO SEDI


    OGGETTO: Grave offesa arrecata da un Ministro della Repubblica Italiana, l’On. Antonio di Pietro, al Popolo Sardo.

    Ho appreso dagli organi di stampa quanto affermato dall’ On. Antonio Di Pietro che avrebbe utilizzato, in una sede pubblica, l’espressione “ banda dei Sardi” , quale termine dispregiativo per indicare il comportamento deviato degli agenti segreti italiani.
    Esprimo con sdegno la grande offesa arrecata al Popolo Sardo, un Popolo caratterizzato dall’orgoglio e dalla fierezza per la propria identità culturale.
    La Nostra isola è depositaria di una millenaria cultura autoctona, con singolari peculiarità etniche e linguistiche, ricca di bellezze naturali incomparabili, immerse in un ambiente in gran parte incontaminato e di tradizioni che da sempre scandiscono la vita del Popolo Sardo.
    Con quanto affermato, il Ministro Antonio Di Pietro ha offeso la dignità di un Popolo fiero delle proprie radici e delle caratteristiche che lo rendono unico e assolutamente ineguagliabile e ha offeso la sua immagine in Italia e nel Mondo.
    Ritengo che sia inopportuno e condannabile che un Ministro della Repubblica Italiana possa fare esternazioni lesive della dignità e della cultura di un popolo.
    Per questo motivo, chiedo, a nome del Popolo Sardo, le scuse dovute per quanto accaduto e qualora dovesse rifiutarsi nel concederle chiedo all’On. Antonio Di Pietro le dimissioni da Ministro della Repubblica Italiana.


    Il Segretario del PSD’AZ
    Dott. Efisio Trincas

 

 
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