La goliardica rivendicazione è stata recapitata ieri alla redazione di Padova de “Il Gazzettino”. «Un manipolo di prodi giovini della “Serenissima Brigata Guastatori” - è scritto nel comunicato di due pagine - ha simbolicamente colpito al cuore il movimento di Umberto Bossi appropriandosi della bandiera padana che garriva da troppo tempo nel cosiddetto "sacro prato di Pontida"».
In effetti la responsabile della Lega Nord della zona, Franca Bonanomi, dalla sede di Sotto il Monte conferma il vandalismo, ma la butta sul sarcasmo: «Ci hanno fatto un favore. Quella bandiera era ormai vecchia e bisunta, avremmo comunque dovuta sostituirla come avevo concordato con il nostro incaricato che cura il decoro dello spazio su cui ci ritroviamo per il tradizionale raduno. È il Gazzettino a informarci della sparizione - conferma la Bonanomi che è segretaria della circoscrizione che comprende Pontida - così come dell'esistenza del comunicato di quel fantomatico gruppo che scrive tante idiozie».
Dovrebbe trattarsi di ex leghisti delusi, infatti il comunicato si chiude con un appello ai popoli Veneti, Giuliani e Lombardi: «Aiutateci e comprendete l'inganno leghista: ricominciate a lottare come 10 anni fa. Noi colpiremo ancora con le armi dell'ironia e della goliardia cercando di smascherare il finto partito indipendentista spacciato per anni per movimento popolare, ma amministrato come "cosa di famiglia" cercando di garantire un futuro solo alla propria ristretta cerchia di amici».
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