Il tennis si "spacca" sui gironi
Nel 2007 nuova formula per 11 tornei
L'ennesima rivoluzione del tennis sta per essere attuata. Il 2007 porterà innovazioni nel mondo delle racchette: in 11 tornei su 64 verrà abbandonata la formula ad eliminazione diretta in favore di quella a gironi (già utilizzata nel Master di fine stagione). Secondo il numero 1 dell'Atp Etienne de Villiers il nuovo metodo consentirà ai migliori di non finire fuori già al turno d'esordio. Scettici molti dei giocatori.
Una vera e propria operazione di marketing, più possibilità ai giocatori più forti di restare nei tornei e l'intento di garantire al pubblico il massimo spettacolo possibile. Questo l'intento del nuovo lifting che il tennis mondiale sperimeterà a partire dalla prossima stagione. Dopo lo stravolgimento del doppio con l'abolizione dei vantaggi e l'introduzione del "Killer point" (tie break extra large di 10 punti al posto del terzo set), e l'introduzione della moviola il cui intervento è concesso per due volte in ogni set, è il turno della formula ad essere trasformata. Il Round Robin utilizzato soltanto nel Master di fine stagione diventerà la norma per 11 dei 64 tornei in programma (Adelaide, Delray Beach, Vina del Mar, Buenos Aires, Las Vegas, Estoril, Poertschach, Queen's, Umago, Stoccarda e Stoccolma). I giocatori si sfideranno secondo la formula dei gironi all'italiana cosa che consentirebbe a tutti di disputare almeno due match e garantire al pubblico almeno due incontri dei migliori giocatori.
"Questo è quello che volgliono gli appassionati del nostro sport - ha detto Etienne de Villiers, grande capo dell'Atp - Conta la loro volontà non quella dei puristi o dei critici, è il pubblico che fa la riuscita di una manifestazione". L'operazione, inoltre, garantirebbe premi più alti nei singoli tornei a partire da una maggiorazione del 10 per cento. Tuttavia non mancano gli scettici, soprattutto tra i giocatori. "Io conserverei il vecchio sistema, se hai una giornata storta vai fuori e non dipendi dai risultati degli altri" ha detto il n.1 Roger Federer. Di tutt'altro avviso Rafael Nadal: "Sono favorevole così il pubblico potrà vederci giocare almeno due volte". Contrario Ivan Ljubicic: "Al Master di Shangai ho battuto Nalbandian ma è andato avanti lui". Decisamente critico il giovane americano Andrew Murray: "Magari batto Federer e torno a casa lo stesso". Insomma come dire, se i giocatori contano qualcosa...