PENSIONI: CGIA MESTRE, FORTI AUMENTI AL SUD
(ASCA) - Roma, 30 dic - Tra il 2000 e il 2005 le pensioni in
Italia sono aumentate di oltre 1.220.000 unita' e, in termini
assoluti, hanno superato la soglia dei 23 milioni e 200 mila
assegni. Nel Mezzogiorno gli incrementi maggiori. Se a
livello nazionale la crescita media e' stata del + 5,54% in
Campania si e' toccato il + 13,43% e in Calabria il +11,60%.
Boom al Sud delle pensioni assistenziali (+ 41,04 %). Le
pensioni piu' ricche sono nel Lazio con un importo medio di
10.994 euro l'anno. Tra il 2000 e il 2005 le pensioni in
Italia sono aumentate di 1.221.616 unita' e, in termini
assoluti, hanno raggiunto la quota di 23.257.480 assegni
erogati ai nostri pensionati da tutti gli enti previdenziali
italiani. A fotografare la situazione del nostro sistema
pensionistico e' stato l'Ufficio studi della CGIA di Mestre.
In questo intervallo di tempo l'incremento medio nazionale
e' stato del +5,54%, ma a livello regionale le variazioni di
crescita sono state molto differenti. E a guidare la
classifica degli incrementi troviamo le regioni del Sud. La
Campania e' leader in questa graduatoria con il + 13,43%,
segue la Calabria con l'11,60%.
Unica eccezione tra le regioni del Nord e' la Valle
d'Aosta che si piazza al terzo posto con un incremento,
registrato sempre tra il 2000 e il 2005, del + 11,50%. Al
quarto posto la Sardegna (+ 11,02%) e al quinto la Puglia (+
10,78%). Di seguito tutte le altre. Solo la categoria delle
''pensioni altre'', cioe' quelle erogate all'estero, hanno
subito una riduzione pari al -13,03%. A crescere in maniera
particolare sono state le pensioni assistenziali (ovvero, le
pensioni e gli assegni sociali, le pensioni di indennita'
agli invalidi civili, etc.). Ebbene, sempre nello stesso
periodo di tempo considerato, questa tipologia ha registrato
un aumento nazionale medio del 41,04%, contro una media delle
pensioni Ivs (ovvero, quelle di invalidita', vecchiaia,
anzianita' e superstiti) dell'1,72% e ad una contrazione di
quelle indennitarie (cioe', per infortuni sul lavoro e
malattie professionali) pari al - 16,8%.
''Insomma - afferma Giuseppe Bortolussi segretario della
CGIA di Mestre - preoccupa il forte aumento delle pensioni
assistenziali che in regioni come la Campania e la Calabria
hanno segnato aumenti rispettivamente del 65 e del 60% contro
variazioni registrate nelle regioni del Centro-Nord pari al
35%. Si pensi che nel Mezzogiorno in questi ultimi 5 anni
l'aumento di questi assegni e' stato di 551.251 unita',
mentre nel resto del Paese e' stato pari a 565.690.
Probabilmente - conclude Bortolussi - in sede di discussione
politica sulla riforma del nostro sistema previdenziale
previsto per l'inizio del prossimo anno, una particolare
attenzione merita il comparto assistenziale che presenta
squilibri territoriali poco giustificabili''.
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(Asca)
Ma la Lega dov'era?
A proporre di lluminare il Monte Grappa con fasci di luce tricoloriti?