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Risultati da 1 a 10 di 40
  1. #1
    denty
    Ospite

    Predefinito Carta Dei Valori Della Futura Federazione Liberale Di Pol

    LIBERTARISMO, ci impegniamo per far si che i diritti civili vigenti siano allargati e che vengano legalizzati quelli non permessi nel nostro paese.
    Per noi nessuna religione o cultura può avere il diritto di ledere diritti individuali che stanno alla base del nostro pensiero politico libertario.
    Difendiamo strenuamente le intoccabili libertà facenti capo a ogni individuo, difendiamo in modo assoluto il diritto alla proprietà e alla non aggressione di ogni persona e poniamo ogni cittadino uguale davanti alla legge.

    LIBERISMO: per far fronte alle nuove sfide poste dall'affermazione di nuove potenze economiche sul mercato internazionale, ribadiamo la nostra posizione a favore del laissez-faire, contro ogni forma di intervento statale in ambito economico.
    Richiediamo privatizzazioni più importanti e coraggiose di quelle sin qui adottate, estendendole a settori tradizionalmente di proprietà statale.
    Per dar vita a un reale cambiamento economico in senso liberista, propugniamo la più completa indipendenza tra ceto imprenditoriale e classe dirigente: in sessant'anni di storia repubblicana, i reciproci rapporti di "favori" tra di esse hanno ostacolato ed ostacolano tuttora la formazione di una classe imprenditoriale indipendente, intraprendente ed innovatrice.

    LAICITA', propugniamo la totale separazione tra stato e chiesa, ovvero l'assenza di interferenze religiose dirette nell'ambito legislativo, esecutivo e giudiziario di uno stato. Rifacendoci al motto cavouriano " Libera Chiesa in libero Stato" riteniamo che la religione crei pregiudizi che possano deviare il logico e regolare corso del dibattito politico. Lo Stato è comunque tenuto a controllare che le diverse visioni religiose riconosciute legalmente al suo interno non si scontrino tra loro ledendo all'ordine pubblico e alla pacifica convivenza dei cittadini.


    RIFORMISMO, le riforme devono essere progressive e coerenti col fine politico perseguito, si tratta quindi di riorganizzare le strutture precedenti attraverso i sistemi democratici.
    Noi ci adopereremo affinché le riforme siano il più condivise possibile sia qui su pol che nel nostro paese, ma che non debbano fermarsi per l'opposizione di corporazioni, che rappresentano solo una piccola parte della popolazione.


    REPUBBLICANESIMO, per noi in Italia non può essere messa in discussione la forma istituzionale repubblicana. La repubblica è stata infatti la più importante riforma del sistema politico italiano nel dopo guerra. E dal nostro punto di vista una repubblica, così come la concepivano i padri del risorgimento in Italia ancora non è stata realizzata.

    FEDERALISMO, sosteniamo il federalismo come necessario complemento al liberalismo per permettere ad ogni popolo di governare sul suo territorio.
    Crediamo che il federalismo sia un fondamentale mezzo per valorizzare le culture locali.
    Tramite il decentramento del potere e responsabilizzando le amministrazioni locali si ottiene un miglioramento della loro azione ed una conseguente risposta più efficace ai bisogni espressi dalla popolazione.

    POLITICA ESTERA, siamo europeisti, in quanto crediamo che l'Europa debba contare di più nelle questioni internazionali, nell'interesse delle nazioni che la compongono. Da liberali, siamo convinti che il superamento delle barriere nazionali nell'ambito del libero scambio di prodotti, risorse umane e risorse tecnologiche rappresenti un'occasione, invece che un pericolo, per lo sviluppo. Siamo atlantisti, poiché consapevoli che l'alleanza con U.S.A. ed Israele rafforzi l'occidente nella lotta ai fondamentalismi religiosi e ai totalitarismi nemici della democrazia.

  2. #2
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    ottima corta, faccio a tutti noi partecipanti al tavolo i migliori complimenti

  3. #3
    denty
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    ricambio

  4. #4
    Liberaldemocratico
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    molto bene, in quanto abbiamo partecipato in egual modo ai punti della carta

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da denty Visualizza Messaggio
    LIBERTARISMO, ci impegniamo per far si che i diritti civili vigenti siano allargati e che vengano legalizzati quelli non permessi nel nostro paese.
    Per noi nessuna religione o cultura può avere il diritto di ledere diritti individuali che stanno alla base del nostro pensiero politico libertario.
    Difendiamo strenuamente le intoccabili libertà facenti capo a ogni individuo, difendiamo in modo assoluto il diritto alla proprietà e alla non aggressione di ogni persona e poniamo ogni cittadino in posizione di uguaglianza di fronte alla legge.

    LIBERISMO: per far fronte alle nuove sfide poste dall'affermazione di nuove potenze economiche sul mercato internazionale, ribadiamo la nostra posizione a favore del laissez-faire, contro ogni forma di intervento statale in ambito economico.
    Richiediamo privatizzazioni più importanti e coraggiose di quelle sin qui adottate, estendendole a settori tradizionalmente di proprietà statale.
    Per dar vita a un reale cambiamento economico in senso liberista, propugnamo la più completa indipendenza tra ceto imprenditoriale e classe dirigente: in sessant'anni di storia repubblicana, i reciproci rapporti di "favori" tra di esse hanno ostacolato ed ostacolano tuttora la formazione di una classe imprenditoriale indipendente, intraprendente ed innovatrice.

    LAICITA', propugnamo la totale separazione tra Stato e Chiesa, cioè l'assenza di interferenze religiose dirette nell'ambito legislativo, esecutivo e giudiziario di uno stato. Rifacendoci al motto cavouriano " Libera Chiesa in libero Stato" riteniamo che la religione crei pregiudizi che possono deviare il logico e regolare corso del dibattito politico. Lo Stato è comunque tenuto a controllare che le diverse visioni religiose riconosciute legalmente al suo interno non si scontrino tra loro ledendo l'ordine pubblico e la pacifica convivenza dei cittadini.


    RIFORMISMO, le riforme devono essere progressive e coerenti col fine politico perseguito:si tratta quindi di riorganizzare le strutture precedenti attraverso i sistemi democratici.
    Noi ci adopereremo affinché le riforme siano il più possibile condivise sia qui su pol che nel nostro paese. Esse non debbono essere ostacolate dall'opposizione di corporazioni che rappresentano solo una piccola parte della popolazione.


    REPUBBLICANESIMO, per noi in Italia non può essere messa in discussione la forma istituzionale repubblicana. La repubblica è stata infatti la più importante riforma del sistema politico italiano nel dopoguerra. Dal nostro punto di vista una Repubblica, così come la concepivano i Padri del Risorgimento in Italia, ancora non è stata realizzata.

    FEDERALISMO, sosteniamo il federalismo come necessario complemento del liberalismo per permettere ad ogni popolo di governare il suo territorio.
    Crediamo che il federalismo sia un fondamentale mezzo per valorizzare le culture locali.
    Tramite il decentramento del potere e responsabilizzando le amministrazioni locali si ottiene un miglioramento della loro azione ed una conseguente risposta più efficace ai bisogni espressi dalla popolazione.

    POLITICA ESTERA, siamo europeisti, in quanto crediamo che l'Europa debba contare di più nelle questioni internazionali, nell'interesse delle nazioni che la compongono. Da liberali, siamo convinti che il superamento delle barriere nazionali nell'ambito del libero scambio di prodotti, risorse umane e risorse tecnologiche rappresenti un'occasione,anzichè un pericolo, per lo sviluppo. Siamo atlantisti, poiché consapevoli che l'alleanza con U.S.A. ed Israele rafforzi l'Occidente nella lotta ai fondamentalismi religiosi e ai totalitarismi nemici della democrazia.
    al di là dei rilievi formali, ovvi per la mole di lavoro affrontato, bella davvero. Confesso che non mi sarei aspettato, all'inizio, un risultato così convincente.
    vivissimi complimenti ai redattori.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da denty Visualizza Messaggio
    LIBERTARISMO, ci impegniamo per far si che i diritti civili vigenti siano allargati e che vengano legalizzati quelli non permessi nel nostro paese.
    Per noi nessuna religione o cultura può avere il diritto di ledere diritti individuali che stanno alla base del nostro pensiero politico libertario.
    Difendiamo strenuamente le intoccabili libertà facenti capo a ogni individuo, difendiamo in modo assoluto il diritto alla proprietà e alla non aggressione di ogni persona e poniamo ogni cittadino uguale davanti alla legge.

    LIBERISMO: per far fronte alle nuove sfide poste dall'affermazione di nuove potenze economiche sul mercato internazionale, ribadiamo la nostra posizione a favore del laissez-faire, contro ogni forma di intervento statale in ambito economico.
    Richiediamo privatizzazioni più importanti e coraggiose di quelle sin qui adottate, estendendole a settori tradizionalmente di proprietà statale.
    Per dar vita a un reale cambiamento economico in senso liberista, propugniamo la più completa indipendenza tra ceto imprenditoriale e classe dirigente: in sessant'anni di storia repubblicana, i reciproci rapporti di "favori" tra di esse hanno ostacolato ed ostacolano tuttora la formazione di una classe imprenditoriale indipendente, intraprendente ed innovatrice.

    LAICITA', propugniamo la totale separazione tra stato e chiesa, ovvero l'assenza di interferenze religiose dirette nell'ambito legislativo, esecutivo e giudiziario di uno stato. Rifacendoci al motto cavouriano " Libera Chiesa in libero Stato" riteniamo che la religione crei pregiudizi che possano deviare il logico e regolare corso del dibattito politico. Lo Stato è comunque tenuto a controllare che le diverse visioni religiose riconosciute legalmente al suo interno non si scontrino tra loro ledendo all'ordine pubblico e alla pacifica convivenza dei cittadini.


    RIFORMISMO, le riforme devono essere progressive e coerenti col fine politico perseguito, si tratta quindi di riorganizzare le strutture precedenti attraverso i sistemi democratici.
    Noi ci adopereremo affinché le riforme siano il più condivise possibile sia qui su pol che nel nostro paese, ma che non debbano fermarsi per l'opposizione di corporazioni, che rappresentano solo una piccola parte della popolazione.


    REPUBBLICANESIMO, per noi in Italia non può essere messa in discussione la forma istituzionale repubblicana. La repubblica è stata infatti la più importante riforma del sistema politico italiano nel dopo guerra. E dal nostro punto di vista una repubblica, così come la concepivano i padri del risorgimento in Italia ancora non è stata realizzata.

    FEDERALISMO, sosteniamo il federalismo come necessario complemento al liberalismo per permettere ad ogni popolo di governare sul suo territorio.
    Crediamo che il federalismo sia un fondamentale mezzo per valorizzare le culture locali.
    Tramite il decentramento del potere e responsabilizzando le amministrazioni locali si ottiene un miglioramento della loro azione ed una conseguente risposta più efficace ai bisogni espressi dalla popolazione.

    POLITICA ESTERA, siamo europeisti, in quanto crediamo che l'Europa debba contare di più nelle questioni internazionali, nell'interesse delle nazioni che la compongono. Da liberali, siamo convinti che il superamento delle barriere nazionali nell'ambito del libero scambio di prodotti, risorse umane e risorse tecnologiche rappresenti un'occasione, invece che un pericolo, per lo sviluppo. Siamo atlantisti, poiché consapevoli che l'alleanza con U.S.A. ed Israele rafforzi l'occidente nella lotta ai fondamentalismi religiosi e ai totalitarismi nemici della democrazia.
    Assolutamente inaccettabile il riferimento alla religione come a qualcosa di negativo e dannoso per la società. Ciò è non solo razionalmente ma STORICAMENTE falsissimo, visto che ove maggiore è lo STATALISMO antireligioso, maggiori sono i danni alla società civile.
    E' infine evidente che qualsiasi cittadino possa esprimere la sua opinione e tentare di farla valere, quindi proprio non si capisce in cosa possa consistere un'"ingerenza" il fatto che qualcuno esprima il proprio parere su un argomento, e cerchi di convincere altri a pensarla come lui.

    Che poi, sentire i libertari parlare di "libero Stato" mi fa un pò specie, visto che lo Stato in sè è, spesso, la NEGAZIONE della libertà.

    Ritengo poi che sarebbe assai più vantaggioso se finalmente trovassero riconoscimento anche quella serie infinita di entità intermedie (associazioni e simili), che proprio in quanto unioni LIBERE di persone, suppliscono in modo LIBERTARIO ai cosiddetti fallimenti del mercato.

  7. #7
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    Il passo sulla religione sembra preso dalla "dichiarazione della laicità" del governo Zapatero che ha votato nei giorni scorsi. Probabilmente è proprio da lì che l'avete presa: e questo vi definisce da solo.

  8. #8
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    peccato non ci siano più i liberali vecchio stampo, assolutamente monarchici...forse qui ci si é dimenticati totalmente dell'eroico comandante della Franchi, Edgardo Sogno...
    NOI SIAMO LA VERA ITALIA !
    RICOSTRUIAMO LA NOSTRA PATRIA !

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da UgoDePayens Visualizza Messaggio
    Assolutamente inaccettabile il riferimento alla religione come a qualcosa di negativo e dannoso per la società. Ciò è non solo razionalmente ma STORICAMENTE falsissimo, visto che ove maggiore è lo STATALISMO antireligioso, maggiori sono i danni alla società civile.
    E' infine evidente che qualsiasi cittadino possa esprimere la sua opinione e tentare di farla valere, quindi proprio non si capisce in cosa possa consistere un'"ingerenza" il fatto che qualcuno esprima il proprio parere su un argomento, e cerchi di convincere altri a pensarla come lui.

    Che poi, sentire i libertari parlare di "libero Stato" mi fa un pò specie, visto che lo Stato in sè è, spesso, la NEGAZIONE della libertà.
    Il giudizio sulla religione non è negativo a priori, la tua è una lettura tendenziosa.
    Io stesso, che ho partecipato alla stesura della carta, sono cristiano e nel punto sulla laicità non vedo nessun "riferimento inaccettabile".
    Non vi è alcun accenno al fatto che la religione sia negativa per la società. La CHIESA come entità politica è un elemento di interferenza ed influenza in ambito legislativo. Rifiutiamo lo Stato confessionale, nient'altro; la Fede religiosa, di qualunque religione si tratti, vede riconosciuta dallo Stato la propria dignità e utilità sociale e morale, ma l'ambito religioso deve rimanere separato da quello politico.
    Non mi pare un concetto di difficile comprensione, e neppure una novità.

  10. #10
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    Allora dovreste provare a riformulare l'infelice (a mio parere) frase: "Rifacendoci al motto cavouriano " Libera Chiesa in libero Stato" riteniamo che la religione crei pregiudizi che possano deviare il logico e regolare corso del dibattito politico"...
    A meno che non capisca male io l'italiano.

 

 
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