Che siano incazzati con Putin era chiaro. Ora si mettono anche ad avvelenare la gente per far ricadere la colpa su di lui.
Siamo già al punto in cui ne parla il tg1 delle 13,30 come primissima notizia. Sembra proprio che la guerra fredda dell'Occidente contro il nuovo Zar sia cominciata. Questi signori d'altronde pensano d'inverno di riscaldarsi il sedere con democrazia e diritti umani.
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EX SPIA AVVELENATA: UNA PISTA PASSA DA TEL AVIV
TEL AVIV - Passa da Tel Aviv una delle piste legate alla misteriosa morte per avvelenamento a Londra dell'ex spia russa Aleksandr Litvinenko. I quotidiani Haaretz e Jerusalem Post, nella loro edizione elettronica, riferiscono di accuse lanciate verso i dirigenti russi da Leonid Nevzelin, l'ex amministratore delegato della Yukos (gigante petrolifero russo) ed attuale direttore del Museo della Diaspora di Tel Aviv. "Conoscevo Litvinenko di persona" ha detto Nevzelin. "Aleksandr aveva informazioni su crimini commessi con la partecipazione diretta del governo russo.
Ancora di recente ha inoltrato a me e ai miei legali documenti che illuminano gli aspetti più significativi della vicenda Yukos". Anche se Nevzelin non lo dice esplicitamente, il sito di spionaggio Debka sostiene che Litvinenko si recò a Tel Aviv alcuni mesi fa. Al 'Jerusalem Post' Nevzelin ha detto di aver deciso di collaborare con le indagini lanciate dalle autorità britanniche e di aver provveduto ieri ad inoltrare a Londra i documenti ricevuti dalla ex spia. Nevzelin, ricorda il giornale, è ricercato in Russia in quanto sospettato di essere il mandante di crimini gravi, fra cui omicidi.
Nel 2004 riuscì a sfuggire alla cattura scappando in Israele dove ricevette subito la cittadinanza beneficiando in quanto ebreo della Legge del Ritorno. Ma il suo status in Israele è oggetto adesso di verifica, ha scritto il quotidiano economico The Marker, in quanto al momento della immigrazione non avrebbe informato le autorità israeliane che era ricercato dalla giustizia russa. "La magistratura russa - ha replicato al 'Jerusalem Post' un portavoce di Nevzelin - è la estensione del volere di Vladimir Putin e ricorre a sistemi degni del Kgb", allo scopo di "perseguitarlo".
DA SCARAMELLA EMAIL SU PIANI AGENTI RUSSI
I servizi russi consideravano con sempre maggiore convinzione l'uso della forza contro i nemici del presidente Vladimir Putin in Gran Brategna, in particolare l'ex agente Aleksandr Litvinenko morto per avvelenamento da sostanze radioattive e l'uomo d'affari Boris Berezovski, ma anche contro Mario Scaramella e Paolo Guzzanti. Sarebbe stato questo, secondo il giornale britannico The Guardian, il contenuto delle email che Mario Scaramella, l'ex consulente della commissione Mitrokhin, avrebbe mostrato a Litvinenko durante l'incontro del primo novembre al sushi bar di Piccadilly.
Scaramella, due giorni fa a Roma, ha dichiarato che mostrò al suo contatto russo una lista di possibili obiettivi - tra cui Litvinenko, lo stesso Scaramella, e l'ex presidente della commissione Mitrokhin Paolo Guzzanti - ma che il russo gli disse di stare tranquillo. Il Guardian pubblica estratti di due email, provenienti da mittenti sconosciuti, in cui sono spesso menzionate le iniziali PG (Paolo Guzzanti) e MS (Mario Scaramella) nelle conversazioni di agenti dell'SVR, i servizi segreti esterni russi.
"Tutti gli agenti dell'SVR sono sicuri che PG e MS collaborano ancora strettamente con 'il nemico numero uno della Russia' -Boris Berezovski- e con il suo 'compagno d'armì, primo fra tutti A. Litvinenko", si legge in uno degli estratti dei messaggi pubblicati dal quotidiano, che prosegue: "Gli agenti dei servizi russi parlano sempre più spesso della necessità di usare di nuovo la forza contro PG e MS, alla luce delle loro incessanti attività antirusse, oltre che contro Berezovski e Litvinenko". Altrove si legge che "gli agenti dell'ufficiale X", che sarebbero quelli che preparano azioni contro Guzzanti e Scaramella, sono "probabilmente coinvolti nell'assassinio di Anna Politkovskaia", la giornalista che indagava sulla repressione in Cecenia uccisa qualche settimana fa in Russia. Infine si cita un passaggio che parla di una non meglio precisata 'azione finale': "Ieri un agente ha detto che il vice di X ha affermato di avere un agente che sta a Napoli da un mese, ha una rete locale di agenti del Kgb a sua disposizione e prepara l'azione finale".