Originariamente Scritto da
versoilppe
1. Inizio subito col far notare, ancora una volta se ce n'è bisogno, l'ottimo risultato che i Conservatori hanno conseguito alle ultime elezioni, sia come partito sia come coalizione guidata dall'ottimo Ugo.
La scelta poteva sembrare impopolare: stare fuori dalla corazzata guidata dai neofascisti, ed invece, l'attaccamento alle nostre convinzioni ha vinto sulle aspirazioni di governo.
I cristiani di centrosinistra non hanno fatto così. Una loro scelta, da rispettare. Non dobbiamo rincorrerli nell'errore, però. Diamo, invece, l'esempio che i valori non sono in discussione, neppure per il potere. Nessuna critica per loro, nessuna predica (che non posso permettermi), ma una speranza: che cambino metodo.
2. Il rispetto, prima del dialogo.
Anche nel centrodestra, purtroppo, a volte manca il rispetto per gli altri. Se si parla di aborto, in modo laico, senza citare Vangelo o Catechismo, non posso vedermi rispondere "e i preti pedofili?" o "la chiesa dovrebbe star zitta". Aiutano il dialogo risposte simili? Me le aspetto da anticlericali rosapugnisti, ma non da gente che professando laicità, introduce il tema della religione e delle convinzioni personali religiose per insultare e offendere le stesse.
Si discuta in modo laico, sono d'accordo e lo faccio. Ma laicità vuole dire anche rispetto. E, queto, dobbiamo esigerlo.
3. Le nostre battaglie, le nostre idee.
Nessun compromesso, è chiaro. La sinistra pollista accusa l'opposizione di prepare mozioni su temi etici per mettere in difficoltà il governo. Critiche assurde, non ci devono importare. Le nostre idee non sono, e non lo sono mai state, messe in un cassetto per il quieto vivere. Questa è la peculiarità che ci rende coerenti e unici, per ora, nel panorama politico.
Il rispetto e la difesa per la vita, la famiglia, l'educazione, la sicurezza.
Un'indagine dei giorni scorsi dell'Eurispes afferma che il 52,7% dei giovani italiani è contro l'aborto e contro una legge che lo permetta. Il 40% è contro il divorzio. Il 49% è contro la fecondazione eterologa.
Da questi dati, per me incredibilmente positivi, deve partire la nostra battaglia. Il referendum sulla legge 40 mi ha inorgoglito e mi ha dato una spinta nuova, e spero sia stato così per tutti. Avevamo contro la stampa (corsera, repubblica, stampa), le televisioni, attori, cantanti, comici, nani e ballerine. Avevamo dalla nostra, soltanto il coraggio delle idee. Molti di noi erano intimiditi dalla mole di insulti, di grida, di sciocchezze, dai numeri nelle assemblee pubbliche. Ma ce l'abbiamo fatta, probabilmente perchè non abbiamo insultato nessuno, ma abbiamo dato lustro alle nostre convinzioni.
4. Non aspettare gli eventi.
Non è possibile parlare di rispetto per la vita solo dopo che gli altri parlano di eutanasia. Non è possibile parlare di famiglia solo dopo che gli altri parlano di pacs e cose simili.
Iniziamo noi a parlare. Introduciamo noi gli argomenti. Lo sappiamo fare, l'abbiamo dimostrato. Le nostre idee hanno radici così solide che non sono attaccabili senza l'insulto. Abbiamo molti contro, l'ho già detto. La moda "mtv" fa ancora tendenza. Ma le mode passano, i nostri valori restano saldi.
5. La famiglia e il rispetto per la vita: base per la società.
Intorno alla famiglia gira tutto. E' la base del nostro paese, il passato, il presente e il futuro della nostra società.
E allora, deve essere difesa e incentivata. Fino a che una coppia non può donare la vita a quanti più figli vuole, fino a che lo stato non garantisce sostegno alle famiglie, fino a che lo stato non garantisce la libertà di educazione, fino a che non sostiene economicamente quelle più bisognose e/o numerose, fino a che non garantisce lasicurezza e un avvenire certo ad esse, dobbiamo ritenere offensivo qualsiasi discorso su pacs, matrimoni gay e roba simile.
E, da qui, il rispetto per la vita. Sempre e comunque. Dal concepimento fino alla morte naturale. I soldi, il potere, l'affermazione professionale, la goduria, non possono essere d'ostacolo nè la condanna a morte di nessuna vita umana. Pendiamoci quest'onere o questo onore di difendere la vita, di promuoverla e di farla rispettare.
Forza Conservatori.