L'intervento di Cuffaro ha provocato strascichi ancora più vistosi: i pubblici ministeri di Palermo Gaetano Paci e Antonio Ingroia quereleranno per diffamazione il presidente della Regione siciliana per le sue dichiarazioni in tv. I due magistrati palermitani hanno già dato mandato ai loro legali ritenendo "infamanti e gravemente lesive della dignità e correttezza professionale" le parole del governatore.
Paci, uno dei magistrati che in passato ha indagato su Cuffaro, smentisce di avere "sottoscritto un manifesto a sostegno la candidatura di Rita Borsellino alle elezioni regionali del 2006" in occasione della presentazione a Palermo del dvd "La mafia è bianca". "E' assolutamente falso - replica il pm - come del resto è stato ufficialmente comunicato in precedenza dal procuratore della Repubblica".
E "falsa", secondo Ingroia sarebbe le circostanza riferita dal presidente della Regione di "una sua partecipazione a una cena con l'ingegnere Michele Aiello (sotto processo per associazione mafiosa ndr) tre giorni prima dell'arresto di questi". Il magistrato smentisce anche "che il fatto sia stato riferito da un questore nel corso di un dibattimento penale".
Ma anche l'ex assessore alla Presidenza della Regione siciliana ed esponente Udc, David Costa, annuncia di aver dato mandato ai propri legali per citare in giudizio Marco Travaglio e Claudio Fava (Ds), responsabili, a suo dire, di avere fatto "affermazioni difformi dal vero, lesive della mia persona e della mia reputazione" durante la trasmissione di Santoro. Nella scorsa legislatura, Costa si dimise dalla carica di assessore dopo essere stato arrestato con l'accusa di associazione mafiosa.
Infine il commento del sindaco di Roma, Walter Veltroni: "Ieri sera ho provato un grande imbarazzo perché al di là delle considerazioni di merito non c'è niente da ridere quando si parla di mafia e delle persone uccise dalla mafia".
LaSicilia.it
17/11/2006
Quoto Veltroni,e sottolineo..OTTIMA puntata di Anno Zero..quando si "scannano" a me piace..