In Italia l'immigrazione clandestina e' alimentata soprattutto dagli 'overstayers', gli stranieri entrati regolarmente che rimangono dopo la scadenza del visto o dell'autorizzazione al soggiorno: un fenomeno che ha raggiunto il 60% del totale dei clandestini nel 2005 (il 63% nel primo semestre di quest'anno). A sottolinearlo sono i dati forniti dal ministro dell'Interno, Giuliano Amato.
Un altro 25% circa dei clandestini giunge illegalmente da altri Paesi Schengen, approfittando dell'abolizione dei controlli alle frontiere interne (il 24% nei primi sei mesi del 2006).
L'immigrazione clandestina via mare, che risulta di dimensione meno consistente rispetto alle altre forme di ingresso nel nostro Paese (14% nel 2005 e 13% nel periodo gennaio-giugno 2006), ha fatto registrare nell'ultimo periodo un significativo incremento.
Gli sbarchi, come rileva il Viminale, interessano ormai unicamente la Sicilia, destinazione naturale dei flussi che originano o transitano dal Nord Africa; dal primo gennaio al 31 luglio 2006 sono giunti in Sicilia 12.102 clandestini (10.119 nello stesso periodo del 2005), 10.414 dei quali (6.901 nel 2005) sull'isola di Lampedusa. Una tendenza all'aumento comunque piu' contenuta rispetto a quella del 2005, quando gli arrivi risultarono quasi raddoppiati rispetto al 2004: 22.824 rispetto a 13.594.
Le acquisizioni di intelligence, riferisce il Viminale, confermano che il traffico e' gestito da organizzazioni criminali che si avvalgono, in relazione alle diverse nazionalita' coinvolte, di diversi intermediari. Nei primi mesi del 2006 l'azione di contrasto ha permesso di arrestate 300 persone coinvolte nella tratta di esseri umani.
Gli sbarchi nell'ultimo periodo hanno subito una mutazione, e' maggiore l'utilizzo di imbarcazioni di piccole e medie dimensioni (prevalentemente gommoni o barche in vetroresina lunghe non piu' di 6-7 metri) spesso non in grado di affrontare le ulteriori 110 miglia che separano l'isola dalla costa meridionale della Sicilia.
Negli ultimi 6 mesi a fronte di 62.545 stranieri rintracciati (2.869 in piu' rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso), gli stranieri effettivamente allontanati sono stati 24.125, ovvero 6.311 in meno rispetto al 2005. La causa e' la maggior presenza di stranieri provenienti dal Corno d'Africa che ha determinato un aumento delle richieste di asilo.
I soggetti respinti alla frontiera sono stati 10.790, a fronte dei 10.470 del 2005. I provvedimenti di espulsione con accompagnamento alla frontiera sono stati 6.840 nel 2006, a fronte degli 8.228 dello scorso anno. Sono diminuiti, inoltre, a causa della mancata collaborazione del Marocco e dell'aumento di immigrati eritrei richiedenti asilo, i riammessi nei Paesi di provenienza, passati dai 5.900 del 2005 ai 4.457 dell'anno corrente. (aduc)