STATO DI POLIZIA TRIBUTARIA
Il decreto Prodi-Visco- Bersani è ispirato dalla volontà di trasformare il nostro Stato di diritto in uno Stato di polizia tributaria.
L’evasione fiscale viene contrastata attraverso un sistema di controlli pervasivi e ampiamente discrezionali che inizia sin dalla costituzione di un nuovo soggetto produttivo.
Visco, infatti, introduce una misura che non ha eguali nel mondo libero: la subordinazione dell’attribuzione del numero di partita IVA - presupposto ineludibile per l’avvio di una attività economica- alla esecuzione di riscontri automatizzati per l’individuazione di elementi di rischio connessi al rilascio dello stesso e all’eventuale preventiva effettuazione di accessi nel luogodi esercizio dell’attività». In poche parole, si dà al fisco il potere di entrare anche nelle case di chi svolge il suo lavoro senza avere un ufficio.
Quanti saranno i giovani che subiranno perquisizioni preventive del loro domicilio e che dovranno spiegare come il tavolo di cucina e un pc portatile collegato a internet possono essere sufficienti a creare un’attività di carattere professionale? Ma il preventivo controllo del fisco non finisce qui. Perché si prevede che il fisco individui le tipologie di contribuenti per i quali l’attribuzione del numero di partita IVA è subordinato al rilascio di polizza fideiussoria o di fideiussione bancaria». (così l'Unipol incassa)Al diritto costituzionale previsto dall’articolo 41 della Carta secondo il quale L’iniziativa economica privata è libera» si sostituisce la concessione preventiva e discrezionale dello Stato. Dall’inizio di luglio per lo Stato italiano qualcuno dovrà offrire una garanzia bancaria per iniziare un’attività di lavoro autonomo. Alla faccia della liberalizzazione! E anche questa attività poliziesca sul rilascio della partita IVA può essere retroattivo: questi controlli possono essere effettuati anche nei confronti di contribuenti a cui sia già stata assegnata la partita Iva. Ci sono poi almeno altre dieci norme da Stato di polizia tributaria. Ecco l’elenco: 1. l’obbligo delle assicurazioni di comunicare in via telematica i dati relativi al risarcimento di un danno (ammontare delle somme liquidate, causale del versamento, il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario); il risarcimento di un danno diventerà reddito su cui pagare tasse? 2. la schedatura in una apposita banca dati del fisco di tutte le informazioni relative a operazioni finanziarie (escluse quelle effettuate tramite bollettino di conto corrente postale) di importo superiore a 1.500 euro. Anche in questo caso la norma non si applica solo per il futuro, ma nella banca dati affluiranno le informazionirelative alle operazioni eseguite dal 1° gennaio 2001; se avete vendutoun orologio a un amico, preparatevi a pagarci sopra le tasse, dopo essere stati trattati come evasori; 3. l’obbligo per le Camere di Commercio di comunicare all’anagrafe tributaria in formato elettronico i dati e le notizie contenuti nelle domande di iscrizione, variazione e cancellazione e i dati dei bilanci depositati da tutte le imprese. Che dovranno pagare anche qualcosa alle Camere di commercio per questo "servizio", visto che esso non avrà costi per lo Stato; 4. l’obbligo per il cittadino che si avvalga della prestazione di un professionista di corrispondere il pagamento di somme superiori ai 100 euro esclusivamente mediante assegni trasferibili o bonifici o altre modalità di pagamento bancario o postale o mediante sistemi dipagamento elettronico. Chi non ha un conto correnteounacarta di credito potrà andare dal dentista? 5. l’obbligo per gli artigiani e i professionisti di tenere uno o più conti correnti bancariopostali sui qualidevonoversare le somme riscosse nell’esercizio dell’attività e dalle quali sono effettuati i prelievi per il pagamento delle spese (p.s. il conto fiscalealleposte costa 120 euro all'anno più le tasse e le imposte di bollo); se vi hanno dato la partita Iva, correte in banca ad aprire il conto, altrimenti sarete evasori per definizione; 6. l’obbligo dal 1° gennaio 2007 per i commercianti di trasmette telematicamente all’Agenzia delle Entrate l’ammontare complessivo dei corrispettivi giornalieri e l’abrogazione del concordato fiscale preventivo; e occhio se un giorno per qualche ragione gli incassi vanno male, perché qualcuno verrà a farvi visita; qualcuno con il vestito grigio e le strisce gialle sui pantaloni; 7. il ripristino dell’elenco clienti e fornitori e l’obbligo di trasmetterlo all’Agenzia delle entrate; 8. l’estensione dei poteri di accesso, ispezione, verifica, invio di questionari, richiesta di documenti, previsti oggi per gli uffici delle imposte dirette anche ai fini dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale; 9. il potere attribuito ai dipendenti della Riscossione S.p.a. o delle società dalla stessa partecipate di utilizzare i dati dell’Agenzia delle Entrate, e di richiedere ai soggetti pubblici o privati che li detengono, dati che considerino rilevanti ai fini della riscossione; 10. la possibilità dell’accertamento con gli studi di settore per ogni periodo d’impostain cui il contribuente non è risultato congruo, indipendentemente dalle risultanze contabilità; in precedenza l’accertamento si disponeva quando a nonessere congrui eranodueesercizisu tre; un anno di difficoltà economiche viene considerato invece un anno di evasione; anche in questo caso la norma si applica dal passato, dal 2005.