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"L'uomo italiano, chiamiamolo Luigi Forello - scrive Der Spiegel - è una forma di vita parassitaria", non può vivere senza un animale ospite "dal quale succhia più che può". "Luigi Forello - è l'opinione del giornalista tedesco - è perennemente impegnato a mostrare il suo bisogno di aiuto. Se non si chiama Luigi, si chiama Andrea o Luca, ma l'atteggiamento non cambia".
"Il suo obiettivo primario nella vita è l'ostentazione continua di affaticamento - scrive Achilles - e il suo animale ospite preferito è "La Mama", la sua nutrice tettona che gli lava i calzini e gli cucina ogni giorno la pasta con un bel sugo denso". E via a descrivere l'italiano mammone che sta a casa fino a 30 anni, poi si sposa e trasforma una "bella ragazza" in un'altra mamma tettona alla quale non presta alcuna attenzione, impegnato com'è a lucidare la sua Fiat e parlare di auto.
Ma è nello sport che si manifesta meglio tutta la perfidia insidiosa del "Luigi", "come milioni di persone possono vedere ogni anno sull'Adriatico". Ed ecco la descrizione del gioco italiano, che Achilles fa tratteggiando le mosse del tipo da spiaggia che si concede al pubblico dopo una lunga serie di riti vanesi. "Cammina impettito in giro per ore, per giocare alla fine massimo cinque minuti - scrive Achilles - Salta come un cretino tutt'intorno, sbraita come ha visto fare in tv, preferisce giocare la palla a terra in modo da colpire meglio le ossa degli altri".
Tralasciamo la descrizione del bellimbusto che infine si butta in mare per attirare l'attenzione delle signorine (meglio se turiste tedesche, ammette il giornalista). Alla fine dell'articolo la metafora viene spiegata. "Quel che è accaduto ieri non è dunque inusuale - chiosa Achilles - Grosso è caduto in area di rigore e sogghignava mentre era ancora in volo. Il non meno viscido Totti ha trasformato il rigore contro l'Australia, poi si è succhiato il pollice. E' andata come sempre. Venerdì saranno gli scalcianti taglialegna dell'Ucraina ad essere oliati e impastoiati. Così, seppur buoni a nulla, gli italiani arriveranno di nuovo fino alla semifinale. Ma poi, cari Luigi, non sarà sempre domenica. Noi abbiamo ancora un paio di conti aperti dall'ultima vacanza italiana".
Secondo me, quelli che meno dovrebbero sghignazzare quando spuntano certi articoli siete proprio voi. Perchè chi li scrive non ha la vostra forma mentis, e quando parla di "italiani" parla anche di voi.
Difatti l'articolo centra egregiamente alcuni fattori diciamo così d'"importazione" che hanno trasformato il padano medio in un bove rincoglionito. Ci sono voluti quarant'anni ma alla fine ce l'hanno fatta.Originariamente Scritto da Fenris
Cerea!
p.s. la cosa è perfettamente applicabile ai tuoi conterranei (rectius conterronei) bolognesi che godono a votare in massa l'immondizia rossa
Ovviamente restiamo in attesa della controreplica di Stefani.
Si, può darsi. Ma è giusto così. I padani devono rendersi conto fino in fondo della spirale che hanno imboccato. Devono raschiare il barile.Originariamente Scritto da Fenris
Vedrai che a pontida non mancherà di parlarneOriginariamente Scritto da ZENA
SEGA HEIL!
Credi di offendermi dandomi del terrone? La realtà dei fatti è che se, come dite voi stessi, ci sono tanti padani che si comportano come dovrebbero, forse questa millantata "purezza padana" non esiste, perchè non è mai esistita.Originariamente Scritto da Gianduiotto
L'ultima mia intenzione è offenderti, credimi. Ma se vogliamo ragionare fuori dagli slogan, bisognerebbe partire dai cambiamenti devastanti che si sono prodotti nella società padana negli ultimi 40-50 anni ed il discorso si farebbe lungo, ma si capirebbe che la CIVILTA' padana (non RAZZA che è un termine che non mi appartiene) è stata fatta VOLUTAMENTE estinguere, cosa assai diversa dal non essere mai esistita.Originariamente Scritto da Fenris
Cerea!
Guartda, ti faccio un semplice esempio, basato sulla città dove vivo. Come saprai, abbiamo una delle maggiori università italiane, che raccoglie circa 120.000 studenti provenienti da tutte le 20 regioni, in particolare dal centro-sud e dal nord-est. I proprietari degli appartamenti che vengono dati in affitto a questi studenti gli danno delle vere e proprie stamberghe ai limiti dell'imabitabilità, a prezzi esorbitanti, quasi sempre senza contratto d'affitto, e quando il contratto lo fanno, ci scrivono su una cifra che è un quarto di quella vera (che prendono in nero). E questo non da 40 anni, ma da sempre. Dove la vedi la CIVILTA' in un comportamento del genere?Originariamente Scritto da Gianduiotto