User Tag List

Risultati da 1 a 3 di 3

Discussione: Quale pirateria?

  1. #1
    VINCIT OMNIA VERITAS!
    Data Registrazione
    13 Sep 2002
    Località
    "O voi che avete gli intelletti sani, mirate la dottrina che s'asconde sotto'l velame de li versi strani."
    Messaggi
    2,120
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Quale pirateria?

    La pirateria al servizio del monopolio
    Michele Altamura (Rinascita)

    La pirateria dei software viene da sempre definita un reato, un grave
    problema dell’industria informatica che costa più di 11 miliardi di dollari
    di mancato profitto, e oltre 109.000 posti lavoro, dunque una piaga per la
    libera concorrenza e lo sviluppo del mercato.
    Tuttavia, a nostro parere, le conclusioni a cui facilmente si giunge nel
    condannare la pirateria sono alquanto superficiali e senza cognizione di
    causa, in quanto non si va a considerare l’origine, sociologica ed
    economica, di tale fenomeno. Innanzitutto, i software sono troppo costosi, e
    rappresentano un laccio alla produttività dell’’impresa, per non parlare
    degli aggiornamenti, sempre esclusi dal prezzo e vanno acquistati, nella
    maggior parte dei casi, con una cadenza semestrale; per cui anche in questo
    le condizioni contrattuali sono sempre vessatorie nei confronti del
    consumatore e dell’impresa. Ma c’è di più, potremmo giungere alla
    conclusione che la pirateria del software è indispensabile per le società
    produttrici, come Microsoft , Adobe o Macromedia, perché consente loro di
    conservare il monopolio sul mercato. I privati usano sempre gli stessi
    software, perché previsti ad esempio nei programmi della Patente europea
    informatica, sono preinstallati sulle tecnologie che acquistiamo, e la loro
    conoscenza è tra i requisiti minimi per trovare lavoro. Senza lavoro però
    non è neanche possibile acquistare i programmi e acquisire una certa
    abilità, dunque la pirateria consente di entrare in questo circolo vizioso.
    D’altronde anche le imprese utilizzano e comprano gli stessi software perché
    sono richiesti dal mercato e sono quelli che sanno utilizzare i loro
    dipendenti, per cui la pirateria chiude il mercato e proibisce la scelta
    delle imprese che sono così obbligate ad acquistare i programmi pirata. La
    pirateria viene volutamente tollerata, se non alimentata, per cautelare il
    monopolio stesso, altrimenti programmi più snelli ed efficienti, con un
    rapporto prezzo-qualità più alto sbaraglierebbero il mercato portando la
    vera concorrenza.

    Occorre domandarsi perché sistemi come Linux, con licenza gratuita e dotato
    di una costellazione di accessori e applicazioni dalla grafica e dalla
    funzionalità di gran lunga superiore, non raggiunge ancora la sperata
    diffusione. Perché Microsoft, con i suoi programmi, è presente nelle
    amministrazioni e nelle grandi imprese, nonostante non sia il sistema
    migliore? Non bisogna dimenticare che Bill Gates, da perfetto interprete
    dell’humor americano, prende e non paga mai, ha costruito il suo grande
    impero rubando centinaia di brevetti e inserendoli nel suo Windows.
    I crack e i sistemi di elusione della sicurezza dei programmi sono talmente
    diffusi sulla rete, che costituiscono un naturale accessorio del software a
    pagamento, ma soprattutto una condizione indispensabile, altrimenti le
    versioni libere dei software più professionali porterebbero alla vera
    concorrenza. Un privato passerebbe ad utilizzare Star Office o WordPerfect
    piuttosto che MicrosoftOffice, se solo questo non fosse imposto dal mercato
    o non fosse maggiormente diffuso grazie alla pirateria.

    Un fenomeno assai simile si è avuto con la Tv satellitare a pagamento, che
    ha conosciuto il massimo picco di diffusione proprio grazie alla pirateria.
    Le interfaccia, i software e i codici per la duplicazione pirata delle
    schede di abbonamento non solo erano reperibili nel retrobottega di
    qualsiasi rivenditore Telepiù, ma era acquistabile sulla rete tutto il kit
    per il pirata fai da te. Il risultato fu un’impressionante crescita delle
    vendite delle paraboliche e dei ricevitori, e della stessa dipendenza dei
    consumatori verso la televisione satellitare, che si è trasformato poi in
    abbonamento a pagamento nel momento in cui Murdock ha deciso di cambiare il
    sistema dei ricevitori, interrompere la diffusione dei codici pirata sulla
    rete, e di affacciarsi sul mercato da monopolista con un prezzo che non si
    poteva rifiutare. Una strategia di marketing aggressiva e efficace che ha
    creato controllo e dipendenza sul pubblico dei consumatori.

    Allo stesso modo, il marketing del software ha inglobato in sé la pirateria.
    Nella maggior parte dei casi, i demo e le versioni trials venduti
    all’interno dei magazine non sono protetti, o lo sono con sistemi che il più
    inesperto degli hacker può smantellare. Il grande produttore propone poi le
    licenze a prezzo stracciato per legalizzare le copie pirata, con la
    conseguenza che poi i piccoli, a causa della pirateria, non possono sperare
    di prendere quote di mercato, indipendentemente dalla qualità del loro
    software. Il solo mezzo per entrare sul mercato è contare sulla pirateria,
    distribuire versioni gratuite o trovare metodi di redditività che non siano
    più basati sulla vendita dei software.
    Senza la pirateria, si imparerebbe ad utilizzare software meno costosi o
    semplicemente gratuiti, la concorrenza ridiventerebbe sana privilegiando il
    benessere e lo sviluppo del mercato.

    Data l’evidenza dei fatti da noi mostrata, c’è da chiedersi come mai le
    istituzioni, le commissioni e le Autority Antistust non pongono adeguati
    provvedimenti, e individuino i veri pirati che alzano le muraglie sul
    mercato. Si parla di utilizzare le procedure anti-terrorismo per forzare il
    p2p, ossia lo scambio dei dati tra computer, per lottare la pirateria, si
    comminano multe contro l’abuso di posizione dominante della grande industria
    informatica, ma la pirateria aumenta sempre più.
    "In girum imus nocte et consumimur igni"

  2. #2
    Socialcapitalista
    Data Registrazione
    01 Sep 2002
    Località
    -L'Italia non è un paese povero è un povero paese(C.de Gaulle)
    Messaggi
    89,492
     Likes dati
    7,261
     Like avuti
    6,458
    Mentioned
    340 Post(s)
    Tagged
    30 Thread(s)

    Predefinito

    giusto
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  3. #3
    Con l'Iraq che si ribella
    Data Registrazione
    27 Oct 2003
    Località
    Milano
    Messaggi
    9,150
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Discorso anomalo, ma in qualche modo forse comprensibile...

    ...comunque ti posso dare una risposta in due punti :

    a) Le grandi imprese scelgono i prodotti delle grandi imprese perchè, in caso di
    problemi, hanno qualcuno di ben definito a cui fare causa; nel caso dei
    prodotti Opensource, qualora ci fossero problemi, se lo piglierebbero in c...o
    e basta...quindi la grande impresa in genere opta per il fornitore più
    facilmente "causabile"...

    b) Ê inutile che ci prendiamo in giro...anche se stò meditando di mettere
    Ubuntu sul mio prossimo pc (assieme ad un sistema operativo
    Microsoft...penso XP a 64 bit
    )...Linux non è qualcosa di particolarmente
    "user-friendly"...è una roba per smanettoni, perchè solo uno "smanettone"
    si farebbe prendere dall'idea di andarsene su Internet a chiedere "lumi" se
    c'ha qualche problema o vuole capire come funziona questo o quello!
    Peraltro la maggior parte degli utenti è abitudinaria e si è addestrata su
    sistemi operativi Microsoft...un 60% degli utenti credo che sia a livello di
    conoscenza informatica che è tanto sa come salvare un file, figurati se ti
    vanno a mettere su Linux (che crea perplessità pure a me...)!

    Skarm
    Alle europee io voto Codacons...e tu?

 

 

Discussioni Simili

  1. Notizie pirateria
    Di Alexandri Magni nel forum Politica Estera
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 15-10-09, 16:23
  2. Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 16-08-09, 20:48
  3. Pirateria : che ne pensate?
    Di Ben90 nel forum Destra Radicale
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 27-01-08, 23:15
  4. Pirateria informatica
    Di Eugenius nel forum Cattolici
    Risposte: 11
    Ultimo Messaggio: 15-06-06, 13:06
  5. pirateria comunista
    Di Felix (POL) nel forum Scienza e Tecnologia
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 07-02-03, 23:04

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito