Italiani nella guerra civile americana
Premessa
Al momento dell'inserimento in rete di questo breve articoletto, non credevamo di risvegliare tanto interesse. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni. Ringraziamo in particolare PierLuigi Rossi e John M. Pellicano per i loro interessanti contributi.
Per cortesia, continuate a scriverci inviando aggiunte, modifiche e indicando eventuali imprecisioni. Secondo i casi completeremo le informazioni fornite e quando riterremo che le fonti (citate in calce ai paragrafi) siano palesemente errate, modificheremo l'articolo come nel caso del paragrafo sulle Battaglie tra italiani.
Specifichiamo che non vogliamo entrare in nessuna polemica rispetto al ruolo avuto dai nostri connazionali nella storia degli Stati Uniti d'America, limitandoci per pura curiosità, a riportare un breve resoconto che vuole essere da stimolo per approfondire l'argomento.
Un libro sull'argomento
Le informazioni raccolte per questo articolo, sono aumentate a dismisura, grazie alla collaborazione di molte persone. Per questo, è in preparazione "Italiani nella guerra civile americana", il libro edito da Prospettiva, conterrà molti dettagli che per ragioni di spazio non possono essere inseriti in questa pagina. Includerà alcuni elenchi di nomi italiani arruolati tra i ranghi dell'esercito del Sud e del Nord, e per gentile concessione del "Virginia Military Institute", anche le lettere del Sergente confederato Gian Battista Garibaldi, nato a Lavagna (GE) nel 1831, morto in Virginia e sepolto nel cimitero monumentale di Lexington. Il sergente scrisse continuamente alla fidanzata durante il conflitto armato, raccontando le sue esperienze.
Italiani a New York nel 1860
Gli italiani parteciparono alla guerra civile americana in entrambi gli schieramenti. Tutti e due si ispirarono a Garibaldi.
All'inizio della guerra civile americana, si calcola che circa 11.000 americani avevano dichiarato di essere nati in Italia.
La maggior parte erano arrivati a New York, per congiungersi con i numerosi connazionali. Lì avevano le loro scuole e i loro giornali.
Francesco Secchi de Casale, un attivista politico rifugioto in America, aveva fondato
L'Europeo-Americano, il primo periodico ad essere pubblicato sia in inglese che in italiano. Quando la pubblicazione fallì, fondò un altro importante giornale:
L'Eco d'Italia.
Gli italiani a New York avevano grossi problemi sociali, mancavano gli alloggi e i soldi per la scuola. Casale raccolse soldi per fondare una scuola che insegnava, oltre alle materie tradizionali, anche la storia dell'Italia e dell'America.
Oltre a Francesco Casale, tra le fila dell'Unione si arruolarono:
Luigi Tinelli, un industriale che fu console in Portogallo, con esperienza come comandante.
Francesco Spinola che reclutò quattro reggimenti a New York e fu nominato loro generale da Abraham Lincoln.
Il conte
Luigi Palma di Cesnola, veterano della guerra di Crimea. Fondò una accademia militare a New York.
Numerosi gli episodi di coraggio:
Spinola, al comando della sua "Spinola Empire Brigade" nonostante in inferiorità numerica di 6 a 1, assaltò il nemico alla baionetta.
Cesnola invece, ferito e immobilizzato sotto al suo cavallo, fu catturato dai confederati. Lottò per un migliore trattameno umano dei prigionieri, tanto che i sudisti gli diedere il comando della commissione di prigionieri di "Belle Isle"
I volontari nell'esercito dell'Unione
Il 28 maggio 1861 si formarono due unità di volontari italiani:
"Italian Legion" sulla bandiera americana avevano un fiocco tricolore e la scritta: "Vincere o morire".
"Garibaldi Guards" 39th New York Infantry Regiment che usava la bandiera italiana usata nel 1848 da Garibaldi in Lombardia e nel 1849 a Roma.
Come da tradizione europea, ma inusuale per le truppe americane, al reggimento furono aggregate diverse vivandiere. Si trattava di donne, che trasportavano l'acqua e si prendevano cura dei feriti. Oltre a questo, indossavano nell'uniforme alcuni distintivi dei Bersaglieri e alcuni fucilieri erano uomini di colore, appena liberati dalla schiavitù.
Le
Garibaldi Guard del 39th Infantry Regiment rimasero in servizio dal
28 maggio 1861 al
1 luglio 1865. Il reggimento fu formato dal "Union Defense Committee of New York city" con un permesso speciale del "War Department".
Fu arruolato il 27 maggio 1861 a New York sotto il comando del colonello
Frederick George D'Utassy. Entrò in servizio a Washington, D. C. il 6 giugno 1861.
Inizialmente il reggimento era formato da:
- una compagnia di italiani (PierLuigi Rossi segnala che erano circa 68 nella compagnia A)
- una compagnia di svizzeri
- una compagnia di spagnoli e portoghesi
- una compagnia di francesi
- tre compagnie di tedeschi
- tre compagnie di ungheresi
I nominativi degli effettivi della Compagnia A del 39 Reggto N.Y.(Garibaldi Guards) e di tutte le altre compagnie sono reperibili presso il sito Web:
http://www.ecs.gannon.edu/-frezza/39NYSV/ggroster.html
Il 31 Maggio 1863 il reggimento fu consolidato in quattro compagnie (A, B, C e D). D dicembre furono aggiunte le compagnie E, F, G e H. Nel gennaio 1864, aggiunsero le compagnie I e K.
Le compagnie A, B, C e D furono congedate a New York il 24 giugno 1864, i soldati che non potevano essere congedati furono trasferiti ad altre compagnie.
Nell'Ottobre 1864, fu formata una nuova Compagnia D, (arruolata principalmente a Malone per un anno).
Il
1 Luglio 1865 fu congedata con onore e smantellata al comando del
Colonnello Augustus Funk, eccetto la nuova compagnia D, che fu smantellata il 7 Giugno 1865, ad Alexandria in Virginia.
Il reggimento lasciò New York il 28 maggio 1861, il 1 giugno arrivò a Washington, D. C. e il 13 luglio 1861, fu aggregato alla: "1st Brigade, 5th Division, Army of Northeastern Virginia" e iniziò a combattere il 21 luglio nella battaglia di First Bull Run.
da dove iniziarono la guerra.
Durante il servizio, il reggimento subì le seguenti perdite umane:
- Morti in azione: 5 ufficiali, 62 soldati;
- Morti da ferite ricevute in azione: 3 ufficiali, 49 soldati;
- Morti di malattia e altre cause: 1 ufficiale, 158 soldati;
- Fatti prigionieri: 762 (530 solo ad Harpers Ferry)
In totale, 9 ufficiali, 269 soldati, 278 aggregati (dei quali 1 ufficiale e 99 soldati morirono nella mani del nemico).
Il monumento in loro onore, eretto a Gettysburg nel 1902 dentro al cimitero di Ridge, riporta le seguenti iscrizioni:
39TH NEW YORK INFANTRY, (GARIBALDI GUARDS) 3D BRIG. 3D DIV. 2D CORPS.
THIS REGIMENT AT ABOUT 7 O'CLOCK P. M. JULY 2, 1863 BEING ORDERED TO SUPPORT GENERAL SICKLES' LINE CHARGED AND DROVE THE ENEMY RECAPTURING THE GUNS AND EQUIPMENT OF BATTERY 1, 5TH U. S. ARTILLERY
A STONE TABLET MARKS THE PLACE WHERE THIS INCIDENT OCCURRED.
Questo reggimento, verso le 7 del pomeriggio del 2 luglio 1863, ricevette l'ordine di dare supporto alla linea del generale Sickles incaricato di ricatturare al nemico le armi e l'equipaggiamento della prima batteria del quinto artiglieri. Una lapide marca il luogo dove questo avvenne.
THIS REGIMENT COMPOSED OF 4 COMPANIES HELD THIS POSITION JULY 2 AND 3, 1863
Questo reggimento composto da 4 compagnie, mantenne questa posizione il 2 e 3 luglio 1863.
CASUALTIES KILLED 15, WOUNDED 80, TOTAL 95
Perdite Morti 15, Feriti 80, totale 95
Disegno dal libro del 1912: "New York in the War of the Rebellion" di Frederick Phisterer.
Le battaglie delle Garibaldi Guard del 39th Infantry Regiment includono:
la
prima battaglia First Bull Run del 21 luglio 1861 (2 morti, 54 dispersi), Cross Keys (10 morti, 12 dispersi), Difesa della ferrovia Harper, Gettysburg (25 morti, 70 feriti - nel monumento sono indicati 15 morti e 80 feriti, perché 10 feriti sono deceduti in seguito), Morton's Ford (3 morti, 19 feriti), Wilderness (23 morti, 90 feriti, 23 dispersi), Spottsylvania (24 morti, 74 feriti, 26 dispersi), Cold Harbor (4 morti, 3 feriti, 2 dispersi), e
l'ultima battaglia Appomattox Court House il 9 aprile 1865 (6 morti, 31 feriti).
FONTI (in inglese):
Dati riportati nel libro: "New York in the War of the Rebellion" terza edizione, di Frederick Phisterer. Pubblicato nel 1912: Albany: J. B. Lyon Company.
ripreso dal sito Web: http://www.dmna.state.ny.us/historic...9thInfMain.htm
e anche: www.geocities.com/Athens/Oracle/9853/guards.html
I volontari nell'esercito confederato
"
Garibaldi Guards - Italian battalion Louisiana Militia" nel 1862 diventò "
Sesto Reggimento European Brigade"
Combattevano sotto alla bandiera italiana con il motto: Vincere o morire.
Furono impegnati in varie battaglie, tra le quali:
First Bull Run, Cross Keys, North Anna, Bristoe Station, Po River, Mine Run, Spotsylvania, Wilderness, Cold Harbor, Strawberry Plain, Petersburg.
In questa pagina:
www.ustica.org/genealogy/italian_brigade.htm potete trovare la lista completa degli italiani arruolati nel "Sixth Regiment European Brigade (Italian Guards Battalion), Militia" confederato.
PierLuigi Rossi ci ha gentilmente riassunto la storia:
La maggior parte degli dei combattenti italiani nell'esercito confederato erano ex soldati borbonici, reclutati con il benestare del governo piemontese, nella ricerca di una soluzione al problema del considerevole numero dei prigionieri di guerra.
Riguardo allo stato della Luisiana, furono reclutati circa 640 uomini nel 6 reggimento delle brigate Europee: il battaglione "Italian guards" ed il 5o reggimento, "Cazadores Esp." di cui faceva parte la "Garibaldi Legion" inoltre il 10rgto fanteria della Luisiana, di cui la Compagnia I era esclusivamente composta di ex soldati borbonici e la compagnia F del 22rgto fanteria.
Inoltre vi era presenza di soldati italiani in quasi tutti i 30 reggimenti della Luisiana. Il 10rgto, fanteria, da un totale iniziale di 987 effettivi nel 1861, alla resa del Gen.Lee ad Appomatox il 10 aprile 1865 erano rimasti 18 reduci, tra i quali Ferri Salavtore, veterano del 11Btg. fanteria del regio esercito borbonico al comando del Col.Federico De Lozza.
Il
15 ottobre 1860, assieme alla legione britannica, giunse a Napoli l'americano Chatham Roberdeau Wheat, che offrì i suoi servigi a Garibaldi, il quale lo elevò al grado di generale, che come tale partecipò alla seconda fase della battaglia del Volturno, e sul garigliano. Assieme al Wheat vi fu il Capitano Bradford Smith Hoskiss, veterano dell'esercito britannico.
Alla notizia dell'elezione di Lincoln a Presidente, Wheat decise di rientrare in America, anticipando il conflitto armato. Prima di partire interpellò Garibaldi, sulla possibilità di reclutare volontari tra i prigionieri borbonici. Garibaldi lo introdusse a Liborio Romano, eminenza grigia nell'amministrazione provvisoria dei territori conquistati, il quale dopo l'occupazione del regno di Napoli da parte delle truppe piemontesi, avendo il Gen. Cialdini espresso la sua preoccupazione pel gran numero dei prigionieri borbonici, avanzò la proposta che fossero deportati negli Stati Confederati d'America, recentemente seceduti dall'Unione. Col l'approvazione del console americano a Napoli Joseph Chandler, diede il benestare al Capitano Hoskiss di reclutare i prigionieri e gli sbandati.
Nel
dicembre 1860 e nei
primi mesi del 1861, le navi "Elisabetta" Olyphant- Utile - Charles & Jane - Washington - e Franklin iniziarono il trasporto dei prigionieri borbonici a New Orleans, a quel tempo il porto più grande del sud.
Giunti a destinazione, furono assegnati a diverse unità militari confederate dello stato della Luisiana. Tra gli arruolati, c'erano anche molti francesi ed inglesi, e il console Francese Conte Mejan, con quello inglese George Coppel, protestarono presso il governatore dello stato Thomas Moore. Il quale propose un compromesso: I volontari che già erano stati arruolati sarebbero rimasti alle unità di assegnazione, mentre i nuovi arrivati sarebbero stati arruolati nella milizia (una specie di guardia nazionale, con compiti di polizia e di organizzazione interna allo stato. Quindi nel
giugno 1861 furono create le 3 brigate europee, tra cui il 6o reggimento "Guardia italiana" (Italian guards) circa 300 uomini e il 5o reggimento "Cazadores Esp." tra cui il battaglione "Garibaldi Legion" di circa 300 uomini. Il nome di Garibaldi fu eliminato in seguito a delle proteste, e il battaglione fu rinominato "Legione Italiana".
In seguito all'occupazione di New Orleans dai nordisti, i superstiti dei due battaglioni decimati da diserzioni, furono inviati per servizio a Port Hudson. La maggior parte degli soldati ex borbonici si comportò bene e si distinse nelle varie campagne, sino alla resa del Gen.Lee. E dopo la guerra, venne riconosciuto ad alcuni un comportamento esemplare. Come esempio cito il Sergente John Gariboldi, compagnia C. 27o reggimento della Virginia, brigata Stonewall, che visse fino al 1914 e fu seppellito nel cimitero di Lexington, assieme al Generale Lee ed il generale Jackson due degli eroi del Sud.
Battaglie tra italiani
Nella battaglia di
Gettysburg (50.000 vittime), alle 15.30 del 2 luglio 1863 parteciparono anche 365 soldati delle Garibaldi Guards nordiste (agli ordini del generale Hancock) e 360 soldati delle Garibaldi Guards sudiste (agli ordini del generale Early).
NOTA: In origine, quest'ultimo paragrafo era molto diverso. Leggete i motivi delle modifiche
PierLuigi Rossi (che rende disponibile lo stato di servizio completo del 10 Luisiana per la durata del conflitto) ha gentilmente aggiunto:
Il primo incontro tra il 39 N.Y.Volunteers e gli Italo-confederati fu alla battaglia di Winchester nel settembre 1862.
Il 10 Luisiana al comando del Gen.Stonewall Jackson li mise in rotta verso Harpers ferry, sotto attacco si arresero al comando del Magg.Hildebrandt, distrussero le loro armi e marciarono ad Annapolis in disgrazia.
Furono chiamati "I vigliacchi di Harpers ferry" e inviati a Camp Douglas - Chicago, dal settembre al dicembre 1862, fino alla liberazione per uno scambio di prigionieri.
Secondo il diario del soldato Pisani Sisto Co.I 10 Luisiana, avevano battezzato la Ca.A del 39 N.Y. "home made yankees" (Yankee caserecci).
Bibliografia
Libri in inglese:
Conquer or Die: The Thirty-Ninth New York Volunteer Infantry, Garibaldi Guard. John M. Pellicano. Prima edizione 1996.
Soldiers memorial Company I, 39th regt. New York volunteers.
Washington, D. C.: C. G. Case, R. G. Walrad & B. C. Baker, c1863. ilIus. broadside. "Lith of Sarony, Major & Knapp, New York"
The Garibaldi guard, by George Edwin Waring, Jr. (1833-1898). In The first book of the Authors club, liber scriptorum (1893).