L' ipocrisia dei commentatori politici e degli "esperti" dei Balcani che hanno presentato le elezioni macedoni svoltesi domenica 15 come "il punto di partenza perchè la Macedonia possa finalmente entrare in acque più tranquille" è veramente insopportabile.
Le elezioni hanno sì visto la vittoria dei socialdemocratici e la netta sconfitta del centrodestra locale, ma il tragico è che sul versante della componente albanese ha trionfato l' Udi ("Unione democratica per l' integrazione", ma sarebbe più giusto dire ha trionfato l' UCK) , guidata da Al Ahmeti appunto uno dei capi dell' UCK ai tempi della guerra del Kosovo, di cui le autorità macedoni avevano chiesto l' arresto ai primi di settembre per la scia di assassini, distruzioni e rapimenti ai danni dei non-albanesi in cui risulterebbe implicato. Ahmeti ha sicuramente potuto usufruire di interventi internazionali per poter continuare la sua campagna elettorale.
Vedremo in che modo il successo del partito di Ahmeti, capo non certo pentito dell' UCK, potrà additare un futuro di pace in Macedonia.