Le toghe rosse, in realtà, credo che non esistano.
Esistono, invece, le toghe forti. Ovvero le toghe al servizio dei poteri forti.
Per poteri forti intendo quelli sovranazionali, legati alla finanzia internazionale, alla massoneria ed al progetto di un governo mondiale.
Quei poteri strumentalizzano giudici politicamente ideologizzati a fini che con quella ideologia non hanno nulla a che fare.
Molti di quei giudici sono effettivamente di sinistra ma fanno parte di un gioco che con la sinistra ha a che fare solo in via strumentale e indiretta.
Quegli stessi giudici non si rendono conto di chi li strumentalizza e manovra. Lo stesso gioco che si è svolto durante gli anni di piombo oggi si gioca nella magistratura. Come erano manovrate le br così sono manovrati molti magistrati. Gli attori sono diversi ma la trama è la stessa.
Protagonisti incosapevoli di una scenaggiatura scritta nelle stanza del vero potere.
Il comportamento di quei giudici è troppo tempestivo, organizzato, cooridnato per essere frutto del lavoro di singoli e sparuti organi dello stato.
La magistratura italiana non è in grado di avere tante informazioni, un tale coordinamento, un tale tempismo per muoversi in un certo modo.
Il problema non è politici ma economico.
Non entro nel merito della magistratura pretangentopoli.
Affrontiamo il problema dalla caduta del muro di Berlino.
La magistratura da sola non avrebbe potuto destabilizzare un intero sistema. Aveva la spalle coperte, aveva qualcuno che le ha servito tutto su un piatto d'argento. Un anovratore ed un porgetto occulto non poteva non esserci. Quel manovratore certamente non era italiano.
Un personaggio come Di Pietro non è in grado di mettere due parole di fila in italiano, figuriamoci se poteva esere in grado di organizzare mani pulite e tangentopoli.
Quel gioco era strumentale al business delle privatizzazioni. Al business della Bce, dell'europa dei burocrati, dei massoni e dei banchieri.
L'operazione mani pulite serviva a spianare la strada al progetto della creazione dell'unione europea così come è stata fatta.
Quei magistrati erano e sono pedine strumentalizzate.
Alcuni di destra, altri di sinistra, ma l'ideologia centra poco.
A guastare i piani, però, è arrivato Berlusconi.
La magistratura, intanto, ha continuato il suo lavoro.
Ricordo che il famoso avviso di garanzia che fece cadere il governo Berlusconi non fu annunciato da un giornale a caso ma dal corsera!
E così via tutto il susseguirsi degli eventi di questi anni.
A confermare la mia tesi ci sono anche altre valutazioni.
Quando a fare il proprio lavoro sono magistrati liberi ed indipedenti, fanno la fine di Falcone e Borsellino. Quei magistrati sono morti perchè non si muovevano all'interno di un progetto più ampio ma agivano spontaneamente senza eseguire ordine ma rispettando la legge e la propria missione.
Se le "toghe forti" avessero agito spontaneamente durante tangentopoli, il loro destino non sarebbe stato quello di diventare ministri ed avere un proprio partito come Di Pietro (che sono certo ancora oggi capisca ben poco di cosa gli acade intorno). Mi chiedo sempre da dove arrivino i voti al buon Tonino (lui non se lo chede perchè continua a non capire chi lo manovra).
Che le toghe siano "forti" e non "rosse", se ne è avuta conferma con il caso Unipol, lì non hanno agito a tutela dei ds ma dei poteri forti che sono i veri manovratori che muovo i fili della magistratura italiana.
Se le toghe fossero rosse il caso Unipol non sarebbe esploso, ma proprio perchè c'è comunque una certa strumentalizzazione politica alla fine i pesi sono stati due rispetto al caso Fiorani.
Un aspetto paradossale è che Berlusconi questo lo sa ma non può dirlo.
Un aspetto paradossale è che per difendersi da quei magistrati Berlusconi vuole attuare quella stesa riforma di separazione delle carriere che vogliono gli stessi poteri forti che lo attaccano e strumentalizzano la magistratura.
L'aspetto più inquietante è che nonostante oggi la tecnologia offra gli sturmenti per adare oltre l'apparenza dell'infromazione, la stragande maggioranza degli italiani si rifiuti di informarsi e di capire.
Gli italiani preferiscono ricevere l'informazioni piuttosto che accedervi e cercarla in prima persona.
Della stessa operazione Provenzano si è capito ben poco.
Non si è capito che quella, prima ancora di essere un'operazione politica, è stata un'operazione commerciale, un'operazione internazionale, decisa all'estero. Un'operazione che serve, ad esempio, ad accaparrarsi e gestire il business delle merci che arrivano dalla Cina, per spostare gli equlibri dei traffici internazionali in chiave antiamericana. Gli esempi sono infiniti, ma portano tutti alla stessa conclusione: in italia non esistono le toghe "rosse", esistono le toghe "forti".