Originariamente Scritto da
Cicerone
Pur essendo un elettore della CDL non sono leghista.
Leggete l'articolo qui di seguito.
Il Giornalista Giuliano Zulin, non un leghista intervistato o un militante della Lega, parla di "circa 700 presenti, provenienti da tutte le parti della Padania, Toscana compresa", quindi parlando di una pura invenzione territoriale (Padania) come nemmeno il quotidiano della lega farebbe.
E' vergognoso specie per tutti noi elettori della CDL che crediamo nella CDL e confidavamo in Libero che invece si mostra quasi il quotidiano della lega.
Comprendiamo la Lega ma Libero ha il dovere di parlare di cose esistenti e non seguire le invenzioni leghiste per acquisire qualche copia in più
BOICOTTIAMO LIBERO!
Compriamo solo Il foglio, Il Giornale,l'Opinione e tutti i quotidiani che si riferiscono alla CDL ed i cui giornalisti non seguono le invenzioni geografiche dei militanti della lega.
Rifondazione leghista: secessionisti e antiTav
dal nostro inviato Giuliano Zulin CAZZAGO SAN MARTINO ( BS)
Ritorno alle origini. Primo maggio 2006 " inizia il cammino di libertà" da Roma e dai vertici del Carroccio. I leghisti duri e puri passano all'azione. Sul cortile della Cascina Franciacorta, tra le colline bresciane, è ufficialmente nato il Fronte Indipendentista Padano, nuovo soggetto nella politica italiana con due braccia: una strettamente politica e una più culturale, grazie al Coordinamento Indipendentista Padano che raccoglie alcune associazioni d'area nordista. « Sì, perché bisogna preparare il terreno in vista della battaglia secessionista » , annuncia dal palco Sergio Terzaghi, varesino, presidente dell'Insorgente. I circa 700 presenti, provenienti da tutte le parti della Padania, Toscana compresa, non hanno dubbi sull'obiettivo da raggiungere: « Secessione, secessione » . Ogni tanto parte il coro e molti lo scandiscono a squarciagola. Certi slogan però non si sentivano da quasi 10 anni, come « Itaglia, Itaglia, vaff... » . Il culmine però è « bruciare il Tricolore » . Detto. Fatto. Due- tre forzuti Volontari Verdi lasciano gli stand gastronomici e i loro spiedini con polenta per compiere il rito. Sotto il palco allestito sopra un camioncino prendono in mano una bandiera italiana: cercano di accenderla. Niente. Allora la buttano per terra, la calpestano, la strappano, ci sputano sopra. Alla fine la cospargono con la vodka alla menta. E via: « Brucia il Tricolore, brucia il tricolore » . IL FUORIUSCITO Finito di mangiare costine e salamelle, è la volta degli interventi. Il portavoce di questa rifondazione leghista è Max Ferrari, ex direttore di TelePadania espulso dalla Lega con 65 capi d'accusa. E' lui ad aprire i lavori di questo " congresso" allo spiedo. E Ferrari inizia con l'analisi della situazione in Lega. congressi. Intanto i militanti sono trattati come operai cinesi a costo zero » . Dalle proteste alle proposte. « Non si è costruita una base, hanno abbandonato i militanti alle loro denunce » . I colonnelli invece - spiega Ferrari - sono stati colpiti « da un egoismo sfrenato: un culo, otto cadreghe. In via Bellerio potentissime segretarie fanno e disfano a loro piacimento. Quello che non si fa - sottolinea l'ex volto della tv padana - sono i LE 6 RICHIESTE Gilberto Oneto, il guru dell'universo indipendentista, ha sei richieste per i reggenti del Carroccio: « 1) Convocare un congresso straordinario della Lega dove possano votare chi ha avuto la tessera dal 1996; 2) Allestire una bacheca in via Bellerio, dove siano scritti nomi, cariche e compensi; 3) Comunicare il bilancio; 4) Indagare su chi ha preso o dato i soldi della Credieuronord. Non solo: il partito deve poi farsi carico della restituzione degli euro spariti; 5) Prendere contatto con tutti i movimenti autonomisti italiani ed europei; 6) Ripulire tutti i mass media padani » . Sul palco salgono in tanti: da Patrik Riondato di Raixe Venete ai ragazzi del Cap, il gruppo di studenti padani della Cattolica di Milano. È poi la volta dei friulani, vittime in questi giorni di epurazioni da parte del segretario regionale, il " calabrese" Pottino. Fra gli espulsi anche l'ex deputato Pietro Fontanini e Francesco Moro, da pochi giorni ex vicepresidente del Senato. E ancora i giovani del Granducato ( Toscana) « stanchi di essere trattati come l'ultima provincia dell'impero lombardo- centrico » . Parlano semplici militanti ( « voterò no a questa finta devolution » ) o ex leghisti ( « sta tornando la voglia di Nord » ) . Voce anche a Guido Rossi, ex deputato di Cuneo, e a Giancarlo Pagliarini, ex ministro e ora capolista della Lega per le comunali a Milano. Infine Fabrizio Fenoglio, presidente del comitato amici della Credieuronord. Poche parole, ma pesanti: « Lega ladrona, la Padania non perdona » . PENSIERO E AZIONE E finalmente il programma del Fronte Indipendentista Padano. « Pensiero e azione » , esordisce l'ex direttore di TelePadania copiando il motto della Giovine Italia di Mazzini. « In sintesi: principio di autodeterminazione di tutti i popoli, quindi anche quello di secessione. Non saremo né contro, né a favore dei gay. Quote d'ingresso per gli immigrati, purché non superino il 5% della popolazione. No alla mondializzazione, alla cultura Mc Donald's. No alla Tav, non serve ai padani, ma solo a chi deve spartirsi la torta » . Il Fip è nato ma non troppo. Il popolo indipendentista vuole combattere dentro la Lega. D'altronde è scritto nell'unico striscione sotto il palco: « Noi stiamo con Bossi e con Max Ferrari » . La sfida ai colonnelli è comunque partita.