da www.antiimperialista.com
Sep. 16, 2002

Lettera del Professor J. dalla prigione in Sud Africa
a Victor, Chielean Network



Chielean Network: lapena2000@aol.com
Cari Victor e compagni in lotta nel luogo in cui vi trovate: mi avvertiste, lo so, ma preferisco cadere lottando che restare passivo. Oltretutto non è un problema personale,ma riguarda il diritto degli esiliati, degli immigranti e dei profughi del sistema, di fronteggiare in ogni luogo insieme ai popoli poveri le barriere e le strutture che ci opprimono. La mia carcerazione è dovuta ad un tranello della polizia italiana che modificò i termini che permettevano l'entrata in quel paese. Comprensibile dato l'attuale governo. Cercherò di inviarvi maggiori antefatti. Per adesso preferisco concentrare l'attenzione su ciò che è urgente: è necessario evidenziare che il caso è politico e non criminale. Dobbiamo domandarci perchè i militari cileni si occupano tanto della faccenda, che ebbe inizio quando si giudicava Pinochet. E' ovvio che la resistenza avanza in Cile, e i militari stanno facendo pressione per calcare la mano, così come vogliono dimostrare che sono in grado di colpire, non il Professor J, ma tutti quelli che lottano; a maggior ragione dopo che sono riusciti a salvare Pinochet facendolo passare per matto, il che dimostra una certa debolezza. Immagino che i conciliaboli con i referenti di Lagos siano all'ordine del giorno. Lagos intende proseguire come Bonaparte, dando un qualcosa a destra e a manca. Sarebbe bene fare pressione da sinistra riproponendo la necessità obiettiva dell'essersi sollevati contro il golpe. Allo stesso tempo li spaventa l'avanzare della resistenza continentale. Bisogna ottenere una nuova dichiarazione di Jorge Palma, il quale smentì con bravura i militari che pretendevano di includere il mio nome nel caso Urzua. La stampa pubblicò in Cile (devo trovare delle fotocopie) fra il gennaio e l'aprile del 1984 che Palma, il quale non ho mai conosciuto personalmente,avrebbe detto che partecipò un certo Hugo e che quel Hugo ero io. Palma, con grande coraggio, si è opposto a quella versione facendo capire che era stato indotto a farlo sotto tortura. Bisogna inviare copie di questa nuova dichiarazione di Palma ovunque, bisogna divulgarla. Anche una copia per il mio avvocato, con traduzione in inglese, così come le notizie dell'epoca. Il mio avvocato: achmed@lrc.org.za. Una e-mail unica tratta da questa lettera. Ora, se fosse possibile, bisognerebbe mandare e-mail e fax dai luoghi più svariati con queste informazioni al governo sudafricano, cosi come chiedere ai gruppi e alle persone che protesteranno contro il Foro, che anche loro facciano circolare le informazioni. Mai mi hanno chiamato Hugo, molti gruppi e persone furono assassinati come colpevoli del caso e per questo ci esiliamo, per evitare di cadere nella vendetta dei militari che hanno ancora oggi il dente avvelenato. La nuova dichiarazione di Palma è essenziale, bisogna studiare la possibilità di attuare dei picchetti e consegnare dichiarazioni con diverse firme all'ambasciata sudafricana prima che cominci il Foro. Dobbiamo pensare che il Cile oggi è debole internazionalmente, con seri problemi riguardo gli investimenti, visto che molti capitali vengono dirottati in Africa a causa della crisi continentale, e i cileni stanno studiando come offrire ancora maggiori facilitazioni al capitale per usare il territorio come piattaforma di investimenti in altri paesi della regione. Ossia stanno prendendo fiato, non sono in grado di grugnire ed alzare la voce come prima. Ciò può portare il governo sudafricano a negare l'estradizione e dimostrarsi democratico in un momento in cui si trova sulla scena mondiale con tutte le luci puntate nella sua direzione. Però se mi mandano in Cile, saprò affrontare la situazione come combattente della resistenza. Ti chiedo di far circolare questa lettera e ti mando un abbraccio.

Professor J.