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  1. #1
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    Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    Preghiera alla Mater Boni Consilii
    Di papa Pio XII

    Vergine Santa, ai cui piedi ci conduce la nostra affannosa incertezza nella ricerca e nel conseguimento del vero e del bene per invocarti col titolo di Madre del Buon Consiglio, vieni, te ne preghiamo, in nostro soccorso, mentre le vie del mondo, le tenebre dell’errore e del male congiurano alla nostra rovina, fuorviando le menti e i cuori.

    Tu, Sede della Sapienza e stella del mare, dà lume ai dubbiosi e agli erranti, affinché I falsi beni non li seducano; rendili saldi contro le forze ostili e corruttrici delle passioni e del peccato.

    Ottieni per noi, o Madre del Buon Consiglio, dal tuo Divin Figlio, l’amore della virtù e, negli incerti e difficili passi, la forza di abbracciare ciò che conviene alla nostra salvezza. Se la tua mano ci sorregge cammineremo incolumi per i sentieri segnalatici dalla vita e dalle parole del Redentore Gesù; e dopo aver seguito liberi e sicuri, pur nelle lotte terrene, sotto la tua materna stella, il Sole della Verità e della Giustizia, godremo con Te nel porto della salute la piena ed eterna pace.

    Amen.

  2. #2
    Veritas liberabit vos
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    Predefinito

    MADONNA DEL BUON CONSIGLIO

    A Genazzano (Roma), nel luogo dove oggi sorge il Santuario della Madre del Buon Consiglio, esisteva un’antica chiesa del decimo secolo.
    Nella seconda metà del 1400, una vedova e terziaria agostiniana di nome Petruccia, mise a disposizione tutti i suoi beni per ingrandire e restaurare la vecchia chiesa ormai fatiscente. Ma il preventivo di spesa si rilevò insufficiente per portare a termine il progetto. I lavori furono sospesi e la popolazione, con sarcasmo, derideva la santa vedova per l’insuccesso della sua impresa. Ma Petruccia con serenità diceva loro:
    " Figlioli miei, non vi preoccupate, perché prima che io muoia (ed era già molto vecchia) la Beata Vergine e S. Agostino porteranno a termine questa chiesa!".

    Non passò un anno dalla predizione perché nel 1467, il 25 di aprile, festa di S. Marco, un’immagine della beata Vergine miracolosamente apparve in una parete della chiesa. Secondo diversi testimoni, quell'immagine provenì volando da Scutari, un paese dell'Albania. L'immagine miracolosa aveva abbandonato la residenza originaria dove era in atto la persecuzione dei cristiani da parte dei musulmani, e aveva attraversato il mare trasportata da due angeli, fuggendo poco prima che la città fosse presa dai Turchi.

    Grande fu la commozione della popolazione non solo per il prodigioso evento, ma per i tanti miracoli e grazie con i quali la Beata Vergine

    volle manifestarsi attraverso la sua bellissima Immagine. La Vergine del Buon Consiglio infatti manifestò subito la sua benevolenza verso la folla di fedeli e pellegrini immediatamente accorsi a Genazzano sull'eco del prodigioso evento: il 27 aprile, ovvero dopo appena due giorni dal suo arrivo, la Vergine compì il suo primo miracolo cui ne seguirono, alla data del 16 agosto dello stesso 1467, ben 160. Il ripetersi di questi fatti consigliò il notaio del paese a trascriverli in apposito registro (Codice del Miracoli).
    Immenso fu il concorso di popolo che veniva dai paesi vicini e poi da ogni parte d’Italia a pregare la Santa Immagine. Il papa Paolo II° volle rendersi conto dell’accaduto, e inviò a Genazzano, come suoi osservatori, due vescovi.
    Diversi pontefici hanno manifestato una grande devozione verso la Madonna del Buon Consiglio.

    Preghiamo la Beata Vergine del Buon Consiglio, perché sappia sempre aiutarci a scegliere ciò che Dio desidera da noi:

    PREGHIERA:
    Beatissima Vergine Maria, purissima Madre di Dio, fedele dispensatrice di tutte le grazie, deh! Per l'amore del vostro divin Figliolo illuminate la mia mente, ed assistetemi coi vostri consigli, sicché possa vedere e volere cio' che debbo fare in ogni circostanza della vita. Spero, o Vergine Immacolata, di ricevere per la vostra intercessione questo celeste favore; dopo Dio, ogni mia confidenza è in voi riposta.
    Nel timore però che i miei peccati possano impedire l'effetto alla mia preghiera, li detesto quanto posso, perché dispiacciono infinitamente al vostro Figlio.
    Mia buona Madre, io vi domando questa cosa sola: Cosa debbo fare?


    Tratto da: http://www.preghiereagesuemaria.it/s...0consiglio.htm

  3. #3
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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    L'Istituto "Mater Boni Consilii" - che riconosce in Pio XII l'ultimo Papa legittimo - è stato appunto fondato e porta tale nome proprio in onore della Madonna del Buon Consiglio:




    Sodalitium - Sito ufficiale dell'Istituto Mater Boni Consilii
    http://www.sodalitium.biz/

    Il Buon Consiglio - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sodalitium/il-buon-consiglio/
    Opportune importune - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sodalitium...une-importune/
    Sodalitium - Sodalitium

    http://www.sodalitium.biz/sodalitium/

    Madonna del Buon Consiglio - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/madonna-del-buon-consiglio/
    “26 aprile, festa della Madonna del Buon Consiglio.
    Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII.

    Vergine Santa, ai cui piedi ci conduce la nostra affannosa incertezza nella ricerca e nel conseguimento del vero e del bene per invocarti col titolo di Madre del Buon Consiglio, vieni, te ne preghiamo, in nostro soccorso, mentre le vie del mondo, le tenebre dell’errore e del male congiurano alla nostra rovina, fuorviando le menti e i cuori. Tu, Sede della Sapienza e stella del mare, dà lume ai dubbiosi e agli erranti, affinché I falsi beni non li seducano; rendili saldi contro le forze ostili e corruttrici delle passioni e del peccato. Ottieni per noi, o Madre del Buon Consiglio, dal tuo Divin Figlio, l’amore della virtù e, negli incerti e difficili passi, la forza di abbracciare ciò che conviene alla nostra salvezza. Se la tua mano ci sorregge cammineremo incolumi per i sentieri segnalatici dalla vita e dalle parole del Redentore Gesù; e dopo aver seguito liberi e sicuri, pur nelle lotte terrene, sotto la tua materna stella, il Sole della Verità e della Giustizia, godremo con Te nel porto della salute la piena ed eterna pace. Così sia.”



    Dal sito "Sodalitium" un bel video sulla storia trentennale dell’Istituto "Mater Boni Consilii" dalla sua fondazione:


    https://www.sodalitium.biz/listituto...ciata-31-anni/





    https://twitter.com/mattiaross1
    "Mattia P. Rossi‏ @MATTIAross1
    Oggi, festa della Madonna del Buon Consiglio, è la patronale dell'Istituto Mater Boni Consilii, baluardo cattolico contro il (neo)modernismo."




    "† I.M.B.C. - Istituto Mater Boni Consilii: conferenze (Tesi di Cassiciacum/non una cum)"
    https://www.youtube.com/playlist?lis...w3S5rgOTElg5MV



    https://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    "Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]."
    "26 Avril : Notre-Dame du Bon Conseil."
    Présentation de l'Institut Mater Boni Consilii
    Qui sommes-nous ? - Sodalitium
    Qui sommes-nous ? - Sodalitium
    Petites litanies de Notre-Dame du Bon Conseil
    Petites litanies de Notre-Dame du Bon Conseil - Sodalitium
    Petites litanies de Notre-Dame du Bon Conseil - Sodalitium



    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    "Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare il beato Cleto, Papa e Martire, il quale, secondo dopo l’Apostolo Piétro, governò la Chiesa, e nella persecuzione di Domiziano fu coronato col martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Papa, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, il beato Cleto, Papa e Martire, possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.
    #sdgcdpr"



    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “26 aprile 2017: San Cleto, Papa e martire.”
    “26 aprile 2017: San Marcellino, Papa e martire.”






    Oggi 26 aprile 2017 Santi Cleto e Marcellino, papi e martiri, e festa della Madonna del Buon Consiglio...Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!
    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  4. #4
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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    17 APRILE 2018: Sant’Aniceto, Papa e Martire;Primo giorno della novena alla Madre del Buon Consiglio (dal 17 al 25 APRILE, il 26 APRILE è la FESTA), si può recitare la preghiera sotto riportata di Papa LEONE XIII, il quale fu colui che aggiunse alle litanie lauretane proprio l’invocazione Mater Boni Consilii…




    Sodalitium - Sito ufficiale dell'Istituto Mater Boni Consilii
    http://www.sodalitium.biz/

    L'Istituto Mater Boni Consilii Una storia cominiciata 31 anni fa... - Sodalitium

    http://www.sodalitium.biz/wp-content...d-logosito.png






    Sant?Aniceto - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santaniceto/
    «17 aprile, Sant’Aniceto, Papa e Martire.
    “A Roma sant’Anicéto, Papa e Martire, il quale, nella persecuzione di Marco Aurélio Antonino e Lucio Vero, ricevette la palma del martirio”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-4-218x300.png





    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    http://santiemodestia.blogspot.it/20...-del-buon.html
    http://santiemodestia.blogspot.it/20...-del-buon.html
    “PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII

    Gloriosissima Vergine Maria,
    scelta dall'Eterno Consiglio
    per essere la Madre del Verbo Incarnato,
    la Tesoriera delle Grazie Divine
    e l'Avvocata dei peccatori,
    io, il più indegno dei Vostri servi,
    ricorro a Voi, affinché Vi degniate di essere mia guida
    e mio consiglio in questa valle di lacrime.
    Ottenetemi, per il Preziosissimo Sangue del Vostro Divin Figlio,
    il perdono dei miei peccati,
    la salvezza dell'anima mia
    e i mezzi necessari per meritarla.
    Ottenete alla Santa Chiesa il trionfo sui suoi nemici
    e la propagazione del regno di Gesù Cristo sulla terra.
    Così sia.”






    https://i.ebayimg.com/images/g/xt4AA...g6/s-l1600.jpg


    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    SUPPLICA ALLA SS VERGINE MARIA MADRE DEL BUON CONSIGLIO
    Madonna del Buon Consiglio







    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Du 17 au 25 avril : Neuvaine à Notre-Dame du Bon Conseil.”
    17 avril : Saint Anicet Pape et Martyr (IIème siècle) :: Ligue Saint Amédée
    “17 avril : Saint Anicet Pape et Martyr (IIème siècle).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...int_anicet.jpg





    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...4-al-25-4.html





    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    Edizioni Radio Spada - Home
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “17 aprile 2018: sant'Aniceto, Papa e martire.”
    “17 aprile 2018: un devoto ricordo di Radio Spada per il beato Rodolfo da Berna, martire e vittima di omicidio rituale.”





    https://forum.termometropolitico.it/...consiglio.html
    https://forum.termometropolitico.it/...a-pio-xii.html











    Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!
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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    18 APRILE 2018: San Giuseppe, patrono della Chiesa universale…
    Secondo giorno della novena alla Madre del Buon Consiglio (dal 17 al 25 APRILE, il 26 APRILE è la FESTA), si possono recitare le “Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio” (v. sul blog “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano”) oppure la preghiera di Papa LEONE XIII, il quale fu colui che aggiunse alle litanie lauretane proprio l’invocazione Mater Boni Consilii…





    https://oratoriosantambrogiomilano.w...l-17-al-25-04/
    “Novena alla Madonna del Buon Consiglio - dal 17 al 25/04.
    Dal 17 al 25 aprile come novena alla Madonna M.B.C. si possono dire le seguenti litanie:
    Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio.”




    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    “PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII.

    Gloriosissima Vergine Maria,
    scelta dall'Eterno Consiglio
    per essere la Madre del Verbo Incarnato,
    la Tesoriera delle Grazie Divine
    e l'Avvocata dei peccatori,
    io, il più indegno dei Vostri servi,
    ricorro a Voi, affinché Vi degniate di essere mia guida
    e mio consiglio in questa valle di lacrime.
    Ottenetemi, per il Preziosissimo Sangue del Vostro Divin Figlio,
    il perdono dei miei peccati,
    la salvezza dell'anima mia
    e i mezzi necessari per meritarla.
    Ottenete alla Santa Chiesa il trionfo sui suoi nemici
    e la propagazione del regno di Gesù Cristo sulla terra.
    Così sia.”




    “Pascendi Dominici Gregis
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...SfgXjCViAIOOqg
    ✞ Dal 17 al 25 Aprile: Novena alla Mater Boni Consilii - pdf. con istruzione e novena qui:
    https://drive.google.com/file/d/1o4T...dpaoMulUB/view
    IMPRIMATUR 1901.
    ------------Apparizione della B. V. del Buon Consiglio.-------

    "Poco fuori di Scutari, città dell'Albania, si venerava, dipinta sul muro, una portentosa imagine di Maria denominata del Buon Ufficio; ma raffreddatasi poscia la pietà di quei terrazzani, prima che Dio li punisse col farli passare sotto il giogo di Maometto II, due piissimi mercanti presaghi dell'imminente divina vendetta, e risoluti di recarsi altrove, prostrati ai piedi della detta imagine, supplicarono la Vergine del suo consiglio sul luogo a cui dovevano dirigersi nell'emigrare. Erano già per alzarsi ed uscire di chiesa quando ad un tratto non vedono più l'imagine sopra i'altare, ma invece una candida nuvola che se ne distacca e s'incammina fuori di chiesa. Essi la seguono, quasi rapiti da inesprimibile estasi, e continuando quella il suo volo all'Occidente, si sentono tratti da forza invisibile a seguitarla cogli occhi fissi nella nuvoletta, la quale diradata da misterioso chiarore, lasciava in qualche modo apparire la venerata volante imagine. Giunti, o piuttosto portati, così alla riva del mare, distante circa 24 miglia da Scutari, vedendola passare...."




    Solennità di San Giuseppe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/solennita-san-giuseppe/
    «18 aprile, Solennità di San Giuseppe.

    O San Giuseppe, la cui protezione è così grande, così forte, così sollecita davanti al trono di Dio, ti affido tutti i miei interessi e i miei desideri.
    O San Giuseppe, assistimi con la tua potente intercessione, e ottieni per me dal tuo Figlio divino tutte le benedizioni spirituali attraverso Gesù Cristo, nostro Signore, di modo che essendomi affidato al tuo potere celeste possa offrire il mio ringraziamento e il mio omaggio al più amorevole dei padri.
    O San Giuseppe, non mi stanco mai di contemplare te e Gesù addormentato tra le tue braccia; non oso avvicinarmi mentre Egli riposa accanto al tuo cuore. Stringilo in nome mio e bacia il Suo capo per me, e chiedigli di restituire il bacio quando sarò sul letto di morte. San Giuseppe, patrono delle anime che stanno per morire, prega per me. Così sia. »
    http://www.sodalitium.biz/wp-content..._n-178x300.jpg









    «Foto Settimana Santa 2018
    Settimana Santa 2018 Fotogallery - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/settimana-...8-fotogallery/
    http://www.sodalitium.biz/sabato-san...-fotogallery/»





    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    Saint du jour :: Ligue Saint Amédée
    «Liste des saints du jour selon le calendrier catholique traditionnel en vigueur jusqu'en 1955.»

    18 avril : Saint Parfait de Cordoue, Prêtre et Martyr (? 850) :: Ligue Saint Amédée
    “18 avril : Saint Parfait de Cordoue, Prêtre et Martyr († 850).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_parfait.jpg






    “Du 17 au 25 avril : Neuvaine à Notre-Dame du Bon Conseil.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...2c&oe=5B5F2F54










    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...4-al-25-4.html



    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/



    https://it-it.facebook.com/Traditio.Verona.it/






    San Galdino della Sala, detto anche Galdino Valvassi della Sala o semplicemente San Galdino (Milano, 1096 circa – Milano, 18 aprile 1176), vescovo milanese e Santo della Chiesa cattolica:



    San Galdino
    http://www.santiebeati.it/dettaglio/49900
    “San Galdino Vescovo 18 aprile
    Milano, 1096 - 18 aprile 1176

    Figlio di piccoli nobili, Galdino è nato a Milano, avviandosi poi alla vita ecclesiastica. Nel 1160 è arcidiacono della cattedrale, e lo troviamo con l'arcivescovo Oberto al campo dei milanesi. Nel 1162 assiste alla distruzione della città ordinata dall'imperatore, Federico I Barbarossa. Lui e l'arcivescovo sono schierati con Alessandro III, eletto papa nel 1159 da una parte dei cardinali, mentre altri eleggevano il filo-tedesco, antipapa, Ottaviano de' Monticelli col nome di Vittore VI. Scisma nella Chiesa, dunque. Nel 1165 Galdino viene nominato cardinale e succede a Oberto sulla cattedra di Ambrogio. La città però è in rovina. Nel 1167 incomincia la ricostruzione, e uno dei protagonisti è lui. Riorganizza la Chiesa in Lombardia e pianifica il soccorso ai molti poveri. Rimesse in piedi le strutture fondamentali per miserie vecchie e nuove, dice agli amministratori e fa incidere sulla pietra: «Voi siete qui solo per servire i poveri». Restaura la cattedrale, aiutato da donne milanesi che donano i pochi gioielli salvati dai saccheggi del Barbarossa. Morirà nel 1176 sul pulpito della chiesa di Santa Tecla, dopo un sermone. (Avvenire)
    Emblema: Bastone pastorale
    Martirologio Romano: A Milano, san Galdino, vescovo, che si adoperò per la ricostruzione della città distrutta dalle guerre per il potere e, al termine di un discorso contro gli eretici, rese lo spirito a Dio.”



    St. Galdinus of Milan, Saint of April 18
    http://www.traditioninaction.org/SOD...nus_4-18.html]
    “St. Galdinus, Cardinal of Milan (c. 1096 –1176).”
    http://www.traditioninaction.org/SOD...1_Cardinal.jpg










    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “18 aprile 2018: San Giuseppe, patrono della Chiesa universale.
    Patrono della Chiesa.
    Di lassù egli spande, su coloro che lo invocano, il suo potente patrocinio. Ecco quanto dice, con linguaggio ispirato, la liturgia della Chiesa: "O Giuseppe, vanto dei celesti, speranza dei mortali, sostegno del mondo!" Quale grande potere in un uomo! Ma nessuno, come lui, ebbe sulla terra rapporti così intimi col Figlio di Dio. Gesù si degnò di essergli sottomesso e in cielo, ora, vuole glorificare colui al quale affidò, quaggiù, la sua infanzia e l'onore di sua Madre. Non ci sono limiti al potere di san Giuseppe e la Chiesa ci invita, oggi, a ricorrere, con molta fiducia, a questo potente protettore. Invochiamolo nelle terribili prove della vita ed egli ci proteggerà: nei pericoli dell'anima e del corpo, nelle prove e nelle crisi sia temporali che spirituali, abbiamo fiducia in lui e la nostra speranza non verrà ingannata. Diceva il Re d'Egitto al suo popolo affamato: "Andate da Giuseppe"; il Re del Cielo ci ripete quello stesso invito; e il fedele custode della Vergine Maria ha, presso Dio, assai più potere di quanto ne avesse, presso il Faraone, il sovraintendente ai granai di Menphis.
    La rivelazione di questo aiuto potente predisposto dall'eternità, è stata dapprima fatta conoscere da Dio a certe anime privilegiate alle quali venne affidata come un prezioso germe: precisamente come si verificò per la festa del Santissimo Sacramento, per la festa del Sacro Cuore e per altre ancora. Nel XVI secolo, santa Teresa, i cui scritti saranno in seguito conosciuti in tutto il mondo, ricevette una rivelazione divina a questo riguardo e ne parlò nella sua Vita.
    Santa Teresa e san Giuseppe.
    Ecco quanto dice: "Invoco san Giuseppe come patrono e protettore e non cesso di raccomandarmi a lui: il suo soccorso si manifesta in modo visibilissimo. Questo tenero protettore dell'anima mia, questo amabilissimo padre, si degnò di trarmi dallo stato in cui languiva il mio corpo e di liberarmi da pericoli assai più gravi che minacciavano il mio onore e la mia salvezza eterna. In più, mi ha esaudita sempre, più di quanto sperassi e di quanto chiedessi. Non ricordo di avergli chiesto qualcosa e che non me l'abbia accordato. Quale ampio quadro io potrei esporre, se mi fosse accordato di conoscere tutte le grazie di cui Iddio m'ha colmata e i pericoli, sia dell'anima che del corpo, da cui m'ha liberata per intercessione di questo amabilissimo Santo! L'Altissimo dona ai santi quelle grazie che servono per aiutarci in certe circostanze; il glorioso san Giuseppe - e lo dico per esperienza - estende il suo potere su tutto. Con questo, il Signore vuole mostrarci che, come un giorno fu sottomesso all'autorità di Giuseppe, suo padre putativo, così ancora in cielo, si degna di accettare la sua volontà, esaudendo i suoi desideri. Come me, l'hanno costatato per esperienza, quelle persone alle quali ho consigliato di raccomandarsi a questo incomparabile protettore; il numero delle anime che lo onorano cresce di giorno in giorno, e i felici successi della sua mediazione confermano la verità delle mie parole".
    Per soddisfare questi desideri e per venire incontro alla devo­zione del popolo cristiano, il 10 settembre 1847, Pio IX estese alla Chiesa universale la festa del Patrocinio di san Giuseppe che fino allora era celebrata soltanto dai Carmelitani e da qualche chiesa. In seguito, san Pio X aumentò il valore di questa festa, onorandola di una Ottava."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0f&oe=5B621177






    “Il 18 aprile 309 Papa Eusebio viene esaltato al Sommo Pontificato.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...64&oe=5B677ACE







    “Beatificazione di Giovanna d'Arco da parte di san Pio X il 18 aprile 1909.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...dd&oe=5B69494D






    https://www.radiospada.org/2018/04/v...-di-santomero/
    “[VITA EST MILITIA] Ugo de’ Pagani e Goffredo di Sant’Omero.
    Nota di Radio Spada; continua oggi, festa di San Giuseppe patrono della Chiesa universale, la rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”

    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1





    «Piergiorgio Seveso
    [RADIO SPADA] Tra i molti modi che ci sono per compiere la Buona Battaglia del cattolicesimo romano integrale, noi abbiamo scelto irrevocabilmente questo. Se volete aiutarci, leggete il nostro blog, comprate i nostri libri. Se vi sentite particolarmente vicini a noi, venite alla quarta giornata di cultura radiospadista (per info 3662949035 oppure radiospada@gmail.com). Se volete aiutarci, soprattutto pregate per noi.»












    Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!
    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    19 aprile 2018: Sant’Espedito, Martire; infra l'Ottava del Patrocinio di San Giuseppe e Terzo giorno della novena alla Madre del Buon Consiglio (dal 17 al 25 APRILE, il 26 APRILE è la FESTA), si possono recitare le “Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio” (v. sul blog “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano”) oppure la preghiera sotto riportata di Papa LEONE XIII, il quale fu colui che aggiunse alle litanie lauretane proprio l’invocazione Mater Boni Consilii…



    https://oratoriosantambrogiomilano.w...l-17-al-25-04/
    “Novena alla Madonna del Buon Consiglio- dal 17 al 25/04
    Dal 17 al 25 aprile come novena alla Madonna M.B.C. si possono dire le seguenti litanie:
    Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio.”







    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    “PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII.”


    “Pascendi Dominici Gregis
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...SfgXjCViAIOOqg
    ✞ Dal 17 al 25 Aprile: Novena alla Mater Boni Consilii - pdf. con istruzione e novena qui:
    https://drive.google.com/file/d/1o4T...UB/view”




    Sant?Espedito - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santespedito/
    «19 aprile, Sant’Espedito, Martire.

    Mio Santo Espedito delle cause giuste ed urgenti, soccorrimi in questo momento di afflizione e disperazione. Intercedi per me presso il nostro Signore Gesù Cristo. Tu che sei il Santo degli afflitti, tu che sei un Santo Guerriero, tu che sei il Santo dei disperati, tu che sei il Santo delle cause urgenti. Proteggimi, aiutami, dammi forza, coraggio e serenità. Ascolta la mia richiesta (esporre). Aiutami a superare questo momento difficile, proteggimi di tutti coloro che possono danneggiarmi. Proteggi la mia famiglia, attendi la mia domanda con urgenza. Ridonami la pace e la tranquillità. Ti sarò grato fino alla fine della mia vita e porterò il tuo nome a tutti quelli che hanno fede. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...us-172x300.jpg







    Don Francesco Ricossa oggi 19 aprile 2018, Sant’Espedito, è tornato a pubblicare su “Sodalitium” alcuni avvertimenti importanti su certe effettive ambiguità dottrinali ‘tradizionaliste’ (ad es. posizioni semi-fallibiliste sul Papato, alcune simpatie un po' sospette verso autori del passato dottrinalmente di dubbia ortodossia, soprattutto artisti e letterati, e così via) presenti su “Radio Spada”, in particolare su quanto scritto da Alessandro Guzzi (bravo scrittore di notevole acutezza intellettuale ma abbastanza ambiguo, infatti tra l'altro sto appunto leggendo il suo libro "Trasformazione del Male" e mi sono subito accorto di certe contraddizioni, i primi capitoli davvero validissimi di difesa del Cattolicesimo integrale con dura critica al mondialismo, alla giudeo-massoneria, all'eresia neo-modernista ed al vaticano-secondismo mentre in seguito riferimenti più o meno elogiativi a scrittori e poeti decadenti od esotericheggianti, diverso tempo fa avevo anche visitato più volte il suo sito personale ed avevo ricavato una medesima impressione); in passato aveva fatto doverose precisazioni su quanto detto e pubblicato da Maurizio Blondet, su Massimo Introvigne e soci, sulla TFP (“Tradizione, Famiglia e Proprietà” ) di Plinio Correa de Oliveira, sul pensiero di Ezra Pound ed in generale di certo ‘tradizionalismo’ ibrido e spurio catto-esoterico che spesso mischia il Cattolicesimo in apparenza intransigente con richiami più o meno velati all’esoterismo persino cabalistico, al perennialismo guenoniano e correnti affini, ecc.
    Don Ricossa ha parlato anche a Modena sul tema controverso "Massoni, modernisti, tradizionalisti" il 14/10/2017 durante la "XII GIORNATA PER LA REGALITÀ SOCIALE DI CRISTO", quel giorno io c'ero insieme a Don Floriano ed altri fedeli e conoscenti ed è stata una conferenza molto istruttiva ed edificante; la segnano sotto, c'è il video su youtube nella pagina di "Sodalitium"...
    Personalmente ritengo fondate queste critiche e le condivido, pur rilevando alcune esagerazioni ossessive e polemiche di condanna eccessiva verso il progetto RS forse dettate a volte anche da eventuali motivi di astio personale, dato che quel che sostiene Don Ricossa è oggettivamente conforme alla dottrina cattolica, anche se per il resto continuo a stimare Piergiorgio Seveso e Luca Fumagalli (fedeli dell'IMBC di vecchia data tra l'altro, come ben si sa), Andrea ed Ilaria Giacobazzi e molti altri nonchè ad ammirare tutto quel che di buono sul blog ed a livello editoriale pubblica e fa per la causa del Cattolicesimo "Radio Spada", merito oggettivo che nessuno può negare loro; in ogni caso, da leggere per una seria riflessione:




    Un astrologo per Radio Spada - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/un-astrologo-radio-spada/
    Un astrologo per Radio Spada - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/u...o-radio-spada/
    “Un astrologo per Radio Spada 19 aprile 2018
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 38/18 del 19 aprile 2018, Sant’Espedito.”


    Uno gnostico a Reggio Emilia (l?aldilà secondo Maurizio Blondet) - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/uno-gnosti...rizio-blondet/
    Uno gnostico a Reggio Emilia (l?aldilà secondo Maurizio Blondet) - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/u...rizio-blondet/

    “Uno gnostico a Reggio Emilia (l’aldilà secondo Maurizio Blondet) 12 giugno 2017
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 58/17 del 12 giugno 2017, San Giovanni di San Facondo
    Uno gnostico a Reggio Emilia (l’aldilà secondo Maurizio Blondet)
    (…) Già in passato sono stati segnalati degli articoli di Maurizio Blondet in constrasto con la dottrina e l’esegesi cattolica (…)”
    I cattivi maestri della cattiva esegesi - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/i...ttiva-esegesi/


    Repetita iuvant: Ezra Pound e la Teosofia - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/r...e-la-teosofia/
    http://www.sodalitium.biz/ezra-pound-e-la-teosofia/

    “Repetita iuvant: Ezra Pound e la Teosofia 12 aprile 2018
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 36/18 del 12 aprile 2018, San Zeno
    Repetita iuvant: Ezra Pound e la Teosofia
    Ezra Pound e la Teosofia, di don Francesco Ricossa (dalla rivista “Sodalitium”, n. 67, dicembre 2015).”

    "Sodalitium IMBC Modena, 14/10/2017, XII GIORNATA PER LA REGALITÀ SOCIALE DI CRISTO: "DELLA SETTA MASSONICA 1717-2017: i tre secoli della massoneria moderna". Terza lezione: "Massoni, modernisti, tradizionalisti". Relatore: don Francesco Ricossa.
    https://www.youtube.com/watch?v=VXyxiFj6Zj0
    https://www.youtube.com/user/sodalitium
    "





    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    19 avril : Saint Expedit, Martyr (? 303) :: Ligue Saint Amédée
    “19 avril : Saint Expedit, Martyr († 303).

    Selon le Martyrologe Romain, le légionnaire romain Expédit, chef de la XIIème légion nommée « La Fulgurante » subit le martyre pour sa Foi le 19 avril 303 à Mélitène, en Arménie avec cinq autres soldats. Peu de temps après sa mort, son culte se répand en Cappadoce.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_expedit.jpg








    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    “O Maria, le vostre preghiere ottengono quanto dimandano, pregate Voi per me l'Altissimo.”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...4-al-25-4.html



    “Il sacerdote nell'uso delle chiavi agisce come strumento e ministro di Dio. Ora, nessuno strumento ha efficacia se non in quanto è mosso dall'agente principale. Per cui Dionigi [De eccl. hier. 7, 3, 7] afferma che "i sacerdoti devono servirsi dei poteri gerarchici quando sono mossi dalla divinità". E per indicare questa dipendenza il Vangelo [Mt 16, 17], prima della consegna delle chiavi a Pietro, ricorda la rivelazione a lui fatta della divinità [di Cristo]; e prima del conferimento di questo potere agli Apostoli ricorda [Gv 20, 22] l'effusione dello Spirito Santo, dal quale "sono mossi i figli di Dio". Se uno quindi presumesse di servirsi del proprio potere prescindendo da quella mozione divina non raggiungerebbe l'effetto, come afferma Dionigi [l. cit.]. Inoltre egli si scosterebbe così dall'ordine divino, e incorrerebbe in una colpa. E poiché le pene o penitenze soddisfattorie vanno inflitte quali rimedi medicinali, come nell'arte medica le diverse medicine non si addicono a tutti gli infermi, ma devono essere variate secondo l'arbitrio di un medico il quale segua non il suo arbitrio, ma la scienza della medicina, così le penitenze determinate nei canoni non si addicono a tutti i penitenti, ma devono essere variate secondo l'arbitrio del sacerdote regolato dall'ispirazione di Dio. Come quindi talora il medico si astiene prudentemente dal dare una medicina efficace per curare una malattia affinché non insorga un pericolo più grave a causa della debilitazione fisica del paziente, così il sacerdote mosso dall'ispirazione divina non sempre impone tutta la penitenza dovuta per un dato peccato affinché il penitente spiritualmente infermo non disperi a motivo della gravità della pena, e si ritragga così del tutto dalla penitenza. Dalla Somma Theologiae, san Tommaso d'Aquino.”»




    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    “A.M. «Salus nostra in manu tua est : réspice nos tantum, et læti serviémus Regi.
    Questo passaggio è tratto dal versetto del responsorio alla prima lezione di Mattutina nell'ufficio della Solennità di San Giuseppe. È una preghiera che si appoggia su paragone stabilito tra il Patriarca Giuseppe del Vecchio Testamento e lo Sposo della Madonna.
    Mentre quello del Vecchio Testamento per una saggia provvista ha salvato dalla carestia e la sua famiglia e l'Egitto, invece il Nostro Glorioso Giuseppe, ha preso cura del Pane di vita Che doveva un giorno salvare e nutrire le anime. Affidiamo la cura della nostra anima a questo glorioso Patriarca, chiediamogli di gettare su noi il suo sguardo benigno affinché possiamo servire nella gioia il Divino Re».”








    https://sant_espedito_martire.blogs.sapo.pt/318.html


    http://www.santiebeati.it/dettaglio/50050


    http://www.preghiereagesuemaria.it/s...9;espedito.htm
    "SANT'ESPEDITO
    Patrono delle cause urgenti e disperate
    Storia
    Saint'Espedito, Capo detta Legione Romana fulminante, contemporaneo a Santa Filomena, fu martirizzato nel IV secolo sotto Diocleziano, si celebra la Festa il 19 Aprile, è invocato nelle cause disperate, od urgenti, spirituali e temporali. Mostra la Croce sulla quale sta scritto: Hodie (oggi) e schiaccia la testa ad un corvo che col suo gracchiare dice: Cras (domani) per insegnarci che non dobbiamo mai dubitare della Onnipotenza di Dio, né aspettare il domani per pregare con fiducia e fervore. E' il Santo dell'undicesima ora, che non è mai invocato troppo tardi, sempre però come intercessore presso la Santissima Vergine."






    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “19 aprile 2018: infra l'Ottava del Patrocinio di San Giuseppe.”






    «19 aprile 2018: Radio Spada ricorda san Werner di Oberwesel.

    Santo renano del secolo 13°, appartenne come Simonino di Trento e Guglielmo di Norwich al gruppo dei ragazzi martiri immolati da alcuni ebrei, per delitto rituale in odio alla fede cattolica. Figlio di un vignaiolo, Werner fu ucciso a 14 anni a Oberwesel nel 1287, venendo appeso a una colonna a testa in giù e svenato. La notizia di questo nefando assassinio rituale scatenò forti e sanguinose rappresaglie contro le comunità ebraiche nella valle del Reno. Canonizzato nel 1428, s. Werner ebbe culto dapprima nella diocesi di Treviri, particolarmente a Bacharach sul Reno, dove gli fu consacrata una cappella. E' il protettore dei vignaioli del Reno, della Borgogna e dell'Alvernia.
    “Gesta Treverorum continuata, hg. von G. WAITZ, MGH SS XXIV, Hannover 1879, S. 470 (Gesta Boemundi archiepiscopi Treverensis, cap. 10)
    Anno Domini 1287, domino Boemundo adhuc in Romana curia existente, puer quidam christianus et mendicus Wernerus nomine, cum apud Wesaliam villam Treverensis dyocesis de celario cuiusdam Iudei cum cophino terrram exportaret, hora quadam, dum facultas se optulit oportuna, inito consilio, perfidi Iudei, christiani nominis inimici, irruerunt in eum, qui diversis plagis innocentem puerum afficientes, membratim laniabant et tandem crudeli morte perimerunt, corpusque exanime et exangue longius a villa in dumis et vepribus absconderunt. Deus autem corpus sui martyris a bestiis et avibus conservans intactum, inventum est a quodam rustico, qui ibi iuxta terram arabat. Et ad hoc spectaculum vicinis convocatis, exortum est murmur in populo, quod impii Iudei hoc facinus perpetrassent; sicut etiam ancilla quedam christiana Iudeis serviens testabatur, que asseruit, se per rimam parietis premissa conspexisse. Quam ob rem homines illius terre longe vel prope positi furore repleti, in miseros Iudeos crudeliter exarserunt, quosdam suffocantes, alios cum uxoribus et parvulis concremantes, alios submergentes ac plures gladio perimentes. Tantum illi qui se in castris et municionibus nobilium recipere poterant ab huiusmodi peste vix tuebantur. Corpusque venerabile martyris translatum est Bacharacum, et statim ibi ad honorem Dei et sui martyris capella construitur opere sumptuoso. Cuius mortem preciosam in conspectu suo Dominus pie creditur multis miraculis declarasse. Ad cuius tumulum spe venie peregrinorum turbe de propinquis et longinquis regionibus catervatim cucurrerunt.”. »






    “Il 19 aprile 1665 Alessandro VII iscriveva nel novero dei Santi Confessori il beato Francesco di Sales (1567-1622), Vescovo di Ginevra, zelatore dei decreti tridentini e propagatore della Verità Cattolica fra gli eretici calvinisti. Pio XI lo proclamerà Patrono dei giornalisti e di tutti quei cattolici che, con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina.
    In foto: San Francesco di Sales mentre affigge dei volantini apologetici sulle porte delle case degli eretici.”






    “Il 19 aprile 1054 muore San Leone IX dei Conti di Egisheim-Dagsburg, Sommo Pontefice.”






    https://www.radiospada.org/2018/04/v...e-di-bisanzio/
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...e-di-bisanzio/
    “[VITA EST MILITIA] Eraclio Imperatore di Bisanzio.
    Nota di Radio Spada; continua oggi, durante l’Ottava di San Giuseppe patrono della Chiesa universale, la rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”






    https://www.radiospada.org/2018/04/l...ontraddizione/
    “Lourdes: Scienza e Fede non sono in contraddizione! di Luca Fumagalli il 19 aprile 2018.”


    “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che a Voi ricorriamo, e per quanti a Voi non ricorrono, in particolare per i nemici della Chiesa e per quelli che Vi sono raccomandati.”









    Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!
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    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

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  7. #7
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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    20 aprile 2018, Sant’Agnese di Montepulciano, Vergine, (Gracciano, 1268 circa – Montepulciano, 20 aprile 1317); infra l'Ottava di san Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale e quarto giorno della novena alla Madre del Buon Consiglio (dal 17 al 25 APRILE, il 26 APRILE è la FESTA), si possono recitare le “Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio” (v. sul blog “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano”) oppure la preghiera sotto riportata di Papa LEONE XIII, il quale fu colui che aggiunse alle litanie lauretane proprio l’invocazione Mater Boni Consilii…



    https://oratoriosantambrogiomilano.w...l-17-al-25-04/
    “Novena alla Madonna del Buon Consiglio- dal 17 al 25/04.
    Dal 17 al 25 aprile come novena alla Madonna M.B.C. si possono dire le seguenti litanie:
    Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio.”



    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    http://santiemodestia.blogspot.it/20...-del-buon.html
    “PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII.”



    “Pascendi Dominici Gregis
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...SfgXjCViAIOOqg
    ✞ Dal 17 al 25 Aprile: Novena alla Mater Boni Consilii - pdf. con istruzione e novena qui:
    https://drive.google.com/file/d/1o4T...dpaoMulUB/view





    Sant?Agnese di Montepulciano - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santagnese-di-montepulciano/
    «20 aprile, Sant’Agnese di Montepulciano, Vergine, (Gracciano, 1268 circa – Montepulciano, 20 aprile 1317).

    “A Montepulciàno, in Toscàna, sant’Agnése Vergine, del’Ordine di san Doménico, illustre per miracoli”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...on-300x141.jpg







    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    20 avril : Sainte Agnès de Montepulciano, Vierge (1268-1317) :: Ligue Saint Amédée
    “20 avril : Sainte Agnès de Montepulciano, Vierge (1268-1317).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...tepulciano.jpg







    Gaza cristiana - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/gaza-cristiana/
    “Gaza cristiana 20 aprile 2018
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 39/18 del 20 aprile 2018, San Suplizio.

    Gaza cristiana
    Gaza, sarà salvato il più antico monastero della Terra Santa.”
    http://www.centrostudifederici.org/w...61-520x347.jpg








    [www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    “O Maria, le vostre preghiere ottengono quanto dimandano, pregate Voi per me l'Altissimo.”.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...4-al-25-4.html

    "Corpo di Gesù, custoditemi.
    Sangue di Gesù, inebriatemi.
    Acqua del costato di Gesù, lavatemi.
    Passione di Gesù, confortatemi.
    Cuore di Gesù, salvatemi.
    Buon Gesù, esauditemi.
    Nelle Vostre piaghe nascondetemi.
    Non permettete che mi separi da Voi.
    Dall’infernale nemico difendetemi.
    Nell’ora della mia morte: chiamatemi.
    E fate ch’io venga a Voi: affinché coi Vostri Santi Vi lodi nei secoli dei secoli.
    Così sia."







    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/






    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “20 aprile 2018 infra l'Ottava di san Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...81&oe=5B6AD037






    https://www.radiospada.org/2018/04/v...a-carlo-magno/
    “[VITA EST MILITIA] Carlo Magno 20 aprile 2018.
    Nota di Radio Spada; continua oggi, durante l’Ottava di San Giuseppe patrono della Chiesa universale, la rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1






    “Il 20 aprile 1314 muore Papa Clemente V De Got, Sommo Pontefice.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e3&oe=5B5D0517






    “Il 20 aprile 1884 la Santità di Nostro signore Papa Leone XIII pubblica l'enciclica Humanum genus contro la setta dei Massoni.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c8&oe=5B545410






    https://www.radiospada.org/2015/11/h...ria-cattolica/
    "Humanum genus: summa d’antimassoneria cattolica -di Davide Consonni-
    I tipi delle edizioni Radio Spada non potevano non dedicare una delle loro pubblicazioni all’antimassonica enciclica Humanum Genus di Leone XIII.
    Il testo pubblicato dalla nostra casa editrice è giunto alle seconda ristampa, quindi pare doveroso ribadire l’importanza e l’attualità dei contenuti presenti nell’Humanum Genus e piú in generale le istanze avanzate dalla secolare battaglia antimassonica. Il valore che tale enciclica rappresentó nella cattolica battaglia contro la perfida setta dei massoni é enorme e riconosciuto unanimamente dalle opposte fazioni. Tale epica pagina di magistero perenne rappresenta la summa apicale delle argomentazioni, avanzate da romani Pontefici, atte a motivare la scomunica vigente, fin dal 1738, per i settari. Per meglio rendere merito all’apostolica voce alzata contro le perfide sette ci asteniamo dal sintetizzarne i dettami e passiamo a citare direttamente alcuni passi dell’enciclica Humanum Genus del maggio 1884:
    (...) Di seguito, oltre indirizzare coloro che volessero acquistare il testo delle Radio Spada Edizioni intitolato “Humanum Genus: dissertazione su massoneria, sette segrete e cosmopolitismo”, proponiamo sia la conferenza che precedette il progetto della stesura del libro sia una recensione ad opera del buon Mattia Rossi apparsa su “Il Giornale”.
    HUMANUM GENUS – CONFERENZA CONTRO LA MASSONERIA [VIDEO]:
    HUMANUM GENUS ? CONFERENZA CONTRO LA MASSONERIA [VIDEO] | Radio Spada
    Mattia Rossi recensisce ?Humanum genus? su ?Il Giornale? | Radio Spada

    Humanum Genus. Dissertazione su Massoneria, Sette segrete e Cosmopolitismo:
    Humanum Genus. Dissertazione su Massoneria, Sette segrete e Cosmopolitismo
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...052337_787.png
    Humanum Genus. Dissertazione su Massoneria, Sette segrete e Cosmopolitismo

    “«Humanum Genus» è un’enciclica di Papa Leone XIII, datata 20 aprile 1884. Con questa enciclica, Leone XIII condanna il relativismo morale e filosofico della Massoneria. Di fronte ad una situazione di ricorrente ostilità nei confronti della Chiesa, il papa condanna la Massoneria e le sette ostili alla Chiesa, che «con lungo ostinato proposito» mirano ad impedirne l’influenza, il magistero e l’autorità, e riaffermano «la piena separazione della Chiesa dallo Stato». (…) Il Papa parla di una vera e propria guerra condotta contro la Santa Sede: «contro l’Apostolica Sede e il Romano Pontefice arde più accesa la guerra. Prima di tutto egli fu, sotto bugiardi pretesti, spogliato del principato civile, propugnacolo della sua libertà e de’ suoi diritti; fu poi ridotto a una condizione iniqua, e per gli infiniti ostacoli intollerabile; finché si è giunti a questo estremo, che i settari dicono aperto ciò che segretamente e lungamente avevano macchinato tra loro, doversi togliere di mezzo lo stesso spirituale potere dei pontefici, e fare scomparire dal mondo la Divina istituzione del Pontificato».



    Leone XIII il 20 Aprile 1884 - oggi 20 Aprile 2018 ricorre l'anniversario - pubblicò appunto l’Enciclica "Humanum Genus" (uno dei tantissimi documenti del Magistero dei Papi, quelli veri e legittimi, di condanna della massoneria, il primo ci fu addirittura nel lontano 1738 e parecchi altri seguirono fino a Pio XII!!) nella quale già si denunciava chiaramente il progetto massonico che oggi un po' ovunque vediamo quasi pienamente realizzato ed in primis proprio nel Vaticano sotto occupazione ereticale neo-modernista da parte di pseudo-papi usurpatori presunti successori di San Pietro e del medesimo Leone XIII:



    "Humanum Genus (20 aprile 1884) | LEONE XIII"
    Humanum Genus (20 aprile 1884) | LEONE XIII



    «Lasciate che vi additiamo la Massoneria come nemica, ad un tempo, di Dio, della Chiesa e della Patria!» - (Leone XIII, in: Enc. "Humanum genus" del 1884).


    Modena, IMBC, 14/10/2017: ?Della setta massonica? - Antimassoneria.org
    http://antimassoneria.altervista.org...anum-Genus.pdf


    Humanum Genus (20 aprile 1884) | LEONE XIII

    «HUMANUM GENUS
    LETTERA ENCICLICA
    AI VENERABILI FRATELLI PATRIARCHI
    PRIMATI ARCIVESCOVI VESCOVI
    E AGLI ALTRI ORDINARI
    AVENTI CON L’APOSTOLICA SEDE
    PACE E COMUNIONE.
    "CONDANNA DEL RELATIVISMO FILOSOFICO
    E MORALE DELLA MASSONERIA"
    VENERABILI FRATELLI
    SALUTE E APOSTOLICA BENEDIZIONE
    Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno 20 Aprile 1884, anno VII del Nostro Pontificato.
    LEONE PP. XIII»




    Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!
    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    21 aprile 2018: Quinto giorno della novena alla Madre del Buon Consiglio (dal 17 al 25 APRILE, il 26 APRILE è la FESTA), si possono recitare le “Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio” (v. sul blog “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano”) oppure la preghiera sotto riportata di Papa LEONE XIII, il quale fu colui che aggiunse alle litanie lauretane proprio l’invocazione Mater Boni Consilii…



    https://oratoriosantambrogiomilano.w...l-17-al-25-04/
    “Novena alla Madonna del Buon Consiglio- dal 17 al 25/04.
    Dal 17 al 25 aprile come novena alla Madonna M.B.C. si possono dire le seguenti litanie:
    Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio.”






    "Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII"
    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    http://santiemodestia.blogspot.it/20...-del-buon.html
    “PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII.”


    “Pascendi Dominici Gregis
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...SfgXjCViAIOOqg
    ✞ Dal 17 al 25 Aprile: Novena alla Mater Boni Consilii - pdf. con istruzione e novena qui:
    https://drive.google.com/file/d/1o4T...dpaoMulUB/view





    21 aprile 2018: Anniversario della fondazione/nascita di Roma nel 753 a.C. poi grazie alla vera Chiesa di NSGC felicemente ribattezzata e rinata cattolica (si leggano alcune mie considerazioni a seguire); Sant' Apollonio di Roma, filosofo e Martire e Sant’Anselmo da Aosta, Vescovo, Confessore, filosofo, teologo e Dottore della Chiesa cattolica…



    "Guéranger, L'anno liturgico - Sant'Anselmo, Vescovo e Dottore della Chiesa"
    Guéranger, L'anno liturgico - Sant'Anselmo, Vescovo e Dottore della Chiesa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-21apr.htm




    "Sant'Anselmo - Sodalitium"
    Sant'Anselmo - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santanselmo/
    «21 aprile, Sant’Anselmo, Vescovo, Confessore e Dottore (Aosta, 1033 – Canterbury 21 aprile 1109).

    “A Canterbury, nell’Inghiltérra, sant’Ansélmo Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, illustre per santità e per dottrina.”
    O Anselmo, Pontefice amato da Dio e dagli uomini, la santa Chiesa, che hai servito quaggiù con tanto zelo, oggi ti rende il suo ossequio, come a uno dei suoi prelati più stimati. Imitatore della bontà del Pastore divino, nessuno ti sorpassò in dolcezza, in condiscendenza, in carità. Tu conoscevi le tue pecorelle ed esse conoscevano te; vegliando giorno e notte per far loro buona guardia, non fosti mai sorpreso dall’arrivo del lupo. Ben lungi dal fuggire al suo avvicinarsi, andasti ad affrontarlo, e nessuna violenza ebbe il potere di farti indietreggiare. Campione eroico della libertà della Chiesa, proteggila anche ai tempi nostri, nei quali ovunque è calpestata e quasi annientata. Suscita ovunque Pastori emuli della tua santa indipendenza, affinché il coraggio si rianimi nel cuore delle pecorelle, e ogni cristiano si faccia un onore di confessare che, prima di ogni altra cosa, è membro della Chiesa, e che, ai suoi occhi, gl’interessi di questa Madre delle anime sono superiori a quelli di qualsiasi società terrena. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...mo-300x198.jpg







    https://www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    “Sursum Corda Maglietta San Giuseppe 2018 - Sancte Joseph, Patrone S. Ecclesiae, ora pro nobis!”
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...18-detail.html


    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.

    Eterno Padre, intendo onorare san Simeóne, Vescovo di Seléucia e Tesifónte, il quale, per ordine di Sàpore Re dei Persiàni, preso e caricato di catene, presentato ad iniqui tribunali, e non volendo adorare il Sole, ma rendendo testimonianza a Gesù Cristo con libera e costantissima voce, primieramente fu per lungo tempo macerato coll’ergastolo carcerario, insieme con altri cento (alcuni dei quali erano Vescovi, altri Preti ed altri Chierici di diversi ordini). Allora, avendo con costanza subito il martirio Ustazàne, educatore del Re, che già prima aveva apostatato dalla fede, ma era stato da lui richiamato a penitenza, nel giorno seguente, che era l’anniversario della passione del Signore, scannati già tutti sotto gli occhi di Simeóne, il quale vigorosamente ad uno ad uno li esortava, fu alla fine anche lui decollato. Patirono con lui anche gli illustrissimi personaggi Abdécala ed Anania, che erano suoi Preti. Anche Pusicio, Prefetto degli operai del Re, per aver incoraggiato Anania che vacillava, morì di morte crudele, essendogli stato aperto il collo vicino al tendine ed estrattane la lingua; dopo di lui anche una sua figlia, che era Vergine sacra, fu straziata con molti ed atroci tormenti e finalmente decollata colla spada. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi avete loro elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questi santi Cento Martiri, ed a loro affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Simeóne e compagni Martiri possano essere miei avvocati e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia. #sdgcdpr»


    «Ecco o mio amato e buon Gesù, che alla Sacratissima Vostra presenza prostrata Vi prego col fervore più vivo del mio spirito a stampare nel mio cuore sentimenti di Fede, di Speranza, di Carità, di desiderio e di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offendervi. Mentre io con tutto l’amore, con tutta la compassione vado considerando le Vostre cinque Piaghe, cominciando da ciò che disse di Voi mio Dio, il Santo Profeta Davide: Hanno traforato le mie mani e i miei piedi. Hanno numerato tutte le mie ossa [Sal 22 (21) 17b-18a].»





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    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...4-al-25-4.html






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    21 avril : Saint Anselme, Archevêque de Cantorbéry, Docteur de l'Église (1034-1109) :: Ligue Saint Amédée
    “21 Avril : Saint Anselme, Archevêque de Cantorbéry, Docteur de l'Église (1034-1109).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_Anselme.jpg










    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    “21 aprile 2018: infra l'Ottava di San Giuseppe patrono della Chiesa universale.”
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    “21 aprile 2018: Sant'Anselmo d'Aosta - vescovo, confessore e dottore della Chiesa (Aosta 1033 - Canterbury 1109).
    Anselmo nasce ad Aosta nel 1033. Nel 1060 entra nel monastero dei Benedettini di Bec in Normandia, nel 1063 succede al maestro, il beato Lanfranco di Pavia, nella carica di priore e nel 1078 a Erluino in quella di abate.
    Nel 1093 fu nominato arcivescovo di Canterbury in Inghilterra, in un periodo in cui l'ingerenza del potere secolare era incontrollabile, ma Anselmo resistette con straordinaria fermezza.
    Anselmo è il precursore della corrente della teologia medievale che avrà il suo maggiore esponente in San Tommaso d'Aquino. Il suo motto è il celebre credo ut intelligam, che significa insieme "per poter comprendere, credo e credo per poter comprendere".
    La sua teologia tende ad al fine della giustificazione logica della fede. Nella sua opera "Perché un Dio uomo?" Anselmo applica tale metodo al dogma stesso dell'Incarnazione del Figlio di Dio.
    Nel "Proslogion" tenta di fornire una prova dell'esistenza di Dio che rappresenti una necessità razionale tale da imporsi allo stesso ateo. I suoi temi ontologici, criticati dallo stesso Tommaso d'Aquino furono comunque ripresi da molti scolastici agostiniani, fra cui San Bonaventura e Duns Scoto.”

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    https://www.radiospada.org/2018/04/v...one-il-grande/
    “[VITA EST MILITIA] Ottone il Grande 21 aprile 2018.
    Nota di Radio Spada; continua oggi, festa di Sant’Anselmo d’Aosta, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo ilitare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=921&ssl=1







    “All'impero caduco fondato da Augusto, subentrò l’impero perenne della Chiesa universale, cioè «cattolica», che per un singolare concorso di eventi, troppo singolare per non dover essere considerato provvidenziale, il Cristianesimo vi aveva fondata. Ma qual è il motivo e,insieme la garanzia della universalità e perciò della perenne vitalità di Roma? Credo di non errare pensando alla presenza in Roma della tomba e delle reliquie eccezionalmente autentiche di Pietro, cioè dell'Apostolo sul quale Cristo stesso dichiarò di voler fondare la sua Chiesa, promettendo che le forze del male non avrebbero prevalso su di essa. Ecco - io credo - il segreto per cui Roma, «città predestinata», ha resistito e resiste all'usura del tempo e degli errori umani. (Margherita Guarducci, Il primato della Chiesa di Roma. Documenti, riflessioni,conferme, Rusconi, 1991, p. 141)”
    http://www.aseq.it/immag/copertine/978881888024.jpg
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f1&oe=5B6F8ED3








    “21 aprile 1957: Papa Pio XII pubblica l'Enciclica 'Fidei Donum', sullo stato e l’azione delle missioni cattoliche in Africa, le cui linee guida furono suggerite da mons. Lefebvre.”

    “Il 21 aprile 1073 muore Papa Alessandro II da Baggio, Sommo Pontefice.”







    Oggi 21 aprile, secondo il mito, Romolo fondò l’Urbe nel 753 ante Christum natum, quindi buon Natale alla Capitale ideale dell’Europa intera che nell’antica Italia pagana attraverso i suoi nobili capi e liberi contadini-pastori-guerrieri seppe unire energicamente ed eroicamente in un poderoso fascio l’eredità degli Etruschi, degli Osco-Umbri, dei Magno-Greci, dei Liguri, dei Reto-Venetici, dei Gallo-Celti nonché di tutte le altre varie genti locali, sia di lingua e ceppo indogermanico che precedente, e che poi grazie alla mediazione essenziale del Cristianesimo e del Cattolicesimo romano passò la sua fiaccola ai Germani Ostrogoti, Longobardi, Franchi, Svevi e Normanni e a tutti gli altri conquistatori germanici che nei secoli medievali col loro sangue e la loro guida aristocratica rigenerarono i popoli di lingua neolatina forgiando e rafforzando l’identità imperiale del nostro Continente, davvero idealmente universale cioè cattolico; a tal proposito, sul ruolo storico provvidenziale della Roma Eterna («Quella Roma onde Cristo è romano» - Dante Alighieri, Divina Commedia, Purg. XXXII, v. 101-102), riporto e trascrivo un magnifico passo di Rino Cammilleri tratto dalla prima edizione del suo affascinante e ben documentato libro “Elogio degli Italiani” che ho letto qualche anno orsono:

    “Dalla conversione di Cornelio, centurione di quella coorte che, guarda caso, si chiamava Italica, al preciso ordine impartito a Paolo, la volontà del Fondatore del Cristianesimo è chiara: il cuore della salvezza promessa a tutti gli uomini deve battere in quella penisola al centro del Mediterraneo. Dal (supposto) ramoscello gettato dall’Angelo alla foce del Tevere si dipana il singolare destino della terra degli Itali, icasticamente scandito da un grande scrittore cattolico: «Per lui hanno marciato le legioni di Cesare».”
    Rino Cammilleri, Elogio degli italiani: un pamphlet contro il vizio nazionale; invito alla lettura di Franco Cardini, Leonardo, Milano 1995, p. 20.

    Sulla Romanità ed il Cattolicesimo da leggere i libri della storica Marta Sordi (Livorno, 18 novembre 1925 – Milano, 5 aprile 2009, Rip), professore emerito di Storia Greca e Romana dell’Università Cattolica di Milan:

    Il cristianesimo e Roma, Cappelli, Bologna 1965
    I cristiani e l’impero romano, Jaca Book, Milano 1984 (seconda edizione 2004)
    Impero romano e Cristianesimo. Scritti scelti, Institutum Patristicum Augustinianum, Roma 2006
    Sant’Ambrogio e la tradizione di Roma, Institutum Patristicum Augustinianum, Roma 2008.
    Marta Sordi, Paolo a Filemone o della schiavitù, Jaca Book, Milano 1987.
    Alessandro Corneli, Nascita dell'occidente; con un saggio di Marta Sordi, Fondazione Achille e Giulia Boroli, Milano 2008.

    Quest’ultimo saggio infatti inizia con una lunga ed interessante trattazione appunto di Marta Sordi, intitolata “Idea di Occidente in Grecia e Roma”.
    Il 21 aprile può quindi essere considerata una data significativa da festeggiare non solo per l'Italia, ma per tutta l’Europa che a Roma deve la sua unificante radice a livello ideale: Germania, Austria, Spagna e Francia al culmine della loro potenza si sono sovente richiamate a Roma, così come anche l’Inghilterra, Bisanzio e la Russia, senza per questo rinnegare la propria particolare identità.
    Roma, nata pagana e rinata cristiana ha conservato il suo legame arcano col Mos Maiorum e, malgrado tutta la degenerazione del recente passato e del presente, continua ad incarnare e proiettare nel futuro l’idea di Eternità e la speranza di Rigenerazione.
    Significativo e provvidenziale anche il martirio di Sant' Apollonio di Romae la sua commemorazione proprio il 21 aprile, Natale di Roma...




    Sant' Apollonio di Roma
    http://www.santiebeati.it/dettaglio/90522
    “Sant' Apollonio di Roma Filosofo e martire
    21 aprile † Roma, 185
    Martirologio Romano: A Roma, commemorazione di sant’Apollonio filosofo, martire, che sotto l’imperatore Commodo, davanti al governatore Perennio e al Senato con una raffinata orazione difese la causa della fede cristiana, confermandola poi, dopo la condanna a morte, con la testimonianza del suo sangue.”






    “21 aprile Sant'Apollonio.
    Filosofo, retore, forse senatore, ebbe un martirio particolare dopo aver fatto una dotta apologetica sul cristianesimo. IN questo articolo della compianta (e assolutamente da leggere) Marta Sordi alcuni estratti della sua ultima orazione, prima del martirio (trovo anche provvidenziale la sua commemorazione il 21 aprile, Natale di Roma): Pagine cattoliche - IL MARTIRIO? SÌ, PER UN BENE PIÙ GRANDE”


    CIVIS ROMANUS SUM
    http://civesromanussum.blogspot.it/


    Primato di nell'Enciclopedia Treccani
    http://www.treccani.it/enciclopedia/primato-di/



    «ROMA IMMORTALE DI MARTIRI E DI SANTI
    DON CURZIO NITOGLIA 27 maggio 2010
    “His […] imperium sine fine dedi” (VIRGILIO, Eneide, I, 279)
    ROMA IMMORTALE DI MARTIRI E DI SANTI
    http://www.doncurzionitoglia.com/rom...di_martiri.htm
    https://doncurzionitoglia.wordpress....-primato-roma/
    ttps://doncurzionitoglia.wordpress.com/2016/01/07/altre-prove-primato-roma/
    https://doncurzionitoglia.files.word...-1200x801.jpg»






    http://chiesaepostconcilio.blogspot....-e-romana.html
    «Cattolica, Apostolica e Romana...

    I Vangeli ci attestano che nostro Signore fu ucciso nel giorno della Pasqua ebraica, ma di venerdì, mentre la sua ultima cena sarebbe avvenuta di giovedì; queste indicazioni tradizionali hanno suscitato vari problemi tra gli esegeti; alcuni mistici hanno complicato queste discussioni, finché poi, fisici e astronomi, attraverso i loro calcoli, svelarono la ragione della coincidenza: nell'anno 34 la Pasqua astronomica ebraica sarebbe caduta eccezionalmente di venerdì e, calcolando i giorni secondo l'attuale nostro calendario, il Signore sarebbe stato crocifisso il 21 aprile dell'anno 34.
    Ora c'è un altro fatto da rilevare, ossia che il 21 aprile è la festa del Natale di Roma. Quest'ultimo dato impressionò coloro che, qualche tempo dopo, misero a confronto il terremoto e l'eclissi straordinaria di quel giorno, registrati da vari testimoni estranei con il racconto evangelico; tra questi spicca il Bibliotecario imperiale del Pantheon, che era cristiano. Nostro Signore morì in coincidenza sì, con la Pasqua ebraica, ma anche in coincidenza con il Natale di Roma.
    Il giorno stesso in cui il Signore ci riscattava con il Suo sangue sul Calvario, strappandoci all'impero di satana, si festeggiava la fondazione di Roma. La Città Santa della Nuova Alleanza non è più Gerusalemme, ora condannata alle tenebre dalla sua incredulità, ma Roma; "questa città, disprezzando il divino autore dei suoi destini, s'era fatta schiava degli errori di tutti i popoli, nel tempo stesso in cui li teneva quasi tutti sotto le sue leggi, e credeva ancora di possedere una grande religione, perché non respingeva nessuna menzogna; ma più fortemente era tenuta legata dal diavolo e più meravigliosamente fu riscattata da Cristo." (San Leone Magno, PL 54, c. 423-425), ad essa infatti il Dio degli Eserciti e Sovrano dell'universo, nostro Signore Gesù Cristo, vincolò permanentemente la cattedra del Suo gran sacerdote: il Pontefice Romano e, con lui, tutta la Sua Chiesa che è detta Cattolica Apostolica e Romana (cfr: Cajetanus, De Divina Institutione, ed. Lauchert, 1925, cap. XIII, p. 80).
    Lo stesso Pontefice Romano assunse il titolo di Pontefice Massimo prima riservato ai cesari, a significare che per decreto divino "Roma continua ad essere regina del mondo, e il Romano Impero non è cessato, ma da materiale si è convertito a spirituale."
    (La Civiltà Cattolica, serie XIII, vol. II, fasc. 862, 6 maggio 1866).»







    L'unico vero Natale è quindi quello di Nostro Signore Gesù Cristo, il quale ha stabilito il Primato di Roma...
    XXI Aprile: riaffermiamo la Fedeltà a Roma Eterna, quella della Chiesa Cattolica fondata da Nostro Signore Gesù Cristo sul Primato di San Pietro!!!








    "Guéranger, L'anno liturgico - Sant'Anselmo, Vescovo e Dottore della Chiesa"
    Guéranger, L'anno liturgico - Sant'Anselmo, Vescovo e Dottore della Chiesa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-21apr.htm
    “21 APRILE SANT'ANSELMO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA.

    Monaco, Vescovo e Dottore, Anselmo riunì nella sua persona questi tre appannaggi del cristiano privilegiato; e, se l'aureola del martirio non venne a completare lo splendore del suo nobile manipolo di gloriosi meriti, potrà dirsi che la palma è mancata ad Anselmo, ma non che egli sia mancato alla palma! Il suo nome ci ricorda la mansuetudine dell'uomo del chiostro, unita alla fermezza episcopale; la scienza unita alla pietà. Nessuna memoria d'uomo è stata, allo stesso tempo, più dolce e più splendente!
    Il Monaco.
    Il Piemonte lo dette alla Francia e all'Ordine di San Benedetto. Anselmo, nell'Abbazia di Bec, realizzò pienamente quel modello di Abbate, tracciato dal Patriarca dei monaci d'Occidente: "Servire più che comandare". Fu oggetto di un affetto senza pari da parte dei suoi confratelli, sì che, fino a noi, ne è giunto l'eco. La sua vita fu devoluta interamente al loro servizio, sia che si studiasse di condurli a Dio, sia che si compiacesse d'iniziarli alle sublimi speculazioni dell'intelligenza. Ma un giorno, non ostante tutti i suoi sforzi per esimersene, fu loro tolto, e costretto ad assidersi sulla cattedra arcivescovile di Cantorbery. In quella sede, successore di un Agostino, di un Dunstano, di un Elfigio, di un Lanfranco, egli fu degno di portare il pallium dopo di loro, e con i suoi nobili esempi, aprì la via all'illustre martire Tommaso, che presto gli succedette.
    L'araldo della regalità della Chiesa.
    La sua vita pastorale fu completamente dedicata alle lotte per la libertà della Chiesa. In lui l'Agnello si rivestì della forza del leone. "Cristo, diceva, non vuole una schiava per Sposa; niente ama tanto in questo mondo come la libertà della sua Chiesa". È passato il tempo in cui il Figlio di Dio consentì ad essere incatenato per redimerci dal peccato; ora è risuscitato glorioso, e vuole che la sua Sposa sia libera come lui. In tutti i secoli essa deve lottare per questa libertà che è sacra, senza la quale non potrebbe compiere quaggiù la missione salvatrice che il suo Sposo divino le ha affidato. I Principi della terra, non ignorando quale regina ella sia, gelosi della sua influenza, si sono ingegnati a crearle mille difficoltà. Ai nostri giorni, un gran numero dei suoi figli hanno persino perduto la nozione delle franchigie, alle quali ha diritto: senza alcuna preoccupazione per la sua regalità, non desiderano per essa altra libertà di quella che hanno pure le sette da lei condannate; non possono capire che, in tali condizioni, la chiesa che Cristo ha fondato per regnare, rimane invece nella schiavitù.
    Ma Anselmo non l'intendeva così; e qualunque figlio della Chiesa deve avere in orrore simili utopie. Le grandi parole di progresso e di società moderna non saprebbero sedurlo; egli sa che la Chiesa non ha nulla che la uguagli quaggiù; vede il mondo in preda alle convulsioni più terribili, incapace di posare ormai su fondamenta più stabili, ma tutto per lui si spiega con il motivo che la Chiesa non è più regina. Il diritto di questa nostra Madre non è solamente quello di essere riconosciuta, per ciò che realmente è, nel segreto del pensiero di ogni fedele; ella ha bisogno dell'appoggio esteriore. Gesù le ha lasciato in eredità le nazioni stesse: ella le ha possedute secondo tale promessa; ma oggi, se avviene che un popolo la ponga fuori di questa legge, offrendole una protezione uguale a quella data a tutte le altre sette, che essa già espulse dal suo grembo, mille acclamazioni si fanno sentire a lode di questo falso progresso, e voci conosciute ed amate si uniscono a un tale clamore!
    Simili prove furono risparmiate ad Anselmo. La brutalità dei re normanni era da temersi meno di quei perfidi sistemi che distruggono, dalla base, anche l'idea stessa della Chiesa, e fanno rimpiangere la persecuzione aperta. Il torrente travolge tutto al suo passaggio; ma tutto rinasce, dopo che si è prosciugato. È ben diverso quando le acque, debordando, invadono la terra, trascinandola via insieme con esse. Teniamolo per certo: Al momento in cui la Chiesa, questa divina colomba, non avrà più, quaggiù, dove posare con onore i suoi piedi, 'il cielo si aprirà ed ella prenderà il volo per la sua patria celeste, lasciando il mondo alla vigilia della discesa di colui, che sarà il giudice dell'ultimo giorno.
    Il Dottore.
    Anselmo non è meno da ammirarsi come Dottore che come Pontefice. La sua alta e sicura intelligenza si compiacque nella contemplazione delle verità divine; ne ricercò i valori e l'armonia, ed i risultati di questi nobili studi occupano un rango elevato negli archivi ove si conservano le ricchezze della teologia cattolica. Dio l'aveva dotato d'ingegno; le lotte, la vita agitata, non riuscirono a distrarlo dai suoi santi e cari studi, ed anche nel cammino dell'esilio, andava meditando sul suo Dio ed i suoi misteri, allargando così, per lui e per i posteri, il campo già vasto delle rispettose investigazioni della ragione nel dominio della fede.
    VITA. - Anselmo nacque verso il 1033 ad Aosta, in Piemonte. A 26 anni entrò nell'Abbazia di Bec, in Normandia, ove si consacrò alla pratica delle virtù monastiche ed allo studio della filosofia e della Sacra Scrittura. A 30 anni divenne priore e Teologo e, poi, abate nel 1078. Resse l'Abbazia con una bontà instancabile che gli permise di vincere tutte le difficoltà. I Papi Gregorio VII e Urbano II l'ebbero in grande stima. Chiamato in Inghilterra nel 1092, non poté più rientrare in Francia e, l'anno seguente, fu nominato arcivescovo di Cantorbery. Ebbe molto a soffrire per il re Guglielmo il Rosso, in difesa dei diritti e della libertà della Chiesa. Esiliato, si recò a Roma, dove il Papa lo ricolmò di onori e gli dette occasione, nel Concilio di Bari, di convincere d'errore i Greci che negavano procedere lo Spirito Santo dal Figlio come dal Padre.
    Richiamato in Inghilterra, dopo la morte di Guglielmo, sant'Anselmo vi spirò il 21 aprile 1109. Il suo corpo fu inumato a Cantorbery. Nel 1492, Alessandro VI ne autorizzò il culto, e nel 1720, Clemente XI lo dichiarò dottore della Chiesa.

    Preghiera al difensore della libertà.
    O Anselmo, Pontefice amato da Dio e dagli uomini, la santa Chiesa, che hai servito quaggiù con tanto zelo, oggi ti rende il suo ossequio, come a uno dei suoi prelati più stimati. Imitatore della bontà del Pastore divino, nessuno ti sorpassò in dolcezza, in condiscendenza, in carità. Tu conoscevi le tue pecorelle ed esse conoscevano te; vegliando giorno e notte per far loro buona guardia, non fosti mai sorpreso dall'arrivo del lupo. Ben lungi dal fuggire al suo avvicinarsi, andasti ad affrontarlo, e nessuna violenza ebbe il potere di farti indietreggiare. Campione eroico della libertà della Chiesa, proteggila anche ai tempi nostri, nei quali ovunque è calpestata e quasi annientata. Suscita ovunque Pastori emuli della tua santa indipendenza, affinché il coraggio si rianimi nel cuore delle pecorelle, e ogni cristiano si faccia un onore di confessare che, prima di ogni altra cosa, è membro della Chiesa, e che, ai suoi occhi, gl'interessi di questa Madre delle anime sono superiori a quelli di qualsiasi società terrena.
    ... al Dottore.
    Il Verbo divino ti aveva dotato, o Anselmo, di quella filosofia tutta cristiana che si piega di fronte alla verità della fede e che, purificata dall'umiltà, si eleva alle vedute più sublimi. Da te illuminata di una luce così pura, la santa Chiesa, nella sua riconoscenza, ti ha conferito il titolo di Dottore per sì lungo tempo riservato a quelli uomini sapienti che vissero nei primi tempi del cristianesimo, che conservano nei loro scritti quasi un riflesso della predicazione degli Apostoli. La tua dottrina è stata giudicata degna di venire riunita a quella degli antichi Padri, poiché procede dal medesimo Spirito: è figlia della preghiera, più ancora che del pensiero.
    Ottienici, o Dottore santo, che ricalcando le tue orme, la nostra fede cerchi pure l'intelligenza. Molti, oggi, bestemmiano ciò che ignorano; e molti ignorano ciò che credono. Da questo nasce una confusione desolante; compromessi pericolosi tra la verità e l'errore; la sola vera dottrina misconosciuta, abbandonata e rimasta indifesa. Domanda per noi, Anselmo, dottori che sappiano illuminare i sentieri della verità e dissipare le nubi dell'errore, affinché i figli della Chiesa non restino più esposti alla seduzione.
    ... al Monaco.
    Getta uno sguardo sulla famiglia religiosa che ti accolse nelle sue file, quando abbandonasti le vanità del secolo; e degnati estendere su di essa la tua protezione. Tu vi attingesti la vita dell'anima e la luce dell'intelletto. Figlio di san Benedetto, ricordati dei tuoi fratelli! Benedicili nella Francia, dove hai abbracciato la vita monastica; benedicili in Inghilterra, dove sei stato Primate tra gli altri pontefici, senza cessare di essere monaco. Prega, Anselmo, per le due nazioni che ti hanno adottato, l'una dopo l'altra. Nella prima, la fede si è disgraziatamente indebolita; nell'altra, l'eresia regna sovrana. Sollecita per entrambe la misericordia del Signore. Egli è potente, e non chiude il suo orecchio alle suppliche dei santi. Se, nella sua giustizia, ha deciso di non rendere a queste due nazioni la loro antica struttura cristiana, ottieni almeno che molte anime si salvino, che numerose conversioni consolino la Madre comune, che gli ultimi operai della vigna siano rivali dei primi per lo zelo, aspettando il giorno in cui il Maestro verrà per rendere a ciascuno secondo le sue opere.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 553-557.”




    AVE ROMA ETERNA!!!
    Sant'Anselmo d'Aosta prega per noi!!!
    Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  9. #9
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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    22 APRILE 2018: Santi Sotero e Caio, Papi e Martiri; TERZA DOMENICA DOPO PASQUA…



    Guéranger, L'anno liturgico - Terza Domenica dopo Pasqua
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-dom3.htm
    «TERZA DOMENICA DOPO PASQUA»

    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm
    “Santi Sotero e Caio, papi e martiri, 22 aprile.”




    SANTA MESSA domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamovicz alla "Domus Marcel Lefebvre" di Paese (TV) alle ore 10.30 stamattina 22 APRILE 2018, TERZA DOMENICA DOPO PASQUA:


    «IIIa Domenica dopo Pasqua
    https://www.youtube.com/watch?v=QiTxKiLePRI
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php »





    https://oratoriosantambrogiomilano.wordpress.com/
    https://oratoriosantambrogiomilano.w...a-dopo-pasqua/
    "Omelia della III Domenica dopo Pasqua
    22 aprile 2018 oratoriosantambrogiomilano
    L’Omelia tenuta da don Piero Fraschetti domenica 22 Aprile 2018 – III Domenica dopo Pasqua – è disponibile per l’ascolto ->"


    "Omelie dell'I·M·B·C a Ferrara
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw
    https://www.youtube.com/user/sodalitium "



    III domenica dopo Pasqua - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/iii-domenica-pasqua/
    «Domenica 22 aprile 2018, III domenica dopo Pasqua.

    Orazione: O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano ritornare sulla via della giustizia, concedi a tutti quelli che dicono di essere cristiani di rigettare tutto ciò che è contrario a questo nome e di praticare ciò che è conforme ad esso.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...04-185x300.jpg








    Sesto giorno della novena alla Madre del Buon Consiglio (dal 17 al 25 APRILE, il 26 APRILE è la FESTA), si possono recitare le “Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio” (v. sul blog “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano”) oppure la preghiera sotto riportata di Papa LEONE XIII, il quale fu colui che aggiunse alle litanie lauretane proprio l’invocazione Mater Boni Consilii…



    https://oratoriosantambrogiomilano.w...l-17-al-25-04/
    “Novena alla Madonna del Buon Consiglio- dal 17 al 25/04.
    Dal 17 al 25 aprile come novena alla Madonna M.B.C. si possono dire le seguenti litanie:
    Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio.”






    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    http://santiemodestia.blogspot.it/20...-del-buon.html
    “PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII.”


    “Pascendi Dominici Gregis
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...SfgXjCViAIOOqg
    ✞ Dal 17 al 25 Aprile: Novena alla Mater Boni Consilii - pdf. con istruzione e novena qui:
    https://drive.google.com/file/d/1o4T...dpaoMulUB/view






    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Troisième Dimanche après Pâques.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...18&oe=5B5CF1AE





    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Troisième Dimanche après Pâques
    http://prieure2bethleem.org/predica/2017_05_07.mp3”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...8d&oe=5B50446E





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    www.sursumcorda.cloud
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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    “O Maria, le vostre preghiere ottengono quanto dimandano, pregate Voi per me l'Altissimo.”.»
    “Santa Madre, deh Voi fate che le Piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. Pater, Ave, Gloria ...”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...4-al-25-4.html


    “GIURAMENTO ANTIMODERNISTA
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...odernista.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...mo-detail.html
    Titolo: Catechismo sul Modernismo
    Sottotitolo: Secondo l’Enciclica Pascendi dominici gregis di Sua Santità Pio X
    Autore: Padre Jean Baptiste Lemius

    Curatore: Carlo Di Pietro
    Collana: Apologetica
    Facciate: 186
    Formato: 14,8x21 (A5)
    Carta: Avoriata 90 gr
    Copertina: Patinata lucida 300 gr
    Finitura: Brossura fresata PUR
    ISBN: 9788890074783
    Contiene anche: Comodo indice degli articoli
    Sommario
    • Lettera introduttiva del Card. Merry del Val 7
    • Prefazione 9
    • Pericolosità del male del Modernismo 13
    • La filosofia religiosa dei modernisti 19
    • Il modernista credente 39
    • Il modernista teologo 51
    • I germi della fede per il modernista 57
    • Il modernista storico e critico 81
    • Il modernista apologeta 99
    • Il modernista riformatore 111
    • Complesso di tutte le eresie. Strada all’ateismo 117
    • Cause del Modernismo. Curiosità e superbia 125
    • Cause del Modernismo. L’ignoranza 129
    • Trucchi dei modernisti nel propagare i loro errori 131
    • Rimedi contro il Modernismo 141
    • Conclusione 161
    • Indice degli articoli con numero di pagina 163
    • Sommario 185
    In sintesi
    Il Modernismo è «sintesi di tutte le eresie». È un «sistema di vaneggiamenti» che «spalanca la via all’ateismo». La prima ed immediata causa del Modernismo sta «nell’aberramento dell’intelletto». Quali sue cause remote o morali riconosciamo «la curiosità non saggiamente frenata e la superbia». I modernisti, inoltre, «devono i loro inganni ed orpelli alla totale ignoranza della filosofia scolastica». Per «trarre in inganno gli animi» essi usano una «doppia tattica». Deridono, disprezzano ed emarginano i sapienti; infine si dedicano con zelo, apertamente o dietro sofismi, alla «lotta accanita contro la Religione di Gesù Cristo». Nondimeno i modernisti sanno essere anche adulatori ed attenti al rispetto umano. Essi agitano i loro «consigli di distruzione dentro la Chiesa», il pericolo si appiatta «quasi nelle vene stesse e nelle viscere di lei».
    L’indizio «più manifesto» per riconoscere un modernista è la «smania di novità». Il modernista «va contro il Magistero, contro la Tradizione, contro la storia». I veri cattolici «sono fatti segno dai modernisti di somma malevolenza e di livore». In questo volume il Padre Jean Baptiste Lemius (1851 - 1938), usando la Pascendi dominici gregis di Papa San Pio X, illustra ai semplici il Modernismo, ne evidenzia i pericoli ed indica i rimedi. Un Catechismo sul Modernismo composto da 510 articoli nella forma di domanda e risposta, introdotto dal Card. Merry del Val, benedetto dal Pontefice e dalla Santa Chiesa. Si tratta di un antidoto necessario per sopravvivere alle tante «cattedre di pestilenza che inculcano le loro dottrine demolitrici nelle chiese, nei congressi, nei libri, nella società». L’uso irresponsabile di internet ha di molto peggiorato la situazione. Nel XX° secolo la gran parte dei protagonisti del Modernismo, molti già condannati dalla Chiesa, furono sorprendentemente elevati a “padri” e “dottori” in seno alla rivoluzione del Vaticano Secondo.
    Il libro «Catechismo sul Modernismo», per Sursum Corda, è stato curato dal giornalista e saggista lucano Carlo Di Pietro. Sursum Corda non ha scopo di lucro ed usa interamente i propri introiti per le attività associative e per le opere di misericordia spirituale e corporale.
    L'Autore
    Jean Baptiste Lemius nacque il 23 maggio del 1851 da Francis Lemius, un poliziotto originario della Lorena, e Jeanne Marie Begarry o Begery. Terzo di cinque figli: Marie, Francis, Jean Baptiste, Louis e Joseph, quest’ultimo fu redattore di parte dell’Enciclica Pascendicontro il Modernismo. Visse l’infanzia a Montfort-en-Chalosse, a 18 chilometri da Dax, all’ombra dei Pirenei. Nel 1862, a 11 anni, entrò nel seminario minore di Aire-sur-l'Adour, unendosi al fratello Francis. A Pasqua del 1871 iniziò di nuovo il noviziato, interrotto nel 1870 dalla guerra franco-prussiana, a Notre-Dame-de-l’Osier. Quindi svolse il suo scolasticato ad Autun, dove venne ordinato Sacerdote il 16 giugno 1876. Il 4 novembre 1880, insieme ad altri 70 Oblati di Maria Immacolata, fu costretto a lasciare lo scolasticato, mentre la polizia rivoluzionaria irrompeva con le asce a causa delle leggi contro gli Ordini religiosi. Trovò ospitalità a Dublino in Irlanda. A partire dal 1881 fu incaricato di predicare missioni parrocchiali. Nel 1890 fu inviato a Pontmain come Superiore. Di aspetto robusto e di dottrina integrale, seppe subito conquistare la fiducia del popolo. A Saint-Pierre de Cholet, durante la Quaresima del 1889, riempì le tre navate della chiesa ed il piazzale antistante sol posizionando una piccola statua del Sacro Cuore sull’altare: devozione che divulgò fino alla morte. Nel 1883 fu nominato Superiore degli Oblati nella Basilica del Sacro Cuore a Montmartre. Trovò sostegno spirituale e finanziario presso Papa Leone XIII, quindi portò a termine i lavori della Basilica, che egli definiva «rifugio dei poveri», con i quali pregava quotidianamente il Rosario, prima di offrir loro del cibo. Nel 1901 subì una nuova persecuzione e, con le Monache di Montmartre, riuscì a comprare un convento a Tyburn (Londra), luogo di gloriosi Martiri, dove condivisero prove amare. Fino al 1905 lavorò incessantemente per fondare gli Oblati di Maria Immacolata e per diffondere la devozione al Sacro Cuore a Dinant in Belgio. Ebbe grande talento per scrivere catechismi e per illustrare questioni teologiche ai laici. Fra i suoi lavori memorabili ricordiamo la spiegazione dell’Enciclica Humanum Genus di Papa Leone XIII, contro la Massoneria (1884); successivamente presentò ai semplici l'Enciclica Pascendi dominici gregis di Papa San Pio X, contro il Modernismo (1907). Morì a Talence il 22 luglio 1938, all’età di 87 anni. Si stima che nel solo 1901 predicò ad oltre 140.000 uomini, senza contare i fedeli di Montmartre. Fu davvero l’apostolo del Sacro Cuore in Francia, in Inghilterra (specialmente attraverso le Suore) ed in Belgio.”
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    https://www.sursumcorda.cloud/images...mius-retro.jpg




    "In lavorazione SVRSVM CORDA® N° 109 del 22 aprile 2018 - Presentazione del Catechismo sul Modernismo del Padre Jean Baptiste Lemius (1851–1938) - Traduzione italiana del volume: «Catéchisme sur le Modernisme d’après l’Encyclique Pascendi dominici gregis». www.sursumcorda.cloud "








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    “22 aprile 2018: TERZA DOMENICA DOPO PASQUA.”
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    https://www.radiospada.org/2018/04/v...rtu-pendragon/
    "Nota di Radio Spada; continua oggi, terza domenica dopo Pasqua, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo ilitare e ai grandi condottieri cattolici."





    “22 aprile 2018: infra l'Ottava di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7a&oe=5B57D12D





    “IL 22 aprile 1073 San Gregorio VII Aldobrandeschi da Soana sviene esaltato al Sommo Pontificato.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...14&oe=5B4F750A





    Il 22 aprile 1451 nasceva a Madrigal de las Altas Torres Isabella la Cattolica
    , Regina di Castiglia e León, Regina consorte di Aragona, Napoli, Valencia, Sardegna, Maiorca e titolare di Corsica, Contessa consorte di Barcellona. Assieme al marito Ferdinando, Re di Aragona, abbatté l’ultimo regno musulmano di Granata e combatté, attraverso l’Inquisizione, gli eretici e gli apostati. Grazie al suo appoggio Cristoforo Colombo poté arrivare nelle Americhe e aprire la via della Fede e della Salvezza agli Indios, i quali furono tenuti dalla Regina come figli diletti da partorire a Gesù Cristo, da educare alla civiltà cristiana e da proteggere dalle umane cupidigie.
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...57&oe=5B5ED2EC





    “22 aprile 2018.
    Caio, Papa, Santo, Dalmata (17 dicembre 283 - 22 aprile 296), fu sepolto in un cubicolo del cimitero di Callisto dove fu rinvenuta il secolo scorso la sua lapide.
    M.R.: 22 aprile - A Roma san Caio, Papa e Martire
    , coronato col martirio sotto il Principe Diocleziano
    [Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ]
    Sotere, Papa, Santo, della Campania, 166-175. Fu sepolto vicino alla tomba del Principe degli Apostoli.
    Sue reliquie insigni sono in S. Sisto a Via Appia in un cofanetto murato nella parete sinistra. Altre reliquie si trovano all’altare maggiore dei Ss. Silvestro e Martino ai Monti, dove una lapide del 1655 indica un preteso rinvenimento del corpo.
    M.R.: 22 aprile - A Roma, sulla via Appia, il natale di san Sotere, Papa e Martire.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...73&oe=5B9B763B











    Guéranger, L'anno liturgico - Terza Domenica dopo Pasqua
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pasqua-dom3.htm
    «TERZA DOMENICA DOPO PASQUA

    La dignità del popolo Cristiano.
    Niente di più grande, di più alto sulla terra che i Principi della Santa Chiesa, che i Pastori stabiliti dal Figlio di Dio, e di cui la successione durerà tanto quanto il mondo; ma non crediamo che i sudditi di questo immenso impero, che si chiama la Chiesa, non abbiano anche la loro magnanima dignità. Il popolo Cristiano, in seno al quale si confondono in completa uguaglianza, sia un Principe che un semplice privato, sovrasta in luce e valore morale tutto il resto dell'umanità. Ovunque esso si estende, penetra la vera civilizzazione; poiché ovunque porta l'esatta nozione di Dio e del fine soprannaturale dell'uomo. Avanti a Lui arretra la barbarie, si cancellano le istituzioni pagane, per quanto antiche possano essere; un giorno vide anche la civiltà Greca e Romana rendergli le armi; e il diritto cristiano, scaturito dal Vangelo, sostituirsi da se stesso a quello dei Gentili. Numerosi fatti hanno dimostrato la superiorità che il battesimo imprime alla stirpe Cristiana; poiché non sarebbe ragionevole pretendere di trovare altrove la ragione principale di questa superiorità nella nostra civiltà, la quale non è stata che la conseguenza del battesimo.
    L’Unità della fede.
    Ma se la grandezza del popolo Cristiano è tale da esercitare il suo prestigio esteriore anche sugli stessi infedeli, che diremo di quello che la fede rivela in esso? L'Apostolo san Pietro, il Pastore universale, nelle mani del quale noi abbiamo visto deporre le chiavi del Pastore Divino, così definisce il gregge che è incaricato di pascere: "Ma voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, gente santa, popolo d'acquisto, affinché proclamiate le virtù di Colui che dalle tenebre vi ha chiamati alla sua meravigliosa luce" (1Pt 2,9).
    Effettivamente è in seno a questo popolo che si conserva la verità divina; e mai vi si spegnerà. Quando l'autorità docente deve proclamare, con la sua infallibilità, una decisione solenne in materia dottrinale, per prima cosa fa appello alla fede del popolo cristiano, e la sentenza dichiarerà inviolabile ciò che è stato creduto "in tutti i luoghi, in tutti i tempi, e da tutti" [1]. Nel popolo cristiano, risiede quell'ammirabile principio della fraternità nelle intelligenze, in virtù del quale voi trovate la fede negli stessi dogmi tra le razze più diverse, anche se ostili le une alle altre; riguardo alla fede e per la sottomissione ai Pastori, non vi è che un popolo solo. Nel grembo di questo popolo, fioriscono le virtù più perfette, qualche volta le più eroiche; poiché esso è depositario, in gran parte, dell'elemento di santificazione che Gesù, con la sua grazia, ha riversato nella natura umana.
    La testimonianza dell'amore.
    Guardate anche con quale amore il Pastorato lo protegge e l'onora! A tutti i gradi della gerarchia è annesso il dovere di dare la propria vita per il gregge.
    Questo sacrificio del Pastore per le sue pecorelle non è neppure un eroismo: non è che uno stretto dovere. Vergogna e maledizione a colui che indietreggia! Il Redentore lo qualifica con il nome di mercenario. Ma invece, come è bella e quanto numerosa questa schiera di Pastori che, da diciannove secoli, danno la vita per il loro gregge! Non vi è una pagina negli annali della Chiesa ove non risplendano i loro nomi, da quello di san Pietro, crocifisso come il suo Maestro, fino a quello dei Vescovi della Cocincina, del Tonkino e della Russia, i cui recenti martiri sono venuti a ricordarci che il Pastore non ha cessato di considerarsi come la vittima del suo gregge. Perciò noi abbiamo visto che Gesù, prima di affidare i suoi agnelli e le sue pecore a Pietro, ha voluto assicurarsi se egli lo amava più degli altri. Se Pietro ama il suo Maestro, amerà anche le pecorelle di lui, e saprà amarle fino a dare la sua vita per loro. È l'avvertimento dategli dal Salvatore che, dopo avergli affidato tutto l'intero gregge, finisce con il predirgli il martirio. Popolo felice è quello i cui capi non esercitano il loro potere che alla condizione di essere pronti a spargere per esso tutto il loro sangue!
    Segni di rispetto.
    Con quale rispetto, quale considerazione, i Pastori trattano le pecorelle del Maestro! Se una di esse ha esercitato nella sua vita i caratteri che denotano la santità, fino al punto di meritare di essere proposta come modello e come spirito intercessore alla società cristiana, vedrete che, non solamente il Sacerdote, la cui parola chiama il figlio di Dio sull'altare; non solamente il Vescovo, le cui sacre mani sorreggono il bastone Pastorale; ma lo stesso Vicario di Cristo, s'inginocchierà devotamente davanti alla tomba e all'immagine di quel servo, o di quell'ancella del Signore, anche se umile è stato il suo stato sulla terra. Un tale rispetto per le pecorelle di Cristo, la gerarchia ecclesiastica lo testimonierà pure nel bambino appena battezzato, la cui lingua non si è ancora sciolta, che lo Stato non ha ancora annoverato tra i suoi cittadini, che forse prima della fine del giorno sarà già appassito come un fiore di campo. Il Pastore riconosce in lui un membro degno di rispetto di questo corpo di Gesù Cristo che è la Chiesa, un essere ricolmo dei doni sublimi che fanno di lui l'oggetto della compiacenza del cielo e la benedizione di tutti quelli che lo circondano. Quando nel sacro tempio è riunita la folla dei fedeli, e l'incenso si eleva sull'oblazione, e tutto intorno all'altare, il celebrante, che offre il Sacrificio, riceve l'omaggio di questo profumo misterioso che onora in lui il rappresentante di Cristo: il collegio sacerdotale vede poi avanzarsi verso di lui il turiferario, che viene a rendere onore a coloro che hanno i segni del carattere sacro; ma l'incenso non si arresta soltanto nel santuario. Ecco che il turiferario viene a mettersi di fronte alla folla dei fedeli, rendendo loro in nome della Chiesa quel medesimo omaggio che abbiamo visto rendere al Pontefice e ai sacerdoti; poiché anche il popolo fedele vive in Cristo. E ancora: quando noi vediamo che la spoglia mortale di un cristiano, fosse egli stato anche il più povero tra i suoi fratelli, è portata nella casa di Dio per ricevervi gli ultimi doveri, questi doveri sono ancora un omaggio. La Chiesa tiene a riconoscere ed onorare, fino all'ultimo momento, il carattere divino che la fede ha impresso anche nel più umile dei suoi figli. O popolo cristiano! come è giusto dire di te, ed a maggior ragione, ciò che Mosè diceva per Israele: "Non c'è infatti altra nazione sì grande, che abbia i suoi dei a lei così vicini, come il Dio nostro è presente a tutte le nostre invocazioni" (Dt 4,7). La terza domenica dopo Pasqua, nella Chiesa Greca, porta il nome di "Domenica del paralitico" perché vi si celebra, in maniera particolare, la commemorazione del miracolo che nostro Signore operò alla Piscina Probatica.
    MESSA
    EPISTOLA (1Pt 2,11-19). - Carissimi: Vi scongiuro a guardarvi, come forestieri e pellegrini, dai desideri carnali che fan guerra all'anima, e a vivere bene tra le genti, affinché, invece di calunniarvi, come se foste dei malfattori, giudicandovi dalle buone opere, glorifichino Dio nel giorno in cui li visiterà. Siate adunque, per riguardo a Dio, soggetti ad ogni autorità umana: Al re come a sovrano, ai governanti come a suoi delegati per giustiziare i malfattori ed onorare i buoni; perché questa è la volontà di Dio, che facendo il bene turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti. Vivete pur da liberi, non facendo però della libertà un manto per coprire la malizia, ma come servi di Dio. Rispettate tutti; amate i fratelli; temete Dio, onorate il re. Servi, siate con ogni rispetto soggetti ai vostri padroni, non soltanto ai buoni e ai dolci, ma anche a quelli che sono intrattabili. Poiché questa è una cosa gradita a Dio in Gesù Cristo, nostro Signore.
    I doveri del cristiano.
    "Il dovere di santificarsi si traduce per ognuno in obblighi concreti e adatti all'attuale situazione sociale di ciascuno di noi. La ragione d'insistere è specificata da san Pietro: il cristiano è come un forestiero, è un ospite di passaggio nel mondo non conquistato dal Vangelo. Bisogna lottare contro le forze del peccato, che s'insinuano anche fino a noi, e conservare pure in mezzo ai Gentili che vi si abbandonano, una condotta esemplare che imponga stima e rispetto.
    Questo apostolato, prima di tutto detta ai cristiani con il suo buon esempio la condotta che devono tenere di fronte alle istituzioni umane. Il loro dovere sociale si riassume in quattro brevi frasi, che sono altrettante direttive generali per la vita: 1) trattare tutti gli uomini con il rispetto dovuto alla loro dignità di uomo; 2) amare coloro che ci sono fratelli nella fede; 3) temere Dio, con quel timore che è il principio della vera saggezza e il contrapposto dell'orgogliosa fiducia in noi stessi; 4) rispettare l'autorità regale rendendo a Cesare quel che è di Cesare. Finalmente un pensiero di fede guiderà il rispetto e l'ubbidienza dovuto ai superiori dai loro servi, e questa obbedienza cristiana darà loro diritto ai favori divini [2].
    Noi realizzeremo questo ideale del cristiano in grazia alla redenzione, sempre presente sull'altare. Ogni giorno essa ci ricorderà che il cristiano, essendo un altro Cristo, deve soffrire come lui per entrare nella gloria, e ci darà la forza di rassomigliargli.
    VANGELO (Gv 16,12-22). - In quel tempo: Disse Gesù ai suoi discepoli: Ancora un poco e non mi vedrete; e un altro poco e mi vedrete; perché vado al Padre. Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: Che vuoi dire con questo suo: Ancora un poco e non mi vedrete, e un altro e mi vedrete, e me ne vado al Padre? e ripetevano: Che significa questo suo un poco? non comprendiamo quello che voglia dire. Or Gesù, conosciuto che volevano interrogarlo, disse loro: Vi domandate l'un l'altro che cosa voglia dire quel mio ancora un poco e non mi vedrete; e un altro poco e mi vedrete. In verità in verità vi dico: piangerete e gemerete ed il mondo godrà: voi certo sarete in afflizione ma la vostra tristezza sarà mutata in letizia. La donna quando partorisce è in doglia, perché è giunta la sua ora; quando però ha dato alla luce il bambino, non ricorderà più l'angoscia, a motivo dell'allegrezza, perché è venuto al mondo un uomo. Così voi siete ora in tristezza; ma io vi vedrò di nuovo, e ne gioirà il vostro cuore, e nessuno vi toglierà la vostra gioia.
    Fiducia nella prova.
    "Il Signore doveva allontanarsi, ma le sue parole agli Apostoli sembravano contraddittorie. Come poteva essere nello stesso tempo con il Padre Suo e con essi? Gesù, che leggeva nelle anime, comprese l'ansietà dei suoi. Senza dubbio, parlando così, pensava all'allontanamento momentaneo della passione e alla gioia della Risurrezione. Ma questa sparizione e questo ritorno erano,ai suoi occhi, il simbolo di un'altra partenza e di un altro ritorno: l'ascesa al Padre, nell'Ascensione, e la riunione con i discepoli, nell'eternità. Fino ad allora, gli apostoli dovranno lavorare e seminare, in mezzo alle lacrime, nell'assenza del loro Maestro. Ma che importano le tribolazioni del tempo? Non vi penseremo più quando l'uomo rinnovato, sarà stato dato a Dio; quando la Chiesa lo avrà lodato, quando il nuovo Adamo comparirà davanti al Padre con la posterità che avrà generato nel suo sangue. Per farci coraggio non dobbiamo altro che essere ben compresi delle visuali che ci offre il Salvatore. Un istante di angoscia, e poi la gioia senza fine, la cui pienezza non lascerà niente a desiderare, niente da imparare. Nessuna delle potenze create sarà capace di rapircela" [3].
    PREGHIAMO
    O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano ritornare sulla via della giustizia, concedi a tutti quelli che dicono di essere cristiani di rigettare tutto ciò che è contrario a questo nome e di praticare ciò che è conforme ad esso.

    NOTE
    [1] San Vincenzo di Lerino, Commonitorium.
    [2] A. Charue, Les Epîtres catholiques, p. 455.
    [3] Dom Delatte, Evangile de N. S. J., c. t. II, p. 277.
    Da dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, 145-150.»





    Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!
    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: Preghiera alla Mater Boni Consilii di papa Pio XII

    23 APRILE 2018: Settimo giorno della novena alla Madre del Buon Consiglio (dal 17 al 25 APRILE, il 26 APRILE è la FESTA), si possono recitare le “Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio” (v. sul blog “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano”) oppure la preghiera sotto riportata di Papa LEONE XIII, il quale fu colui che aggiunse alle litanie lauretane proprio l’invocazione Mater Boni Consilii…


    https://oratoriosantambrogiomilano.w...l-17-al-25-04/
    “Novena alla Madonna del Buon Consiglio- dal 17 al 25/04.
    Dal 17 al 25 aprile come novena alla Madonna M.B.C. si possono dire le seguenti litanie:
    Piccole Litanie della Madonna del Buon Consiglio.”


    Santi e Modestia: PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII
    “PREGHIERA ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO di Papa LEONE XIII.”


    “Pascendi Dominici Gregis
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...SfgXjCViAIOOqg
    ✞ Dal 17 al 25 Aprile: Novena alla Mater Boni Consilii - pdf. con istruzione e novena qui:
    https://drive.google.com/file/d/1o4T...UB/view”




    23 APRILE 2018: SAN GIORGIO di Lydda, MARTIRE…



    «23 aprile San Giorgio, Martire»
    Guéranger, L'anno liturgico - 23 aprile. San Giorgio, Martire
    Guéranger, L'anno liturgico - 23 aprile. San Giorgio, Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-23apr.htm




    https://oratoriosantambrogiomilano.wordpress.com/
    “Oratorio Sant'Ambrogio – Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”
    "Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara”
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw
    “Sodalitium IMBC”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium


    "San Giorgio - Sodalitium"
    San Giorgio - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-giorgio/
    «23 aprile, San Giorgio Martire.

    “Il natale di san Giorgio Martire, il cui illustre martirio si venera dalla Chiesa di Dio tra le corone dei Martiri”.
    O glorioso san Giorgio che sacrificaste il sangue e la vita per confessare la fede, otteneteci dal Signore la grazia di essere disposti a soffrire per amor suo qualunque affronto e qualunque tormento, anzi che perdere una sola delle cristiane virtù; fate che, in mancanza di carnefici, sappiamo da noi stessi mortificare la nostra cerne cogli esercizi della penitenza, affinchè morendo volontariamente al mondo e a noi medesimi, meritiamo di vivere a Dio in questa vita, per essere poi con Dio in tutti i secoli dei secoli. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...rg-300x199.jpg







    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    23 Avril : Saint Georges, Soldat, martyr, patron des militaires (280-303) :: Ligue Saint Amédée
    “23 Avril : Saint Georges, Soldat, martyr, patron des militaires (280-303).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_georges.jpg








    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Preghiera al Santo del giorno.
    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare san Giorgio Martire, il cui illustre martirio si venera dalla Chiesa di Dio tra le corone dei Martiri. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Giorgio Martire possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”
    “O glorioso San Giorgio Martire”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...n-giorgio.html









    Catechismo sul Modernismo - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Catechismo sul Modernismo 23 aprile 2018
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Catechismo sul Modernismo
    Padre Jean Baptiste Lemius, Catechismo sul Modernismo. Secondo l’Enciclica Pascendi dominici gregis di Sua Santità Pio X, Sursum Corda 2018. (…) Per richiedere il libro:
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...mo-detail.html




    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815


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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
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    "23 aprile 2018: infra l'Ottava di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale."





    «23 aprile 2018: San Giorgio di Lydda, martire.»

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    https://www.radiospada.org/2017/04/s...-di-cristo-re/
    «San Giorgio e i Martiri militari: modelli per i soldati di Cristo Re di Giuliano Zoroddu.
    Ogni ventitré di Aprile la santa Chiesa, nella varietà dei suoi sacri riti, celebra la memoria di san Giorgio
    , cara al popolo cristiano. La sua biografia è avvolta nella leggenda 1.
    Possiamo presupporre che il nostro Santo nacque in Asia minore verso la fine del secolo III. Militava sotto le insigne romane quando l’imperatore Diocleziano emanò gli editti persecutori contro la Chiesa: fu allora, verso l’anno 303, che il soldato fece pubblica professione delle Fede Cristiana e fu martirizzato assieme ad alcuni suoi compagni. Sul suo sepolcro, venerato a Lydda (odierna Lod in Israele), fiorì subito un importante culto che rapidamente pervase tutto l’Oriente. Nel secolo V la devozione al Santo “Μεγαλομάρτυρ” (Megalomàrtyr, grande Martire) e “Τροπαιοφόρος” (Tropaiophòros, colui che porta il trofeo della vittoria contro il nemico) fu trasmessa all’Occidente1. Sia i Greci sia i Latini ben presto affidarono a san Giorgio la protezione delle milizie cristiane e videro in lui il modello cui il soldato cristiano avrebbe dovuto ispirarsi nella sua lotta per la difesa della Fede, della Chiesa e della patria. In questo nostro tempo di “morta fede ed empietà trionfante”, per citare il beato Bartolo Longo, in cui il cattolico è sballottato dalle onde degli errori che sconquassano la Chiesa Romana avvilita da una cinquantennale “cattività modernistica”, la figura di san Giorgio e il suo culto “militaresco” ci sono utili per abbattere alcuni miti come un presunto antimilitarismo di foggia pacifista e quasi rivoluzionario che avrebbe caratterizzato la prima comunità cristiana, per fornire un sunto della dottrina cattolica sulla milizia, sul problema della guerra e sull’ordine sociale in generale e per delineare l’azione del Cristo nel mondo attuale.
    Anzitutto va detto come nell’Antico Testamento Dio – lo stesso Dio del Nuovo Testamento 3 – legittima il servizio militare e comanda Egli stesso che si facciano delle guerre (anche terribilmente sanguinose!) perché Israele fosse libero dai suoi nemici e perseverasse nel culto dell’unico vero Dio. Nel Salterio e nei Profeti, il Messia viene spesso rappresentato come un valoroso condottiero che trionfa dei nemici: ne sono esempi il Salmo CIX e il capitolo LXIII di Isaia (vv. 1-6). Nei Vangeli poi, se escludiamo gli sgherri Ebrei e i milites di Pilato che torturano Cristo, tutti i soldati menzionati sono veri e propri modelli di fede. Gesù Cristo loda la fede del centurione di Cafarnao come la più grande in Israele (Cfr. Matth. VIII, 5-13; Luc. VI, 2-10); sotto la croce fra le bestemmie dei deicidi e lo sconvolgimento della natura è il centurione che assieme ai suoi uomini riconosce chi è realmente quell’uomo appena morto: «Vere homo hic Filius Dei erat!» (Matth. XXVII, 54). Negli Atti degli Apostoli la vocazione dei Gentili alla salvezza viene inaugurata con il battesimo di Cornelio centurione della coorte Italica (Cfr. Act. X) il quale viene definito da san Luca «uomo pio e timorato di Dio» (Act. X, 1). «Persona di senno, che […] desiderava ascoltare la parola di Dio» (Act. XIII, 7) vien chiamato il Proconsole Sergio Paolo che si fece Cristiano dopo che san Paolo accecò il Mago Elimas (Cfr. Act. XIII, 4-12). Al di là delle tradizioni4 sulla vita di costoro, non possiamo di certo affermare che l’incontro di questi uomini d’arme con Cristo ne abbia determinato l’abbandono dell’esercito.
    L’Apostolo, memore del detto del santo Giobbe “Militia est vita hominis super terram”5, chiama il cristiano “miles Christi Iesu” (2Tim. II, 3) in eterna lotta col mondo e i demoni suoi reggitori (Cfr. Eph. VI, 10-17): segno che il “mestiere” del soldato non era affatto tenuto per disdicevole o addirittura incompatibile con il Battesimo. Lo stesso atteggiamento prudente fu mantenuto dalla Chiesa nel giudicare questa delicata situazione. Furono al contrario le varie sette eretiche che, contrariamente all’insegnamento di Cristo e degli Apostoli6 vedevano nell’Impero Romano una creazione di Satana, un istituzione aliene al Cristianesimo e da osteggiare in tutti i modi. In Occidente tali idee vennero espresse per esempio da due autori del III secolo: il controverso Ippolito Romano (Commentarium in Danielem) e Tertulliano (De corona, De spectaculis, De idolatria). Proprio nel De corona del 211 l’autore africano, che da cattolico si vantava di come i cristiani avessero grandemente riempito le schiere dell’esercito, quando divenne eretico montanista, prendendo spunto dal degradazione di un soldato cristiano che in occasione di una festa in memoria dell’imperatore Severo Settimio si era rifiutato di cingersi della rituale corona, condanna il servizio militare come indegno per un cristiano. L’idea dell’inconciliabilità fra la professione di fede cristiana e la milizia, seppur purificata dalla virulenza anti-imperale la troviamo anche in autori come Origene e Lattanzio e in alcuni Acta autorevoli e storicamente accertati, come gli Atti di san Marcello che ci presentano un caso di obbiezione di coscienza.
    Come fa notare l’Abate Giuseppe Ricciotti «negli eserciti romani i cristiani erano numerosi perché specialmente i giovani provinciali tentavano migliorare le loro condizioni di vita arruolandosi. […] Ma a rigore per i cristiani c’era una grave questione di coscienza. Poteva un seguace del Cristo uccidere il suo prossimo? Poteva giurare fedeltà a imperatori ostili a Cristo, e proferire tale giuramento impegnando espressioni idolatriche ed empie? […] Da alcuni pochi accenni che abbiamo risulterebbe che la grande maggioranza cristiana giudicava lecito il servizio militare, mentre una certa minoranza o era dubbiosa in proposito o la condannava recisamente. […] Inoltre, questo atteggiamento avverso al servizio militare dei cristiani poteva ricollegarsi con certe previsioni apocalittiche che contemplavano il crollo imminente dell’Impero pagano»7. E proprio facendo leva sulle idee potenzialmente pericolose di questa minoranza il subdolo Galerio portò il sommo Augusto Diocleziano a dare inizio all’ultima grande persecuzione dove perì il nostro san Giorgio, assieme a una grande schiera di uomini che anteposero la militia Christi alla militia Caesaris. Il vero milite cattolico è infatti il «defensor Ecclesiarum, viduarum, orphanorum, omniumque Deo servientium, contra sævitiam paganorum, atque hæreticorum»8. Si può essere soldato dell’Imperatore, anche se egli è pagano è Dio la causa della sua autorità: si deve obbedire ai suoi ordini; si debbono combattere le guerre che egli comanda di combattere a difesa della patria; non pecca se uccide il nemico, né se sopprime il criminale9; ma se gli vengono ordinate cose contrarie al diritto umano e al diritto divino (come sacrificare agl’idoli), conculca la Chiesa od opprime il popolo, egli ha il diritto all’obiezione di coscienza e il dovere di non ubbidire anche se è in gioco la sua stessa vita. Il soldato cristiano – sia esso re, capo o gregario – deve combattere inoltre le guerre di Dio contro i nemici del nome Cristiano e della Chiesa di Cristo.
    «Lʼuna e lʼaltra spada sono in potestà della Chiesa, cioè la spada spirituale e quella materiale. Ma questa deve essere usata in favore della Chiesa, questa dalla Chiesa.
    Quella è nella mano del Sacerdote, questa dei Re e dei soldati, ma secondo il cenno e il volere del Sacerdote»10 insegna infallibilmente Bonifacio VIII. Infatti come già diceva Agostino «i re come tali, servono Dio quando, per ubbidirgli, fanno ciò che solo i re possono fare. Dopo ch’è cominciata ad avverarsi la predizione della Sacra Scrittura: “E lo adoreranno tutti i re della terra, tutte le genti lo serviranno” (Ps. LXXI, 11), bisognerebbe aver perduto il cervello per suggerire ai sovrani: “Non preoccupatevi di sapere da chi nel vostro Stato viene difesa o combattuta la Chiesa del vostro Signore; non v’importi di sapere chi vuol essere adoratore di Dio o idolatra”»11. Così si fecero santi nella milizia Ferdinando III, Luigi IX e tanti altri uomini sconosciuti che, come soldati, partirono alla santa Crociata contro gli infedeli o gli eretici con la Fede nel cuore e benedetti da Cristo e dal suo Vicario, in difesa della Christianitas, l’unico vero Ordine voluto dalla Provvidenza. Rifuggiamo pertanto certa retorica sulle cosiddette “forze dell’ordine” che soprattutto in tempi cupi come questi (fatta salva la buona fede dei singoli) paiono quasi essere più al servizio di un “non-ordine”, come quello degli Stati attuali terribilmente degradati nella loro apostasia.
    Chi leggerà magari non sarà, allo stesso modo dello scrivente, un soldato con la divisa e l’elmetto, ma magari è un cresimato e quindi è un soldato d’ordine superiore un “miles Christi” che ha il dovere di render testimonianza con tutto il suo essere alla Verità che è Cristo e che ci si comunica nella Chiesa Romana. Nel lontano 1952 il santo Papa Pio XII desiderava il sorgere di falangi di apostoli che «contro gli industriali del peccato» facessero dovunque regnare il Cristo12: questo è esattamente il nostro compito, il “bonum certamen” di cui parla l’Apostolo. Coi Sacramenti e la dottrina ortodossa dobbiamo armarci anzitutto contro i demoni che ci tentano a morte e quindi, come i coraggiosi martiri di ogni tempo, combattere per Cristo Re diffondendo la sua salutare dottrina, scardinando quei falsi miti con cui si infanga la storia della Madre Chiesa e prima di tutto. San Giorgio e gli altri santi militari ci assistano nei nostri quotidiani combattimenti “ut qui sub Christi Regis vexíllis militáre gloriamur, cum ipso, in cœlesti sede, iugiter regnare possimus”13.
    NOTE
    1.Per quanto riguarda l’ambito liturgico latino la festa di San Giorgio si celebrò fino alla riforme giovannee del 1960-1962 col grado di semiduplex. Declassata da queste al grado di semplice commemorazione, subordinata all’Ufficio e alla Messa del giorno feriale, essa appare nel Messale di Paolo VI solamente come memoria facoltativa.
    2.Già il “Decretum Gelasianum de libris recipiendis et non recipiendis” – un documento prodotto fra il V e il VI secolo in Italia o nella Gallia meridionale, falsamente attribuito a Papa san Gelasio I (492-496) – squalificava come apocrifa la “Passio sancti Georgii”. Su questa base il Breviario Romano nell’Ufficio di Mattutino non ha per san Giorgio le consuete “lectiones” biografiche, sostituite da alcuni passi di san Cipriano sul combattimento dei Martiri.
    3.La distinzione fra un Dio del Vecchio Testamento, cattivo e sanguinario, e un Dio del Nuovo Testamento (Gesù), buono e amorevole, è un’idea degli Gnostici sostenuta principalmente da Marcione (85-160) e dai suoi seguaci. Confutata dai Padri della Chiesa fin dai primi secoli, ritorna continuamente in ogni eresia a carattere manicheo. La Chiesa ha condannato questa teoria e a stabilito dommaticamente il contrario: «Essa [la Chiesa] confessa che un solo, identico Dio è autore dell’antico e dei nuovo Testamento, cioè della Legge e dei Profeti, e del Vangelo, perché i Santi dell’uno e dell’altro Testamento hanno parlato sotto l’ispirazione del medesimo Spirito Santo» (Concilio di Firenze, Sessione XI, Decreto sui Giacobiti, 4 febbraio 1442).
    4.Il Martirologio Romano riceve e accetta la tradizione secondo cui sia Cornelio sia Sergio Paolo, dopo la loro conversione furono consacrati il primo da san Pietro Vescovo di Cesarea di Palestina e il secondo da san Paolo Vescovo di Narbona in Francia. Cfr. “Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato nel MDCCXLIX da Benedetto XIV”, Quarta Edizione Italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCCLV, Concordat cum originali. Die 8 Septempris 1954. † Fr. Petrus Canisius Van Lierde, Ep. Porphyr,. Vic. Gen. Civ. Vat., pp. 30 e 70.
    5.Iob VII, 1 (Vulg.): «La vita dell’uomo sulla terra è una milizia e i suoi giorni son come i giorni del mercenario».
    6.Gesù dice a Pilato che la sua autorità viene da Dio: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall’alto» (Ioann. XIX, 11). Lo stesso pensiero ribadisce san Paolo: «Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna. I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza. Per questo dunque dovete pagare i tributi, perché quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio. Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto» (Rom. XIII, 1-7). Lo stesso Apostolo ordina a Timoteo «prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere» (2Tim. I, 1-2). Infine san Pietro: «State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni. Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca all’ignoranza degli stolti. Comportatevi come uomini liberi, non servendovi della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servitori di Dio. Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re» (1Petr. II, 13-17).
    7.Giuseppe Ricciotti, L’Era dei Martiri, Arnaldo Mondadori Editore, 1962, p. 40.
    8.Pontificale Romanum jussu editum a Benedicto XIV et Leone XIII recognitum et castigatum, De benedictione novi militis. Sempre nel
    Pontificale troviamo il rito della benedizione delle armi, della spada e dei vessilli di guerra.
    9.Sarà utile leggere: San Paolo, Lettera ai Romani, XIII, 4; Sant’Agostino, De civitate Dei contra paganos, I, 21; San Tommaso, Somma Teologica, IIa-IIae, q. 29, artt. 37-42; Catechismo Tridentino o Romano, n. 328; Catechismo Maggiore di san Pio X, n. 413; Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2267).
    10.Unam Sanctam, 18 novembre 1302.
    11.Ep. CLXXXV, 20.
    12.Discorso di Pasqua, 13 aprile 1952
    13.Orazione dopo la comunione, Messa di Cristo Re.»
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...70%2C575&ssl=1





    https://www.radiospada.org/2018/04/v...i-gerusalemme/
    «[VITA EST MILITIA] Baldovino IV il lebbroso Re di Gerusalemme 23 aprile 2018.
    Nota di Radio Spada; continua oggi, festa di san Giorgio martire, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo ilitare e ai grandi condottieri cattolici.»
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...24%2C579&ssl=1






    https://www.radiospada.org/2018/04/v...a-san-giorgio/
    "[VITA EST MILITIA] San Giorgio

    di guelfonero il 7 aprile 2018
    Nota di Radio Spada; continua oggi, sabato di Pasqua, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici. L’organizzazione della rubrica che ha richiesto circa tre mesi di lavoro (e della concomitante “esposizione” all’Università Cattolica del Sacro Cuore) è stata a cura di Carlo “Charlie” Banyangumuka, Mattia Spaggiari e Piergiorgio Seveso. A voi tutti, amati lettori, dall’intera redazione di Radio Spada l’augurio di un santo periodo pasquale. Buona lettura!
    San Giorgio
    Nato in Cappadocia (attuale Turchia) da padre persiano intorno al 280, il “Megalomartire” fu educato nella religione cristiana; divenne ufficiale dell’esercito imperiale prima in Palestina poi al seguito di Diocleziano. Un giorno, passando da Silene, in Libia, venne a sapere che ad un drago che terrorizzava la popolazione locale e cui venivano offerte ogni giorno inizialmente due pecore, poi anche giovinetti e giovinette, era appena stata destinata la figlia del Sovrano; si precipitò verso la palude ove risiedeva il mostro, lo ferì e domandò alla Principessa d’avvolgergli la sua cintura attorno al collo per trascinarlo, mansueto, in città; qui San Giorgio domandò a tutti la conversione al Cristianesimo in nome di quel prodigio ed in cambio dell’uccisione del drago. Quando venne la Grande Persecuzione, nel 303, egli si rifiutò di sacrificare agli idoli, donò tutti i suoi averi ai poveri, si confessò cristiano ed accettò il martirio, ma non prima di sette anni di torture, prigionia, tre volte la morte e tre la resurrezione, e molti altri miracoli, che portarono alla conversione del generale Anatolio e di tutti i suoi uomini, nonché dell’Imperatrice, alla morte dell’Imperatore e dei suoi dignitarj; fu infine decapitato a Lidda, in Terrasanta, dove sorse una basilica costantiniana in suo onore, poi distrutta dal Saladino; in punto di morte promise di venire in soccorso di chiunque avesse venerate le sue reliquie: ed infatti apparve nel cielo a capo d’una schiera d’angeli per guidare il drappello crociato genovese nella battaglia d’Antiochia."
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=660&ssl=1
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=669&ssl=1








    https://www.radiospada.org/tag/san-giorgio/









    "Guéranger, L'anno liturgico - 23 aprile. San Giorgio, Martire"
    Guéranger, L'anno liturgico - 23 aprile. San Giorgio, Martire
    http://www.unavoce-ve.it/pg-23apr.htm
    «23 aprile San Giorgio di Lydda, martire.

    Il Martire.
    San Giorgio ci viene presentato oggi come il valoroso campione di Cristo risorto. La Chiesa Orientale, che lo chiama il grande Martire, di buon'ora ne trasmise il culto a quella Occidentale, ed i Cavalieri cristiani lo venerarono quale uno dei più amati Patroni.
    La Chiesa non legge, nell'Officio del Mattutino, la Leggenda su san Giorgio, ma semplicemente un brano di san Cipriano sulle lotte dei Martiri. E infatti, il decreto sui libri apocrifi attribuito al Papa san Gelasio menziona tra i non accolti gli Atti di san Giorgio, redatti da un autore eretico. Più recentemente si sono trovati altri Atti scritti in greco, ai quali in principio si era creduto di poter dare maggiore credito, ma che poi sono stati ugualmente riconosciuti come privi di qualsiasi attendibilità.
    Nondimeno si può affermare che san Giorgio soffrì per la sua fede prima dell'avvento di Costantino, a Lidda, in Palestina, verso l'anno 303. Il suo martirio ci viene attestato dal culto che gli fu reso almeno fin dal secolo V.
    Il culto.
    Cominciò in Oriente. La piccola città, dove egli patì, venne chiamata la città di san Giorgio ed una Basilica vi fu innalzata in onore suo. Musulmani e cristiani credono che le sue reliquie siano ancora nella cripta sotto l'altare. L'Egitto gli dedicò quaranta Chiese e tre monasteri. Nella Gallia, il re Clodoveo, morto nel 512, costruì un convento, dedicandolo a san Giorgio; e san Germano di Parigi (+576) propagò molto il suo culto nella Francia.
    Santa Clotilde aveva una devozione speciale per il Martire, e gli dedicò la Chiesa della sua amata abbadia di Chelles. La devozione divenne anche più forte all'epoca delle Crociate, quando i nostri cavalieri furono testimoni della venerazione che gli Orientali avevano verso san Giorgio, e intesero raccontare cose meravigliose e proposito della sua protezione durante i combattimenti. Gli storici bizantini ne riportano notevoli episodi, ed i crociati, a loro volta, non tardarono a constatare gli effetti della fiducia che avevano posto nel soccorso di questo potente condottiero delle armate cristiane. La repubblica di Genova si mise sotto il suo patrocinio e quella di Venezia lo venerò, dopo san Marco, come suo speciale protettore. Ma nessuna provincia del mondo cattolico sorpassò l'Inghilterra nell'ossequio reso a questo santo. Non solo un concilio nazionale, tenuto ad Oxford nel 1222, ordinò che la festa del grande Martire fosse di precetto in tutta l'Inghilterra; non solo il culto del valoroso soldato di Cristo fu professato nella grande isola britannica dai primi re Normanni; ma si è in grado di assicurare, attenendosi ai monumenti anteriori all'invasione di Guglielmo il Conquistatore, che la venerazione particolare degli Inglesi verso san Giorgio, quale loro speciale protettore, gli era tributata fin dal IX e X secolo. Edoardo III non fece che esprimere il sentimento della nazione verso questo celeste guerriero, quando pose sotto il suo patronato l'Ordine insigne della Giarrettiera che istituì nel 1330. Dobbiamo anche menzionare l'Ordine militare di san Giorgio che Federico III, nel 1408, stabilì in Germania.
    Iconografia.
    Si rappresenta san Giorgio nell'atto di atterrare un drago, mentre libera, con questo gesto di coraggio, una principessa che il mostro stava per divorare. Questa scena, da cui l'arte cattolica ha saputo trarre gran partito, è semplicemente simbolica, ispirata dai monumenti dell'iconografia bizantina. Significa la vittoria che san Giorgio riportò sul demonio, confessando generosamente la fede; e la principessa raffigura Alessandra, che la costanza del Martire avrebbe conquistato alla religione cristiana. Ne gli atti di san Giorgio ne gli inni della liturgia greca fanno menzione del drago, che avrebbe combattuto il martire, né della principessa che sarebbe stata da lui liberata da tale pericolo temporale. Questa storia fantastica non si è divulgata che nell'Occidente a cominciare dal XIV secolo, ed ha la sua origine di una interpretazione troppo materiale dei tipi che i Greci consacrarono a san Giorgio e che si introdussero nelle nostre Chiese quando incominciarono le Crociate.
    Preghiera per la milizia temporale.
    O Giorgio! tu sei l'onore della milizia cristiana. Il servizio di un principe della terra non ti ha fatto dimenticare ciò che dovevi al re del cielo. Tu hai versato il sangue per la fede di Cristo, ed a sua volta Cristo ti ha fatto capo e condottiero delle armate cristiane. Sii il loro sostegno di fronte alle schiere nemiche, e assicura la vittoria ai difensori della giusta causa. Proteggili sotto le pieghe del tuo stendardo, ricoprili col tuo scudo, e spargi il terrore davanti a loro. Il Signore è il Dio degli eserciti, e la guerra entra spesso nei piani della Provvidenza, ora per un fine di giustizia, ora per quello di misericordia. Comandanti e soldati hanno bisogno dell'aiuto celeste. Muovendo guerra, sembrano spesso compiere un'opera umana, mentre, in realtà, eseguono quella di Dio. È per questo motivo ch'essi sono più disposti degli altri uomini a sentimenti di generosità, e che il loro cuore è più religioso. Il sacrificio, il pericolo, li elevano al di sopra di loro stessi: infatti i soldati occupano una gran parte nelle gloriose liste dei Martiri.
    ... per la milizia spirituale.
    Ma la milizia della terra non è sola a lottare quaggiù: ve ne è un'altra, nella quale sono arruolati tutti i fedeli di Cristo. San Paolo, parlando di essi, ha detto: "Anche il lottatore non ottiene la corona se non ha lottato secondo le regole" (2Tm 2,5). Ascoltando le esortazioni che ci rivolge il medesimo Apostolo, dovremo dunque ben prepararci alle lotte di questo mondo. Egli ci dice: "Prendete l'armatura di Dio onde possiate tenere fronte nel giorno cattivo, e, dopo avere riportato una piena vittoria, restare saldi in piedi. State quindi pronti, cinti i fianchi con la verità, rivestiti della corazza della giustizia, e calzati i piedi con la alacrità, che dà il Vangelo di Pace. Di più, impugnate lo scudo della fede, col quale potrete estinguere i dardi infuocati del maligno; prendete l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio" (Ef 6,13-17).
    Noi perciò siamo guerrieri come te! Il nostro divin Capo risuscitato, vuole passare in rivista il suo esercito prima di salire al cielo: presentaci a Lui! Ci ha ammesso tra i ranghi della sua guardia, nonostante le nostre passate infedeltà: sta a noi, adesso, di renderci degni di un tale onore. Possediamo il pegno della vittoria nella santa Eucaristia: come potremmo allora lasciarci vincere? Veglia su noi, coraggioso guerriero! Che le tue preghiere ci aiutino, mentre i tuoi esempi c'incoraggeranno a marciare contro Satana, come tu hai fatto. Per lui è temibile ogni parte della nostra armatura, preparata per noi dallo stesso Gesù che l'ha bagnata del suo sangue: fortifica il nostro coraggio, affinché possiamo, come te, presentargliela intatta nel giorno in cui c'inviterà al riposo eterno.
    ... per tutta la cristianità.
    Tutta la cristianità ha bisogno che ti ricordi dell'ossequio che essa ti prodigò per il passato. L'antica devozione verso di te si è purtroppo indebolita, e per molti cristiani la tua festa passa inosservata. Non te ne irritare, o Martire santo; imita il tuo Maestro che fa sorgere il sole per i buoni e per i cattivi; abbi pietà del mondo, in seno al quale è stato seminato l'errore, e che in questo momento si agita in convulsioni così terribili. Considera con un sentimento di compassione l'Inghilterra che il drago infernale ha sedotto; riscatta finalmente "l'Isola dei Santi" dal suo giogo ignominioso. I suoi antenati te lo domandano dal cielo, potente guerriero! I loro figliuoli te ne supplicano dalla terra. È in nome di Gesù risorto, che tutti ti scongiuriamo di aiutare la redenzione di un popolo che fu tuo.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 558-562.»




    SAN GIORGIO PREGA PER NOI!!!
    Mater Boni Consilii, ora pro nobis!!!
    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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