Mai vista tanta gente a Treviso, tantissime le bandiere di Rifondazione...
Piu' dettagli domani
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Cariche delle forze dell'ordine fra le banchine della stazione di Treviso.
Il corteo che ha riempito le strade Treviso, una manifestazione pacifica, tuttavia mentre le persone stavano per salire sui treni per tornare nelle proprie città, le forze dell'ordine hanno caricato pesantemente fra le banchine della stazione dei treni di Treviso, fuggi fuggi generale e si è capito successivamente il motivo della carica: in arrivo nella stessa stazione un treno carico carico di leghisti freschi freschi da Mestre!
Pare che non ci siano feriti tra i manifestanti.
www.indymedia.it
"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"
Partigiano antifascista, Venezia, 1943
15.09.2002
Humanity Day: partono da Treviso le «reti di resistenza» alla Bossi-Fini
di red.
«Non siamo pericolosi, siamo in pericolo»: con questo cartello appeso al collo, migliaia di immigrati hanno dato vita a Treviso assieme ad altre migliaia di italiani, più di ventimila secondo gli organizzatori, ad una manifestazione contro il razzismo e per contestare il sindaco leghista Giancarlo Gentilini, che due settimane fa fece radere al suolo le casupole abitate da alcune famiglie di extracomunitari regolari.Humanity Day lo hanno chiamato gli organizzatori e alla fine del corteo che ha attraversato la città è stato firmato un Patto per l'umanità. «Dichiariamo pubblicamente che costruiremo reti di resistenza estese in tutta Italia per organizzare pratiche di disobbedienza all'applicazione della legge razziale Bossi-Fini». È scritto nel Patto, chge dice anche: «Noi moltitudine di donne e uomini riuniti a Treviso, Europa, Pianeta Terra - è detto nel »Patto per l'Umanità« - oggi 15 settembre 2002, anno secondo della guerra globale permamente, dichiariamo pubblicamente che non riconosciamo la legge dello stato italiano chiamata Bossi-Fini che viola gravemente i diritti dei cittadini migranti e dell'umanità». «Difendiamo e sosteniamo il diritto alla libera circolazione in tutta Europa e in tutto il mondo come uno dei principi fondamentali di rispetto per l'umanità», prosegue il «Patto», che si configura per i promotori come «una proposta indirizzata alla Società civile globale». Tra i punti del «Patto», «organizzare accoglienza ai cittadini considerati illegali, sottrarli all'arresto illegittimo e ingiusto, costruire reti di sostegno e luoghi autodifesi dove ospitare i nostri fratelli perseguitati». Ma sono previste anche «azioni di disturbo alle frontiere terrestri e marine per impedire l'arresto e l'uccisione di sorelle e fratelli migranti,combattendo la tratta dei corpi che le leggi razziali favoriscono»
Il corteo era aperto da uno striscione recante la scritta «Senza razzismi, senza guerre. Un altro mondo è possibile», ma c'erano anche chi ostentava un «Trevigiani nuovamente indignati».Organizzata dal Movimento delle e dei Disobbedienti, Comitato M21 di Treviso, Rete antirazzista di Venezia, associazioni degli immigrati e tante altre associazioni, alla manifestazione hanno aderito anche i Verdi e Rifondazione comunista. C'era anche Giuliani Giuliani, padre di Carlo, ucciso in piazza Alimonda a Genova. Tra i politici il verde Gianfranco Bettin e il deputato Paolo Cento.
Per non smentirsi, il sindaco leghista di Treviso, da Venezia, ha usato il solito tono sprezzante. «Treviso oggi è stata scelta dai 'no global', dai centri sociali e da tutta quella cespugliata spinosa in contrapposizione alla festa veneziana della Lega... sono corpuscoli che un giorno o l'altro dovranno trovare la via dell'esilio»
www.unita.it
"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"
Partigiano antifascista, Venezia, 1943
Al termine della grande manifestazione contro la legge Bossi-Fini e per i diritti di cittadinanza, che ha visto sfilare per le strade di Treviso circa 20 mila persone (con una massiccia presenza di cittadini migranti), puntuale è scattata la rappresaglia delle 'forze dell'ordine'.
Tutto è accaduto alla stazione ferroviaria, dove i manifestanti si accingevano a prendere i due treni per il ritorno;come in una trappola la polizia ha invitato le persone in attesa a spostarsi al binario 5, proprio nel momento in cui passava il treno della Lega Nord di ritorno da Venezia.La prevedibile situazione di tensione (grida e insulti) ha dato il pretesto per una carica da parte della polizia.Alla richiesta di spiegazioni da parte del gruppo di contatto dei manifestanti, i carabienieri hanno risposto con tre cariche durissime.Dieci i feriti di cui 4 con ferite alla testa che sono stati medicati al pronto soccorso.
www.altremappe.org
"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"
Partigiano antifascista, Venezia, 1943
Qualcuno su altro forum di Pol la racconta un pò diversamente. Tipo che i bravi ragazzi "pro-allogeni" hanno pensato bene di ricordare, ove mai ce ne potessimo scordare, il loro simpatico concetto di democrazia e tolleranza ai leghisti giunti in stazione. Al che la polizia, immancabilmente "cilena", invece di consentire ai bravi ragazzi "pro-allogeni" di esternare le loro virtù, li ha, "horribile dictu", caricati.
Manganellate a freddo alla stazione di Treviso
Le conseguenze
Chi predica l'intollerenza sono i leghisti e razzisti, da chi va sui treni per "disinfettare" i fratelli migranti o le ridicole ronde--antiimmigrati. 20.000 persone oggi a Treviso hanno solo fatto esplodere il loro amore e la loro voglia di giustizia contro tutto l'odio e il razzismo leghista.
Salut,
Paddy G.
"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"
Partigiano antifascista, Venezia, 1943
In 5000 per le vie della capitale
In concomitanza con la mobilitazione nazionale di Treviso, alcune migliaia di migranti hanno sfilato a Roma da piazza Esedra a piazza Venezia. C'era l'associazione benghalese Dhuumcatu, c'erano i rom del Sutka di Tor dei Cenci, con molti bambini, c'era la comunità irachena, la comunità kurda, l'associazione Senzaconfine.
Tra le parole d'ordine, insieme ad una generale opposizione alla legge Bossi-Fini, c'era il permesso di soggiorno per tutte e tutti e senza condizioni, il riconoscimento del diritto d'asilo, la chiusura dei campi di detenzione (centri di permanenza temporanea per migranti in attesa di espulsione), la casa il lavoro e i diritti sociali per il popolo rom.
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Partigiano antifascista, Venezia, 1943
Certo, Paddy, come no.
Diciamo che sicuramente "hanno fatto esplodere" qualcosa. Che poi si trattasse di...amore...ho i miei dubbi
Cordialità
Per fortuna hai i tuoi dubbi, non credo che la tua concezione di "amore" coincida con quella universale.
Salut,
Paddy G.
"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"
Partigiano antifascista, Venezia, 1943
Che bastardi!Originally posted by Paddy Garcia
Al termine della grande manifestazione contro la legge Bossi-Fini e per i diritti di cittadinanza, che ha visto sfilare per le strade di Treviso circa 20 mila persone (con una massiccia presenza di cittadini migranti), puntuale è scattata la rappresaglia delle 'forze dell'ordine'.
Tutto è accaduto alla stazione ferroviaria, dove i manifestanti si accingevano a prendere i due treni per il ritorno;come in una trappola la polizia ha invitato le persone in attesa a spostarsi al binario 5, proprio nel momento in cui passava il treno della Lega Nord di ritorno da Venezia.La prevedibile situazione di tensione (grida e insulti) ha dato il pretesto per una carica da parte della polizia.Alla richiesta di spiegazioni da parte del gruppo di contatto dei manifestanti, i carabienieri hanno risposto con tre cariche durissime.Dieci i feriti di cui 4 con ferite alla testa che sono stati medicati al pronto soccorso.
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Se lo sapevo, rimanevo. Spero che le denuncie vadano a fondo...
C'era una marea di Polizia, ma si vergognassero di rompere le scatole alla povera gente, invede di lasciare i mafiosi in giro.