Visto i tempi rispolveriamo un bell'articolo di qualche mese fa...

Attacco all'America
Americani&antiamericani


di Wu Ming 1

L'accusa di "antiamericanismo" risuona un po' ovunque, come ai tempi di McCarthy.

I pacifisti? "Antiamericani"!

Il movimento contro il liberismo (già calunniosamente definito "anti-global" pur essendo l'autentico fenomeno globale e cosmopolita di questi anni)? "Antiamericano"!

Ma come, fino a pochi giorni fa non li chiamavate "il popolo di Seattle"? Seattle non è in America?

L'epiteto viene scagliato come un corpo contundente, lacrimogeno sparato in piena faccia a chiunque s'azzardi a dire che è inaccettabile mettere in conto di sganciare l'atomica, che la morte di migliaia di civili non può essere considerata un danno "collaterale" etc.

L'accusa serve a introdurne un'altra, più grave: "siete oggettivamente complici del terrorismo", il vostro "antiamericanismo" ha lastricato la via dei dirottatori kamikaze. Anche quando non si arriva a tanto, si taccia comunque il pacifismo di "ingenuità" e "astrattezza":"Non lo capite, voi anime belle, che bisogna fermare Bin Laden?"
Poco importa che l'esortazione venga rivolta a gente che Bin Laden e i suoi compari talebani li avversava già molto tempo prima che gli USA ricevessero la martellata al ginocchio e dessero una pedata al raziocinio.Poco importa che molti cosiddetti "antiamericani", presunto "brodo di
coltura" del terrorismo, siano nelle associazioni e nelle ONG che assistono le vittime del fondamentalismo, dall'Algeria al Bangladesh e all'Indonesia.

Poco importa che da tempo presunte "anti-americane" denunciassero - inascoltate - il trattamento che il regime teocratico di Kabul riservano alle donne afghane.
Poco importa che i cosiddetti "antiamericani" avessero avvertito che il fondamentalismo sabotava la resistenza palestinese (che era "laica") spingendola in un vicolo cieco, dove la volevano Israele e gli USA.

E' probabile che molti autoproclamati "filo-americani" siano stati negli USA meno spesso degli "anti-americani", e parlino un inglese stentato. Sono certo del fatto che i vari Feltri,Vespa e compagnia non abbiano letto una sola riga di Emerson, Thoreau, Whitman, Miller (tutti e due, Arthur e Henry), Ginsberg, Kerouac etc. Rutelli invece li ha letti, ma dubito che ci
abbia capito qualcosa.

Cosa sanno tutti questi "filo-americani" degli IWW, della Beat Generation, del SNCC e dei Freedom Riders, del Free Speech Movement di Berkeley, degli Yippies e dei Motherfuckers, delle Black Panthers, dell'American Indian Movement dei Dead Kennedys etc.? Niente, non ne sanno niente.

Moltissimi presunti "anti-americani" conoscono l'America. Conoscono l'America dei "filo-americani" e conoscono anche "l'altra America", con tutta la sua ricchezza e i suoi limiti. Conoscono la lunga tradizione di repressione del dissenso all'ombra di una Costituzione invecchiata male. Sanno di Leonard Peltier, di Mumia Abu Jamal, di Fred Hampton ucciso nel sonno dalla polizia.

All'inverso, innumerevoli "filo-americani" - come la stragrande maggioranza degli abitanti del paese che idolatrano - non conoscono l'America e soprattutto non conoscono il mondo, tant'e' che il fondamentalismo li ha colti di sorpresa.
Proprio come i "no global" non sono contro la globalizzazione (perche' aborrono il nazionalismo, le "piccole patrie", la retorica del suolo e del sangue), così gli "anti-americani" non sono contro l'America: sanno che gli USA, pur essendo il propulsore dell'Impero, non sono l'Impero. Quest'ultimo è un organismo molto piu' grande e complesso, plasmato dagli interessi delle grandi corporations (legali o illegali che siano), e comprende le élites di molti paesi "poveri", l'Unione Europea come "provincia autonoma" e non del tutto omologata, una parte dell'Estremo Oriente e, in definitiva, anche Bin Laden, che con l'Impero e' stato in affari fino a due minuti or sono.

Ma allora, chi sono i veri anti-americani?
C'era una volta una superpotenza che giocava al dottor Frankenstein, assemblando i cadaveri di ideologie reazionarie, finanziando e addestrando mostri per aizzarli contro l'URSS e quelli che erano percepiti (a torto) come suoi "satelliti": i movimenti laici e pan-arabi, il popolo palestinese. Per combattere l'Impero del Male, costruivano l'Impero del Peggio (per
dirla con Bifo).

Questa cosa è talmente risaputa da essere l'antefatto di un film hollywoodiano, "Attacco al potere", con Denzel Washington e Bruce Willis (1998).

Nel mentre, la suddetta famiglia texana faceva affari con la suddetta famiglia saudita. Il capo della famiglia texana, già boss della CIA, divenne Presidente degli USA e mosse guerra contro un piccolo tiranno arabo con cui aveva concluso affari fino a pochi mesi prima. Dieci anni e un
milione di morti piu' tardi, il tiranno e' ancora al suo posto, dove lo avevano messo gli americani. Oggi gli americani lo accusano di essere coinvolto nell'attentato alle Twin Towers, assieme a Bin Laden, altro ex-protetto.

A me sembra che siano gli americani, i più anti-americani di tutti.