Macomer, operai Gtm occupano il Comune

[gherrianu]

Macomer, operai Gtm occupano il Comune

Macomer_Di nuovo in lotta, con l’occupazione simbolica del Municipio, per non essere dimenticati. Un folto gruppo di lavoratori della Gtm (ex Texal), ieri mattina ha inscenato una nuova protesta, occupando in maniera simbolica l’aula consiliare, dove hanno incontrato il sindaco Giuseppe Ledda. Neanche uno striscione, niente slogan, ma solo rabbia e disperazione. Da dieci mesi ormai i lavoratori della Gtm non percepiscono alcun tipo di sostentamento: né salario né cassa integrazione e neanche un minimo aiuto da parte della Regione. Da mesi attendono che l’Assessorato all’Industria trovi una soluzione al grave problema, dopo il fallimento della Gtm di Villacidro, incaricata dallo stesso assessorato per la privatizzazione della Texal, naufragata malamente subito dopo qualche mese dall’avvio delle nuove produzioni.
Una vicenda che poteva avere risvolti meno drammatici se la Regione avesse attuato da subito una nuova strategia. Esiste infatti un accordo, firmato assieme ai sindacati che, qualora la privatizzazione non andasse in porto, la Regione, ancora proprietaria dello stabilimento tessile, avrebbe riassorbito gli operai e magari cercato un altro imprenditore. Dopo diversi mesi di tira e molla, nulla è successo e decine di lavoratori oltre ad attendere gli stipendi arretrati, sperano che la situazione si evolva in maniera felice, magari con l’ingresso di un nuovo imprenditore, capace di portare avanti senza problemi le fasi di privatizzazione della storica fabbrica, nata dalle ceneri della leggendaria Alas. Già dall’inizio dell’estate, l’assessore regionale all’Industria Giorgio La Spisa aveva garantito una soluzione in tempi rapidi. Dopo tre mesi di attese, tuttavia, nessuna notizia è giunta ai lavoratori, che continuano a sperare in una ripresa dell’attività produttiva. C’è la possibilità per alcuni dell’esodo incentivato, ma per chi ha già una alternativa di lavoro. Per gli altri ancora niente. Dopo mesi di attese, quindi, senza nessuna certezza e senza nessuna prospettiva, i lavoratori esasperati hanno deciso di passare nuovamente all’azione. Ieri mattina hanno occupato in maniera simbolica il Comune e stasera tutti saranno presenti alla riunione del Consiglio Comunale, per il quale il sindaco Giuseppe Ledda, (che ieri mattina si è messo in contatto telefonico anche con l’assessorato regionale all’Industria) ha convocato anche i rappresentanti sindacali.
Si attendono nel mentre novità per quanto concerne il decreto di fallimento della Gtm, procedura indispensabile per poter procedere nelle altre iniziative legate alla ripresa produttiva con nuovi imprenditori e al pagamento degli incentivi per chi preferisce abbandonare il campo.

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Macomer, operai Gtm occupano il Comune

Macomer_Di nuovo in lotta, con l’occupazione simbolica del Municipio, per non essere dimenticati. Un folto gruppo di lavoratori della Gtm (ex Texal), ieri mattina ha inscenato una nuova protesta, occupando in maniera simbolica l’aula consiliare, dove hanno incontrato il sindaco Giuseppe Ledda. Neanche uno striscione, niente slogan, ma solo rabbia e disperazione. Da dieci mesi ormai i lavoratori della Gtm non percepiscono alcun tipo di sostentamento: né salario né cassa integrazione e neanche un minimo aiuto da parte della Regione. Da mesi attendono che l’Assessorato all’Industria trovi una soluzione al grave problema, dopo il fallimento della Gtm di Villacidro, incaricata dallo stesso assessorato per la privatizzazione della Texal, naufragata malamente subito dopo qualche mese dall’avvio delle nuove produzioni.
Una vicenda che poteva avere risvolti meno drammatici se la Regione avesse attuato da subito una nuova strategia. Esiste infatti un accordo, firmato assieme ai sindacati che, qualora la privatizzazione non andasse in porto, la Regione, ancora proprietaria dello stabilimento tessile, avrebbe riassorbito gli operai e magari cercato un altro imprenditore. Dopo diversi mesi di tira e molla, nulla è successo e decine di lavoratori oltre ad attendere gli stipendi arretrati, sperano che la situazione si evolva in maniera felice, magari con l’ingresso di un nuovo imprenditore, capace di portare avanti senza problemi le fasi di privatizzazione della storica fabbrica, nata dalle ceneri della leggendaria Alas. Già dall’inizio dell’estate, l’assessore regionale all’Industria Giorgio La Spisa aveva garantito una soluzione in tempi rapidi. Dopo tre mesi di attese, tuttavia, nessuna notizia è giunta ai lavoratori, che continuano a sperare in una ripresa dell’attività produttiva. C’è la possibilità per alcuni dell’esodo incentivato, ma per chi ha già una alternativa di lavoro. Per gli altri ancora niente. Dopo mesi di attese, quindi, senza nessuna certezza e senza nessuna prospettiva, i lavoratori esasperati hanno deciso di passare nuovamente all’azione. Ieri mattina hanno occupato in maniera simbolica il Comune e stasera tutti saranno presenti alla riunione del Consiglio Comunale, per il quale il sindaco Giuseppe Ledda, (che ieri mattina si è messo in contatto telefonico anche con l’assessorato regionale all’Industria) ha convocato anche i rappresentanti sindacali.
Si attendono nel mentre novità per quanto concerne il decreto di fallimento della Gtm, procedura indispensabile per poter procedere nelle altre iniziative legate alla ripresa produttiva con nuovi imprenditori e al pagamento degli incentivi per chi preferisce abbandonare il campo.