Il governo messicano aveva fatto filtrare una settimana fa una notizia sulle gravi condizioni di salute del subcomandante Marcos, il leader dell' Esercito di Liberazione Nazionale che da otto anni si batte per la libertà e la giustizia sociale nel Chiapas. Ma era un falso allarme: per gli zapatisti è stata una manovra governativa "per farlo uscire allo scoperto".
L' anno scorso il subcomanante Marcos guidò la clamorosa marcia di protesta nella capitale Città del Messico: il negoziato sfociò in una legge vuota di contenuti. Di qui la decisione degli zapatisti di tornare alla clandestinità.