Forse nessuno di voi ci fa caso, ma siamo sul serio sull'orlo del baratro.
Niente Blondet, niente catastrofismi, ma vorrei che rifletteste su quanto sta accadendo e sugli scenari che si stanno prefigurando.
La questione iraniana sta arrivando al Consiglio di Sicurezza, e nonostante il probabile veto della Russia è ormai molto probabile che gli USA possano agire unilateralmente bombardando con dei B-2 i siti nucleari iraniani.
E' assolutamente scontato che l'unica configurazione possibile di un azione statunitense nell'area sia quella, ma vorrei analizzare meglio le conseguenze dirette di un simile atto.
La reazione immediata iraniana, nella migliore delle ipotesi sarebbe quella di "congelare" immediatamemente tutte le esportazioni greggio all'Occidente causando lo schizzare del prezzo ad oltre 140 $ se non di piu'.
Non è nemmeno possibile ipotizzare che ci sia un qualche riequilibrio delle esportazioni perche' l'unico attore che potrebbe intervenire in qualche senso è l'Arabia Saudita, ma da sola non potrebbe compensare di certo tutta l'esportazione iraniana, e nè il Venezuela, nè la Libia e nè altri sarebbe disponibili a supportarla su questa strada.
Mettiamo il caso che questo braccio di ferro continui nel tempo. 6 Mesi forse piu'.
La benzina (In Italia) a 4 Euro, la crisi economica che dilaga in tutto il mondo.
Quale sarebbe l'obiettivo del malcontento?
E' ovvio, l'Iran e la banda dei cattivi.
Quale "insperata" occasione per la banda di militaristi facente capo a Bush per riconquistare i consensi sui "cattivi" del Medio Oriente, ed alla fine statene certi, la maggioranza delle persone concluderebbe che sarebbe meglio farla finita con l'Iran. Tempo 6 mesi massimo.
E dopo?
E' altrettanto ovvio che una configurazione del genere porterebbe anche l'Europa allo stremo, costringendola a cooperare militarmente e a fare in maniera che i governi prendano in considerazione la possibilita' di un intervento armato in Iran.
La Russia forse prenderebbe tempo, ma al riguardo non potrebbe piu' certo minacciare di prendere posizione "contro" gli americani e gli alleati europei.
La Cina?
Difficile da dire, con ogni probabilità rimarrebbe alla finestra come finora ha sempre fatto, mentre probabilmente il Giappone farebbe parte dell'ennesima "coalizione dei volenterosi".
E' infatti importante rilevare come siano in corso fitti colloqui bilaterali con l'India da parte americana, per capire come potrebbe reagire nonchè con altre potenze regionali.
Anche il fatto che ovviamente l'Iran non stia fermo e che cerchi appoggi sia in Turchia che altrove dimostra che il "braccio di ferro" è praticamente già in corso.
Inutile dire che tra un anno potremmo trovarci nelle condizioni di dover affrontare sul serio una guerra "totale" in Medio Oriente con conseguenze assolutamente imprevedibili.
Tengo a rilevare che non si tratterebbe di una "guerra" cosi' per dire e per fare ma di un conflitto di dimensioni davvero rilevanti, una specie di IV guerra Mondiale.
E con la prospettiva che duri praticamente indefinitamente con conseguenza sanguinosissime e l'intero Medio Oriente in eruzione, dalla Siria alla Libia, all'Egitto, alla Palestina ed al Pakistan con conseguente guerra totale anche in territorio israelo-palestinese. se non in tutto il Nordafrica.
Che Dio ce la mandi buona e che faccia in maniera che si trovi un qualche accordo e che alla banda di pazzi militaristi americana non venga davvero l'idea di bombardare l'Iran.