Vertice Onu, pronto il testo finale
Dure critiche di donne e ambientalisti
JOHANNESBURG (CNN) -- Con l'accordo sui diritti per le donne ad accedere alle prestazioni sanitarie di base, raggiunto dopo una faticosissima mediazione, il "piano d'azione" della conferenza sullo sviluppo sostenibile è finalmente pronto. Il piano, principale documento politico del vertice, sarà formalmente adottato mercoledì nella seduta plenaria che segnerà la chiusura del vertice, a cui hanno partecipato 190 Paesi.
L'ultimo ostacolo riguardava l'accesso delle donne ai servizi sanitari di base e ha visto lo scontro fra due blocchi: da un lato i Paesi europei e il Canada, dall'altro una strana coalizione tra Stati Uniti, Vaticano, Iran e Sudan. Il blocco laico è riuscito all'ultimo momento a imporre un riferimento ai "diritti umani e alle libertà fondamentali", per controbilanciare un passaggio - che si è guadagnato il nomignolo di "paragrafo talebano" - in cui l'accesso alle prestazioni sanitarie di base veniva condizionato alla coerenza con "i valori culturali e religiosi".
Lo scontro - risoltosi con una soluzione salomonica che contiene entrambe le formule - è stato tutt'altro che nominalistico. In gioco c'è la possibilità per le donne di accedere alla contraccezione o di decidere un aborto, oltre che la legittimazione dell'infibulazione (il taglio del clitoride) - una pratica ancora diffusissima specie nei Paesi islamici. Non a caso, molti gruppi di donne si sono detti insoddisfatti della mediazione.
I malumori, peraltro, riguardano l'insieme delle 71 pagine che compongono il piano d'azione, dopo le mediazioni su temi cruciali per lo sviluppo come la diffusione di acqua potabile e la produzione di energia. Gli ambientalisti, in particolare, lo ritengono un accordo di bassissimo profilo, e molti parlano apertamente di fallimento del summit di Johannesburg.
CnnItalia 4 settembre 2002
Articolo messo in Rete alle 092 ora italiana (072 GMT)