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  1. #41
    PADANIA NEL CUORE
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    La mescolanza fra bandiere padane o croci di S. Giorgio con robaccia fascio nazionalforzista mostra semplicemente quale sia il livello di degrado raggiunto dall' dell'ex movimento .
    Il nulla che avanza ha incorporato l'ex movimento, manca solo la ratifica finale .La svendita verrà chiamata federazione.
    TIOCH FAID AR LA'

  2. #42
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    Il fatto è che adesso, visto il fallimento leghista, molti entusiasti indipendentisti dei primi tempi avranno molta difficoltà a fidarsi di nuovo di altri.....credo che il Fronte debba rimarcare la sua non disponibilità ad inviare eventuali suoi rappresentanti a roma se vogliamo che ci sia qualche speranza di successo su larga scala. Il tutto possibilmente prima che la vergogna italia provochi l'estinzione dei popoli del Nord; non credo che i prolifici frequentatori delle moschee padane (e non solo loro) sarebbero disposti a sostenere un autonomismo, con l' itaglietta si trovano fin troppo bene.

  3. #43
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    Il nostro orizzonte unico di riferimento è la LOMBARDIA, non temere Minas Tirith.
    Ovviamente senza essere sordi alla collaborazione con movimento analoghi presenti in altre realtà padano-alpine e non.

  4. #44
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    In ogni caso la Storia è imprevedibile e può darsi che da un disastro possa avere inizio una rinascita. E spero che il preludio di quest' ultima sia il definitivo tramonto di una realtà politica tenuta insieme solamente dal cattivo mastice della retorica e dell' ignoranza (non faccio nomi, non mi piace ripetermi), anche perchè sono saturo di giustizzia, burocrazzia, polizzia e istruzzione sempre e solo di una certa matrice regionale. E se dobbiamo per forza essere occupati, almeno che sia uno stato efficente e organizzato e non una vacua impalcatura mortifera.

  5. #45
    l'occasione fa l'uomo italiano
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    Citazione Originariamente Scritto da Luca Visualizza Messaggio
    Il nostro orizzonte unico di riferimento è la LOMBARDIA, non temere Minas Tirith.
    Ovviamente senza essere sordi alla collaborazione con movimento analoghi presenti in altre realtà padano-alpine e non.
    Vi ispirate a quanto riportato qui sotto?

    Grazie per i lumi.





    Fonte: Wikipedia.

    Il rexismo trae il nome dal movimento politico di estrema destra Rex, monarchico, d'ispirazione fascista e d'impronta cattolica, fondato nel 1935 in Belgio da Léon Degrelle. Fu comunque condannato dalla Chiesa. Durante il secondo conflitto mondiale collaborò con le forze di occupazione naziste. Proprio per questo suo collaborazionismo con le forze occupanti, fu posto fuori legge alla fine della guerra.
    Questo movimento metteva in risalto la corruzione della classe politica, tanto che uno dei suoi slogan era: "Contro tutti i partiti, contro tutti i corrotti!". Ovviamente in contrasto con comunisti e socialisti, il rexismo mirava però di più alla lotta contro gli squali capitalisti.

    Léon Joseph Marie Degrelle (15 giugno 1906, Bouillon - 1 aprile 1994, Málaga) avvocato e politico belga, fu il fondatore del "Rexismo", il movimento fascista belga, e in seguito combatté nel contingente vallone delle Waffen-SS. Al termine della Seconda guerra mondiale, fu una delle principali figure neofasciste e del negazionismo.


    Degrelle nasce a Bouillon (Belgio) nel 1906, nello splendido borgo medievale che diede natali a Goffredo V, l’eroe condottiero della Iª Crociata; una rocca immersa nelle foreste delle Ardenne. Dopo un'adolescenza idilliaca negli splendidi scenari bucolici della sua regione natìa, la sua giovinezza è estremamente avventurosa. Assunto come reporter da un piccolo giornale, viaggia per il mondo, arriva anche negli USA degli anni 30 di gangsters e proibizionismo, ma restando colpito soprattutto dal Messico e dalla tragica e gloriosa esperienza mistica e religiosa dei Cristeros, i cattolici massacrati in America Latina per la loro fede. Ne scriverà un sensazionale reportage. Tornato in patria, da fervente studente cristiano ch’era, milita inizialmente nelle fila dell’Azione cattolica; nel 1935 fonda il movimento nazional-popolare «Rex», caratterizzato dal misticismo cristiano e da una visione aristocratica e corporativa dello Stato; da qui la pregiudiziale fascista di Degrelle. Alle elezioni legislative del 1936 riscuote un notevole successo, ottenendo ventuno deputati e dodici senatori; il movimento rexista possiede anche un proprio giornale, dal titolo Le Pays réel: funge sia da sostegno spirituale per i militanti, sia da organo d’informazione politica. Nel 1940, dopo l’occupazione del Belgio da parte tedesca, il giovane Degrelle è fautore di un’intesa con la Germania che assicura la libertà al movimento rexista. Nell’estate del 1941 costituisce una legione di volontari, perlopiù costituita dai giovani rexisti, e conduce la brigata Wallonie nell’operazione «Barbarossa» contro l’Urss. Il comportamento dei valloni in battaglia è esemplare: l’ultimo reparto a ritirarsi, retroguardia della divisione Wiking, non cede fino a quando gli viene esplicitamente ordinato di ritirarsi; dei duemila volontari inizialmente costituenti la brigata Wallonie, alla fine dell’agosto 1944 ne restano appena un centinaio, che comunque bloccano l’avanzata sovietica verso Tallin; lo stesso Léon Degrelle resta ferito e, divenuto comandante della brigata, viene decorato con la «Croce di Ferro con foglie di quercia d’oro», l’unico non tedesco a ricevere quest’onorificenza. Finita la guerra, Léon Degrelle si rifugia a Malaga (in Belgio era stato condannato a morte, stessa sorte dei nostri combattenti della Rsi) dove muore nel 1994.

  6. #46
    piemonteis downunder
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    Consiglio QUESTO ARTICOLO (Brustein 1988, American Sociological Review) per un'analisi dettagliata del Rexismo in Belgio, anche in un contesto storico ed economico. Ma in sintesi e' quanto gia' postato sopra, cioe' modello corporativo dello stato, abolizione dei partiti, nazionalismo, stato etico (tradizionalista cattolico) al posto dei diritti individuali, difesa della famigghia tradizziunala. Sharia cattolica.

  7. #47
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    Siete ben informati.

  8. #48
    piemonteis downunder
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    Si, pero' non capisco allora bene qual e' la vostra posizione politica come movimento.

    Da un lato affiggete articoli "laici" e "liberisti" di Oneto e Paglia, critici della deriva confessionale, statalista, di destra della lega Nord. Articoli della serie: parliamo di liberta' politiche, economiche ed individuali dei cittadini (taxpayers) padani, non di crocifissi e pacs, quelle sono libere scelte individuali.

    Dall'altro lato, la maggior parte di voi vi identificate con ideologie di stato-etico, valori cattolici tradizionali pre-conciliari, ecc (con punte para-nazionalsocialiste in un paio di simpatizzanti). Come si conciliano le due cose?

    L'interpretazione ottimista (essendo tendenzialmente io un ottimista) e' che voi siete disposti a lottare per le liberta' alpine e padane assieme a laici e libertari, senza ne' imporre ne' rinunciare alla vostre personali simpatie etico-politiche (da lasciare poi decidere ai cittadini padani).

    L'interpretazione pessimistica e' che la simpatia per Oneto e Paglia sia strumentale per raccogliere gli ultimi sgocciolamenti di voti dalla setta belleriana, ma il vostro vero progetto e' quello di formare un partito rexista (a parte il fatto che secondo me tale partito non raccoglierebbe piu' dell'1% dei voti ma questi sono dati opinabili). In questo caso gli autonomisti libertari finirebbero solo dalla padella alla brace.

    In attesa di delucidazioni, saluti da Sydney.

  9. #49
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    Citazione Originariamente Scritto da aussiebloke Visualizza Messaggio
    Dall'altro lato, la maggior parte di voi vi identificate con ideologie di stato-etico, valori cattolici tradizionali pre-conciliari, ecc (con punte para-nazionalsocialiste in un paio di simpatizzanti). Come si conciliano le due cose?
    Forse la divisione dell'italia è già stata decisa in alto loco, su un fiume che non è il Po....
    perchè l'italia ha accumulato un debito troppo grande, finanaziario politico morale e altro

    meglio dare un colpo di spugna e sfruttare l'intenzionale parabola discendente della lega per sostituirla con ideologie che non hanno cittadinanza altrove in europa...tutta la legislazione sui diritti civili verrebbe azzerata come italiana e si ripartirebbe da zero, dal medioevo islamico....

    il potere passerebbe ai consigli regionali, una magistratura compiacente dichiarerebbe decaduto lo stato italiano come successe in urss, solo che il potere non passerebbe esattamente al popolo padano....ma a gruppi politici che farebbero rimpiangere la lega di borghezio

    tra l'altro tanti staterelli sarebbero ancora più indifesi verso l'immigrazione islamica e le lobbies internazionali confessionali o meno, libano docet.


    forse.....
    Addio Tomàs
    siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle

  10. #50
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    Citazione Originariamente Scritto da eleichem Visualizza Messaggio
    La mescolanza fra bandiere padane o croci di S. Giorgio con robaccia fascio nazionalforzista mostra semplicemente quale sia il livello di degrado raggiunto dall' dell'ex movimento .
    Il nulla che avanza ha incorporato l'ex movimento, manca solo la ratifica finale .La svendita verrà chiamata federazione.
    "Berlusconi ha mantenuto la parola, ci ha dato (il federalismo) la federazione".

 

 
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