Gira tutta intorna a queste tre parole "diritto di tribuna", pronunciate da Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa con Alessandra Mussolini, la chiave di lettura di quanto è successo tra il giorno delle polemiche, quelle che hanno portato il Presidente del Consiglio a chiedere la rimozione dalle liste di AS di Roberto Fiore e Adriano Tilgher, e il giorno della distensione, in cui i tre leader di Destra Radicale hanno di fatto sancito l'accordo annunciando il loro passo indietro in nome dell'impersonalità attiva di evoliana memoria.
Ed è sempre intorno a queste tre parole, che si dovrebbero annodare le speranze di visibilità e rappresentanza parlamentare dell'Area "destro-radicale".
Ma cos'ha detto esattamente Silvio Berlusconi? Le agenzie riportano in modo differente le sue parole, forse non cogliendo come sia probabilmente quella la reale chiave di volta dell'accordo tra la CdL e i rappresentanti della variopinta galassia identitaria.
Ma ci affidiamo alla tedesca precisione della Reuters che così scrive
"Inoltre, ha aggiunto il premier, "visto che difficilmente [AS] supererà la soglia del 2%, vedrà alcuni propri esponenti ospitati nelle liste 'azzurre', per assicurargli il diritto di tribuna in Parlamento"
Sarebbe questo dunque l'accordo che ha consentito di trovare la quadratura del cerchio all'interno di AS: la rinuncia alle rivendicazione personali per spuntare le armi della polemica a sinistra, in cambio di alcuni nomi sicuri nelle liste di Forza Italia, che essendo il partito del Presidente del Consiglio è quello che assume su di sè l'onere di garantire "la tribuna" ai partiti che difficilmente raggiungeranno il 2%, ma che tuttavia sommati tra loro potrebbero essere determinanti per un'eventuale riconferma del Presidente uscente, incoraggiato proprio nei giorni dell' "affaire Fiore-Tilgher" dal trend positivo evidenziato da alcuni sondaggi, non solo americani.
Quanti e quali saranno i nomi sicuri inseriti nella lista azzurra? Non è dato saperlo, è verosimile pensare che possano essere due o tre. Tre in particolare sarebbe il numero perfetto, consentendo alle principali componenti della coalizione di destra di esprimere ciascuna un candidato.
Siamo facili profeti nel dire che, per evitare di bruciarli, questi nomi non verranno resi noti fino alla data della presentazione ufficiale delle liste. Confidiamo tuttavia che almeno Roberto Fiore e Adriano Tilgher esprimeranno due nominativi rappresentativi della c.d. Area e in grado di ben rappresentare le istanze che da essa provengono.
Ma veniamo alla Fiamma, avrà anch'essa assegnato il "diritto di Tribuna"?
E' verosimile pensare di sì, visto che Berlusconi ha parlato di garantirlo a tutte quelle liste che non raggiungeranno il 2%, e che nella CdL saranno tre: oltre ad AS, Fiamma e CdL.
Anche in questo caso , non siamo in grado di fare nomi, ma ricordiamo perfettamente che la Fiamma ha un deputato uscente da questa legislatura...
Il risultato dell' "operazione tribuna", potrebbe essere insomma costituito da 3-4 eletti rappresentivi delle istanze non conformi e nazionalpopolari.
Se sarà così, bisognerà riconoscerlo come un passo avanti rispetto al passato.
Cristiano C.
Osservatorio DR Pol