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Discussione: Marcos Malato?

  1. #1
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    Unhappy Marcos Malato

    MARCOS MALATO

    Il subcomandante Marcos, fondatore dell'Esercito Zapatista per la Librerazione Nazionale (ezln), sarebbe seriamente malato.
    La notizia che spiegherebbe il lungo silenzio del leader, viene dal commissario per la pace in Chiapasm Luis H. Alvarez, secondo cui la malattia deriva dagli anni passati in condizioni inadeguate.

    fonte il Corriere della Sera
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  2. #2
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    Predefinito

    Non c'è solo la malattia di Marcos, purtroppo è tutta la situazione che sta precipitando. In proposito ricevo e rendo noto:

    Da: "yabasta" <yabasta@tin.it>

    Oggetto: Chiapas: nuova fase del conflitto
    Data: mercoledì 28 agosto 2002 22.34

    Messico. Torna esplosiva la situazione, morti in Chiapas

    L'uccisione in Chiapas di due militanti dell'Esercito zapatista per la liberazione nazionale (Ezln) e la pubblicazione oggi di un documento di 18 organizzazioni che avvertono dell"'imminente scoppio di un conflitto sociale" nel paese hanno riportato in primo piano lo spinoso problema degli indios del Messico.

    Esercito verso roccaforte Marcos
    Da tempo ridotto ai minimi termini, il conflitto fra gli zapatisti ed il governo centrale in Chiapas sembra ora tornare improvvisamente molto acuto,come conferma l'invio da parte dell'esercito di un reparto composto da centinaia di uomini e decine di automezzi verso la Selva Lacandona, storica roccaforte degli uomini del subcomandante Marcos.

    Uccisi due contadini
    Secondo una denuncia formulata dai comitati di appoggio al movimento zapatista, un commando formato da elementi del Partito rivoluzionario istituzionale (Pri) avrebbero teso una imboscata a un gruppo di contadini, uccidendone due e ferendone altri sette.
    Ufficialmente, la procura del Chiapas ha attribuito le morti ad una lite fra famiglie per una dote non pagata, ma il comitato autonomo della cittadina di
    Ricardo Flores Magon (vicina all'Ezln) ha assicurato che Lorenzo Martinez e
    Jacinto Hernandez sono stati uccisi a sangue freddo dagli attaccanti, che si sono portati via il cadavere di Martinez.

    Prima grande operazione governo Fox
    Alludendo ai movimenti militari in corso, il Comitato per i diritti Umani 'Fray Pedro Lorenzo', basato a Ocosingo (località di ingresso alla Selva Lacandona), ha avvertito oggi che "si tratta della prima grande operazione dell'esercito" dal dicembre 2000, quando assunse la presidenza Vicente Fox.

    Imminente conflitto sociale
    La questione del malessere degli indios non è solo specifica del Chiapas, ma di tutta la popolazione del paese, come dimostra un documento diffuso oggi in cui 18 movimenti di 13 Stati messicani in rappresentanza di almeno quattro milioni di indios avvertono dell' imminenza dello scoppio di un conflitto sociale" nel paese.
    --------------------


    San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, 27 Agosto 2002
    APPELLO URGENTE!
    Alle organizzazioni
    Al popolo del Messico
    Alla società civile nazionale ed internazionale

    Le organizzazioni firmatarie del presente documento, rivolgono un appello alla mobilitazione urgente a proposito dell'aggravamento delle condizioni di guerra: scontri, vessazioni ed omicidi nelle comunità indigene verificatisi nel mese di agosto a:
    San Antonio Escobar, Quexil, Amaytik, Palestina, La Culebra, Arroyo Granizo, Chamizal Ach'Lum, Monte Líbano, Ejido Taniperlas, Censo, Santa Elena, Ejido Monte Líbano, Lacandón e Santo Domingo, Reforma K'an Akil, Yocnabil, Pamalá, Nuevo Guadalupe, Nuevo Centro de Población 6 de Agosto, Poblado El Salvador. Comunità vicine e comprese nei municipi autonomi Ricardo Flores Magón,
    17 de Noviembre, Francisco Gómez, San Pedro Polhó, Francisco Villa, 1º de Enero, Olga Isabel, Che Guevara, Vicente Guerrero, Miguel Hidalgo, Lucio Cabañas e San Manuel.
    In queste zone la presenza militare è ricominciata in maniera violenta come provocazione verso i municipi autonomi, ponendo in assedio le comunità, bloccandone gli accessi, aggredendo ed uccidendone i componenti,autorità e basi di appoggio dell'EZLN sotto la protezione dell'Esercito Messicano e in aperta occupazione dei territori indigeni, salvo Polhó, e dei territosi situati nella perseguitata Selva Lacandona. Questi fatti hanno provocato l'espulsione forzata di intere famiglie che vivono in condizioni di carenze alimentari, precarie condizioni sanitarie e disgregazione comunitaria.
    In accordo con le organizzazioni firmatarie del documento, con rispettoe in maniera fraterna invitiamo a:
    1. Iniziare una campagna di denuncia di questi fatti.
    2. 2. Organizzzare con urgenza una carovana per il Chiapas di osservazione ed accompagnamento delle comunità colpite.
    3. Raccogliere materiale e medicinali per le comunità colpite.
    Il riferimento per il coordinamento della carovana è:
    ENLACE CIVIL enlacecivil@laneta.apc.org, tel. (967) 678-2104
    Colectivo de Educación para la Paz (CEPAZ)
    Kinal Antzetic
    Red de defensores comunitarios
    Enlace Civil
    Centro de Análisis Político e Investigaciones Sociales y Económicas
    (CAPISE)
    Consejo de Organizaciones de Médicos y Parteras Indígenas Tradicionales
    de
    Chiapas (COMPITCH)
    Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas
    Centro de Derechos Humanos Miguel Agustín Pro Juárez
    Centro de Investigaciones Económicas y Políticas para la Acción
    Comunitaria
    (CIEPAC)
    CEDIAC
    Centro de Derechos Humanos Fray Pedro Lorenzo de la Nada
    Global Exchange
    Comisión para la reconciliación comunitaria (CORECO)
    Formación y Capacitación A.C. (FOCA)
    Coordinadora Regional Altos de la sociedad civil en Resistencia
    Espacio Cultural "Luna Creciente"
    Promedios de Comunicación Comunitaria A.C.
    Red de organismos civiles de derechos humanos "Todos los derechos para
    todos"
    Centro de Derechos Humanos Fray Francisco de Victoria O.P. A.C.
    Comité de Solidaridad "Oscar Arnulfo Romero"
    Desarrollo Social para los Mexicanos Indígenas (DESMI)
    Intercambio de Tecnología Apropiada (ITA)
    Alianza Cívica Chiapas.

  3. #3
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    Sapevo che la situazione stava peggiorando nel silenzio e nel disinteresse dei media occidentali.
    Trovo più credibile però l' ipotesi- forse anche peggiore- di un calo dell' opinione pubblica occidentale, dell' aggravarsi della situazione in Chiapas o, come ipotizzato da Carta, quella più ottimistica della scelta volontaria per spiegare il silenzio dell' EZLN.
    Quella di Marcos malato mi sembra un tipico pettegolezzo.
    Naturalmente sto andando a naso, non ho motivi veri per accreditare l' una o l' altra ipotesi.
    Spero dunque che qualcosa torni a svegliarsi là nel Chiapas....
    E qualcosa di piacevole, che sappia far vedere che l' EZLN, il movimento che ha segnato una svolta epocale nell' internazionalismo, è più vivo e in salute che mai!

  4. #4
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    Originally posted by insurgente

    Quella di Marcos malato mi sembra un tipico pettegolezzo.
    Comq quando dicevano che era malato Mao...poi si è dovuto fare il Mar Giallo a nuoto seguito dalle guardie rosse per farsi vedere sano...sperem...

    QUE VIVA EL SUBCOMANDANTE MARCOS! QUE VIVA LA LIBERTAD!
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  5. #5
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    Originally posted by soviet999
    Comq quando dicevano che era malato Mao...poi si è dovuto fare il Mar Giallo a nuoto seguito dalle guardie rosse per farsi vedere sano
    Veramente era il Fiume Giallo, non il Mar Giallo.

    Ad ogni modo, mi par di capire che le minacce non provengono dal governo messicano, ma da settori del PRI.

    O sbaglio?

    Mi sembra che l'"appello" riportato manchi di destinatari.

  6. #6
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    Predefinito Ultime notizie dal Chiapas

    Ricevo e rendo noto un nuovo documento, che dettaglia meglio la situazione attuale nel Chiapas:

    Da: "yabasta" <yabasta@tin.it>
    Oggetto: dal chiapas in rivolta (a cura di comp@s di yb-bologna nelle montagne del sudest messicano)
    Data: sabato 31 agosto 2002 15.13

    Vi spediamo urgentemente il comunicato stampa che e' stato diffuso stamattina da tutte le associazioni di compagni messicani e internazionali riunite a San Cristobal-Chiapas.

    La situazione della regione del conflitto ha subito un progressivo deterioramento in questo mese in cui come Ass.Ya Basta siamo stati presenti in Chiapas con iniziative ad Oventic, nella zona Nord, Selva e Montes Azules. Attualmente sono qui presenti una quindicina di compagne e compagni che stanno
    partecipando alle brigate civili nei posti piu' caldi, Quexil, Olga Isabel, 6 de Agosto, e che allo stesso tempo stanno lavorando per appoggiare i progetti che stiamo portando avanti come associazione insieme ai municipi autonomi. Ci preme comunicare che la situazione e' davvero tesa, nelle strade di San Cristobal e' aumentata la sorveglianza poliziesca e le continue provocazioni dei gruppi paramilitari, da tempo sfociate in esecuzioni mirate di leader zapatisti stanno tirando troppo la corda della infinita pazienza dell'EZLN.
    Ci auguriamo che la attenzione internazionale, le azioni davanti ai consolati e alle ambasciate alle quali invitiamo tutti possano far sentire la nostra voce. Per la umanità, più che mai oggi contro il neoliberismo e lo sfruttamento, boicottiamo la guerra globale e diffondiamo la rivolta.

    --------------------------------------

    San Cristóbal de las Casas, Chiapas, 30 de agosto de 2002

    Boletín de Prensa

    Los hechos registrados en el último mes en contra de los Municipios Autónomos Zapatistas tienen patrones similares. Dichos actos tienen un interés político común en los que se involucran diversos actores.
    Durante el mes de agosto se registraron nuevas incursiones y aumento de elementos del ejército federal en el municipio de Ocosingo. Al mismo tiempo se han dado hechos cruentos en contra de comunidades zapatistas en varios municipios autónomos, siendo victimados particularmente, autoridades civiles zapatistas. Estos hechos configuran patrones de actuación que prefiguran un interés político de fondo.

    Los hechos

    Municipio Autónomo Ricardo Flores Magón y San Manuel, en el municipio de
    Ocosingo.

    31 de Julio del 2002, Ejido La Culebra.

    Alrededor de las11:00 de la mañana 40 hombres armados con armas cortas y machetes se adentraron en el Ejido La Culebra, Municipio Autónomo Ricardo Flores Magón, a bordo de dos camionetas Nissan de redilas, buscando a las Autoridades Autónomas del municipio. Al no encontrarlas hirieron a 7 bases de apoyo que se encontraban construyendo la escuela, dejándolos malheridos. Los agresores provenían de la Comunidad San Antonio Escobar y todos pertenecen a la Organización para la Defensa de los Derechos Indígenas y Campesinos (OPDDIC). Algunos fueron reconocidos como: Julio Gómez López, José Gómez López, Antonio Pérez López, Sebastián Pérez Gómez, Nicolás Gómez Santiz, Manuel Guzmán Pérez, José Hernández Cruz, Lorenzo Pérez Cruz, Sebastián Pérez Cruz y Fidelino Gómez López. Antes de este acto intentaron secuestrar a una autoridad autónoma la cual logro escapar y se reserva su identidad por seguridad. No existe averiguación previa por los hechos.

    19 de agosto del 2002, Crucero Quexil, Poblado Nuevo Guadalupe.

    A las 60 de la mañana 200 personas procedentes de Taniperla, Monte Líbano, Perla Acapulco y Peña Limonar, llegaron a bordo de 22 carros (Nissan con redilas, Microbuses y camionetas de 3 toneladas), que se detuvieron en el Crucero Quexil, poblado Nuevo Guadalupe, Municipio Autónomo San Manuel, donde las bases de apoyo del EZLN mantienen un reten de vigilancia de carros robados, introducción del alcohol a las comunidades y tráfico de maderas preciosas. Las 200 personas, reconocidas como OPDIC, agredieron a gente del poblado con piedras, machetes, pistolas y armas largas. El saldo fue de 4 heridos de bala, Marcos Méndez Sánchez con un disparo del calibre 22 en el estomago, Felipe Gómez Sánchez con un disparo en el hombro y otro en la espalda, Juan Méndez Sánchez un disparo en el brazo, Francisco Méndez Vázquez un disparo en el pie y varias pedradas en la cabeza. Golpearon a patadas a Irma Méndez Gómez de 11 años de edad y a un anciano de la comunidad.
    Intento de atropello sobre varias mujeres, y secuestro de tres personas de las cuales 2 pudieron escapar. Rigoberto Sánchez Gómez fue secuestrado y llevado a la ranchería San Miguel donde se le amenazo de quemarlo vivo, se le dieron fuertes golpes y le quitaron alguna ropa, luego fue llevado a la Procuraduría de Justicia en la ciudad de Ocosingo, para trasladarlo a la cárcel publica. Horas mas tarde quedo en libertad.
    No se abrió averiguación previa, ni siquiera se interrogó a los agresores. En la procuraduría estaban Pedro Chulin, diputado local por el PRI y dirigente de la OPDDIC, y Omar Burguete, presidente Municipal de Ocosingo, entre otros.

    25 de agosto del 2002, ranchería Amaytik, Municipio Autónomo Ricardo Flores Magón.

    Sobre las 10:00 de la mañana, en una reunión acordada cuatro días antes, por autoridades autónomas y las de la ranchería Amaytik, de origen no zapatista, para darle solución a un problema matrimonial, fueron asesinados Lorenzo Martínez Espinosa, suplente vocal del Municipio Autónomo Ricardo Flores Magón, con herida de escopeta 16mm y Jacinto Hernández Gutiérrez, agente rural autónomo de la ranchería Amaytik, por golpes en el cráneo. Hubo varios heridos: entre los zapatistas, algunos con machetes. Entre los autodenominados "Sociedad Civil" hubo heridos con golpes diversos y uno de ellos, Nicolás Hernández Gutiérrez, se
    encuentra en la ciudad de Villa Hermosa herido en la cara por una "posta" del cartucho de 16 mm que le quitó la vida a la autoridad zapatista, dado que no se registra ningún otro herido de bala o disparo durante el ataque. Lo anterior demuestra que no fue un enfrenamiento y que los zapatistas no se encontraban armados.
    Según el comandante de la Seguridad Publica de Ocosingo, Teógenes López Toledo, el día 25 de agosto levantó el cadáver de Lorenzo Martínez Espinosa, junto con el agente del Ministerio Publico y la Agencia Estatal de Investigación. Sobre las 15:00 de la tarde llegaron al lugar de los hechos. El cuerpo fue llevado a Ocosingo, lo regresaron a su comunidad de origen Nueva Esperanza el día 27 de agosto tras practicarle la autopsia. Se sospecha de la agilidad en la que las tres instituciones nombradas actuaron el día de los hechos, dado que al menos en el caso de la AEI. y el MP se tuvieron que trasladar desde la ciudad de Ocosingo, a una distancia de 4 ó 5 horas del lugar de los hechos.
    Se reconocen a Jacinto Hernández Ballinas como el autor material del asesinato de Lorenzo y a Santiago Hernández Pérez de la muerte de Jacinto. Junto con ellos actuaron Alfredo Hernández Ballinas, Gaspar Hernández Pérez, Jacinto Hernández Pérez, Santiago Hernández Ballinas, Camilo Hernández Ballinas, Nicolás Hernández Pérez, Nicolás Hernández Espinosa, Simón Hernández Gutiérrez, Nicolás Gutiérrez Espinosa, entre otros que faltan por identificar. Nicolás Hernández Gutiérrez, hospitalizado en Villa Hermosa por una herida de posta, necesariamente presenció la ejecución de Lorenzo Martínez Espinoza a una corta distancia lo que lo hace testigo y probablemente cómplice del asesinato.
    Se abrió averiguación previa por el asesinato de Lorenzo Martínez Espinosa, pero no de Jacinto Hernández Gutiérrez.

    Municipio Autónomo 17 de Noviembre en el Municipio de Altamirano

    7 de Agosto 2002, Nuevo Centro de Población 6 de Agosto

    Alrededor de las 10:00 de la noche fue asesinado a cargo de tres personas, José López Santiz, responsable local de dicha comunidad, tras propinarle 8 disparos de escopeta calibre 16mm, en su propia milpa. Los asesinos también amenazaron de muerte a los dos hijos de 10 y 11 años de edad, que acompañaban a José. Conocidos muy bien por la víctima y su familia, fueron reconocidos Baltasar Alfonso Utrilla, quien perpetró los disparos, Benjamín Montoya Ocequera y Humberto Castellanos Gómez. Este ultimo sigue gozando de fuero Constitucional, por su cargo de regidor.
    Tras la petición del mismo gobernador para que se desaforara, el Congreso local falló en su deber, obstaculizando la investigación ministerial. La Policía Municipal y la Seguridad Publica, quisieron levantar el cadáver sin presencia del agente del Ministerio Publico, ni medico forense alguno, a petición de Armando Pinto Canter, Presidente Municipal de Altamirano. Finalmente las bases de apoyo no permitieron tal acto. Los tres responsables fueron colaboradores en la campaña del ex candidato por el PRD a la presidencia de Altamirano Gabriel Montoya Ocequera, hoy diputado local por la zona de Marques de Comillas. Se encuentra localizado Benjamín Montoya pero no hay indicios de investigación alguna. Municipio Autónomo Olga Isabel, en el Municipio de Chilón.

    26 de agosto, poblado Kanakil

    Cerca de las 5 de la mañana fue asesinado Antonio Mejía Vázquez, cuando regresaba a su casa de una celebración religiosa. Junto con su mujer fueron emboscados por 4 personas plenamente reconocidas por la esposa de la víctima como Oscar, Sebastián, Efraín y Nicolás Aguilar, miembros del conocido grupo armado "Los Aguilares".
    El Sr. Mejía de 50 años de edad fue encontrado con al menos tres impactos de bala. Uno en la espalda y otro en el tórax con un arma R-15 y otro en la cabeza con una escopeta 16mm. Su cara se encontró desfigurada y con las dos orejas cortadas. En el lugar de los hechos se encontraron al menos 14 casquillos de R-15 y uno de 16mm. El secretario de Pueblos Indios Porfirio Encino, el segundo regidor del ayuntamiento de Chilón, el comisionado para la reconciliación del Gobierno del Estado, Juan González Esponda y Alberto Pérez quien se presentó como operador político (sic), prometieron su pronta actuación en el esclarecimiento del caso y un operativo para detener a los responsables, el cual empezó por rondar las casa de los agresores. Antonio había dejado hacía unos meses un cargo dentro del municipio autónomo.
    Actos que determinan patrones de conducta

    Las víctimas: En todos los casos narrados se trata de ataques y no de enfrentamientos en contra de bases zapatistas. Sobresalen como víctimas, autoridades civiles zapatistas de municipios autónomos.

    Los pertrechos: En los casos donde se responsabiliza a la OPDIC se utilizan 24 vehículos, la mayoría de ellos camionetas de carga Nissan, comunes como transportes públicos en la región. Los agresores portan armas de fuego de diversos calibres además de machetes, piedras y palos. Los zapatistas agredidos en ningún caso se encontraban armados al momento de los hechos.

    Los responsables: Aunque aparentemente la identidad política de los agresores es diversa, podemos identificarlos. La OPDDIC como organización hermana del MIRA, tiene una identidad priista y nexos con militares, particularmente de las bases de operación de Monte Líbano y Santo Domingo. La identidad de los agresores en Amaytik se autodenominan, sin mucha precisión, "sociedad civil", sin embargo ha sido notoria la asesoría a los agresores por parte de Ricardo Díaz de Mesa quien según sus propias declaraciones es representante de la OPDDIC en Palenque. Los miembros de los Aguilares han sido soldados o agentes de seguridad publica, y el Ejército suele acampar dentro de sus terrenos, en el municipio de Chilón. Los agresores de Altamirano se identifican como miembros del PRD local y vinculados al conocido ganadero Constantino Kanter y al presidente municipal Armando Pinto Kanter, ambos de filiación priista y protagonistas en los hechos.

    Contexto: la vinculación geográfica de actores en los acontecimientos del mes de agosto en el municipio Autónomo Ricardo Flores Magón.

    Encontramos una vinculación operativa y geográfica en los acontecimientos arriba mencionados. Las líneas de operatividad representan una simbiosis de complicidad en las agresiones perpetradas durante el último mes.

    Las posiciones militares, los lugares de operatividad de la OPDDIC y los hechos registrados de hostigamiento y asesinatos durante el mes de agosto, conforman un circuito dentro de una misma línea geográfica. Una de las posibles razones
    Una, entre otras posibles hipótesis que estarían detrás de esta escalada, esta la muy presente desde hace algunos anos sobre el eje-excusa medio ambiental. Así es, la reiterada exigencia de diversas organizaciones conservacionistas fondeadas por la USAID, Pulsar y diversas corporaciones interesadas hecha al gobierno mexicano para que desalojara y, en su caso reubicara a las poblaciones indígenas asentadas en los márgenes de la Selva Lacandona pero especialmente se despejara la zona de las lagunas, se rehace con fuerza el 12 de septiembre pasado cuando, en el marco de la lucha antiterrorista y el ingreso de México al Consejo de Seguridad bajo el tema de la seguridad ambiental en áreas naturales protegidas, el comisariado de bienes comunales Caribe, exige al Gobierno del Estado aportando pruebas proporcionadas por Conservation International Chiapas, el desalojo Zapatista de la porción Noroccidental(, las Lagunas), de la reserva de Biosfera de montes Azules, ingresando una delegación de la Embajada Estadounidense en México, (incluido su agregado militar), a la Zona los días 3 y 4 de Octubre del 2001. El 18 de diciembre el diputado Pedro Chulin, a nombre de su partido, le reclama al secretario de pueblos indios Porfirio Encino, que sume a la ARIC, a la exigencia de exigencia de desalojo de poblaciones zapatistas de esa reserva de Biosfera; el lunes 25 de marzo de este año, este mismo personaje da una conferencia de prensa, advirtiendo que os Bosques, sobre todo la reserva Montes Azules, constituyen el oxigeno y patrimonio de la Humanidad y en razón de ello es que deben desalojarse las poblaciones zapatistas asentadas en la zona, concepto que no solo modifica su posición anterior sobre el patrimonio de los recursos chiapanecos si no, sobre todo, aunque salido de la cumbre de Monterrey aun no había sido publicado por ningún medio, por lo que solo por altos funcionarios del Gobierno Federal pudo haber obtenido esta primicia.
    A partir de la denuncia de esta evidencia y coartada, Pedro Chulin si bien no abandona su propósito si se desubica de este discurso y exigencia que desde entonces abandona, como semanas antes probablemente sucedió con la opción PFP, al también denunciarse su presencia en Los Altos de Chiapas, haciendo ejercicios de salto a una semana de la Cumbre de Monterrey, como lo hoy lo estamos a las puestas de Johannesburgo.
    Velando entonces la excusa biosustentable alegada desde el año pasado, no se trata entonces sino de una provocación en forma tanto en el perímetro hidrográfico d despeje denunciado en Abril( y que escurre de la porción occidental e la Selva Lacandona hacia el rió Lacantun, afluente Mexicano del Usumacinta), como en la zona Noroccidental del polígono de la reserva de Biosfera Montes Azules, (Zona de las codiciadas de las lagunas mega diversas) y donde sobretodo el Municipio Autónomo Ricardo Flores Magón ha venido advirtiendo desde el mes de febrero, al estado mexicano y sus corporaciones transnacionales acreedoras, como los actores interesados que intentarían mediante acciones contrainsurgente encubiertas, militarizar y paramilitarizar la zona con vistas a su desalojo. El posicionamiento en los campamentos El Ocotalito, Monte Líbano, Taniperla, San Caralampio y Calvario, por parte de las unidades del Ejercito ingresadas al estado hace dos semanas y que hoy denuncia ese Municipio Autónomo, son muestra de que esta escalada de violencia apenas comienza y va entre otras acciones, sobre los mega-recursos de la zona vitales al PPP y al ALCA

    Las Exigencias

    Los abajo firmantes ante los hechos expuestos, exigimos:

    Al gobierno de Pablo Salazar para que deje de hacer juego a la impunidad, dejando de negar la existencia de grupos paramilitares que reconocía siendo legislador, e investigando a fondo los hechos denunciados, dentro del marco de patrones comunes y de actores responsables.

    Al gobierno de Vicente Fox que retire a los militares que lejos de conservar la paz, alientan los ataques en contra de los municipios autónomos, y el cese de patrullajes en la región. Que no promueva inversiones extranjeras y supuestas políticas de protección ambiental dentro de los territorios indígenas, que sin el reconocimiento constitucional de los derechos colectivos de los pueblos indios, solo llevará a una situación de confrontación, de despojo y de mayor discriminación.

    Al Congreso de la Unión y al Poder Judicial, que reviertan la ley de derechos y cultura indígenas aprobada para dar paso a los Acuerdos de San Andrés en la forma de la propuesta de ley de la COCOPA, reconociendo a los Pueblos como entidades de derecho público, como única manera de proteger los derechos colectivos de los pueblos, particularmente sobre sus recursos naturales y sus territorios, frente a la voracidad de los intereses económicos transnacionales que han puesto sus ojos en esta parte del país.

    A los medios de comunicación y a la sociedad civil en general para que se sumen a la denuncia de los hechos expuestos que constituyen un atentado en contra de los derechos humanos de los pueblos indígenas. El silencio es cómplice de la discriminación y la impunidad.



    Red de Defensores Comunitarios por los Derechos Humanos, Coordinadora Regional de los Altos de la Sociedad Civil en Resistencia, Promedios, La voz de Cerro Hueco, Compitch, Colectivo Educación para la Paz, Enlace Civil, Junax, Centro de Derechos Humanos Miguel Agustín Pro, Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas, Capise, Ocomich, Maderas del Pueblo, Ciepac, Coreco


    ENLACE CIVIL, A. C.

    20 de Noviembre no. 36

    Barrio de Mexicanos

    C.P. 29240

    San Cristobal de las Casas, Chiapas

    teléfono: (967) 82104

    tel/fax: (967) 88465

    enlacecivil@laneta.apc.org

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  7. #7
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    Predefinito Dopo gli attacchi, zapatisti si ritirano

    Dopo gli scontri dei giorni scorsi con i gruppi paramilitari che hanno provocato varie vittime nelle loro fila, i guerriglieri zapatisti dell' Esercito di Liberazione Nazionale (Ezln) si stanno ritirando "sulle montagne del Chiapas per evitare nuovi attacchi".
    Lo hanno resto noto le ong delle regione, che hanno spiegato come i gruppi paramilitari, la cui esistenza è negata dal governo locale, vogliano "indebolire il processo di autonomia del Chiapas e provocare la reazione dei comandi dell' Ezln".
    L' escalation dei combattimenti aveva causato la morte di cinque militanti zapatisti. Il Centro per la Difesa dei Diritti Umani "Fray Bartolomè de las Casas" ha accusato il governo locale guidato da Pablo Salazar, di essere "inefficace" nei suoi tentativi di fermare la violenza nel Chiapas. Riguardo infine alla denuncia di un rafforzamento del contingente militare in questo Stato, fonti ufficiali hanno spiegato che si tratterebbe soltanto di movimenti "dovuti alla sostituzione di personale".

    (da "Liberazione", 1 settembre 2002 )

  8. #8
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    Predefinito

    Ma perchè nessuno ne parla più?
    Dove è finita la visibilità della questione zapatista?
    Rifondazione stessa ha un po' mollato la presa, no?
    Perchè?
    La situazione, come è visibile informandosi in ambienti specifici e come giustamente hai meso in evidenza tu, Catilina, va peggiorando drammaticamente....
    Spero che tutto il fermento che c' era fino a qualche anno fa intorno allo zapatismo non sia stata una delle tante mode passeggere, del "conformismo dell' anticonformismo"....

  9. #9
    Quin igitur expergiscimini?
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    Originally posted by insurgente
    Ma perchè nessuno ne parla più?
    Dove è finita la visibilità della questione zapatista?
    Rifondazione stessa ha un po' mollato la presa, no?
    Perchè?
    Io una mia spiegazione ce l' ho: perchè quella del Chiapas è una rivoluzione nazionale, che conferma ancora una volta la centralità della questione nazionale anche nei processi rivoluzionari di lotta all' imperialismo, mentre adesso in RC ha prevalso l' interpretazione dell' Impero senza imperialismo, del "movimento dei movimenti", della scomparsa degli Stati e delle nazioni e via discorrendo.
    Ma il tempo è galantuomo e dimostrerà chi aveva visto giusto e chi aveva elaborato un' analisi sbagliata. Il tutto detto senza acrimonia, dato che siamo sulla stessa barca comunista. Nel frattempo facciamo qui quel poco che possiamo per tenere vivi l'informazione e l'interesse per il Chiapas, il subomandante Marcos e la loro lotta con l' Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale .
    Ciao

  10. #10
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    Predefinito

    Catilina:
    Io una mia spiegazione ce l' ho: perchè quella del Chiapas è una rivoluzione nazionale, che conferma ancora una volta la centralità della questione nazionale anche nei processi rivoluzionari di lotta all' imperialismo, mentre adesso in RC ha prevalso l' interpretazione dell' Impero senza imperialismo, del "movimento dei movimenti", della scomparsa degli Stati e delle nazioni e via discorrendo.
    Ma il tempo è galantuomo e dimostrerà chi aveva visto giusto e chi aveva elaborato un' analisi sbagliata.

    Re:
    io invece non riesco proprio a spiegarmela, e detto in tutta franchezza non me la sento di condividere questa tua analisi.
    Ma non perchè io non sia d' accordo sulle tesi di fondo che tu enunci (anzi, sono proprio contento di sapere di avere trovato un compagno con cui dovrei intendermi facilmente), ma perchè l' EZLN è stato proprio, nell' analisi del PRC, l' artefice del cambiamento dell' internazionalismo.
    Sono stati usati riferimenti del tipico linguaggio dell' EZLN (il "comandare ubbidendo", la volontà di emancipazione e lotta non per il proprio stato e la propria indipendenza, l' incontro internazionale contro il neoliberismo) e usati proprio per sviluppare l' analisi che riferisci.
    L' EZLN era ormai il movimento principe nell' internazionalismo del PRC, e basta pensare al linguaggio che è stato ripreso (secondo me troppo retoricamente e inadeguatamente) dai Disobbedienti quasi paro paro e trasferito (grottescamente?) al contesto italiano.
    L' ormai celebre e infelice "Dichiarazione di guerra" del buon Luca alla vigilia del G8 è l' esempio più chiaro che posso riferire, ma molti altri ce ne sarebbero....
    Insomma, proprio per questi motivi non ritengo valida la tua ipotesi, la vedrei più appropriata per movimenti come FARC o FPLP, che qualche "anima bella" del PRC potrebbe anche definire retrò, ma non riesco a farla calzare all' EZLN....
    E dunque continuo a pormi domande senza trovare risposte plausibili....
    HASTA SIEMPRE!!

 

 
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