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  1. #1
    Quin igitur expergiscimini?
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    Predefinito Moratti: la tagliatrice di teste al lavoro

    Letizia Moratti era nota, prima di diventare ministra della Istruzione (non più Pubblica), come brooker e come manager "tagliatrice di teste". Alla Rai, nel periodo della sua presidenza, ne fece fuori infatti 5.000, di teste.
    Oggi tocca all' istruzione pubblica. E' trapelato, in questi giorni,
    l' agghiacciante piano genocida denominato "Un insegnante ogni 9.5 studenti", da lei elaborato negli uffici del ministero di Viale Trastevere, con la colalborazione della sottosegretaria forzista Valentina Aprea.
    Detto piano prevede la soluzione finale per i cosiddetti "rami secchi" dell' istruzione, ossia per tutte quelle scuole di ogni ordine e grado che non rispettano il parametro soprascritto.
    Lo sterminio potrà partire soltanto dall' anno scolastico 2003-2004, ma la realtà sarà già chiara da quest' anno, quando il governo presenterà la prossima finanziaria. Del resto, Moratti ha sempre dichiarato che la priorità sua e del centrodestra era quella della riduzione dei costi del personale.
    La soluzione finale del problema assomiglia molto a quella del piano sanitario del governo Berlusconi, che prevede la chiusura di una miriade di piccoli ospedali.
    In pratica, per quanto riguarda la scuola, verranno cancellati 2.000 istituti, che successivamente saranno accorpati ad altre sedi, generando mega-scuole- mostro ingestibili. Uno dei primi nella lista è l' istituto "Serafico" di Assisi, dove il rapporto è di un insegnante ogni due alunni. Un dettaglio: trattasi di una scuola per sordomuti.
    Si aspettano su questo forum i commenti soddisfatti di gdr, perchè Moratti è donna, difende i diritti dei gay, è liberale e
    democratica e farà saltare le teste anche di due maestri su tre.

  2. #2
    Ospite

    Predefinito Re: Moratti: la tagliatrice di teste al lavoro

    Originally posted by Catilina
    di una miriade di piccoli ospedali.
    .
    Si aspettano su questo forum i commenti soddisfatti di gdr, perchè Moratti è donna, difende i diritti dei gay, è liberale e
    democratica e farà saltare le teste anche di due maestri su tre.
    Mio caro Catilina, del fatto che la signora Letizia Brichetto in Moratti sia donna non mi può fregar di meno. Se tu non avessi i paraocchi e mi conoscessi meglio, non avresti mai fatto questa affermazione. La signora in questione non è nè democratica nè liberale: potrebbe mai esserlo una finanziatrice di san Patrignano e delle scuole private? (in questo le ha preparato la strada l'ineffabile Luigi Berlinguer, in spregio della Costituzione). Sono talmente contraria agli accorpamenti delle scuole (appoggiati da Cgil-Cisl-Uil scuola)che ho scioperato contro di essi e non una volta sola. Mi dispiace di averti deluso.

  3. #3
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    A me non risulta che la Moratti difenda i diritti dei gay o che si qualifichi per questo. Se lo facesse, sarebbe meritorio e andrebbe apprezzata, come al contrario andrebbe e va contestata per il fatto di tagliare posti di lavoro. A meno che non si sostenga e si dimostri che esiste una relazione tra la difesa dei diritti dei gay ed il taglio dei posti di lavoro.

    R.

  4. #4
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    Predefinito

    La Moratti (come Berlinguer) è una pedina, credo che da sola non riuscirebbe nemmeno a farsi un caffè.

    L'istruzione è stata liberalizzata dal WTO con gli accordi GATS.

    Allego documento su un argomento simile.


    Pensare globalmente, agire localmente.

    I Gats ed i buoni formigoniani: nuove recinzioni.

    Appello alla mobilitazione contro i “buoni” globali.

    (in sintesi: non è vuota teoria)




    Prima di esporre la tesi premetto due lunghe citazioni utilissime dal

    Quaderno 5 del PRC “Da Seattle a Porto Alegre – sì se puede”, pag. 24/25

    Gats (General Agreement on Trade and Services)



    Il Gats (General Agreement on Trade and Services – Accordo Generale sul commercio dei servizi) regolamenta lo scambio dei servizi. Col termine di servizi si intende tutto quello che non rientra nella produzione (sono circa 160 i settori individuati dall’OMC – Organizzazione Mondiale del Commercio - WTO). Solo per fornire un dato, nel 1999 il valore globale dei servizi era di circa 1.340 miliardi di dollari (1/3 del commercio globale). Gli Stati Uniti vogliono che la definizione comprenda anche i settori sanitario e scolastico. È in lista anche il settore idrico (!!!), comprese le aziende municipali. Spicca la richiesta di ulteriori liberalizzazioni nel settore finanziario (potrebbe essere la cosiddetta porta di servizio per far approvare parte del MAI non approvato all’OCSE).

    Il Gats “[…] definisce quattro modi di scambio di servizi:

    Ø Servizi forniti da un paese ad un altro (come le chiamate telefoniche), ufficialmente riconosciuti come cross-border supply;

    Ø Consumatori o ditte che ricorrono ad un servizio in un altro paese (ad esempio turismo), cioè il consumption abroad;

    Ø Una società straniera che impianta una filiale per fornire servizi in un altro paese cioè la commercial presence;

    Ø Persone che si spostano dal loro paese per fornire servizi in un altro (ad esempio, consulenti o modelle), cioè la presence of natural persons.

    In questo contesto si collocano principio e pratica di “nazione preferita” (most favorite nation, MFN), in base al criterio: “favorisci uno, favorisci tutti”. In altre parole: “In base al Gats, se un paese fa concessioni alla concorrenza straniera in un settore, uguali opportunità nello stesso settore dovrebbero essere date ai fornitori di servizi in altri paesi Omc.” (Pino Tagliazucchi, Notizie internazionali, n.65, gennaio 2000).

    Inoltre… attenzione!

    […] orbene quello che si sta architettando a porte chiuse nell’ambito dell’Accordo generale sul commercio e i servizi (Gats) è esattamente quello che era stato, in maniera spettacolare, rifiutato a Seattle: l’accaparramento da parte delle ditte transnazionali di nuovi settori e la mercificazione programmata dei servizi pubblici. In prima fila in questa offensiva, troviamo la Commissione europea. Bruxelles ed il segretariato del WTO si stanno spendendo infatti senza risparmiarsi per soddisfare ai desiderata delle grandi imprese: nonostante le dichiarazioni, i settori della sanità, dell’istruzione, dell’ambiente e della cultura sono nel mirino. I mezzi tecnici per aggirare o contrastare la volontà dei cittadini, e perfino quella degli Stati membri, in questo campo, sono iscritti nei testi e già abbondantemente messi in opera. Basta visitare il sito Internet della Commissione per apprendere che “la partecipazione attiva delle industrie di servizi nelle negoziazioni è cruciale per permetterci di allineare i nostri obiettivi di negoziazione sulle apriorità delle imprese, il Gats non è solo un accordo tra governi. È prima di tutto uno strumento a vantaggio del business (http://gats-info.eu.int/gats-info/g2000.pl?NEWS=bbb)” […].

    Susan Gorge e Ellen Gould, “Liberalizzare, facendo finta di niente”, Le Monde Diplomatique, luglio 2000.

    Pensare globalmente.

    Dalle citazioni in sintesi ed altre premesse:

    Ø il movimento ha fermato l’Accordo Multilaterale degli Investimenti (MAI) dell’Ocse ed il Wto di Seattle;

    Ø il Gats (General Agreement on Trade and Services – Accordo Generale sul commercio dei servizi) – il nome è sintesi della sua essenza – prevede la trasformazione dei diritti[istituzioni: istruzione, sanità, perfino l’acqua potabile] in merci scambiabili[servizi alla persona], scavalcando il mai dire MAI;

    Ø la privatizzazione è una delle più immediate forme di espropriazione dei diritti, ma non è la sola: per trasformare la cultura, l’istruzione, la sanità… in merci, cioè per espropriare diritti trasformandoli in strumenti per la valorizzazione del capitale, non è necessario attuare un passaggio di gestione immediato dallo Stato (del capitale) alle imprese – ne è prova l’autonomia scolastica (meglio sarebbe dire: eteronomia) di Berlinguer;

    Ø se i Gats esprimono il piano globale, chi attuerà materialmente il piano? L’impero della globalizzazione capitalista si regge sull’eteronomia dei governi, sull’estromissione dei parlamenti e sull’annichilimento delle sovranità popolari in merito alle più importanti decisioni strategiche, che vengono assunte a porte chiuse dagli organismi a-democratici (Wto, Ocse, Fmi, Bm, Nato, …): i globali “senza sovranità” decidono, i locali “eteronomi” (noi diciamo per scelta) applicano.

    Agire localmente.

    I globalizzatori capitalisti agiscono localmente. La nostra resistenza materiale dovrà essere soprattutto locale: dalla sensibilizzazione nelle piazze globali al conflitto materiale.

    Qual è la frontiera materiale, il luogo avanzato dell’espropriazione capitalista? Dunque, qual è lo spazio reale del conflitto?

    Chi applica il Gats?

    Formigoni. E la sua Giunta lombarda. Sono la locomotiva del cambiamento, per l’Italia intera. La Regione Lombardia è il laboratorio avanzato, l’avanguardia, del nuovo modello autoritario di espropriazione per la valorizzazione del capitale globale in Italia.

    Il “buono scuola” ed il “buono nonno” rappresentano l’esperimento – per gradi di estensione e per approssimazione – del passaggio diritti[istituzioni]-merci[servizi].

    Formigoni sostiene a spada tratta questa tesi (in sintesi): “vogliamo la libertà di scelta–senza il ricatto di un costo proibitivo”, naturalmente per la fruizione di un servizio alla persona. Il diritto all’istruzione o alla sanità sono trasformati nel diritto alla “libera scelta tra merci date”. Così i “buoni” per sanità e scuola rimborsano il costo del servizio privato perché anche sanità e scuola pubbliche diventino servizi alla persona, che con i tagli di Governo e Giunta Regionale peggiorano quotidianamente di “qualità” (in quanto servizi) divenendo meno competitivi. Formigoni ha esplicitato chiaramente il suo programma dei “buoni scuola”: spostare nelle scuole private, in dieci anni, il 30-40% degli studenti pubblici.

    Penetrare oggi nella zona rossa significa lottare contro i “buoni” di ogni genere e specie. Combattere il Gats ed ogni pianificazione dell’impero globale significa anche respingere gli atti più significativi di reificazione locali. La guerra in Afghanistan, causata apparentemente dall’ennesimo grande disastro americano, deve essere disvelata nella sua essenza di strumento per l’estensione globale del Nuovo Ordine Mondiale.

    I/le Giovani Comunisti/e ed i movimenti non possono pensare di costruire “un altro mondo possibile” senza resistere allo stato di cose esistente, per abolirlo. La Resistenza è lo strumento più forte per la costruzione di un nuovo pensiero alternativo ed un nuovo mondo necessario. L’azione che nega ed abolisce genera in sé il nuovo inizio. Contestare e creare.

    Gianluca Zoni - GC Federazione Provinciale di Varese

    Contattami per un approfondimento ed un confronto relativo

    Ø alle nuove forme di espropriazione e recinzione/accumulazioni originarie per la valorizzazione del capitale globale;

    Ø alla privatizzazione della scuola;

    Ø ai “buoni” scuola e sanità lombardi;

    Ø alla globalizzazione.
    "Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"

    Partigiano antifascista, Venezia, 1943





  5. #5
    Ospite

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    Originally posted by Roderigo
    A me non risulta che la Moratti difenda i diritti dei gay o che si qualifichi per questo. Se lo facesse, sarebbe meritorio e andrebbe apprezzata, come al contrario andrebbe e va contestata per il fatto di tagliare posti di lavoro. A meno che non si sostenga e si dimostri che esiste una relazione tra la difesa dei diritti dei gay ed il taglio dei posti di lavoro.

    R.
    E' anche un'affossatrice della scuola pubblica, già malandata per l' opera nefasta di Luigi Berlinguer. Ma tu sai, caro Roderigo, che per Catilina ogni occasione è buona per polemizzare con me. Quello che mi sembra più assurdo è che pensi che le avrei dato ragione perchè è donna, dopo tutte le discussioni contro quelle ridicole quote, in cui mi sono scazzata con mezza Pol ahahahahahahha

  6. #6
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Paddy Garcia
    La Moratti (come Berlinguer) è una pedina, credo che da sola non riuscirebbe nemmeno a farsi un caffè.

    L'istruzione è stata liberalizzata dal WTO con gli accordi GATS.

    Allego documento su un argomento simile.


    Bene. Allora, però, lo è anche Luigi Berlinguer che le ha aperto la strada. La nefasta legge di parità è opera sua.

  7. #7
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by gdr
    Ma tu sai, caro Roderigo, che per Catilina ogni occasione è buona per polemizzare con me.
    Forse, è il suo modo di corteggiarti. Ho trovato un altro rivale.

    Originally posted by gdr
    Quello che mi sembra più assurdo è che pensi che le avrei dato ragione perchè è donna, dopo tutte le discussioni contro quelle ridicole quote, in cui mi sono scazzata con mezza Pol ahahahahahahha
    E' vero, non sa che sei misogina.

    R.

  8. #8
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    Originally posted by gdr


    Bene. Allora, però, lo è anche Luigi Berlinguer che le ha aperto la strada. La nefasta legge di parità è opera sua.
    Ovvio. Ma cerchiamo di pensar epiù globalmente. Quando i GATS saranno approvati definitivamente potrebbe verificarsi la situazione per cui una qualsiasi scuola privata nel mondo potrà fare causa presso la WTO al governo di un paese (ad esempio l'Italia) se favorirà, supponiamo attraverso l'istruzione pubblica, le scuole statali. Così per la sanità. Allo stato delle cose già 48 Stati hanno chiesto di includere tra i temi da inserire nel GATS, il settore sanitario, e 46 lo hanno chiesto per il settore scolastico.

    Non so se ti rendi conto
    "Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai disertori rappresentano anche i caduti in guerra perchè ognuno di loro è morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. La resistenza nasce dalla diserzione"

    Partigiano antifascista, Venezia, 1943





  9. #9
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Roderigo

    Forse, è il suo modo di corteggiarti. Ho trovato un altro rivale.

    Per carità, tu sei molto più sveglio!

    E' vero, non sa che sei misogina.

    Esiste una sacrosanta misoginia femminile, benefica per le donne. Leggiti un libro di racconti di Patricia Highsmith Piccoli racconti di misoginia: è delizioso
    R.

  10. #10
    hussita
    Ospite

    Predefinito

    i paraocchi non hanno sesso
    vs misandra o misogina ( alla bisogna)

    Ps:Signor moderatore, i migliori cicisbei restano gli uomini. Hanno più pazienza

 

 
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