Scuola elementare - Moduli o maestro unico?

Originally posted by Roderigo

Come detto poco sopra, il problema di fondo è non impostare le relazioni sociali come fossero "giochi a somma zero". I "giochi a somma zero" sono l'acqua dei pesci egoisti e individualisti.

Cosa è più inefficiente per la società? Pagare due insegnanti o affidare ad un insegnante una classe di oltre 30 bambini?

R.

Sono d'accordo. Ma, ora, rispondi tu ad un'altra domanda: ti sembra efficiente che, per pagare fior di gettoni di presenza a fumosi pedagogisti e procurare tessere a Cgil, Cisl e Uil scuola, si siano fatti uscire dal cappello del prestidigiatore i famosi "moduli" per la scuola elementare, cioè i tre maestri per classe, che hanno rovinato l'ordine di scuole che funzionava meglio, cioè, appunto, la scuola elementare?

[Roderigo]

Originally posted by gdr
Sono d'accordo. Ma, ora, rispondi tu ad un'altra domanda: ti sembra efficiente che, per pagare fior di gettoni di presenza a fumosi pedagogisti e procurare tessere a Cgil, Cisl e Uil scuola, si siano fatti uscire dal cappello del prestidigiatore i famosi "moduli" per la scuola elementare, cioè i tre maestri per classe, che hanno rovinato l'ordine di scuole che funzionava meglio, cioè, appunto, la scuola elementare?

Vuoi dire che sei favorevole al maestro elementare unico?
Qui a Torino, con il tempo pieno, abbiamo quattro maestri per classe.

R.

Originally posted by Roderigo

Vuoi dire che sei favorevole al maestro elementare unico?
Qui a Torino, con il tempo pieno, abbiamo quattro maestri per classe.

R.

Sono sicuramente favorevole al maestro unico e lo dico come madre, oltre che come insegnante. Inoltre, il tempo pieno, cioè fare i compiti a scuola (in pratica non farli mai da solo), è deleterio per un ragazzino, perchè non lo abitua a suddividere il suo tempo, a sforzarsi di superare le difficoltà e a riflettere autonomamente.
Ne escono sconfitti lo sviluppo del senso critico e delle capacità logiche.

[Roderigo]

Mah. Sono molto perplesso su ciò che scrivi.
A me pare che il principale difetto dei moduli, stia nella loro applicazione, cioè nel fatto di imitare la scuola media inferiore, con insegnanti suddivisi per competenza. Ma la rotazione di tre o quattro insegnanti su una sola classe mi sembra una buona cosa, abitua il bambino ad affrontare più di un punto di riferimento, supera il modello della maestra "seconda mamma".
Il tempo pieno mi pare una grande conquista, soprattutto in una grande città, dove il destino dei bambini è l'isolamento in casa, le lunghe ore davanti alla Tv. Ed anche una necessità per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano.
Non è affatto detto che con il tempo pieno il bambino non faccia mai i compiti da solo. Dipende da come l'insegnante organizza il lavoro. In fondo, compiti in classe e interrogazioni vengono eseguiti individualmente. Inoltre, proprio grazie al fatto di non essere da solo, molte difficoltà di apprendimento possono essere superate, con l'assistenza dell'insegnante, senza che incida troppo il diverso livello culturale dei genitori. Mattino e pomeriggio sono separati dal pranzo in mensa, dopo le 17, i bambini sono a casa, non vedo come ciò non permetta di apprendere la suddivisione del tempo. Per non dire della sconfitta dello sviluppo critico e delle capacità logiche.

R.

Originally posted by Roderigo
Mah. Sono molto perplesso su ciò che scrivi.
A me pare che il principale difetto dei moduli, stia nella loro applicazione, cioè nel fatto di imitare la scuola media inferiore, con insegnanti suddivisi per competenza. Ma la rotazione di tre o quattro insegnanti su una sola classe mi sembra una buona cosa, abitua il bambino ad affrontare più di un punto di riferimento, supera il modello della maestra "seconda mamma".
Il tempo pieno mi pare una grande conquista, soprattutto in una grande città, dove il destino dei bambini è l'isolamento in casa, le lunghe ore davanti alla Tv. Ed anche una necessità per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano.
Non è affatto detto che con il tempo pieno il bambino non faccia mai i compiti da solo. Dipende da come l'insegnante organizza il lavoro. In fondo, compiti in classe e interrogazioni vengono eseguiti individualmente. Inoltre, proprio grazie al fatto di non essere da solo, molte difficoltà di apprendimento possono essere superate, con l'assistenza dell'insegnante, senza che incida troppo il diverso livello culturale dei genitori. Mattino e pomeriggio sono separati dal pranzo in mensa, dopo le 17, i bambini sono a casa, non vedo come ciò non permetta di apprendere la suddivisione del tempo. Per non dire della sconfitta dello sviluppo critico e delle capacità logiche.

R.

Io parlo per esperienza vissuta. Da quando sono stati introdotti i famigerati moduli, alle superiori arrivano sempre più ragazzini privi delle più elementari capacità di analisi e di sintesi. Quelli che hanno fatto il tempo pieno, quando arrivano alle superiori, non sanno assolutamente come organizzarsi per lo studio a casa. Inoltre, tenere un bambino dalle otto del mattino fino alle cinque del pomeriggio in un'istituzione è troppo pesante: il ragazzino non ha tempo di annoiarsi, di fantasticare, di inventarsi dei modi per passare il tempo, di giocare con coetanei in giochi non organizzati da adulti...insomma di crescere mentalmente ed emotivamente. Io sarei, piuttosto, per un part time prolungato per entrambi i genitori, a turno, ovviamente con la differenza salariale pagata dallo Stato. Costerebbe anche molto meno del pagare tre insegnanti per classe.

[Roderigo]

Un bambino di tre anni passa sei ore alla scuola materna. Perchè mai, per un bambino di sette-otto anni dovrebbe essere destrutturante passarne otto alla scuola elementare?
Bisogna vedere se i problemi di cui parli derivano dai moduli o da altri problemi, relativi alla qualità, più che quantità, del tempo passato a scuola. Ammesso che siano problemi veri. Ricordo, negli anni '70 e '80, molte professoresse di scuola media, fare discorsi simili ai tuoi. I moduli non c'erano ed i bambini di una volta erano sempre più intelligenti e preparati.

R.

Originally posted by Roderigo
Un bambino di tre anni passa sei ore alla scuola materna. Perchè mai, per un bambino di sette-otto anni dovrebbe essere destrutturante passarne otto alla scuola elementare?
Bisogna vedere se i problemi di cui parli derivano dai moduli o da altri problemi, relativi alla qualità, più che quantità, del tempo passato a scuola. Ammesso che siano problemi veri. Ricordo, negli anni '70 e '80, molte professoresse di scuola media, fare discorsi simili ai tuoi. I moduli non c'erano ed i bambini di una volta erano sempre più intelligenti e preparati.

R.

Anche sei ore alla materna sono troppe. Otto alle elementari, poi, sono un calvario. Stare seduti in un banco, fare giochi organizzati da adulti...fare i compiti a una certa ora tutti insieme...è quanto di più simile ad una galera si possa escogitare.

[Roderigo]

Originally posted by gdr
Anche sei ore alla materna sono troppe. Otto alle elementari, poi, sono un calvario. Stare seduti in un banco, fare giochi organizzati da adulti...fare i compiti a una certa ora tutti insieme...è quanto di più simile ad una galera si possa escogitare.

Il problema è se la scuola è una galera si o no. Se lo è, anche un'ora soltanto è un'ora di galera. In tal caso, quel che bisogna mettere in discussione, non è tanto il tempo, ma il modo di stare e fare scuola. Credo però che la tua visione sia a dir poco apocalittica. Quale sarebbe poi l'alternativa? Stare soli in casa, in mezzo alla strada, in un cortile, davanti alla Tv? Dopo le 16 del pomeriggio, ci sono già non poche ore per questo, per non parlare poi dell'estate. Inoltre, vi è il problema della coppia che lavora e che non può sempre e comunque permettersi la colf o la baby sitter. La tua proposta sul part-time è molto bella. Falla a Jan Hus ed a Claude che hanno una cultura di governo. Vediamo cosa ti rispondono.

R.

Originally posted by Roderigo

Il problema è se la scuola è una galera si o no. Se lo è, anche un'ora soltanto è un'ora di galera. In tal caso, quel che bisogna mettere in discussione, non è tanto il tempo, ma il modo di stare e fare scuola. Credo però che la tua visione sia a dir poco apocalittica. Quale sarebbe poi l'alternativa? Stare soli in casa, in mezzo alla strada, in un cortile, davanti alla Tv? Dopo le 16 del pomeriggio, ci sono già non poche ore per questo, per non parlare poi dell'estate

Annoiarsi aguzza la creatività: sapessi quanto mi piaceva stare da sola a fantasticare, immaginare, riflettere, inventare giochi da sola o con i miei cugini! .

Inoltre, vi è il problema della coppia che lavora e che non può sempre e comunque permettersi la colf o la baby sitter. La tua proposta sul part-time è molto bella. Falla a Jan Hus ed a Claude che hanno una cultura di governo. Vediamo cosa ti rispondono.

Non credo si scandalizzerebbero più di tanto, se gli si facesse presente il risparmio per il bilancio dello State e poi la cosa è già attuata in molti paesi del nord Europa. Per i maestri, basterebbe bloccare il turnover
R.

[Roderigo]

Originally posted by gdr
Annoiarsi aguzza la creatività: sapessi quanto mi piaceva stare da sola a fantasticare, immaginare, riflettere, inventare giochi da sola o con i miei cugini! .

Si, da soli nel deserto, si vedono pure i miraggi.
Più creativo di così!
La noia come pedagogia, mah!

Originally posted by gdr
Non credo si scandalizzerebbero più di tanto, se gli si facesse presente il risparmio per il bilancio dello State e poi la cosa è già attuata in molti paesi del nord Europa. Per i maestri, basterebbe bloccare il turnover

Prova!
Cosa vuol dire che basta bloccare il turn-over? Secondo il tuo progetto, vi sarebbero due insegnanti in meno per ogni classe. Cosa farebbero?

R.