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Discussione: Egoismo e altruismo

  1. #1
    Claude
    Ospite

    Predefinito Prosegue da: "Il moralismo che univa Dc e Pci"

    http://www.politicaonline.net/forum/...9&pagenumber=2

    Originally posted by Roderigo

    E' solo un punto di vista.


    Credo che i rapporti interpersonali siano fortemente determinati anche dai rapporti sociali. Anche solo il dare del "tu" o del "lei", in molti ambienti è dettato dalla collocazione gerarchica.




    Qual è un modo sano di essere egoista?

    R.
    Certo, le collocazioni gerarchiche influiscono sui comportamenti, ma è anche vero che non si danno società in cui non sussistano rapporti gerarchici. Inoltre non è detto che la personalità si plasmi entro questi rapporti. Io devo dare del lei al capoufficio, o al padrone, o al professore, o al sindaco, ma questo non vuol dire che io pensi intimamente che il capo o il padrone ecc. meritino delle considerazioni speciali che trascendano da quelle che quella situazione specifica mi impone di avere.

    In realtà queste situazioni possono ingenerare frustrazione ed invidia sociale, le quali provano appunto che la personalità non si forma simmetricamente e funzionalmente al ruolo sociale che l'individuo occupa.(c'è chi sosiene che la frustrazione sociale è un sintomo di benessere sociale e on di malessere sociale, perchè essa prova che le persone non adeguano le loro aspirazioni alle effettive possibilità concrete, cioè non formano le loro preferenze attraverso parametri meramente adattivi)

    Inoltre sappiamo che gran parte della personalità individuale si forma all'interno del nucleo familiare, e che la sanità o insanità di essa dipende dalla sanità della relazione genitori figli (educazione non contraddittoria, assenza di messaggi paradossali ecc.). Prova ne sia che elementi quali la felicità, la capacità di essere soddisfatti di sè, come, per es., l'uso di droga, non sono distribuite per classi sociali, bensì in modo "trasversale".

    Un modo sano per essere egoisti è saper rivendicare per sè quello che si ritiene sia giusto per sè e lottare per averlo in competizione con qualcun'altro. E' chiaro, però, che se si fa dipendere la propria autostima solo ed esclusivamente dagli esiti delle proprie azioni competitive allora l'egoismo diventa autodistruttivo.

  2. #2
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Claude
    Certo, le collocazioni gerarchiche influiscono sui comportamenti, ma è anche vero che non si danno società in cui non sussistano rapporti gerarchici.
    E quindi?

    Originally posted by Claude
    Inoltre non è detto che la personalità si plasmi entro questi rapporti. Io devo dare del lei al capoufficio, o al padrone, o al professore, o al sindaco, ma questo non vuol dire che io pensi intimamente che il capo o il padrone ecc. meritino delle considerazioni speciali che trascendano da quelle che quella situazione specifica mi impone di avere.
    Altrimenti, tra le classi subalterne, non potrebbero esistere comunisti, socialisti, sindacalisti, rivoluzionari, ecc.
    Ma, mettere in rilievo l'identità sociale degli individui, non pretende di offrirne un profilo psicologico.

    Originally posted by Claude
    In realtà queste situazioni possono ingenerare frustrazione ed invidia sociale, le quali provano appunto che la personalità non si forma simmetricamente e funzionalmente al ruolo sociale che l'individuo occupa.(c'è chi sosiene che la frustrazione sociale è un sintomo di benessere sociale e on di malessere sociale, perchè essa prova che le persone non adeguano le loro aspirazioni alle effettive possibilità concrete, cioè non formano le loro preferenze attraverso parametri meramente adattivi)
    Secondo me, l'invidia sociale è un fenomeno di subalternità. Viene provata dal servo che vuol diventare padrone, non dal servo che vuol rompere i rapporti di servitù.

    Originally posted by Claude
    Inoltre sappiamo che gran parte della personalità individuale si forma all'interno del nucleo familiare, e che la sanità o insanità di essa dipende dalla sanità della relazione genitori figli (educazione non contraddittoria, assenza di messaggi paradossali ecc.). Prova ne sia che elementi quali la felicità, la capacità di essere soddisfatti di sè, come, per es., l'uso di droga, non sono distribuite per classi sociali, bensì in modo "trasversale".
    Distribuite per classi sociali, si, ma non allo stesso modo.
    Anche il fatto di avere la propria stanza influisce sulla formazione della propria personalità. O il fatto di crescere in una famiglia colta e con tanti libri. Ho scritto "anche".

    Originally posted by Claude
    Un modo sano per essere egoisti è saper rivendicare per sè quello che si ritiene sia giusto per sè e lottare per averlo in competizione con qualcun'altro. E' chiaro, però, che se si fa dipendere la propria autostima solo ed esclusivamente dagli esiti delle proprie azioni competitive allora l'egoismo diventa autodistruttivo.
    Il concetto di egoismo implica il perseguimento del proprio interesse con danno altrui. In questo senso non può mai essere sano. Ma forse tu intendi una cosa diversa.

    R.

  3. #3
    Claude
    Ospite

    Predefinito

    E quindi?


    Tocca farci l'abitudine, mi sa, e rassegnarsi che questo è il mondo

    Ma, mettere in rilievo l'identità sociale degli individui, non pretende di offrirne un profilo psicologico.

    Appunto.


    Secondo me, l'invidia sociale è un fenomeno di subalternità. Viene provata dal servo che vuol diventare padrone, non dal servo che vuol rompere i rapporti di servitù.

    Fino ad adesso si è visto che "rompere i rapporti di servitù" è significato crearne altri.....meglio dei sindacati, una buona preparazione professionale ed una economia vivace che ti dia delle possibilità di scelta

    Distribuite per classi sociali, si, ma non allo stesso modo.
    Anche il fatto di avere la propria stanza influisce sulla formazione della propria personalità. O il fatto di crescere in una famiglia colta e con tanti libri. Ho scritto "anche".


    La sanità di una persona non dipende dalla sua cultura, forse da questa dipendono le sfumature e le modalità con le quali si manifesta il disagio, ma in se stesso, il disagio "colto" non è meglio del disagio "ignorante".

  4. #4
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Claude
    Tocca farci l'abitudine, mi sa, e rassegnarsi che questo è il mondo
    Discorso "vagamente" conservatore.

    Originally posted by Claude
    Appunto.
    Appunto, non abbiamo mai pensato di dar vita ad un forum di psicologia. Ma se ne può sempre discutere.

    Originally posted by Claude
    Fino ad adesso si è visto che "rompere i rapporti di servitù" è significato crearne altri
    La funzione dell'anticomunismo consiste proprio in questo messaggio subliminale, neanche tanto subliminale: non provare a cambiare il mondo, altrimenti finirai in tragedia.

    Originally posted by Claude
    .....meglio dei sindacati, una buona preparazione professionale ed una economia vivace che ti dia delle possibilità di scelta
    Questa è un opinione di moda, specie nellla sinistra moderata. Ti licenziano? Un bel corso di formazione professionale. Chissà come saranno contenti gli operai di Mirafiori di diventare tutti programmatori. Scegliere il mestiere in cui rimanere disoccupato è giusto la possibilità di scelta che ti offre questa economia vivace. Economia vivace? E la "new economy" che fine ha fatto?

    Originally posted by Claude
    La sanità di una persona non dipende dalla sua cultura, forse da questa dipendono le sfumature e le modalità con le quali si manifesta il disagio, ma in se stesso, il disagio "colto" non è meglio del disagio "ignorante".
    Pare di proprio di no. Una volta si parlava di beata ignoranza, ma ora vi sono svariate inchieste psicologiche che dimostrano essere la felicità più diffusa tra le persone colte. D'altra parte, non c'è bisogno di alcuno studio e alcuna inchiesta per valutare che un bambino se a tavola sente discutere di filosofia, teatro, letteratura, ha maggiori probabilità di star meglio di chi invece sente il babbo bestemmiare contro la mamma, perchè non ha ancora buttato giù la pasta.

    R.

  5. #5
    Forumista assiduo
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    Originally posted by Roderigo
    Il concetto di egoismo implica il perseguimento del proprio interesse con danno altrui. In questo senso non può mai essere sano. Ma forse tu intendi una cosa diversa.
    Io credo che Claude intenda quel che intendi tu, ma che esista un egoismo "fisiologico" e uno "patologico", per così dire.

  6. #6
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    Predefinito

    Originally posted by Roderigo
    Discorso "vagamente" conservatore.
    Come dice quella preghiera, non mi ricordo di quella religione (credo confuciana).

    "Dio, fa' che io possa cambiare le cose che si possono cambiare, accettare quelle che non si possono cambiare, e distinguere le une dalle altre"!

    Originally posted by Roderigo
    Appunto, non abbiamo mai pensato di dar vita ad un forum di psicologia. Ma se ne può sempre discutere.
    No, un altro forum nooooooooo!

    Originally posted by Roderigo
    La funzione dell'anticomunismo consiste proprio in questo messaggio subliminale, neanche tanto subliminale: non provare a cambiare il mondo, altrimenti finirai in tragedia.
    No, questa è la funzione del conservatorismo, che è cosa diversa dall'anitocomunismo, nel senso che i conservatori sono anticomunisti, ma gli anticomunisti non sono necessariamente conservatori (e i comunisti non sono necessariamente "progressisti").

    Originally posted by Roderigo
    Questa è un opinione di moda, specie nellla sinistra moderata. Ti licenziano? Un bel corso di formazione professionale. Chissà come saranno contenti gli operai di Mirafiori di diventare tutti programmatori. Scegliere il mestiere in cui rimanere disoccupato è giusto la possibilità di scelta che ti offre questa economia vivace. Economia vivace? E la "new economy" che fine ha fatto?
    Non credo che le cose stiano in questo modo.

    Chi sta a sinistra dovrebbe sapere quanto è umiliante non trovare lavoro o perderlo. Non si tratta di dare contentini, ma di conciliare il rispetto degli individui con le possibilità della società.

    Originally posted by Roderigo
    Pare di proprio di no. Una volta si parlava di beata ignoranza, ma ora vi sono svariate inchieste psicologiche che dimostrano essere la felicità più diffusa tra le persone colte. D'altra parte, non c'è bisogno di alcuno studio e alcuna inchiesta per valutare che un bambino se a tavola sente discutere di filosofia, teatro, letteratura, ha maggiori probabilità di star meglio di chi invece sente il babbo bestemmiare contro la mamma, perchè non ha ancora buttato giù la pasta.
    Chissà se le due cose sono alternative?

    Tuttavia, non credo che Claude negasse questo.

  7. #7
    Claude
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Jan Hus


    Come dice quella preghiera, non mi ricordo di quella religione (credo confuciana).

    "Dio, fa' che io possa cambiare le cose che si possono cambiare, accettare quelle che non si possono cambiare, e distinguere le une dalle altre"!



    No, un altro forum nooooooooo!



    No, questa è la funzione del conservatorismo, che è cosa diversa dall'anitocomunismo, nel senso che i conservatori sono anticomunisti, ma gli anticomunisti non sono necessariamente conservatori (e i comunisti non sono necessariamente "progressisti").



    Non credo che le cose stiano in questo modo.

    Chi sta a sinistra dovrebbe sapere quanto è umiliante non trovare lavoro o perderlo. Non si tratta di dare contentini, ma di conciliare il rispetto degli individui con le possibilità della società.



    Chissà se le due cose sono alternative?

    Tuttavia, non credo che Claude negasse questo.
    Sì, in effetti forse Roderigo ha un pò tirato delle conclusioni che non stavano nel discorso che stavo facendo.

    A proposito della gerarchia volevo semplicemente dire che mi riesce difficile pensare ad una società in cui non ne sussista alcuna (vuoi per motivi economici, vuoi culturali, vuoi perchè uno è più brutto e l'altro più bello ecc) e che, di contro, una società in cui tutte le gerarchie siano accettate come giuste (mettiamo quelle di una società in cui non ci siano legami economici, ma solo "naturali" o "spontanei") perchè una società basata su legami "giusti" è una società che io, francamente, non auspico.


    Credo inoltre che sia una buona cosa creare uno stato di cose tale in cui uno abbia la possibilità di scegliere tra lavori diversi, o tra lo stesso i luoghi diversi. Appunto perchè se non ci sono buone relazioni in un posto, uno può sceglierne un'altro. E questo di fatto avviene, e non solo tra il lavoratori della N.E., ma anche tra operai (diciamo forse operai specializzati in età non avanzata e in certi regioni e non in altre). Cioè il discorso non era "licenziate quanto vi pare che al limite un ripiego da qualche parte lo trovate".

  8. #8
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Jan Hus
    Io credo che Claude intenda quel che intendi tu, ma che esista un egoismo "fisiologico" e uno "patologico", per così dire.
    Non tutto ciò che è fisiologico è sano. Il persegumento del proprio interesse con danno altrui, entro una certa misura può essere ritenuto fisiologico (anche da chi ha subito il danno?), ma non credo possa essere sano.

    R.

  9. #9
    Claude
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Roderigo

    Non tutto ciò che è fisiologico è sano. Il persegumento del proprio interesse con danno altrui, entro una certa misura può essere ritenuto fisiologico (anche da chi ha subito il danno?), ma non credo possa essere sano.

    R.
    Ma dipende. In che senso danno? Se io e te facciamo i tacchini con la stessa ragazza, e lei non ha tendenze poliandriche, sicuramente uno di noi due subirà un danno, perchè l'altro verrà scelto, e allora....che si dovrebbe fare....smetterla entrambe di tacchinare?

  10. #10
    Roderigo
    Ospite

    Predefinito

    Originally posted by Jan Hus
    Come dice quella preghiera, non mi ricordo di quella religione (credo confuciana).
    "Dio, fa' che io possa cambiare le cose che si possono cambiare, accettare quelle che non si possono cambiare, e distinguere le une dalle altre"!
    Cos'è? La teoria della Rivoluzione compatibile?
    Citare Confucio a sostegno di un discorso conservatore, mi pare più che appropriato.

    R.

 

 
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