Questa puntata è ancora fresca fresca.
Stamattina alle 4:45 mi arriva una prenotazione per le 5:00 di un cliente che abita a Pankow.
Le prenotazioni vengono date un quarto d'ora prima, però secondo le regole della centrale bisogna essere li quattro minuti dopo, nel caso il cliente volesse partire in anticipo. Andando verso l'indirizzo del tipo per strada mi tre persone mi fanno il gesto di fermarmi, di solito non mi fermo ma stavolta lo faccio lo stesso, tanto capita una volta ogni cento che il cliente esce prima dell'appuntamento.
Carico i clienti e per fortuna la corsa era solo di 2 km, quindi col tempo ce la faccio tranquillamente. Dopo averli scaricati sento alla radio " wagen 1234" accidenti è il mio numero, "wagen 1234" io non rispondo perchè non ho la scusa pronta e corro come un dannato verso quel bastardo del cliente che vuole partire in anticipo e ha anche chiamato la centrale. Nel fratempo la centrale mi rimanda la richiesta sul display chiedendo conferma. Per fortuna arrivo in un batter d'occhio prendendo due semafori rossi ma non vedo nessuno davanti all'indirizzo.
Adesso rispondo alla centrale e dico che non c'è nessuno davanti alla porta, con un tono di sufficenza la centralinista mi chiede se ho ricevuto il messaggio sul dislpay. "certo" dico io, "allora legga lo leggo tutto". Guardo la seconda pagina e leggo che il cliente arriva 5 minuti in ritardo. Maledizione.
Aspetto, dopo dieci minuti viene un tipo magro, biondo, 1,70 capelli corti, bomber grigrio, senza gli incisivi e i canini visibilmente cariati.
Si siede dietro, meglio cosi, un tipo cosi affianco non lo voglio.
io: dove la porto?
lui: portami in giro
io: in giro dove?
lui: in giro per la cittá, dove vuoi tu, la voglio vedere non sono di qui vengo dal brandemburgo
Ok, al primo incrocio mi metto nella corsia per andare dritto, "no" dice lui "gira a sinistra verso Alexanderplatz". Cominciamo bene, giro a sinistra come vuole lui. Arrivati ad Alexanderplatz gli chiedo dove andare adesso. "Portami in un cafe, ho voglia di bermi un caffè tranquillamente". Ma cazzo, non lo poteva dire prima, "a quest'ora ad Alexanderplatz è tutto chiuso" gli dico. "Portami al prossimo cafe", ci BEVIAMO un caffè e il tassametro lo puoi lasciare acceso.
Il prossimo è il blabla, un cafe squallido che da un anno non servo più perchè ne esce fuori solo letame e l'ultima volta avevo litigato con il barista stronzo (e ubriaco). Non me ne vengono in mente altri che possano avere aperto nelle vicinaze. Chiedo alla centrale se conosco un cafe aperto "a quest'ora solo il blabla". Merda, ajò al blabla.
Arrivati parcheggio la macchina, scendiamo, il tassametro lo lascio naturalmente acceso, conta 40 cent al minuto. Entriamo nella spelonca e noto che non è cambiato niente, il barista è sempre ubriaco e scorbutico ma per fortuna non mi ha riconosciuto, il fumo è cosi denso che si taglia a fette, la clientela lercia come al solito. Ci avviniciamo dal barista e mentre lui ordina 2 caffè e un superalcolico un tizio sulla cinquantina mi mette una mano sulla spalla e mi chiede se siamo amici. Gli rispondo di no e lui fa cadere il bicchiere che aveva in mano che si rompe a 10 centimetri dal mio piede schizzandomi ul contenuto sui pantaloni. Il barista che era a due metri non fa una smorfia. Non dico niente e mi allontano insieme al mio cliente per prendere posto in un angolo con delle poltrone. Solo adesso noto quanto è schifoso l'ambiente, è buio, pieno di polvere, vicino alle pareti ci sono pezzi d'intonaco per terra chissà da quanto tempo. Prima di sedermi guardo se c'è qualche ratto nei dintorni, ma forse questo posto farebbe schifo anche a loro.
Do' un occhiata alle poltrone che c'erano attorno a noi e noto che sono tutte diverse e malandate. Non ce n'è una che non sia piena di toppe adesive per tappare i buchi, una era addirittura la poltrona di un barbiere. Il prorpietario (il barista?) deve aver fatto man bassa in qualche discarica per arredare questa topaia.
Arriva il barista con niente in mano e ci dice che i caffè sono pronti. Cazzo che servizio, bisogna andare a prenderli al bancone. Ci pensa il mio cliente che va due volte perchè si era ordinato una specie di brandy.
Mentre giro lo zucchero nel caffè il cliente mi dice
ma dove mi hai portato?
io: è l'unico cafe aperto, hai sentito la centrale no?
lui: ma fa proprio schifo qui, son tutti cosi i locali a Berlino?
io: spero che questo sia l'unico ma locali messi male ce n'è sono parecchi
lui: ma il tassametro l'hai lasciato acceso
io: si, non me l'avevi detto tu di lasciarlo acceso
lui: beh, ma ti sto' offrendo il caffè, potresti spegnerlo
io piuttosto scocciato: quando siamo arrivati il tassametro era a 17 € quando ce n'è andiamo ti sconto il resto
lui: preferirei spegnerlo, se mi dai la chiave vado io
'STI CAZZI penso e dico: non sapresti neanche che tasto schiacciare, sta' tranquillo, il resto te lo sconto.
Non so neanche io perchè faccio delle cazzate del genere ma devo andare a pisciare. Mi faccio coraggio e mi dirigo verso il bagno. Cristo neanche alla stazione di Bombay hanno bagni cosi, c'è una puzza schifosa di piscio e di merda e per terra è tutto sporco e viscido, la donna delle pulizie dev'essere caduta insieme al muro. Un pissoir era spaccato, nell'altro c'era vomito e gli altri due erano tutti zozzi. Mi metto ad un metro di distanza per non ricevere controschizzi, ma tanto la maggior parte finisce per terra, almeno lavo un po'.
Vado verso il lavandino, ma penso che il mio uccello sia più pulito dei rubinetti, esco senza lavarmi le mani.
Torno dal mio cliente con l'umore in costante peggioramento. Lui si è scolato tutto e ha fretta di uscire, meno male, mi stavano anche cominciando a bruciare gli occhi dal tanto fumo. Lui paga io esco. Sul tassametro c'erano esattamente 21 € dato che i primi due minuti sono gratis c'eravamo in tutto 12 minuti.
Ci sediamo in macchina e sperando che se ne voglia andare a casa gli chiedo dove vuole andare.
Voglio andare in un etablissement di alto livello mi dice. Ormai erano quasi le 6 e io bordelli aperti a quest'ora non ne conosco. Chiedo alla centrale usando lo stesso suo termine "etablissement". La centrale mi manda un indirizzo di un bordello. Sapendo che c'erano solo delle asiatiche e sapendo che non sono certo di alto livello gli chiedo se gli vanno bene le thai?
lui: le cosa?
io: le thai
lui: e cosa sarebbe?
io: sono le tailandesi
lui: un cafe tailandese?
chiedendomi che cazzo volesse: più che un cafe è un bordello con delle puttane tailandesi.
lui mezzo scandalizzato: e chi ci vuole andare in un bordello io sono fedele a mia moglie.
io: ma non mi avevi chiesto un etablissement
lui: si ma intendevo un etablissement dove si possa prendere un cafe
io: a Berlino per etablissement si intende sempre un bordello
lui: ah non lo sapevo
io: ma perchè vuoi bere un altro caffè, non l'abbiamo già preso?
lui: ne volgio bere uno in un atmosfera migliore
io: ma quello è l'unico cafe aperto in zona
lui: sicuro che non c'è altro
io per involgiarlo a lasciar perdere: guarda di aperto ci sono solo i locali gay
lui: ok, allora andiamo li, io non ho niente contro i gay. tu?
io: no no neanche io.
Lo porto al Romeo, un locale che servo e che mi sembra il più tranquillo.
Verso le sei arriviamo, vuole nuovamente che lo accompagni.
Entriamo e il barista che mi riconosce mi saluta
Ciao sei ingrassato?
io penso vaffanculo dico: si, puo' essere
Ci sediamo al bancone, sopra il bar c'è un televisore con un video porno, che schifo. Ordino un succo alla pera " non ce l'ho", alla pesca allora "nemmeno quello" chiedo che succhi ha. "alla mela" vada per la mela anche se non mi piace, il mio cliente prende nuovamente un superalcolico, lo vuole doppio, ma il barista vedendolo già ubriaco gliene da' solo uno normale "bevi prima quello" dice.
Dopo che ci serve le bevande ci chiede
dove vi siete conosciuti voi due carini?
io:è un mio cliente
il barista mi guarda incredulo
io: faccio il tassista no?
barista con tono di presa per il culo e facendo l'occhilino: ah si si, tu sei e lui il tuo cliente
gli altri 4 gay al bancone si mettono a ridere
io: ma non ti ricordavi di me? vengo spesso a prendere i clienti
barista sempre con tono da presa per il cuolo: si si certo
tiro fuori le chiavi del taxi e le faccio vedere
io: volete vedere anche il mio tesserino (che purtroppo avevo in macchina)
barista cambiando il tono ma non di molto: no, lascia lascia
Il mio cliente scocciato anche lui mi dice di seguirlo ad un tavolino.
Mentre ci sediamo lui fa cadere il mio succo. Vado dal tassista e gli chiedo un panno e gli faccio vedere il tavolino zozzo. Lui sono un "di già" e me lo da'.
Io mi metto pulire e una volta pulito ci spostiamo sul tavolo a fianco. il mio cliente ha ordinato un altro succo nonostante io non volessi.
Sotto il tavolo vedo una moneta da 2 €, col piede tento di avvicinarla per poi raccoglierla ma sbatto contro il tavolo facendo cadere nuovamente il succo.
Stavolta va il mio cliente a chiedere il panno e si mette a discutere al bancone con il barista non so che cosa perchè c'era musica tecno ad alto volume, nel mentre io raccolgo la moneta.
Torna piuttosto incazzato.
lui: crede che sia stato nuovamente io a versare il succo
io: potevi dirlo che ero stato io
lui: no non non è questo il punto, mi ha detto di pulire i tavoli
io: dammi lo straccio che pulisco io
lui: no non non pulire, non voglio
io: e vabbè
lui: forse oggi finisce male
io: perchè?
lui: mi ha detto di bere a andarmene via in fretta
io: bevi tranquillo e poi andiamo
lui: non preoccuparti, quando esci io ti copro le spalle
io: e perchè mai?
lui: lo vedrai
io: senti non fare casino qui per piacere perchè io ci lavoro.
lui ok, ok, però non mi devono provocare
Vado di nuovo in bagno. Stavolta è tutto pulito, sul mio pissoir tra le mattonelle c'è scritto un frase contro i cattolici che non dico per non mettere in crisi Oli e non so perchè c'era un manifesto del film di Benigni "Pinocchio", forse ai gay piacciono anche i nasi lunghi.
Torno dal mio cliente che ha nuovamente bevuto tutto e fretta di andarsene. Va a pagare e usciamo assieme e cosa vedo? Un collega è stato chiamato dal bar affianco sempre un bar gay e d'è proprio di fronte a noi. Spero di non conoscerlo, speranza vana, ci conosciamo di vista e lui mi riconosce.
Merda, questo mi sputtana davanti tutti i colleghi, entro nel taxi, accendo la luce e tiro fuori in modo vistoso il portafogli per incassare i 21 € che al momento mi doveva e per far vedere al collega che è un normalissimo cliente.
Speriamo ci abbia creduto. Chiedo al mio cliente dove voglia andare stavolta risperando che se voglia andare a casa, positivo, ajò a domu!!!
Eravamo anche vicini, a soli due km. Una volta arrivati mi saluta e vuole scendere cosi, senza pagare il resto dal bar a casa sua. Erano solo due € ma io mi ero appena reso conto che erano le 6:40 e che in due ore avevo quadagnato appena 21 €.
io: devi pagare altri due €
lui sorridendo apre la portiera credendo scherzassi
io lo tengo al braccio: non scherzo, hai pagato solo 21 e sono 23 da pagare.
lui: mi stai prendendo per il culo? dopo che ti ho offerto da bere?
io: e chi te la chiesto? guarda che il mio lavoro non è andare a bere nei caffè e poi ringrazia che ho spento il tassametro
lui incazzato: io non pago
io sempre tenendolo per il braccio: tu paghi eccome, altrimenti chiamo la polizia
lui: ahhaah per due € chiami la polizia voglio proprio vedere.
Merda, se la chiamo perdo un'altra ora, non posso, decido di partire
lui: ehi lasciami, è sequestro di persona
io: non me frega un cazzo, paga e puoi scendere
arriviamo ad un semaforo rosso e lui vuole di nuovo scendere, ma non mollo. parto col rosso nonostante la portiera aperta. Lui comincia ad urlare
io: adesso vedi dove ti porto, prendo l'autostrada e addio
lui: okkkkk pago, adesso fermati
mi da un € e mezzo
io: mancano 50 cent
lui: vuoi anche quelli?
io: no, tieniteli per l'aufbau ost (tipo cassa del mezzogiorno) ossi di merda (ossi = spregiativo per tedesco dell'est).
lui: cosa hai detto?
io: sei un ossi di merda, uno scroccone, un parassita, sparisci
lui: wessi di merda (spregiativo per tedesco dell'ovest) guarda che con il muro noi stavamo meglio, fosse per me lo rifai tre metri più alto.
io: troppo poco, almeno dieci metri.
lui comincia a prendere monetine e a tirarmele addosso: Tieni i tuoi soldi wessi ingordo.
io: RAUSSSSSSS!!!!!!
lui scende, mi mostra il dito medio sbatte la porta e se ne va!
E adesso a nanna!!!